venerdì 20 marzo 2015
Ostra: il comune non aderisce alle Giornate Fai di Primavera 2015. Progetto Ostra, 'Il problema non è stato finanziario'
Con grande amarezza abbiamo preso atto di quanto contenuto nella risposta all’interrogazione presentata dal gruppo di minoranza “Progetto Ostra” lo scorso 23 dicembre, nella quale venivano richieste maggiori informazioni in merito alla partecipazione di Ostra alle Giornate F.A.I. di Primavera ed. 2015.
Dopo settanta giorni (5 sono quelli previsti dalla normativa) l’assessore di competenza ci informa che quest’anno Ostra non sarà tra i 240 comuni che aderiscono al progetto nazionale. Sarebbe stato più elegante e coerente ammettere una mancanza e come tale presentarla. Invece leggiamo che “ha impedito il maturare di proposte una serie di circostanze e difficoltà”, tra cui annovera l’ingente spesa in conto capitale maturata nei primi mesi del 2014: nulla ci fa sapere dell’ipotetica iniziativa di recupero (eppure un progetto era necessario averlo per valutare poi l’impossibilità di realizzarlo), in ogni caso ci permettiamo di ricordare che l’avanzo di Amministrazione per gli investimenti è applicabile in qualsiasi momento dell’anno, una volta approvato il consuntivo. Per quanto riguarda, invece, i vincoli imposti dal Patto di Stabilità, è evidente che i lavori fatti con quelle risorse a fine anno o inizio del successivo, fisiologicamente vanno nel calcolo del Patto dell’anno successivo. Quindi, probabilmente non è stato di carattere finanziario il vero problema.
Poi si sottolinea la mancanza del personale assegnato al settore, tacendo del tutto il fatto che da tempo il settore Cultura agisce in regime di sofferenza e di emergenza e da tempo si avvale della disponibile collaborazione del personale di altri settori. Basta una verifica delle assenze per malattia negli anni passati, per accorgersi che questa circostanza non ha impedito di onorare l’appuntamento con il F.A.I., che anzi, proprio in questo contesto e nonostante questo, ha visto la luce. Ci ricorda anche l’interruzione della collaborazione interinale, che da subito, però, avete dato evidente segno di non gradire, mettendone in dubbi, con i fatti, la competenza professionale e l’affidabilità e che, comunque, è stata una risorsa soltanto nello scorso anno e non nei precedenti. Quindi, probabilmente non è legato al personale il vero problema.
L’ultima chance, si scrive, restava il Museo, forzosamente chiuso, a dire dell’assessore, per la nostra inadempienza verso le prescrizioni di legge: e anche qui dimentica di dire che, all’indomani della sua nomina, era stata accoratamente segnalata da chi l’aveva preceduto nel medesimo ruolo, la necessità di completare gli interventi in essere, bruscamente interrotti per fronteggiare l’emergenza alluvione, che richiedeva la presenza in toto sia della squadra esterna del Comune che di gran parte del personale interno e, giocoforza, ridisegnava la scala delle priorità. Tutto questo, però, nulla ha a che vedere con il F.A.I., che per le Giornate di Primavera chiede la visibilità di luoghi o opere ordinariamente non fruibili, riscoperti per l’occasione e non di un Museo già aperto. Di altri spazi, adatti a presentare una proposta definita “in extremis”, come dice di aver cercato di fare l’assessore, il nostro Comune è ampiamente provvisto. Ci permettiamo, però, di notare che una manifestazione prestigiosa come quella organizzata dal F.A.I., che dà visibilità a livello nazionale ai Comuni che aderiscono, che consente il coinvolgimento degli insegnanti e degli studenti (e i nostri negli anni scorsi si sono sempre distinti per impegno e competenza), non può essere affrontata “in extremis”.
Come lo stesso Franceschini scrive, le tempistiche proposte dal F.A.I. prevedono la definizione degli interventi entro ottobre: a novembre, quando è stato stilato il programma degli eventi locali, i contatti dovevano già essere stati attivati, il progetto e la modalità di realizzazione e di fruizione già definiti. Nella lettera, precisa anche che non va depositato nessun progetto: certo, se questa espressione evoca nell’assessore particolari procedure, con gravosi adempimenti burocratici, certo no. Un progetto, però, va presentato, per consentire ai Responsabili di valutare la proposta, per capirne la portata culturale, storica o artistica. In altre parole, i ben noti “chi, che cosa, dove, come, quando” vanno condivisi con chi ha la responsabilità dell’organizzazione generale. Il meccanismo in cui si entra prevede scadenze ed esigenze precise e non lascia spazio a improvvisazioni ed estemporaneità. A novembre la presa d’atto dell’impossibilità di partecipare doveva già essere chiara e qualunque altra iniziativa, raffazzonata in seguito, era già evidente che sarebbe rimasta fuori.
Quando l’Amministrazione vorrà dare comunicazione ufficiale, attraverso i suoi “soliti canali”, della non partecipazione di Ostra alla manifestazione, tra le mille ragioni che addurrà eviti di attribuire responsabilità a chi l’ha preceduta nel governo della città, a cui, in merito alla questione, può e dovrebbe soltanto riconoscere la capacità di aver fatto in passato ciò che oggi appare non più realizzabile.
venerdì 6 marzo 2015
Ostra: videocamere di sicurezza non ancora installate
Vari mesi fa la lista
civica PROGETTO OSTRA, aveva chiesto all’Amministrazione ostrense, anche
tramite formale interrogazione, perché non venivano installate le
videocamere di sorveglianza, che già erano state acquistate dalla
Amministrazione Olivetti e che tuttora giacciono a prendere polvere in
qualche magazzino comunale.
Purtroppo i reati legati ai furti negli appartamenti stanno
registrando un preoccupante aumento anche ad Ostra, troppi concittadini
hanno dovuto subìre lo sfregio di vedere violati i loro beni ed i luoghi
più intimi e familiari; ci si chiede perché mai il Sindaco Storoni non
voglia procedere con un'azione così semplice e concreta che potrebbe
essere un deterrente contro azioni di questo tipo e fornire alle forze
dell’ordine, che combattono il crimine, informazioni utili per risalire
ai colpevoli. Ricordiamo che le videocamere di sorveglianza sono già in
possesso del Comune di Ostra; ricordiamo che la precedente
Amministrazione aveva già ottenuto dalla Prefettura l’autorizzazione
alla loro installazione; ricordiamo che di concerto con le autorità
competenti erano stati anche concordati i punti ove posizionarle.
Manca solo l’ultimissimo passo: metterle in funzione, una cosa tanto
semplice quanto utile, non costerebbe nulla e sarebbe apprezzata da
tutti i cittadini. Tale aspetto si ricollega a doppio filo al tema della
sicurezza, ed in questo senso abbiamo già lamentato la mancata formale
solidarietà del primo cittadino ostrense ai Carabinieri di Ostra Vetere,
nonché la modalità con cui si è attuata la convenzione della Polizia
Locale con Ostra Vetere che prevediamo comporterà una concreta riduzione
dei servizi per i cittadini di Ostra: infatti nel nostro Comune,
rispetto a prima, ciascun componente del corpo dei Vigili avrà in media
un aumento del carico di lavoro di oltre il 32% per abitante e di oltre
il 45% per unità territorio (senza considerare che Ostra e Ostra Vetere
dovranno anche espletare lavoro amministrativo e burocratico per conto
di Trecastelli, peggiorando ulteriormente la situazione).
Chiediamo quindi al nostro caro Sindaco, al di là dei bei proclami
verbali (“più percorsi, un solo obiettivo: aumentare la sicurezza”) di
compiere finalmente questo gesto concreto: che si installino subito le
telecamere di sicurezza. Se poi il suo unico cruccio è avere ereditato
questa operazione da chi l’ha preceduta, ribalti pure la prospettiva e,
giocando con le parole, dica pure che in effetti l’idea è sua e si
prenda gli eventuali meriti. Vedrà che i cittadini la ringrazieranno e
anche noi, se questo è l’unico sistema per sbloccare tale inspiegabile
empasse, saremo comunque contenti...in fondo era ciò che volevamo da
tanto, tanto tempo.
da Progetto Ostrawww.progetto-ostra.it
lunedì 2 marzo 2015
Ostra: ripristinata la segnaletica nel centro storico
L’Amministrazione
informa che è stata ripristinata la segnaletica orizzontale in Piazza
dei Martiri e in Via Gramsci. In particolare, lungo Via Gramsci è stata
rimarcata la linea bianca che contrassegna il passaggio pedonale, spazio
fruibile e sicuro per i pedoni, interdetto al transito e alla sosta dei
veicoli.
Si invitano tutti i cittadini a rispettare la segnaletica di cui sopra
ricordando che il mancato rispetto implica una sanzione amministrativa
di € 85,00 ai sensi dell’art. 158 del Codice della Strada. Si fa
presente, inoltre, che la Polizia Locale intensificherà i controlli
anche in Corso Mazzini e in tutto il centro storico.
L’obiettivo è quello della diffusione della buona pratica di percorrere
le strade del centro a velocità adeguata, di rispettare i divieti di
accesso anche temporanei (ZTL) e, molto importante, di parcheggiare solo
negli spazi previsti e per il tempo consentito, nella convinzione che
adeguarsi alla normativa sia sintomo di civica educazione e avvantaggi
tutti i cittadini. Gli uffici sono a disposizione per ogni chiarimento.
dal Comune di Ostrawww.comune.ostra.an.it
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