Nel Consiglio Comunale del 29 marzo scorso, dopo i Servizi Sociali e
la gestione locale del SUAP, Ostra ha ceduto all’Unione dei Comuni anche
il servizio di Polizia Locale: in pratica, Ostra non avrà più il proprio Comando dei Vigili e, di conseguenza, anche i Vigili stessi saranno molto meno presenti nel nostro Comune.
La nuova sede sarà ora trasferita a Passo Ripe mentre ad Ostra rimarrà
aperto soltanto uno sportello in giorni e orari ancora da definire. Così
come è ancora da definire chi sarà il Comandante dei Vigili
dell’Unione, chi sarà il Dirigente del settore, quali saranno gli
ipotetici risparmi per il nostro Comune, quale tipo di servizio verrà
garantito ai cittadini ostrensi che saranno costretti a fare il giro
dell’oca per riuscire a rintracciare almeno uno dei dieci Vigili che si
ritroveranno a dover coprire interamente un territorio di ben 127 Km2
per circa 20mila abitanti.
Secondo l’Amministrazione, invece, i Vigili saranno molto più
presenti sul territorio perché staranno per minor tempo all’interno
degli uffici in quanto le attività burocratiche saranno svolte
all’interno di un “ufficio mobile” che consiste in un veicolo dotato di
poche strumentazioni che, di giorno in giorno, si sposterà da un Comune
all’altro per seguire le pratiche degli Enti aderenti, mentre a
Trecastelli il Comando sarà aperto tutti i giorni.
Già da questi pochi dati è facile intuire che l’operazione non sarà di certo a vantaggio dei cittadini
ed è evidente che tale perdita penalizzerà Ostra che si ritroverà con
una presenza di Vigili addirittura inferiore a quello che poteva
garantire la convenzione per la gestione associata.
Non solo:
tutta la dotazione di mezzi e strumentazioni in possesso al Comando di
Ostra verrà ceduta in comodato di uso gratuito a vantaggio di tutti gli
altri Comuni aderenti all’Unione ma, badate bene, la manutenzione
straordinaria di quegli stessi mezzi graverà esclusivamente sulle nostre
casse comunali. Ciò significa che mentre tutti i Comuni dell’Unione,
indistintamente, potranno godere gratuitamente dei beni che vengono
condivisi, la manutenzione straordinaria spetterà solo al Comune
concedente. Dov’è, dunque, la solidarietà fra gli Enti?
Inoltre,
in caso di recesso dall’Unione, così come sancito dal blindato Statuto
all’art. 4, VI comma, il Comune che recede perde qualsiasi diritto sul
patrimonio dell’Unione. Esempio: lo scorso 21 dicembre, con determina
R.G. n. 992/2018, il Comune di Ostra ha acquistato un nuovo autovelox
per una spesa pari a €. 25.010,00. Questo strumento ora sarà messo a
disposizione dell’Unione ma qualora Ostra decidesse di recedere, di
fatto perderà il bene acquistato e lo stesso discorso vale, quindi, per
tutto il patrimonio di nostra proprietà che verrà condiviso. Vi sembra un’operazione vantaggiosa? Perché deve vigere questo aspetto punitivo per cui, in caso di recesso, siamo tenuti a perdere quelli che sono i nostri beni?
Noi
riteniamo che il trasferimento della funzione di Polizia Locale
all’Unione dei Comuni sia un’operazione politicamente scorretta per tre
ragioni: in primo luogo, perché ci ritroviamo ad una settimana dalla
convocazione dei comizi elettorali e a poco più di 50 giorni dalla
prossime elezioni e tale operazione risulterà vincolante per quelle che
saranno le scelte dell’Amministrazione futura, qualsiasi essa sia; in
secondo luogo, reputiamo che l’atto approvato in Consiglio comunale sia
illegittimo dato che nemmeno all’interno del Documento Unico di
Programmazione 2019/2021 né in quello dell’anno prima, si è mai fatta
menzione alla volontà della Giunta di voler trasferire il servizio
all’Unione, tant’è che ad aprile 2018 si parlava ancora di convenzione
con l’ingresso del Comune di Barbara nella gestione associata della
Polizia Locale; infine, questo atto, al pari di tutti gli altri, non fa
altro che penalizzare e impoverire Ostra a vantaggio,
invece, di Comuni più piccoli, producendo una rarefazione del servizio
ed un allontanamento dello stesso dai cittadini.
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