mercoledì 30 marzo 2016

Ostra: interventi nel centro storico

Dopo il convegno svoltosi il 27 febbraio scorso, con tema centrale la rigenerazione urbana del centro storico, nelle ultime settimane molte manutenzioni hanno interessato la città dentro le mura.
A partire dal recupero delle colonne di sostegno della pubblica illuminazione, in prossimità di Largo XXVI luglio, fino alle riprese di parte della pavimentazione, con manutenzioni mirate ai punti più critici lungo il corso e in alcuni vicoli, che da tempo avevano necessità di ripristino. Lo sforzo è stato quello di concentrare piccoli ma efficaci interventi a cui seguiranno anche atti e proposte da sottoporre al Consiglio Comunale per abbattere gli oneri nel centro storico. “Passi in avanti con l’ intento di preservare il patrimonio di tutti – dice il Sindaco Storoni - Se ci crediamo non sarà una spesa ma un investimento”. Nelle prossime settimane l’avvio dei lavori sul lastricato dell’area adiacente il Comune, nota a tutti i cittadini ostrensi come il “Monte” , e la sistemazione della piazza centrale nei punti peggiori, non sarà un rifacimento complessivo ma un ripristino delle parti compromesse che da anni sono sotto gli occhi di tutti e che necessitavano di urgente manutenzione.
 
dal Comune di Ostra
www.comune.ostra.an.it

venerdì 25 marzo 2016

Ostra: Storoni a Olivetti, "Sulla Biogas occorre lavorare insieme"


Non esistono piccole parti, solo piccoli attori. Da qui voglio partire con la riflessione, che avremmo potuto fare anche a quattrocchi.
Faccio riferimento non solo a me e Lei, ma alla comunità nel suo complesso, perché in questo grande spettacolo, che è la vita, tutti hanno una parte e tutti sono chiamati a fare del proprio meglio. Vedere una persona che veste i panni di più di un personaggio (capogruppo, presidente comitato) crea ambiguità in chi guarda, è evidente, perché la faccia, al di là dei vestiti, è sempre la stessa, perciò credo che si debba condurre dignitosamente la propria vita politica in un posto, per farlo al meglio, altrimenti potrebbe anche sembrare di essere scontenti della parte assegnata durante l'ultima votazione amministrativa. Si tratta di una mia piccola riflessione che non vuole neanche tenere conto delle imprecisioni della sua lettera aperta, la Sua convocazione per l'incontro con l'autorità di bacino, mi è stata comunicata solo mezz'ora prima e quindi mi è risultato impossibile partecipare e per il Consiglio in cui si parlò di Biogas le avevo chiesto di spostarlo, perché già Le avevo segnalato la mia assenza. Credo che si debbano fare delle scelte di campo serie non di prestigio personale, e mi dispiace che Lei abbia proiettato dei documenti, parere Asur, (come ottenuti?), durante la discussione di mercoledì 9 marzo all'assemblea Nobiogas, ancora prima che io li ricevessi. Sia io che Lei siamo di passaggio. La comunità, che amministriamo, si aspetta di essere coinvolta in uno spettacolo il più straordinario possibile, impegniamoci in questo senso, nella stessa direzione, insieme!".
  

da Andrea Storoni
sindaco di Ostra

martedì 22 marzo 2016

Ostra: il sindaco Storoni, "La primavera Fai e la giornata mondiale del teatro grandi successi"


C'è un patrimonio immobile e mobile e una vitalità, una passione, l'incontro tra generazioni, tra la storia e il presente che sono stati protagonisti di questo fine settimana.
La primavera Fai e la giornata mondiale del teatro sono stati dei successi. Grandi numeri, grande partecipazione, ma soprattutto il coinvolgimento di tanti per un obiettivo comune. Già di per sé quest'ultimo è un dato meraviglioso. Dai volontari, alla presidente del gruppo di Senigallia, dalla famiglia Gherardi, al rettore del Santuario della Madonna della Rosa, passando per gli uffici Comunali e agli operai, nessuno ha mancato di partecipare per permettere ai ragazzi della scuola Menchetti di essere per qualche ora custodi di un patrimonio tutto da svelare. Da qui si deve ripartire per permettere ai ciceroni di appropriarsi delle città, soprattutto degli spazi pubblici di cui già sono proprietari anche se non lo sanno. È evidente che poche righe non esauriranno la necessità di arrivare a colmare il debito nei confronti di chi ha permesso a questo fine settimana di essere così speciale. Il tema di fondo rimarrà comunque quello della rete. Inserirsi in circuiti riconosciuti a livello nazionale per godere di una pubblicità e di una risonanza altrimenti difficili da raggiungere. È questo stesso fatto che ha attivato la partecipazione di tante associazioni e singoli per curare dettagli e migliorare l’offerta a partire dal contributo della Pro loco e dello I.A.T., dell’Associazione Sapori di Ostra, della Scuola “A.Menchetti”, delle attività commerciali che hanno contribuito ad infiorare i palazzi e gli spazi e a costruire proposte ad hoc, del gruppo Fotografico che ha cantierato, a partire dal 19, due mesi di mostre, del movimento Introvisione, di Andrea Crostelli, di Bossoletto. Davvero tanti contributi volontari indispensabili.

da Andrea Storoni
sindaco di Ostra

sabato 19 marzo 2016

Mangialardi sulla Biogas di Ostra: “No alla sua realizzazione. Auspico che la pianificazione venga rivista”

Per me sarebbe sicuramente molto più facile e populistico esprimere contrarietà alle centrali biogas.
Invece, poiché non ho mai ceduto alle pulsioni semplicistiche e demagogiche del no a tutto, quelle che, spesso senza avanzare proposte alternative, si limitano a contestare qualsiasi progetto, a scanso di equivoci dico in maniera molto chiara che sono personalmente favorevole al biogas. Lo sono perché credo che mentre altri urlano e contestano, chi governa ha il dovere di dare risposte ai bisogni delle comunità che amministra. E ritengo che, oggi, produrre energia da fonti rinnovabili, nel caso specifico utilizzando materiale organico proveniente dal riciclo dei rifiuti, sia indispensabile per i nostri territori. È evidente, però, che la questione necessita di essere inquadrata nell'ambito della pianificazione energetica regionale, per favorire un modello di sviluppo davvero sostenibile e per evitare gli errori e i pasticci del recente passato, che non hanno fatto altro che creare problemi, confusione e contenziosi. In questo senso, proprio perché sono abituato a guardare in maniera non ideologica alla complessità delle situazioni, dico che sono assolutamente contrario alla costruzione del digestore anaerobico alla Zipa di Ostra. Anzi, penso che chi ha competenza in materia dovrebbe rivedere al più presto tale decisione, in virtù dei rischi legati alla vulnerabilità idrogeologica dell’area, come dimostrato drammaticamente dagli eventi alluvionali del maggio 2014. Tutto ciò, l'ho già manifestato lo scorso anno alla Regione Marche, in tempi non sospetti. Questa è la mia posizione coerente e cristallina, a differenza di chi, invece, oggi manifesta contrarietà, ma in passato, anche attraverso ruoli istituzionali, ha contribuito a sostenere quel progetto.

da Maurizio Mangialardi
sindaco di Senigallia

Digestore anaerobico a Casine di Ostra: la Conferenza dei servizi rinvia la decisione

Con grande soddisfazione abbiamo appreso dagli organi di stampa dell’apertura della biblioteca con orario continuato. La consideriamo una nostra piccola vittoria che, speriamo, migliori un po’ la vita degli studenti e, in modo particolare, di quelli che risiedono fuori città.
Finalmente tutti avremo un luogo accogliente, dove poter studiare, informarci, leggere, senza l’interruzione della pausa pranzo. Una biblioteca fruibile durante tutta la giornata che risponde alla nostra visione di “servizio pubblico”.
Le buone notizie non finiscono qui: abbiamo appreso, con grande sollievo, del rinvio in merito alla decisione sul digestore anaerobico di Casine. E’ una grande battaglia che ci vede impegnati al fine di scongiurare la costruzione di un impianto così invasivo in una zona soggetta ad inondazione. La Conferenza dei servizi, che doveva deliberare il 15 di marzo, ha posticipato la sua decisione di altri venti giorni. Speriamo che il nostro appello alla prudenza e al buon senso venga recepito per evitare in futuro gravi danni alla collettività.
Abbiamo raccolto migliaia di firme per impedire la costruzione di questo impianto. Abbiamo informato centinaia di cittadini che erano ignari di che cosa fosse stato progettato a ridosso della città. Abbiamo parlato con tantissime persone e molte, ancora scosse dall’alluvione del 2014: non riuscivano a credere che si stesse approvando il progetto di un impianto così invasivo in una zona tanto fragile.
Una proroga, comunque, non è una vittoria e noi sappiamo bene quanto sia difficile questa battaglia. Vogliamo continuare a raccogliere firme per la petizione (anche online), speriamo di raggiungere oltre 4000 firme per portare in Regione la voce di chi teme e non approva questo progetto. Per questo invitiamo tutti i cittadini a firmare contattando la nostra associazione.
Gruppo Società e Ambiente

martedì 15 marzo 2016

Ostra: Olivetti sulla Biogas. Lettera aperta al sindaco Storoni


Egregio Sig. Sindaco Storoni, non vi è dubbio che tutti noi, quando tanti anni fa ci fu prospettato il progetto di creazione di un digestore anaerobico, possiamo aver commesso errori, non avendo ben compreso di cosa si trattasse e fidandoci delle rassicurazioni che ci venivano date, compreso Lei che all’epoca era consigliere comunale di minoranza e mai sollevò alcun dubbio o alcuna perplessità sul progetto.
Anzi ricordo perfettamente che quando il sottoscritto e la maggioranza di allora, poco prima della celebrazione della Conferenza dei Servizi, che avrebbe autorizzato il privato a realizzare l’impianto, decisero di convocare il Consiglio Comunale, che espresse la propria contrarietà al progetto, Lei fu l’unico consigliere comunale che preferì disertare la riunione rimanendo in Piazza. Ricordo anche che all’indomani di quella decisione comparvero articoli sul giornalino riconducibili al suo gruppo in cui si censurava questa nostra posizione contraria alla realizzazione dell’impianto, che descrivevate come il più sicuro e pulito. Ricordo che nei tragici giorni successivi all’alluvione del maggio 2014, quando per la prima volta il lotto su cui avrebbe dovuto sorgere l’impianto fu letteralmente sommerso da oltre un metro di acqua, divenendo terreno esondato, Lei non fu presente neanche alla riunione che promuovemmo con Autorità di Bacino, Regione, e Protezione Civile in Comune, in cui si discusse la modalità per riperimetrare la zona e poter delocalizzare l’impianto ed anzi fu solo capace di pubblicare alcuni giorni dopo un comunicato, forse concepito al solo scopo di screditare l’avversario, ma che di fatto, come quest’ultimo suo intervento, comprometteva le ragioni di chi si opponeva a quest’opera. Anche in campagna elettorale, mentre io ed il mio gruppo continuavamo a professarci senza se e senza ma contrari all’intervento, Lei tenne il suo solito comportamento ambiguo, sostenendo con alcuni suoi consiglieri da una parte le ragioni di chi era contrario e dall’altra quelle di chi era favorevole. Ero tuttavia convinto che trascorsi diversi anni, Lei avrebbe potuto trarre insegnamento da quanto accaduto e che comunque avrebbe dato la massima pubblicità ad ogni atto, che avesse riguardato l’impianto. E’ per questo che quando in autunno scoprì, quasi per caso, nel leggere la posta che Le avevo richiesto come minoranza, che in Comune era arrivata la convocazione di un tavolo tecnico per il 3 agosto e della Conferenza dei Servizi per il giorno 24 settembre trasalii e, con gli altri consiglieri di Minoranza, credetti opportuno chiederle delucidazioni sul perché non avesse partecipato al tavolo tecnico di agosto, su che cosa fosse successo in Conferenza dei Servizi e se del fatto ne aveva dato comunicazione al Comitato. Solo dopo aver letto la sua laconica risposta, in cui peraltro sosteneva di non aver ritenuto opportuno pubblicizzare la cosa, abbiamo noi segnalato al Comitato quanto stava accadendo. Fu allora che mi venne chiesto di poter coordinare il Comitato. Le debbo confessare che prima di accettare la proposta di diventare Presidente del Comitato Tutela Ambiente e Salute delle Valli Misa e Nevola, che con molta insistenza alcuni componenti mi avevano avanzato, ho riflettuto davvero a lungo. Ero consapevole che la mia presenza avrebbe potuto rappresentare il rischio di politicizzare lo scontro nel nostro territorio e, cosa ancor più grave, avrebbe potuto offrire un facile modo di attaccare il Comitato, che non ha nessun altro fine se non quello di evitare la costruzione dell’impianto su un terreno esondato e tuttora a rischio di esondazione. Tuttavia lo spirito di servizio, la voglia di combattere le battaglie giuste e la necessità da parte dei componenti del Comitato di poter avere chi, conoscendo come loro il problema per averlo vissuto sulla propria pelle, li motivasse ed organizzasse, ha determinato la mia scelta. Proprio per non correre il rischio di personalizzare la vicenda, pur accettando l’incarico offertomi ho chiesto di non sovraespormi: così non ha visto fino ad oggi citato il mio nome nei vari Comunicati, né mi ha mai visto intervistato da alcuna trasmissione televisiva, che si è occupata dell’impianto. In questi pochi giorni abbiamo lavorato tantissimo, abbiamo incontrato tantissime persone, con storie, idee, esperienza diverse, ma tutte accomunate da un unico scopo, quello di salvaguardare la sicurezza del nostro territorio. Certo non le nego che da tutto il Comitato e dai suoi sostenitori la sua assenza e quella dell’Amministrazione di Ostra all’incontro di mercoledì scorso è stata notata e censurata. Avremmo potuto confrontarci, come abbiamo fatto con tutti quelli che sono venuti ed hanno espresso la loro posizione, ma Lei ha preferito rimanere, come al solito arroccato nel chiuso delle stanze comunali, rinunciando al dibattito aperto e leale che Le avevamo offerto. Forse sono un sognatore, ma mi sarei aspettato che Lei si ponesse dalla parte del Comitato, vale a dire dalla parte dei cittadini. Con il Suo articolo Lei ha oltrepassato quella equidistanza, che ha sempre ricercato, ed è andato contro gli interessi delle persone che combattono contro la realizzazione del digestore: ha dimostrato che ciò che le interessa non è la tutela dei cittadini, ma il solito attacco personale al sottoscritto, al fine di non assumersi le Sue responsabilità. Posso capire dal tono del Suo comunicato la grande difficoltà in cui Lei si sta trovando per le Sue scelte ed il Suo distacco dalla gente, ma per una volta si tranquillizzi, qui non è in atto alcuna campagna elettorale né scalata alla gestione di Ostra (che per inciso merita di certo una migliore guida), qui stiamo solo combattendo per evitare che si compia l’errore definitivo, quello che darebbe il via libera all’impianto e che in questo momento il suo assurdo comportamento sta agevolando. Mi auguro che stamane, in Conferenza dei Servizi, per la prima volta Lei combatta per la nostra gente e cambi strategia. Per le altre questioni da Lei tirate in ballo artatamente, solo per creare confusione le risponderemo come Gruppo in altro momento, anche se posso già dirle che la nostra risposta non le farà piacere. Ora vorremmo concentrarci su questa autorizzazione, augurandoci un suo pronto ravvedimento.
   
da Massimo Olivetti
ex sindaco

Ostra: se allo specchio Olivetti vede riflesso Storoni e non se stesso


Non è particolarmente stupefacente per chi conosce l'attuale capogruppo di minoranza che nel suo ventennale fare politica ha avuto sempre uno stile chiassoso.
Passando in rassegna alcune problematiche, che con molta serietà sono state affrontate dall'attuale Amministrazione, troviamo ovviamente percorsi e problemi partiti precedentemente al nostro insediamento. La vicenda Biogas inizia nel 2010, senza ostacoli dell'allora Sindaco Olivetti che aveva il progetto depositato in Comune. Non dice niente a Zipa che lo interpella prima dell'assegnazione dell'area su orientamenti e condizioni che vuole porre l'Amministrazione, non dice niente alla Provincia nella procedura di Via, che affronta temi legati alla salute, alla sicurezza ambientale etc., non dice niente nel 2011 quando si verifica un'esondazione, ma promuove il ricorso in fretta e furia e corre nel 2014 pochi giorni prima delle elezioni e corre ora per fare il presidente del Comitato. Tra l'altro, nei rapporti con il Comune, le pec arrivate non sono neanche firmate e non sappiamo, quindi, se effettivamente vuole essere un interlocutore con noi. Stessa cosa la ritroviamo nell'apertura del museo a pochi giorni dalle elezioni, salutata da noi come una cosa buona, se non che non ci sono le autorizzazioni e quindi tutta propaganda e nessun effettivo passo in avanti per la comunità. Così per la vicenda del campo sportivo, dove ci sono segnalazioni dal 2012 sullo spostamento dei setti che costituiscono il muro di contenimento. A sei mesi dal nostro arrivo il crollo. Forse qualcosina si poteva fare. La guardia medica, o con maggior precisione, la continuità assistenziale è un problema che era stato ripreso in mano dalla Giunta Spacca, tra l'altro l'attuale capogruppo solo 9 mesi fa, all'elezioni del Consiglio Regionale, si era candidato tra le file dell'ormai ex governatore, e sapeva che nel 2011 avevamo ottenuto solo una sospensione.
Il problema non è rappresentato dagli attacchi che vengono rivolti all'attuale Amministrazione, perché sappiamo come fa politica questo gruppo, ma ogni tanto va ripristinata un'aura di verità intorno alle cose, per correttezza e perché la fiducia è una cosa seria. Tornando all'impegno dell'attuale Amministrazione rispetto ai punti toccati ricordiamo che si è svolto un Consiglio Comunale a seguito del quale abbiamo chiesto approfondimenti sotto l'aspetto igienico sanitario, abbiamo coltivato il ricorso per approfondire la correttezza della procedura e nella conferenza dei servizi si tornerà ad evidenziare i punti già presentati come critici: esondabilità dell'area, rifiuti a terra e emissioni odorigene. Nella vicenda Guardia medica abbiamo chiesto tempi e modalità, ma non abbiamo concordato come erroneamente ha riportato un giornalista per bocca del sindaco di Ostra Vetere Memè e per il campo sportivo stiamo condividendo con la società sportiva la realizzazione di un impianto per gli allenamenti.
Chi oggi amministra si farà carico di tutto come deve essere, perché, pro tempore, siamo chiamati a svolgere questo servizio, ma per le simpatiche invenzioni, imprecisioni, rimandiamo, a chi ha più competenza di noi in materia, la soluzione

da Lista civica Vivere Ostra

lunedì 14 marzo 2016

Martedì Conferenza dei Servizi per decidere la costruzione dell’impianto a biogas


Martedì prossimo in Regione si terrà la Conferenza dei Servizi, a cui parteciperanno i rappresentanti di diversi Enti pubblici territoriali tra cui ricordiamo Regione Marche, Provincia di Ancona ed i Comuni di Ostra e Trecastelli, per decidere se rilasciare o no l’Autorizzazione Integrata Ambientale per la costruzione dell’impianto a biogas mediante digestione anaerobica alimentato da biomasse provenienti da FORSU che dovrebbe sorgere nella zona ZIPA di Ostra.
Si tratta dell’ultimo e definitivo atto che potrebbe dare il via libera alla realizzazione dell’impianto in un lotto che proprio nell’alluvione del 2014 è stato sommerso dall’esondazione del Fiume Nevola, verificatasi in località Passo Ripe per poi raggiungere in modo copioso proprio l’area destinata alla realizzazione della centrale biogas. E’ dunque pacificamente acclarato che l’area su cui questo particolare impianto dovrebbe sorgere è non solo esondabile ma addirittura esondata, circostanza che dovrebbe indurre a non consentire tale costruzione in quel luogo, delocalizzando l’impianto in un’area più sicura. Tuttavia, a quanto emerge dalla lettura degli atti e dei verbali della Conferenza dei Servizi gli Enti che vi partecipano, sarebbero indirizzati a non prendere in considerazione né la delocalizzazione dell’impianto né tantomeno a subordinare la loro decisione al fatto che prima vengano compiuti sul Fiume Nevola tutti quei lavori necessari a garantire che in futuro non si possa più verificare un evento simile a quello del maggio 2014, e ciò solo perché, nonostante siano già trascorsi quasi due anni da quell’evento catastrofico l’Autorità di Bacino ed il Comune di Ostra non hanno provveduto ancora ad individuare quell’area graficamente come area esondata. Il Comitato Tutela e Salute Valli Misa e Nevola, solo per caso e senza che nessuno degli Enti coinvolti nel procedimento l’avessero avvisato (circostanza davvero grave) ha avuto notizia del procedimento autorizzativo dell’AIA solo nell’ultimo periodo e per questo, seppur in un lasso di tempo limitatissimo ha iniziato un’opera di sensibilizzazione e di informazione nei confronti della popolazione, ignara del fatto che il progetto dell’impianto stesse ancora andando avanti. Il Comitato non solo ha promosso, grazie alla collaborazione del Gruppo Società ed Ambiente di Senigallia, una raccolta di migliaia e migliaia di firme contro il rilascio dell’Autorizzazione dell’impianto ma ha anche lanciato una capillare attività informativa finalizzata a sensibilizzare anche gli amministratori degli Enti coinvolti nel procedimento affinché compiano tutto quanto nel loro potere per non permettere che l’impianto venga realizzato in una quella zona che nemmeno due anni fa fu sommersa da quasi un metro e mezzo di acqua. In questa ottica il “Comitato tutela e salute valli Misa e Nevola” ha organizzato il 9 marzo scorso presso Il circolo ACLI FALCO di Casine un incontro per trattare il problema del possibile imminente inizio lavori dell’impianto Biogas presso la Zipa di Casine. All’incontro hanno preso parte tantissimi cittadini che hanno manifestato la loro preoccupazione, il Sindaco di Trecastelli che ha sottolineato la sua contrarietà alla realizzazione dell’impianto e diversi gruppi politici ed associativi di Senigallia che si sono uniti al coro dei “NO” a questo progetto. Durante la serata relatori e tecnici hanno ripercorso le varie tappe dell’iter autorizzativo dell’AIA , mostrato documenti, foto e video evidenziando in modo inequivocabile come il luogo prescelto non sia assolutamente adatto per tale impianto. Tutti hanno concordato come sia inopportuno che venga rilasciata questa ultima autorizzazione e si sono detti esterrefatti di fronte ai verbali ed ai documenti della Conferenza che sembrerebbe al momento essere indirizzata a rilasciare il proprio parere a prescindere dalla necessità che vengano realizzati sul Fiume Nevola quegli interventi che possano definitivamente escludere una nuova esondazione simile a quella del 2014 e senza valutare una delocalizzazione dell’impianto, giustificando detta decisione sul fatto che l’area non sarebbe stata ancora perimetrata. E’ stata una bellissima occasione di approfondimento e di scambio di opinioni, macchiata solo dal fatto che il Sindaco di Ostra, Andrea Storoni e l’intera sua amministrazione hanno disertato l’appuntamento. Sarebbe stata una opportunità per il primo cittadino ostrense, per comprendere le ragioni del Comitato e per potersi confrontare sul proprio operato. Considerato l’enorme successo che gli incontri e le raccolte di firme hanno registrato nella popolazione e soprattutto considerato l’enorme pericolo che il rilascio dell’AIA potrebbe rappresentare per l’intera collettività locale, il Comitato continua la sua attività di informazione e di battaglia, sperando che gli Enti coinvolti possano esaminare con maggiore attenzione e quindi non rilasciare l’Autorizzazione Integrata Ambientale all’impianto, fermo restando che in caso contrario è già pronto ad intraprendere qualsiasi azione per evitare che l’impianto sia costruito in quella zona.
 
da Comitato Tutela Ambiente e Salute Valli Misa e Nevola

giovedì 10 marzo 2016

Ostra: taglio della Guardia Medica, l'Amministrazione ha mentito sapendo di farlo


Dobbiamo purtroppo prendere atto che le voci ed i timori che facevano presupporre un ridimensionamento del servizio di Guardia Medica per Ostra e Ostra Vetere hanno fondamento.
Su tale questione, il 14 gennaio veniva presentata un’interrogazione urgente al Sindaco Storoni il quale, nella sua risposta, scriveva che nessuna decisione definitiva era stata presa, che il Comune “ha la necessità di mantenere gli standards attuali e siamo pronti ad impegnarci con proposte concrete da promuovere con la collaborazione di tutti” e che dunque i cittadini possono stare tranquilli poiché “l’impegno di questa Amministrazione a tutela dei servizi e alla massima attenzione nei confronti di ogni processo decisionale, non è mai venuto meno e mai lo sarà”. Inoltre si impegnava a riportare tempestivamente a noi ed alla cittadinanza tutte le informazioni che avesse ricevuto. Era il 19 gennaio. Dopo ben un mese di silenzio, solo dalla stampa apprendiamo che, mentre altri Sindaci della zona stanno contestando i tagli al sistema sanitario che ricadono sul territorio, il Sindaco di Ostra Vetere, Luca Memé, ha dichiarato - in sintonia e d’accordo con il Sindaco Storoni - che Ostra e Ostra Vetere stanno dialogando con l’ASUR su una ipotesi che prevede il taglio di una postazione della Guardia Medica tra i due comuni. Inoltre dobbiamo prendere atto che il Sindaco ci ha mentito sapendo di mentire: meno di un mese prima della Sua risposta alla nostra interrogazione, infatti, il 24 dicembre 2015 i vertici ASUR sottoscrivevano la determina del Direttore Generale n. 915 in cui si conferma la drastica scelta per il distretto di Senigallia che vedrà la riduzione delle postazioni di Guardia Medica, passando da 6 a 5 unità, portando così Ostra ed Ostra Vetere a condividere lo stesso presidio. Ma tutto questo non ci dovrebbe spaventare in quanto i nostri Sindaci avrebbero già in tasca la possibile soluzione: mantenere sì la postazione di Guardia Medica ad Ostra e Ostra Vetere, ma a settimane alterne e poco importano i disagi, i disservizi, i viaggi a vuoto di coloro che andranno da un comune all’altro sbagliando le settimane di competenza! E’ indubbio che si tratta di una decisione gravissima, che finirà per ledere i diritti più elementari dei cittadini del Comune di Ostra, che hanno già pagato in passato i tanti tagli operati scelleratamente: prima è stato chiuso l’Ospedale poi la RSA, per cui l’ultimo presidio sanitario che rimane alla popolazione è, appunto, il servizio della Guardia Medica. Da sottolineare che il nostro comune vanta il maggior numero di abitanti nell'hinterland senigalliese e che la notevole presenza di anziani, bambini e di una Casa di Riposo determina la necessità di avere in loco un servizio che principalmente è rivolto a queste fasce più deboli della popolazione. Vogliamo ricordare come nel 2011, l’Amministrazione Olivetti informò subito tutti del rischio, fu promossa una raccolta di firme, mentre maggioranza, minoranza e semplici cittadini andarono in Consiglio Regionale in modo compatto per far valere le proprie ragioni. Grazie a questa coesione di forze, Ostra riuscì a mantenere la propria sede di continuità assistenziale. E oggi? Il confronto con quanto accaduto all’epoca è davvero impietoso: il Sindaco Storoni non solo ci nega quella minima trasparenza, tanto sbandierata a parole in campagna elettorale (non rendendo pubblici importanti atti e documenti se non con estremo e colpevole ritardo) ma addirittura sembra aver intrapreso un dialogo con i vertici ASUR, assecondando le decisioni politiche imposte dai vertici regionali, imponendo di fatto scelte che segneranno il futuro di Ostra senza che nessuno ne sappia nulla. Quella per la Guardia Medica è una di quelle battaglie per il territorio per la quale non dovrebbe esistere colore politico: ne è dimostrazione come alcuni cittadini si siano già mossi in modo autonomo costituendo anche su Facebook un comitato spontaneo -“Tutti in guardia per la Guardia Medica”- ponendosi come scopo quello di sensibilizzare sia i vertici ASUR che dovranno prendere coscienza di questa non passività, sia l’Amministrazione che da oltre un mese si trincera dietro ad un ingiustificato silenzio, sia la popolazione stessa invitata a sostenere la realizzazione di prossime iniziative. Considerata l’inerzia ed il silenzio dell’Amministrazione Comunale, l’Associazione Progetto Ostra auspica che quanto prima si possa dar vita ad una mobilitazione popolare condivisa da tutti, a prescindere dal credo politico, per impedire che venga soppresso un servizio così vitale per il nostro paese: confermiamo fin d’ora la nostra adesione ed il nostro sostegno concreto a tale iniziativa.

da Progetto Ostra
www.progetto-ostra.it

lunedì 7 marzo 2016

Ostra: a Casine l'assemblea del comitato NoBiogas


Il Comitato Tutela Ambiente e Salute Valli Misa e Nevola, organizza per mercoledì 9 marzo 2016, presso il Circolo ACLI FALCO di Casine di Ostra un'assemblea riservata ai propri sostenitori dal titolo: Impianto Biogas da Forsu a Casine di Ostra, Zona Zipa, PAI (Piano di Assetto Idrogeologico).
L’incontro sarà l’occasione per illustrare tutte le problematiche legate alla mancata riperimetrazione del Piano di assetto idrogeologico a seguito della grave esondazione avvenuta il 3 Maggio 2014. Nel corso della serata si parlerà della imminente Conferenza dei Servizi fissata per il 15 Marzo, nella quale potrebbe essere rilasciata da parte della Regione e di tutti gli Enti preposti, tra cui Sindaci dei Comuni di Ostra e Trecastelli, l’ATA, la Provincia di Ancona e l’Arpam, l'autorizzazione integrata ambientale, ultima e definitiva autorizzazione che inevitabilmente permetterà l'insediamento dell'impianto.
Da alcuni giorni insieme al Gruppo Società e Ambiente di Senigallia abbiamo proposto una petizione atta a far conoscere agli Enti di cui sopra, la contrarietà dei cittadini alla localizzazione dell’impianto; l’Assemblea sarà anche l’occasione per raccogliere le firme di coloro che ancora non hanno aderito e per la consegna dei Moduli già compilati. Da cittadini è nostro dovere fare quanto possibile per difendere le nostre ragioni, ma il tempo stringe ed ora c’è davvero bisogno di tutti.


da Comitato Tutela Ambiente e Salute Valli Misa e Nevola