lunedì 29 gennaio 2018

Progetto Ostra, continua lo stato d'incuria del Palazzetto dello Sport

 
Purtroppo continua il grave stato di incuria in cui l’Amministrazione Storoni lascia il Palazzetto dello Sport di Ostra.
Nonostante i nostri reiterati richiami sullo stato di completo abbandono da parte dell’Amministrazione Comunale nella gestione dell’impianto - non ultimo quello dell’anno scorso quando abbiamo segnalato la presenza di numerosi scorpioni nel deposito attrezzi riservato alla scuola - la situazione non è affatto cambiata. Diversi genitori ci hanno segnalato, infatti, che negli ultimi mesi il Palazzetto è ancora più sporco e pieno di polvere (come si può notare dalle foto che riportiamo), tanto da essere un serio rischio per la salute di chi lo frequenta.
Abbiamo solo ora appreso che il mese scorso, una persona che frequentava il Palazzetto ha accusato, proprio a causa della considerevole presenza di polvere dovuta alla scarsa pulizia dell'edificio, un grave attacco di dispnea, che l’ha costretta ad essere trasportata all’Ospedale di Senigallia, ove i medici le hanno diagnosticato allergopatia respiratoria da acari della polvere ed hanno prescritto (oltre a idonee terapie mediante la somministrazione di farmaci) anche il rispetto delle “norme di prevenzione ambientale da adottare anche in palestra” (in altre parole, hanno consigliato di pulire meglio la palestra). Un epilogo davvero grave che avrebbe dovuto indurre il primo cittadino a prendere immediatamente le dovute precauzioni per garantire l’igiene del luogo, ma così non è stato.
Quello che più sconcerta è che la situazione non solo non è cambiata dopo il malore che vi abbiamo descritto, ma neanche dopo che è giunta al Sindaco Storoni, all’inizio di gennaio, una segnalazione scritta di quanto accaduto ed una formale diffida a sottoporre l’edificio ad una accurata pulizia, nonché ad adottare tutti gli accorgimenti necessari affinché non si verifichino più casi analoghi. Speriamo che, almeno stavolta, il Sindaco Storoni ci risparmi la sua solita poesiola in politichese che, oramai, come un “disco rotto” è solito ripetere ai cittadini che protestano, ma ponga rimedio alla sua inefficienza nell’immediatezza… ne va della salute dei nostri ragazzi.


   

da Progetto Ostra
www.progetto-ostra.it

venerdì 26 gennaio 2018

Incontro dei gruppi consiliari di minoranza dell'Unione: In Movimento, "Statuto antidemocratico a favore di un solo comune"


Il nostro gruppo consiliare di minoranza In Movimento – Corinaldo c’è è stato invitato nei giorni scorsi dai gruppi consiliari di minoranza della vallata del Misa, in pratica da quelli che ora fanno parte dell’Unione delle Terre della Marca dei Senoni, ad un incontro dibattito in cui inevitabilmente si è discusso della recente instaurazione dell’Unione.
Abbiamo trovato doveroso parteciparvi per comprendere meglio le tematiche ed in particolare lo statuto di questa nuova unione. Tutti gli esponenti dei vari gruppi consiliari sono unanimemente d’accordo nell’affermare che questa unione è disarmonica e troppo sbilanciata a favore di un solo comune, Senigallia. Ciò che è veramente raccapricciante ed incomprensibile è il perché la decisione di giungere ad una unione di ben 7 comuni non sia stata resa pubblica, il perché i cittadini siano stati tenuti all’oscuro di tutto ed ancor più grave i loro stessi rappresentanti nei vari consigli comunali.
La posizione di Senigallia per quanto stabilito dallo statuto, è di indiscutibile predominanza sugli altri comuni sia in sede politica che in quella amministrativa, addirittura una clausola le garantisce, se altri comuni volessero aderire a questa nuova unione, comunque una presenza di almeno il 40% dei consiglieri. Come consiglieri del comune di Corinaldo siamo rimasti sbalorditi dalla presenza in un atto quale uno statuto di tante incongruenze antidemocratiche, vorremmo dire vessatorie.
Ha inoltre dell’incredibile che pur trattandosi di una unione e quindi verrebbe da se (pensavamo) che ogni comune deve affrontare da solo le proprie problematiche, (leggi art.11). Ha inoltre dell’inconcepibile che nessuno dei Sindaci dei 6 comuni coinvolti, tralasciando chiaramente il comune promotore, abbia opposto una benchè minima “resistenza” od opposizione, abbia proposto qualche emendamento, abbia detto no all’Unione, tutti si sono inchinati ad un potere supremo, ad una autorità superiore.
Avevamo intuito che poteva trattarsi solo di una manovra politica, la stessa denominazione Le Terre della Marca dei Senoni, restituibile chiaramente in il Territorio del Signore di Senigallia lasciava intuire, ma in questa maniera ed in aperta contraddizione ai principi del medesimo Partito Democratico, attore principale ed indiscusso in questa vicenda; la popolazione non ha alcun peso e non può in alcuna maniera decidere del suo futuro, l’art.15 recita “non possono essere sottoposti a referendum (forse dopo il precedente con Morro d’Alba) il presente Statuto e le integrazioni o modifiche allo stesso”.
L’opinione dei cittadini non conta un razzo, palazzo, mazzo, bell’esempio di democrazia. Non è possibile, secondo quanto stabilito, proporre un referendum per abrogare l’Unione. Ai comuni che volessero uscire da questa unione, dopo una trafila che quanto meno dura un paio di anni, in pratica non viene restituito quanto apportato in risorse, in beni mobili ed immobili.
É stato detto che l’unico vero scopo di questa unione è quello di poter accedere a nuovi mutui, ma a favore di chi, del comune predominante in definitiva detenendo la maggioranza assoluta; è inoltre assurdo pensare di indebitarsi ulteriormente quando le esigue disponibilità dei vari bilanci non lo permettono nella maniera più assoluta. Oltre alla nostra solidarietà e vicinanza abbiamo inteso suggerire un intervento in sede giudiziale, questo statuto ha scavalcato troppe normative e molti principi costituzionali per non essere additato come un atto illecito da annullare.
Lo stesso art.15 che abbiamo descritto è un chiaro atto antidemocratico ed autoritario voluto da pochi, e visto e appurato che gli enti sottostanno a normative democratiche non oligarchiche l’insieme degli articoli dello statuto che regola questa pseudo unione va quanto meno rivisitato.

da lista In Movimento - Corinaldo C’è
per Luciano Galeotti sindaco

lunedì 15 gennaio 2018

Ostra: il sindaco Storoni incontra la cittadinanza all'Unione di comuni. L'invito a partecipare di Progetto Ostra


Dopo aver tenuto a lungo nascosto il progetto e soltanto dopo averlo approvato, ora il Sindaco Storoni incontrerà la cittadinanza per informarla dell'avvenuta costituzione de "Le Terre della Marca Sènone", un progetto di unione che coinvolge i Comuni di Arcevia, Barbara, Ostra, Ostra Vetere, Senigallia, Serra de' Conti e Trecastelli, il cui Ente capofila sarà Senigallia.
Analizzando lo Statuto, sono molte le perplessità riscontrate, tante le clausole capestro imposte e le iniquità a danno delle comunità coinvolte.
Un percorso antidemocratico, questo dell'Unione, pianificato all'interno delle stanze dei bottoni, in modo esclusivamente burocratico e senza la benché minima partecipazione popolare, irrispettoso dei territori aderenti, volto solo ad incrinarne le situazioni finanziarie.
Nonostante i giochi siano ormai stati fatti, invitiamo caldamente tutti i cittadini di Ostra, nonché degli altri Comuni interessati, a partecipare all'incontro pubblico promosso dall'Amministrazione Storoni che si terrà martedì 16 gennaio alle ore 21 presso il Teatro comunale "La Vittoria" di Ostra.
L'evento sarà un'importante occasione dove i cittadini potranno prendere coscienza della pericolosa deriva verso la quale il nostro Comune si sta inarrestabilmente dirigendo ed il cui impatto non potrà che sortire conseguenze negative per tutti.
Impossibile restare indifferenti di fronte a questo cambiamento che sconvolgerà di fatto la nostra realtà.
Noi ci saremo. E tu?

   

da Progetto Ostra
www.progetto-ostra.it

domenica 14 gennaio 2018

“Io sto con Bodio”, a Ostra anche il Pasquino si schiera contro l’Unione dei Comuni

 
OSTRA – Anche il Pasquino, ad Ostra, ha seguito con attenzione i vari commenti sulla Unione dei Comuni della Valle del Misa. Molti cittadini dell’entroterra hanno manifestato un netto disaccordo. Il Pasquino è convinto che sarà ancora una volta il “pesce grosso” a mangiare il piccolo. Ospitiamo oggi un suo intervento “goliardico” su questa ormai imminente “unione”.
“Quando a Ostra si parla di politica, subito vieni etichettato pro o contro questo o quello: tu sei di sinistra o di destra, marxista – leninista – fascista – nazista e/ o, peggio ancora, democristiano!
“A scanso di equivoci si sottolinea una volta per tutti che il Pasquino è un libero pensatore e che ha buoni rapporti con le varie componenti politiche, e a livello personale considera il dott. Andrea Storoni un amico alla pari dell’avv. Massimo Olivetti.
“Sottolineato ciò: io sto con Bodio, quindi sto con Ostra e sono crucciato. Quando Ostra non è più la Ostra bella, accogliente, ricca d’iniziative e polo di attrazione come lo è stato prima …, come l’abbiamo ricevuta …, come la vorremmo anche oggi.
“Credetemi non faccio retorica! Tutto questo per dirvi che il Pasquino non condivide affatto (come la stragrande maggioranza dei cittadini) il cammino intrapreso dall’Amministrazione comunale – Storoni sull’Unione dei Comune del Senigalliese.
“Ma chi è Bodio? Ve ne fu uno leggendario, proprietario del castello che ospitò i fuggiaschi del distrutto municipio romano di Ostra antica (anno 409 dopo Cristo) da cui nacque prima Montalboddo e dal 1881 Ostra.
“E un altro, vero, ribelle, vissuto tra la fine del decimo secolo e l’inizio dell’altro, che il 15 marzo 1037 venne processato per essersi ribellato insieme a molti altri, circa una ventina, all’arcivescovo di Ravenna, e chiamato alla restituzione dei beni usurpati!
“Chiarito ciò io sto con Bodio, cioè con Ostra perché sono di Ostra e non voglio che Ostra diventi ufficialmente o non ufficialmente frazione di Senigallia!
“Perché è già successo che con la scusa di migliorare i servizi li abbiamo completamente persi. Uno per tutti: ricordiamo l’ospedale. Ostra l’ha perso mentre
Pergola, Arcevia, Ostra Vetere e Corinaldo no! Ci stanno rubando l’autonomia! La tecnica sottile, non invasiva, è sempre la stessa: prima ci si associa, si uniscono i servizi, si svuotano le competenze e poi si ratifica la realtà di fatto e il gioco è fatto: senza nemmeno che te ne sei accorto sei diventato frazione! Perché, da che mondo è mondo, è il pesce grosso che mangia quello piccolo!”

venerdì 12 gennaio 2018

Ostra: il comitato sulla viabilità, "Le bugie della Giunta Storoni sui benefici della sperimentazione"


Dopo aver appreso dai social e dai giornali la notizia della proroga del periodo di “sperimentazione” dell’inversione della viabilità nel centro storico di Ostra (notizia, ovviamente e come al solito, non preventivamente discussa con i cittadini), vogliamo ora entrare nel merito di questa nuova presa per i fondelli, analizzando la Delibera di Giunta n. 128 del 29.12.2017.
Nel documento, i nostri amministratori lodano i dati riscontrati dalle rilevazioni post-inversione asserendo che il minor numero di veicoli in transito nel centro avrebbe portato una “diminuzione dell’inquinamento atmosferico e acustico; il miglioramento delle condizioni di sicurezza stradale in generale legate alla minore congestione del traffico; un miglioramento delle condizioni di vivibilità per i cittadini e per i turisti; effetti positivi in termini di tutela del patrimonio storico artistico”. Leggendo queste poche righe ci siamo chiesti: ma si sta davvero parlando di Ostra? Abbiamo già ribadito come la nostra città non sia una metropoli: chi abita e vive quotidianamente in grandi realtà urbane e ci vede disquisire da mesi sul tema dell’inquinamento ad Ostra, pensa sia una barzelletta e si fa beffe di noi.
Di quale inquinamento stiamo parlando? Quali erano i valori prima della sperimentazione? Sono mai stati considerati altri metodi, eventualmente, per risolvere la questione? Ma per il Sindaco è sufficiente affermare che ora lungo C.so Mazzini e la Riviera di Ponente l’inquinamento è diminuito; poco importa, se poi il traffico, invece, è andato intensificandosi lungo la Riviera di Levante e la Circonvallazione. L’unica volta in cui si è verificata una (voluta) congestione del traffico è stato il giorno in cui abbiamo organizzato il serpentone di protesta: prima di quel giorno, non si erano mai verificati casi di traffico intenso tali da generare chissà quali ingorghi e dopo quella manifestazione, come documentato a più riprese dalle foto pubblicate sulla nostra pagina, il centro si è di fatto svuotato.
Di turisti non se ne sono più visti ed il patrimonio storico artistico è stato tutt’altro che tutelato: basta guardare le pietose condizioni in cui versa la Piazza, con i suoi sampietrini mancanti, le buche rattoppate alla bell’e meglio e che hanno fatto cadere diverse persone nei mesi scorsi, nonché il pericoloso avvallamento di fronte la chiesa di S.Francesco dove il terreno sta cedendo gradualmente. Proseguendo nella lettura, la Giunta sostiene che si sono verificati gli effetti positivi in termini di sicurezza stradale e fluidità della circolazione, prefigurati dalla precedente Delibera n.43 del 03.05.2017 in quanto c’è stata “la consistente riduzione dei veicoli in transito in Via Boccetta; la semplificazione della viabilità in occasione dei cortei funebri in uscita dalla Chiesa di Santa Croce; la riduzione del numero dei veicoli in transito e della loro velocità media in Riviera di Ponente”. Ad eccezione dei residenti, quando mai v. Boccetta è stata una strada particolarmente trafficata?
Se si è registrata una “consistente riduzione dei veicoli” lungo tale via, significa quindi che ora nessuno vi transita più. Riguardo ai cortei funebri in uscita dalla Basilica, vorremmo ricordare agli amministratori che anche prima dell’inversione questi si svolgevano in discesa per facilitare l’avvio del carro verso il cimitero comunale, interdicendo al traffico, per un tempo limitato, il breve tratto di Fòri Porta che è tutt’oggi a doppio senso. Quindi non capiamo in cosa consista la semplificazione della viabilità che, invece, non viene considerata per i cortei funebri in uscita dalla Chiesa di S.Francesco costretti a percorrere tutto C.so Mazzini in discesa quando prima, passando per v. Gramsci, già dopo pochi metri giungevano fuori dalle mura senza dover attraversare tutto il centro storico. In merito, invece, alla Riviera di Ponente continuiamo a non capire il vantaggio di aver posizionato dei dossi in salita e l’aver costretto i residenti a parcheggiare sempre sullo stesso lato (non certo senza difficoltà) nonostante l’inversione, facendo sì che ora le auto parcheggiate riducano notevolmente la corsia di transito. L’unico dato certo che emerge dalla delibera è il fatto che il termine della sperimentazione è stato prorogato almeno fino al 31.03.2018 e questo perché non si sono ancora verificate né gelate né nevicate utili per verificare le risposte in termini di sicurezza stradale della nuova viabilità.
La domanda sorge quindi spontanea: se queste condizioni non dovessero verificarsi, dovremmo attendere quindi fino al prossimo inverno? Senza contare il pretesto della consultazione popolare (della quale non si sa ancora nulla) e del fatto che l’esito non avrebbe alcuna rilevanza sulla decisione ormai presa e che Storoni si ostina a portare avanti: d’altronde, non ha mai ascoltato i cittadini prima, perché dovrebbe farlo ora? Alla luce di tutte queste osservazioni, in cosa, dunque, l’inversione ha portato reali benefici? Come si può affermare di aver migliorato la qualità del centro storico esclusivamente mediante un provvedimento scriteriato, quando l’intera città appare sempre più sporca, vuota e indecorosa? Come si fa a dire di aver “rafforzato la destinazione del centro storico a centro commerciale naturale” quando le attività produttive da mesi lamentano disagi ed i commercianti hanno visto diminuire clientela ed incassi? Un vero intervento di recupero del centro non può passare attraverso una insensata modifica della viabilità e vantarsi di esserci riusciti solo perché adesso meno auto vi transitano! Sostenere questo significa condurre Ostra sull’orlo del baratro. Il cambiamento dovrebbe nascere da una convergenza di effettive esigenze tali per cui dare un nuovo volto allo stato delle cose diventa un dovere; cambiare “tanto per", invece, potrebbe trasformarsi in un pericoloso autogol.
da Comitato “Sopravvivere ad Ostra”

lunedì 8 gennaio 2018

Ostra: "Tra il promettere e l'ottenere si smarrisce il mantenere"

 Amare il proprio paese e mettere al primo posto l’interesse dei suoi cittadini, mantenendo fede alla parola data: queste dovrebbero essere le prerogative per essere un buon Sindaco. Esattamente l’opposto di quanto Andrea Storoni sta facendo ad Ostra con la sperimentazione della viabilità.
Al di là delle sue vuote parole e dei goffi tentativi di arrampicarsi sugli specchi, l’inversione del senso di marcia all’interno del Centro Storico ha avuto una conseguenza innegabile: quella di aver svuotato il paese come mai prima era accaduto, rendendolo sempre più desolato ed abbandonato a sé stesso. Inoltre, ha contribuito anche a provocare una divisione interna, generando astio perfino tra gli stessi abitanti. I primi ad aver fatto le spese di questa assurda sperimentazione sono stati i commercianti del Centro, che nei mesi scorsi hanno tentato in tutti i modi di scongiurare questa scellerata decisione, perché sapevano che sarebbe stata deleteria non solo per il loro lavoro, ma per l’intera comunità.
Le manifestazioni che, a dire del primo cittadino, avrebbero attirato turisti e gente in centro e quindi negli esercizi commerciali, sono state prevalentemente un flop e non hanno certo portato alcun beneficio alle attività produttive che, viceversa, hanno patito per un minor accesso degli stessi cittadini di Ostra i quali, dopo la prova dell’inversione, hanno ovviamente preferito evitare di venire in centro, così come documentato anche dalla tabella da cui il Sindaco trae vanto. In tutti questi mesi Storoni ha dimostrato il suo “praticamente nullo senso democratico”: ha, infatti, iniziato la sperimentazione senza tener conto delle critiche sostenute dalla maggioranza dei cittadini, l’ha deliberata ancor prima del Consiglio Comunale che avevamo appositamente convocato, ha negato la possibilità di ricorrere ad un referendum ove i cittadini si sarebbero espressi, ha continuato ad irridere il Comitato spontaneamente costituitosi contro questo suo provvedimento, non ha mantenuto le sue promesse.
Nei comunicati stampa e quel che è peggio negli atti pubblici, il Sindaco aveva promesso, infatti, che la sperimentazione sarebbe durata sino al 31.12.2017; ora, invece, veniamo a sapere che la sperimentazione è stata prorogata sino al 31 marzo 2018. L’alibi per non rispettare la parola data è “organizzare una specifica consultazione attraverso la quale, partendo dai risultati già ottenuti, individuare interventi migliorativi della circolazione stradale, nel rispetto degli obiettivi prefissati”. Traducendo il politichese di Storoni, il Sindaco sta ancora cercando di capire come può tentare di dare una parvenza democratica ad una decisione già presa: vuole, cioè, creare una pseudo consultazione popolare che, preso atto dei risultati già ottenuti (leggasi la tabellina pubblicata nel suo post), possa permettere di individuare delle piccole correzioni (leggasi praticamente inutili) all’attuale circolazione stradale, nel rispetto degli obiettivi prefissati, vale a dire continuando a mantenere l’inversione della viabilità.
In altre parole, una fregatura. Senza contare come i risultati sbandierati siano tutt’altro che oggettivi poiché, ad oggi, non sono mai stati resi noti dalla Giunta i valori di inquinamento acustico ed atmosferico prima dell’entrata in vigore di questa sperimentazione, né il numero dei pedoni che hanno oggi accesso al centro storico per capire se sono aumentati o meno, e così via… Come si fa, dunque, ad affermare che il bilancio di questa sperimentazione è stato positivo se non esiste un metro di riferimento? In realtà, l’unico obiettivo che il nostro Sindaco si prefigge è quello di tirare dritto a prescindere dal benessere del paese, convinto com’è che, manipolando le parole, riuscirà ancora a far credere alla gente, quel che vuole. Noi diciamo basta a questa presa in giro, basta a questo modo di venire meno agli impegni presi, basta a questo sfacelo cui stiamo assistendo. Ostra rischia di diventare sempre più spettrale, più povera, meno attraente (a proposito: se si vuole parlare di turismo si deve cercare di mantenere la città pulita, decorosa e soprattutto aperta, cosa che oggi Ostra non è), ma una speranza ancora c’è: sono i tanti cittadini che in questi mesi abbiamo incontrato e che vorremmo davvero si riappropriassero della città, facendola rivivere, con amore e soprattutto con la fierezza di chi si sente cittadino ostrense. Siamo certi che il loro impegno, la loro tenacia, la loro generosità ed il loro coraggio prevarranno sulle vuote parole e sui dati parziali, così che Ostra possa tornare a vivere!


da Progetto Ostra
www.progetto-ostra.it

venerdì 5 gennaio 2018

Comitato, "Ostra borgo medievale o città metropolitana?"


Quanto sbandierato dal Sindaco Storoni nel suo ultimo comunicato circa la proroga dell’inversione della viabilità fino al 31.03.2018 non ci sorprende più di tanto, anzi, eravamo convinti che l'attuale senso di circolazione sarebbe rimasto tale almeno fino a giugno 2019, perché è evidente che questo slittamento dei tempi rispetto alla scadenza prefissata dalla Delibera di Giunta n.43 del 03.05.2017 è solo l’ennesimo bluff per prendere in giro i cittadini.
Cittadini ai quali è stata negata la possibilità di esprimersi mediante un referendum per poi essere ingannati dalla promessa che intempi brevi(così come detto dall'Assessora Paolinelli durante il Consiglio Comunale del 31.07.2017) si sarebbe redatto un regolamento che normasse una consulta popolare, promossa dall'Assessore Franceschini, che di fatto non ha alcuna valenza vincolante; veniamo ora a sapere che tale prescrizione deve essere ancora portata in Commissione regolamenti! Che cosa intendeva, dunque, la Paolinelli quando parlava di “tempi brevi"? Dallo scorso luglio ad oggi, non c'è stato forse tempo a sufficienza per elaborare un tale documento? Oppure non ce n'è stata la volontà?
Cittadini ai quali, prima, è stato forzatamente imposto un provvedimento contestato in ogni modo e che, ora, sono costretti a subìre nuovamente questa seconda forzatura che vuole prolungare una misura oltremodo negativa e che ha danneggiato, sotto ogni punto di vista, la nostra città attraverso l’interpretazione unilaterale di dati totalmente privi di fondamento.
Come si fa, infatti, ad affermare che l’inquinamento acustico ed atmosferico è “in diminuzione” se non sono mai stati documentati i medesimi datiprimadella “sperimentazione”?
Vorremmo ricordare ai nostri giovani amministratori che non stanno governando una città metropolitana o comunque di grandi dimensioni, dove il traffico caotico con un numero esorbitante di veicoli rende la medesima invivibile e dove le emissioni nocive di qualsivoglia genere hanno valori (monitorati!) che vanno spesso oltre la soglia di tolleranza.
Qui stiamo parlando di Ostra, un borgo medievale dove il flusso quotidiano di pedoni e automezzi è ridicolo e infinitesimale rispetto ai grandi agglomerati urbani, pertanto tutto andrebbe rapportato alla quantità: fatte le debite proporzioni, è un po’ come se al Vaccarile esultassero perché si è ridotto ogni tipo di inquinamento passando dai 30 ai 20 transiti giornalieri.
Riteniamo giustificato l’impiego di denaro pubblico nei casi in cui un grande o medio centro urbano, (su base concreta di dati documentati attinenti la soglia di pubblica salubrità), preservi la propria vivibilità. Diventa, invece, uno sperpero di risorse in una piccolissima realtà come la nostra che, senza nemmeno uno straccio di dati, s’incaponisce scelleratamente in costosi “artifizi" strumentali a carico della comunità intera, quando a fare la vera differenza sarebbe bastata la costante presenza dei Vigili sul territorio ed una reale capacità amministrativa.
Inoltre ci chiediamo: le stesse rilevazioni sono state predisposte anche lungo la Riviera di Levante e la Circonvallazione? Perché la sensazione è che cotanto "veleno" sia stato soltanto trasferito di qualche metro e non certo definitivamente abbattuto.
Per assurdo, se Ostra soffrisse davvero di problemi di smog, l’inverno dovrebbe essere il periodo peggiore per parlare di risultati positivi sull’abbassamento dell’inquinamento, visto l’incremento degli impianti di riscaldamento accesi che rilasciano nell’atmosfera forti concentrazioni di particelle inquinanti: che il Sindaco voglia emettere anche un’ordinanza che limiti l’uso di stufe e camini?
Invece, sembra che l’unica cosa che importi davvero a questa Amministrazione sia la diminuzione del 21% ca. di veicoli che transitano per il centro senza contare quanto questo abbia influito in maniera pesante e negativa sui commercianti, alcuni costretti a chiudere ed altri a trasferirsi fuori dalle mura, ma nonostante ciò rimasti reiteratamente inascoltati e, anzi, vessati e privati di qualsiasi strategia che li aiutasse nel rilancio delle proprie attività.
Un altro dato a cui stentiamo a credere è il calo del 76% della velocità di punta lungo C.so Mazzini. Le due velocità a cui si fa riferimento nel comunicato del Sindaco non sono comparabili dal momento che, in salita ed in discesa, si hanno guidabilità, dovute a motivi tecnici, molto diverse: basti dire che percorrere una discesa con fondo disagevole a 40 Km/h, dove frenare diventa sempre potenzialmente un pericolo, non può essere raffrontato a percorrere la stessa a senso inverso ad una velocità di 10 km/h superiore. Pertanto la percentuale riportata è totalmente disattesa.
Esultare, quindi, per il raggiungimento di simili risultati,significa solamente una cosa: condurre lentamente e inesorabilmente Ostra ad una inevitabile agonia.
Esultare per il fatto di aver avuto meno persone che hanno "vissuto" il centro storico ci sembra tragico, perché affrontare la problematica del recupero del centro esclusivamente attraverso un provvedimento miope e dissennatocome quello che abbiamo visto in questi mesi e che ha avuto come unica conseguenza il fatto che meno persone abbiano goduto sia del piacere che dei servizi di stare "dentro le mura", è da irresponsabili.
Dopo la "hola" da parte della Giunta, derivante dalla diminuzione del traffico, ci chiediamo: fino a che percentuale sarà lecito continuare ad esultare? Perché se l’ "andazzo" inarrestabile sarà questo, con numeri già leggermente più alti, ci sarà solo da piangere recitando ilde profundisper lo stato di pre-morte della città.
Vorremmo comunque rassicurare la cittadinanza: da marzo, anche per i nostri (ram)polli sarà più facile amministrare e per ogni richiesta e urgenza basterà "citofonare Maurizio".


   
da Comitato “Sopravvivere ad Ostra”

giovedì 4 gennaio 2018

“Modificare la viabilità ad Ostra buona scelta: lo dicono i dati”. Modifiche prorogate


Con i dati emersi – sostiene il sindaco Storoni – e comparati tra le varie rilevazioni abbiamo un buon punto di partenza per migliorare la vita dei cittadini e del Centro storico.L’attuale viabilità è prorogata sino al 31.03.2018 in attesa di organizzare una specifica consultazione attraverso la quale, partendo dai risultati già ottenuti, individuare interventi migliorativi della circolazione stradale, nel rispetto degli obiettivi prefissati. Di prossima discussione in Commissione regolamenti la disciplina sulla partecipazione popolare”.
È confermata la bontà della scelta dalle diminuzioni di velocità e dalla riduzione complessiva del traffico, in linea con le prerogative iniziali di aumentare le condizioni di sicurezza stradale, diminuire l’inquinamento acustico ed atmosferico e tutelare il patrimonio storico e artistico inserite nella delibera di Giunta Comunale n. 43 del tre maggio scorso, in cui è stato deciso di modificare la viabilità all’interno del centro storico in via sperimentale fino al 31/12/2017, procedendo all’inversione del senso di marcia nei due corsi principali, in Via Riviera di Ponente e in Via Boccetta.
Attraverso il monitoraggio del traffico effettuato prima della modifica della viabilità e dopo la sua attuazione, a mezzo di apposita apparecchiatura radar, si può constatare l’avvenuto raggiungimento degli obiettivi:
– riduzione del traffico in Corso Mazzini con -15% di veicoli transitati (pari a circa 1500 auto in meno, nonostante la domenica di maggio con la ztl fino alle 12 a differenza di dicembre)
– riduzione del traffico in Riviera di Ponente con -21% di veicoli transitati (pari a circa 1000 auto in meno, considerato che il 2 giugno il traffico è stato chiuso in concomitanza del corteo per la Festa della Repubblica), di conseguenza è in diminuzione l’inquinamento atmosferico e acustico, in particolar modo su Corso Mazzini dove il transito dei veicoli in discesa produce meno rumore e gas di scarico non essendo in accelerazione e su via Riviera di Ponente grazie all’installazione dei dossi;
– miglioramento delle condizioni di sicurezza stradale in generale legate alla minore congestione del traffico, per via degli accessi più ordinati e all’abbattimento della velocità su Corso Mazzini in cui è stato registrato -18% equivalente ad una media attuale di 24 Km/h e su Riviera di Ponente -36% pari a 17km/h;
– miglioramento delle condizioni di mobilità per cittadini e turisti con una diminuzione della sosta selvaggia, su cui però intensificare i controlli per abbatterla ulteriormente.
“Il dato che ci tengo a sottoporre all’attenzione di tutti – prosegue Storoni è legato alla velocità di percorrenza del Corso in salita che purtroppo aveva velocità di punta spesso ben oltre i 50 km/h, in numerose occasioni oltre anche i 70km/h. Una delle prime preoccupazioni da parte di tutti era collegata alla percorrenza in discesa del Corso. Uno dei dati più entusiasmanti, invece, viene proprio da qui: queste velocità di punta sono state distrutte letteralmente, perché sono diminuite del 76%. È un elemento di sicurezza che, forse, diversamente, non avremmo mai ottenuto”.