giovedì 4 febbraio 2010

Progetto Ostra replica all’opposizione: “In soli sette mesi risposte concrete ai bisogni della città”

Ostra. Del tutto sterili le accuse di immobilismo lanciate dai consiglieri di minoranza nei confronti dell’attuale amministrazione. Così l’associazione “Progetto Ostra” rimanda al mittente le accuse di immobilismo e pone l’accento sugli interventi attuati dal sindaco Olivetti in pochi mesi di Governo. “Il sindaco Olivetti e la sua giunta sono al Governo del nostro Comune da poco più di 7 mesi, ed in così poco tempo sono hanno eseguito notevoli interventi come l’anello antincendio e la messa a norma delle scuole elementari Crocioni, la messa in sicurezza e lo smantellamento del Campo Boario, l’impermeabilizzazione del tetto che aveva compromesso il nuovo ascensore del Museo, la risoluzione del problema per la palestra di Casine, la nomina di Marco Poeta quale direttore artistico del teatro La Vittoria, la recente iniziativa della pista di pattinaggio su ghiaccio, la realizzazione provvisoria della rotatoria di Casine e, dal punto di vista organizzativo, la sostituzione e nomina del nuovo segretario comunale, nonché la diminuzione dei settori e capi settori, il protocollo informatico, la nuova gestione coordinata degli operai comunali”.
Al tutto va aggiunta la rotatoria nell’incrocio di Casine, terminata nella sua fase sperimentale, necessaria per arrivare alla sua formulazione definitiva in base ai flussi e ai tipi di traffico che interessano questo snodo cruciale della viabilità comunale. “A tale proposito c’è da dire che la popolazione l’attendeva da anni una risposta concreta a questo problema. È evidente che l’attuale amministrazione – continua l’associazione Progetto Ostra - nel primo periodo del suo mandato, ha dovuto rivolgere la sua attenzione alla sistemazione della macchina comunale, condizione indispensabile per partire, dal 2010, con gli interventi programmati. Vanno inoltre menzionati gli sforzi fatti nel 2009 per rientrare nel patto di stabilità, senza dover ricorrere alla vendita del terreno di Pianello evitando così lo smantellamento dell’attuale campo di calcio e il costo per ricostruirne uno nuovo da un’altra parte. Tutto questo non si può certo chiamare immobilismo”.
silvia argentati

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