Il Sindaco Storoni colpisce ancora! A due mesi
dalle elezioni, ha voluto lasciare un’altra impronta del suo barbaro passaggio
sulla ormai sconvolta viabilità cittadina, apportando una modifica di cui tutti
quanti noi non sentivamo affatto il bisogno: la nuova rotatoria in Largo
XXVI Luglio.
Questa volta niente incontro a Teatro con la cittadinanza (come era invece
accaduto per l’inversione), nessun sfolgorante post sui social, niente “urna”
per raccogliere gli eventuali suggerimenti in merito alla regolarizzazione di
quell’area. Soltanto un breve trafiletto su un quotidiano, domenica scorsa,
dove il Sindaco si limitava a dire che “La rotatoria favorirà la fluidità
del transito e regolamenterà con impedimenti e canalizzazioni i passaggi delle
strade che confluiscono in Largo XXVI Luglio”.
Intanto, da diverse settimane le chiacchiere in paese correvano
rapidamente, alcuni “segnali”, quali degli strani disegni sull’asfalto e la
misteriosa sparizione dei lecci di fronte al bar “Il Punto”, avevano lasciato
presagire che qualcosa di losco si stesse tramando nelle segrete stanze del
Palazzo Comunale…
E finalmente ieri, dopo oltre due mesi (!!) dalla sua emanazione, è stata
pubblicata all’Albo Pretorio la determina n.1025 del 29.12.2018 con la quale
viene reso noto l’importo per la realizzazione di questa provvisoria rotatoria:
ben €. 26.500 !!! Un importo notevole per un intervento inutile quando, con una
cifra decisamente inferiore, il Comune non è stato nemmeno capace di rifare le
strisce pedonali che in numerosi tratti sono diventate pressoché invisibili (come
avevamo documentato tempo fa).
Pur consapevoli che Largo Mercatale necessita di una regolamentazione
(stante anche i passati incidenti che quell’incrocio ha causato), siamo del
parere che ciò si poteva ottenere con un più economico rifacimento di una
opportuna segnaletica orizzontale e verticale, mettendo in evidenza le
possibili direzioni da seguire e, all’occorrenza, posizionando degli
spartitraffico. Invece, si è preferito ricorrere alla soluzione più onerosa e
che, come è facile intuire, comporterà notevoli disagi.
Primo fra tutti, la perdita di numerosi parcheggi che metterebbe in
ulteriore difficoltà le attività commerciali che ivi insistono e che stanno
ancora pagando i danni subiti dall’inversione. Inoltre, come mostrato dalla
piantina, la larghezza di 3,50 mt. degli ingressi della rotatoria da V.le
Matteotti, V. Massa e V. Moro non consente il transito ai grossi mezzi agricoli
quali le mietitrebbie che, in molti casi, hanno una larghezza superiore ai 4mt:
questi veicoli, di fatto, non potrebbero in alcun modo immettersi nella
rotatoria!
Coloro che provengono dalla Riviera di Ponente, all’altezza del Monumento
ai Caduti, saranno obbligati a svoltare a destra e fare prima lo stop, poi
immettersi in v. Moro e infine fermarsi di nuovo a dare la precedenza prima di
potersi finalmente immettere nell’incrocio e tutto questo in meno di 20mt. Sarà
impossibile transitare nell’area posta fra i due lampioni che verrà in parte
interdetta al traffico ed in parte adibita ad un pericoloso quanto scomodo
parcheggio da soli quattro posti.
Nel caso in cui si dovessero accodare 3 o 4 auto in attesa di entrare in V.
Massa, la circolazione all’interno della rotatoria si bloccherebbe e quelli che
provengono da V.le Matteotti, svoltando l’angolo di Palazzo Carbini si ritroverebbero
improvvisamente davanti ad una coda, col serio rischio di tamponamento.
L’unica utilità che poteva avere la rotatoria era quella di
consentire a coloro che escono da v. Massa di poter finalmente svoltare in
piena sicurezza verso v.le Matteotti, evitando loro di fare tutto il giro delle
mura (e quindi di inquinare). Invece ciò non avverrà: chi esce dalla Massa sarà
obbligato, come prima, a svoltare a destra.
A che serve, dunque, questa inutile quanto dispendiosa rotatoria?
Considerata la sua collocazione all’ingresso del centro storico nonché la
presenza dell’importante Monumento ai Caduti, l’Amministrazione si è
minimamente preoccupata di contattare preventivamente la Soprintendenza prima
di procedere con la realizzazione di questo scempio, che entrerà in cantiere
subito dopo il passaggio della 6^ tappa della gara ciclistica
“Tirreno-Adriatico” che avverrà il 18 marzo p.v.?
Stante la provvisorietà dell’intervento, che subirà una sperimentazione
obbligatoria di 6 mesi, vogliamo sperare almeno che i new-jersey non
vengano posizionati prima delle giornate “FAI di Primavera” previste per il 23
e 24 marzo e che vedranno fra i luoghi di interesse proprio il Monumento ai
Caduti: non sarebbe un gran bel biglietto da visita per i turisti ritrovarsi
con l’ingresso cittadino pieno di bussolotti di plastica bianchi e rossi e con
tutta la confusione che ne deriverà dalla gente che dovrà ancora capire dove
circolare.
Anzi, già che ci siamo, ci permettiamo di suggerire al Sindaco Storoni di
attendere almeno fino al 26 maggio, quando le elezioni potrebbero decretare
il ritorno della democrazia, ponendo finalmente la parola “fine” a questi
cinque sofferti anni di decadentismo.
Da Comitato Sopravvivere ad Ostra
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