venerdì 29 giugno 2018

Prima riunione della giunta dell’Unione dei Comuni “Le Terre della Marca Sénone” Assegnate le deleghe ai sindaci di Senigallia della Valmisa. Andrea Bomprezzi eletto vicepresidente


Si è svolta nel pomeriggio del 28 giugno la prima riunione della giunta dell’Unione dei Comuni “Le Terre della Marca Sénone”.
Dopo aver dato il benvenuto al nuovo sindaco di Ostra Vetere Rodolfo Pancotti, subentrato a Luca Memé dopo le elezioni amministrative dello scorso 10 giugno, il presidente Maurizio Mangialardi ha dato avvio alla discussione dell’ordine del giorno che prevedeva l’elezione del vicepresidente. All’unanimità è stato eletto Andrea Bomprezzi, sindaco di Arcevia e già presidente del Cogesco.
PUBBLICITÀ
A seguire sono state assegnate le deleghe ai vari sindaci del territorio. Mangialardi tiene per sé le Relazioni istituzionali, le Risorse umane, l’Efficienza dell’azione amministrativa, mentre a Bomprezzi, in qualità di vicepresidente, va l’Attuazione del programma, i Rapporti con il consiglio, l’Organizzazione, la Comunicazione e la Partecipazione.
Per quanto riguarda gli altri componenti dell’esecutivo, a Raniero Serrani vanno le deleghe alle Politiche abitative e Diritti della cittadinanza, a Andrea Storoni quelle al Benessere sociale, Contrasto alla povertà, Disagio, al Pregiudizio, all’Integrazione socio-sanitaria, a Rodolfo Pancotti quelle ai Giovani, Creatività e Innovazione, a Arduino Tassi quelle alle Risorse economiche, Ricerca fondi e sviluppo del partenariato pubblico-privato, e a Faustino Conigli, infine, quelle alle Attività economiche e produttive, Commercio e Artigianato.
“Con l’elezione del vicepresidente e l’assegnazione delle deleghe – afferma Mangialardi – abbiamo completato l’organigramma istituzionale dell’Unione, individuando e valorizzando competenze e vocazioni che ci consentono di dare avvio a un progetto fortemente coeso, che guarda a trecentosessanta gradi al territorio e alle comunità per migliori servizi, risparmio della spesa, maggiori investimenti e semplificazione della macchina amministrativa”.

mercoledì 27 giugno 2018

Sicurezza: telecamere di sorveglianza in arrivo anche a Ostra, Ostra Vetere, Barbara e Trecastelli

OSTRA – Sicurezza, prevenzione dei reati, decoro urbano. Sono questi gli ambiti in cui si è mossa l’amministrazione comunale di Ostra sottoscrivendo il “Patto per l’attuazione della sicurezza urbana” con il prefetto di Ancona Antonio D’Acunto. L’iniziativa è solo l’avvio di un protocollo che permetterà al comune ostrense (così come a Ostra Vetere, Barbara, Trecastelli e Serra de’ Conti) di installare telecamere di sorveglianza e di ampliare il sistema già operativo in modo da prevenire alcuni reati per lo più di tipo predatorio e gli atti di vandalismo.
«Il Comune di Ostra intende rafforzare – si legge nella delibera di giunta numero 63/2018 – le azioni di prevenzione e di contrasto alle forme di illegalità presenti nel territorio in relazione alla presenza di una comunità di stranieri, in alcuni casi con problemi di disagio sociale, presenti all’interno del centro storico e nella frazione Pianello, alla presenza della comunità per minori “L’Orizzonte” sempre all’interno del centro storico di Ostra e alla presenza di rifugiati nella frazione Pianello».
A ciò si aggiunge la necessità di prevenire – tramite appunto l’installazione di telecamere di sorveglianza – episodi di vandalismo nelle aree di aggregazione giovanile, dove si sono già verificati danni al patrimonio pubblico, all’interno del centro storico in piazza Gherardi, nel Giardino delle Sore e nella zona denominata “il monte”, ma anche il bisogno di monitorare i plessi scolastici in via Matteotti e in via Leopardi (centro) e in via Verdi (Casine) per la sicurezza degli studenti e per prevenire furti alle scuole o episodi di spaccio.
Da tempo poi l’amministrazione sta monitorando, assieme ai Carabinieri e alla polizia locale i fenomeni di furti all’interno di autoveicoli in sosta, frequentemente in via della Chiusa e nel parcheggio del cimitero, oltre ai furti in appartamento, alle truffe agli anziani, alle rapine presso gli istituti bancari. Attenzione che si tradurrà nell’identificazione dei veicoli tramite telecamere e dispositivi per la lettura delle targhe in tutte le strade di accesso al territorio comunale.
Il “Patto per l’attuazione della sicurezza urbana” siglato in Prefettura ad Ancona coinvolgerà tutti e quattro i comuni già convenzionati: Ostra, Ostra Vetere, Barbara e Trecastelli per un importo complessivo di 770.000 € che consentirà l’acquisto e l’installazione di 68 telecamere di contesto (panoramica) e telecamere OCR per la lettura delle targhe sui territori dei quattro comuni.
Un modo in più per condividere con le forze dell’ordine le informazioni utili a risalire all’identificazione di chi commette reati come furti, rapine, atti vandalici che gettano insicurezza nella comunità.

venerdì 22 giugno 2018

I sindaci Principi e Storoni soddisfatti dell’integrazione dei migranti nelle comunità di Corinaldo e Ostra

Interessante e partecipato incontro, nella Sala consiliare di Corinaldo, sul tema dell’accoglienza, in occasione della Giornata mondiale del rifugiato. Il convegno “Crescere nell’accoglienza”, realizzato da Fondazione Caritas Senigallia e comune di Corinaldo, per il progetto SHARE Integration (che promuove l’accoglienza di migranti e re-insediati), si è mosso nei temi delle buone prassi per l’accoglienza e l’integrazione, in particolar modo nelle piccole e medie comunità, e dei corridoi umanitari.
Dopo i saluti di Matteo Principi, sindaco di Corinaldo, e di Andrea Storoni, sindaco di Ostra, che partecipano al progetto SPRAR, entrambi soddisfatti del livello di integrazione nelle loro comunità, che risultano “impreziosite da persone che si trovano così bene da noi da non volersene andare” (Principi), e della grande collaborazione tra Caritas e comuni, la parola a Maurizio Mandolini: “Ammiro il coraggio di questa giornata nel contesto storico in cui ci troviamo e penso che sia fondamentale costruire un giusto rapporto tra diritti e doveri di chi accoglie e di chi viene accolto”.
Quindi Pierfrancesco Curzi, noto giornalista e scrittore, sui flussi migratori (68 milioni di persone sono costrette a fuggire dal loro Paese), sulla falsità della stampa quando si parla di “invasione” e sulla situazione di Ancona, sua città, riguardo ai “ghetti” e alla criminalità di origine straniera: “I numeri degli sbarchi del 2017 sono in calo del 70% rispetto agli ultimi anni. I mezzi di informazione sono il megafono di ciò che accade, dovremmo cercare di essere più onesti e ricordare sempre che i grandi crimini sono perpetrati da italiani, non da stranieri”.
Federico Sabbatini ha raccontato la sua esperienza di educatore nella Comunità per minori Casa di Corinaldo, che accoglie minori italiani e stranieri. Poi Sandra Magliulo, membro dell’UNCHR e della Commissione territoriale di Ancona, che valuta le richieste di protezione internazionale: “L’85% delle persone costrette a fuggire si sposta internamente al proprio Paese o nei Paesi limitrofi (il Libano è formato al 50% da rifugiati). Lo sforzo maggiore non viene fatto dagli europei ed è ridicolo e folle parlare di “emergenza” dopo dieci anni di migrazioni. La responsabilità è di ognuno di noi. Dobbiamo capire di cosa hanno bisogno, le persone che fuggono. L’accoglienza è una questione di umanità e non di carità. Dobbiamo guardare al futuro, per esempio pensando ai canali di ingresso sicuri per eliminare il problema dei trafficanti. Non possiamo restare indifferenti davanti a ciò che sta accadendo”.
Infine Gaetano de Monte, operatore legale e giornalista dell’FCEI, ha presentato il programma per rifugiati e migranti Mediterranean Hope, che lavora soprattutto attraverso i corridoi umanitari, e ricordato al pubblico la campagna welcomingeurope, da firmare se si crede in un’Europa che accoglie, che decriminalizza la solidarietà, crea passaggi sicuri e protegge le vittime di abusi.

venerdì 15 giugno 2018

Ostra: assemblea pubblica sulla Biogas a Casine venerdi 15 giugno


Un incontro pubblico per fare il punto sulla questione biogas, tutt'altro che archiviata ma che, purtroppo, procede sottotraccia nel suo iter, ovviamente all'oscuro della cittadinanza.
Vi aspettiamo venerdì 15 giugno al Circolo Acli Falco di Casine, alle ore 21.
La vostra partecipazione è importante!
Esporremo l'esito del rilascio dell' AIA ed il relativo ricorso al TAR.
Illustreremo lo studio di mitigazione del rischio idrogeologico inerente anche il lotto dove dovrebbe sorgere la centrale.
Cercheremo di capire chi sarà il nuovo soggetto titolare dell' impianto.
Discuteremo delle prossime iniziative da adottare.
Non mancate

da Comitato Tutela Ambiente e Salute Valli Misa e Nevola

mercoledì 6 giugno 2018

“Nell’area produttiva di Casine di Ostra potrebbero cambiare gli attuali vincoli urbanistici”


OSTRA – “E’ divenuto davvero imminente – si legge in un comunicato diffuso dal Comitato Tutela Ambiente e Salute Valli Misa e Nevola  – il pericolo che i lavori per la realizzazione del digestore anaerobico, progettato nella Zipa di Casine di Ostra, stiano per iniziare. Tanti sono gli indizi. Dapprima abbiamo saputo che è stato stipulato un preliminare avente ad oggetto la cessione dell’area, del progetto e quindi dell’intero impianto dalla società EN ERGON srl alla società ASTEA spa di Osimo. Siamo poi venuti a conoscenza del  tentativo che l’Amministrazione di Ostra sta portando avanti per modificare i vincoli urbanistici attualmente esistenti sull’area produttiva di Casine, dove dovrebbe sorgere il nuovo impianto.
“Come al solito – si legge sempre nel comunicato – tutto si è consumato nel più profondo silenzio da parte delle istituzioni, Sindaco Storoni in primis. Ciò nonostante il Comitato Tutela Ambiente e Salute Valli Misa e Nevola, che già sta resistendo in giudizio in sede amministrativa, davanti al Consiglio di Stato, contro l’autorizzazione unica e davanti al Tar contro l’Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata nel 2016 (dopo l’esondazione del 2014), continua la sua battaglia contro il progetto.
“Stiamo organizzando una riunione pubblica, che si terrà a breve, per portare  a conoscenza di tutta la cittadinanza gli ultimi sviluppi della vicenda e nel contempo stiamo seriamente  vagliando, anche sotto l’aspetto legale,  gli ultimi sviluppi della vicenda. Vorremmo infatti chiarire come mai l’Autorizzazione Integrata Ambientale dell’impianto sia stata rilasciata dalla Regione (nel giugno 2016) solo poche settimane prima della perimetrazione del PAI sulla stessa zona (agosto 2016).
“Vorremmo capire per quale motivo le modifiche che ha subito e sta subendo il progetto dell’impianto (che in origine era finalizzato a produrre energia ed ora addirittura metano) siano tali da non essere state considerate come essenziali dagli Enti preposti e quindi non abbiano (come, invece, riteniamo che avrebbero dovuto) determinato il riesame di tutto l’iter autorizzativo.
“Vorremmo sapere per quale motivo la nostra diffida, inviata alla vigilia dell’iter di rilascio della Autorizzazione di Impatto Ambientale (all’inizio del 2016) a tutti gli Enti coinvolti nel procedimento, con la quale attestavamo con fotografie che la zona Zipa di Casine era stata allagata dall’acqua che proveniva dal torrente Nevola fuoriuscita  nel territorio di Trecastelli, e non quindi nel tratto del torrente su cui oggi si vorrebbe intervenire,  sia rimasta senza alcun effetto.
“Vorremmo conoscere quale motivo ha spinto l’Amministrazione comunale di Ostra a non promuovere con il Comitato stesso il ricorso al Tar contro il rilascio dell’AIA nel 2016 (circostanza valutata nel giudizio promosso dal Comune di Trecastelli come uno dei motivi del rigetto dello stesso).
“Vorremmo capire quale motivo spinga con tanta urgenza l’Amministrazione comunale di Ostra ad approvare una modifica urbanistica dell’area Zipa finalizzata a chiedere un provvedimento che allenti  i vincoli posti dal PAI in quella zona. Vorremmo capire perché i vertici del Comune di Ostra abbiano deciso di basarsi su uno studio realizzato dagli stessi tecnici, che hanno supportato l’azienda titolare del progetto dell’impianto nell’ottenimento dell’AIA del 2016.
“Domani sera, mercoledì 6 giugno, alle 21 – conclude la nota del Comitato Tutela Ambiente e Salute Valli Misa e Nevola – , saremo tutti al Consiglio comunale di Ostra per capire la posizione del Sindaco e dell’Amministrazione di Ostra ed avere delle risposte ai nostri quesiti, poi, nei giorni successivi continueremo nella nostra azione di informazione verso la cittadinanza e di opposizione contro questo progetto”.