domenica 24 aprile 2016

Ostra: proseguono gli interventi nel centro storico

“Tra le azioni, che stanno caratterizzando questa fase amministrativa, ci sono sicuramente gli interventi di ripristino della pavimentazione di alcune zone del centro storico.
Nelle scorse settimane sono state interessate delle vie, dei vicoli e Corso Mazzini, mercoledi l'area adiacente il Comune, giovedì la piazza dei Martiri. Se il centro storico è il luogo d'origine della personalità di Ostra, il Monte (zona adiacente al Comune) è all'origine dei capricci, degli scherzi notturni e dello spirito commosso dei turisti che senza pericolo si possono godere, da qui, un ampio panorama e l'abbraccio tra il Conero, l'intimo Adriatico e via via le colline sempre più alte dell'interno. Era davvero doveroso eliminare le sconnessioni del pavimento e gli avvallamenti per permettere a chi viaggia, naso all'insù, di naufragar in tanta bellezza. Poi c'è il mondo piccolo ma anche chiaro e regolare di piazza dei Martiri, la cui pavimentazione ha la necessità di ritrovare la nitidezza delle sue linee e del suo ordine. A partire da giovedì 21 inizieranno, con questo scopo, i lavori di ripristino delle parti più compromesse della pavimentazione, necessarie da anni per tornare a pieno titolo nella geografia delle porzioni di territorio che favoriscono contatti, relazioni e che già sogni e ispirazioni costruirono secoli fa.
    

dal Comune di Ostra
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sabato 16 aprile 2016

Convenzioni Ostra-Ostra Vetere, Progetto Ostra: 'Un esperimento fallito?'

Dopo poco meno di un anno potrebbe chiudersi la parentesi della tanto sbandierata convenzione stretta dal Sindaco Storoni, con il Sindaco di Ostra Vetere.
Non è una infondata illazione: potrebbe essere l’ennesimo fallimento, cui assistiamo, dall’insediamento della Giunta Storoni ad Ostra.
La notizia è stata tenuta in gran segreto dall’Amministrazione Comunale, proprio come quando decise di stipulare l’accordo con il Comune di Ostra Vetere, senza coinvolgere i cittadini e men che meno le forze di Minoranza. Alcuni giorni fa, infatti, ci è capitato di imbatterci sul web sull’ interrogazione proposta in data 22 marzo dal Consigliere di Minoranza di Ostra Vetere, Luca Marini, che chiedeva al Sindaco di Ostra Vetere Memè se fosse davvero intenzione del Comune di recedere dalla Convenzione siglata con il Comune di Ostra per la funzione Gestione Finanziaria e Contabile, per sottoscriverne un’altra con il Comune di Corinaldo. Immaginabile il nostro stupore nel leggere una simile ipotesi, considerato che sulle convenzioni con il Comune di Ostra Vetere il Comune di Ostra ha investito sin troppo tanto da sacrificare gli stessi cittadini. Tutti stiamo vivendo le conseguenze di quella scelta: l’aumento del numero e dei compensi dei dirigenti (che poi si sono ineluttabilmente riversati sulle spalle dei cittadini) a fronte di una riduzione della loro presenza in Comune, la perdita di alcune figure professionali importanti, come la ragioniera Pigliapoco, che per anni ha redatto con grande rigore e competenza il bilancio comunale, la trasformazione della macchina comunale non più attenta solo alle vicende del nostro Comune, ma coinvolta in una realtà più ampia, e soprattutto l’apertura a singhiozzo degli uffici comunali.
Ancora è vivo il ricordo dell’entusiasmo, con cui il Sindaco Storoni e la sua Giunta salutarono le nuove convenzioni con Ostra Vetere, di cui andavano talmente fieri da trascurare senza esitazione alcuna le perplessità che sulle convenzioni medesime avevamo sollevato. Siamo abituati ai fallimenti storoniani, ma francamente ci sembrava davvero strano che in un settore così strategico, dopo appena un anno, la scommessa di Storoni fosse già fallita. Così abbiamo a nostra volta chiesto al Sindaco dei chiarimenti: la risposta che abbiamo ottenuto è davvero sconvolgente. Storoni, interrogato sul punto, ha ammesso che “il Comune di Ostra Vetere sta valutando se aderire all’Unione con Corinaldo” ed in tal caso tutte le convenzioni strette con il Comune di Ostra verrebbero sciolte.
Lo stesso Storoni sostiene che sarebbe stato lo stesso Sindaco di Corinaldo a proporre “informalmente al Sindaco di Ostra Vetere questa possibilità, che gli permetterebbe di usufruire del futuro palazzetto delle sport” Per ironia della sorte, quindi, è ancora una volta un palazzetto a compromettere l’attività amministrativa: quello che Mansanta vorrebbe costruire sopra la “Scuola “Crocioni” di Ostra (di cui nessuno sente la necessità) ha in pratica impedito che si potessero investire risorse per rendere sicura la Scuola “Menchetti”, mentre quello che vorrebbe costruire Corinaldo potrebbe di fatto far fallire le convenzioni con Ostra Vetere. Le conseguenze del probabile recesso di Ostra Vetere, per il nostro Comune, secondo Storoni, sarebbero prevalentemente due: Paoloni, dirigente dei Tributi e del Bilancio, tornerebbe a pieno regime ad Ostra, mentre dall’altro canto non avremmo più il dirigente del settore Lavori Pubblici.
A questo quadro già desolante, vorremmo aggiungere altre conseguenze che il nostro Sindaco ha avuto il pudore (o forse il timore) di dire: se le varie convenzioni dovessero venire meno, dovremo nuovamente mettere mano ai portafogli per riorganizzare la macchina comunale, per modificare tutte le procedure che sono state già improntate in base alla convenzione ed iniziare una nuova trattativa con i dirigenti per ridurre le loro indennità (visto che già oggi, sono per il nostro Comune difficili da sostenere in convenzione, ma domani, da soli diverrebbero insostenibili), in pratica una consistente perdita di denaro e di tempo.
Al momento l’Amministrazione di Ostra, che non certo brilla per carattere, sta IN ATTESA: ad Ostra Vetere è rimessa ogni decisione, da assumere in base a molteplici valutazioni, in dipendenza dalle evoluzioni normative…. Tradotto: l’Amministrazione Storoni prima ha costruito un castello di carta, piegando Ostra alle esigenze di Ostra Vetere, ora aspetta che il castello venga soffiato via, subendo di nuovo una indebita ingerenza…. Ma tranquilli, a tempo opportuno, ci verrà detto che siamo noi a non capire lo stile della collaborazione e del dialogo, unico antidoto all’isolamento…
    

da Progetto Ostra
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venerdì 15 aprile 2016

Tutti i comuni delle valli del Misa e Nevola in un unico ente entro il 2017


L’assemblea del Co.Ge.S.Co., il consorzio per la gestione di servizi comunali, riunitasi a Serra de’ Conti martedì 12 aprile ha concordemente stabilito di dare concretezza al progetto di costituzione di una unione di comuni della quale facciano parte tutte le municipalità delle valli Misa e Nevola (Arcevia, Barbara, Castelleone di Suasa, Corinaldo, Ostra, Ostra Vetere, Senigallia, Serra de’ Conti, Trecastelli).
Prospettiva che non deve poi escludere l’eventuale estensione dell’esperienza a comunità di aree limitrofe che presentino elementi di continuità o affinità col comprensorio.
I sindaci Maurizio Mangialardi, Carlo Manfredi, Matteo Principi, Luca Memè, Raniero Serrani, Fausto Conigli, Andrea Storoni e Arduino Tassi, che hanno preso parte ai lavori unitamente al sindaco di Arcevia Andrea Bomprezzi che, in qualità di presidente del consorzio, li ha coordinati e presieduti, hanno preso atto del circostanziato lavoro effettuato, al riguardo, dal direttore del Co.Ge.S.Co. Maurizio Mandolini e raccolto in un articolato studio (“Prospettive: verso un’Unione di Comuni“). Nella relazione si analizza la situazione di partenza dei singoli comuni, inclusi gli aspetti della gestione economico-finanziaria (rilevazione dei gettiti comunali al servizio della finanza pubblica, situazione dei trasferimenti statali per singolo ente, analisi del prelievo fiscale, quadro delle risorse disponibili).
Alla luce dei risultati di questa attenta e documentata ricognizione, che dà conto anche delle esperienze aggregative in itinere e le pone utilmente a raffronto col quadro aggregativo di altri ambiti territoriali, i sindaci hanno unanimemente riconosciuto l’opportunità di proseguire l’iter costitutivo di una unione di comuni che accorpi tutti i centri delle valli Misa e Nevola, affidando al direttore del Co.Ge.S.Co Mandolini l’ulteriore compito di predisporre – unitamente ad un gruppo di lavoro composto da alcuni dei segretari dei comuni consorziati – gli schemi dell’atto costitutivo, dello statuto e della convenzione che i comuni dovranno poi approvare e sottoscrivere.
Contestualmente, sarà predisposta una ipotesi di prima devoluzione di servizi da parte dei comuni all’unione, corredata dalla analisi dei costi attuali. Tale ipotesi andrà strutturata in modo che i costi da sostenersi a livello di unione siano inferiori a quelli attualmente affrontati dai comuni e consentano comunque un miglioramento qualitativo e quantitativo del servizio erogato ai cittadini.
L’obiettivo è quello di pervenire alla formale istituzione dell’unione con la decorrenza del 1° gennaio 2017, attivando una prima serie di servizi. E’ quanto, nel corso della assise, ha sostenuto anche il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi, presidente dell’Anci regionale, che ha tra l’altro rimarcato come questa soluzione offra ai nostri comuni l’opportunità di porsi su un percorso anticipatore prima che sia l’evolversi delle norme – ormai innescato dalla stessa riforma costituzionale in itinere – ad imporre percorsi obbligati.
Alcuni modelli di unione sperimentati sia nel comprensorio che in aree limitrofe, quale quello in essere tra i comuni di Corinaldo e Castelleone di Suasa (unione Misa-Nevola), potranno offrire al riguardo un primo modello organizzativo agevolando l’impegno del gruppo di lavoro.
Come già evidenziato in occasione della precedente assemblea consortile con la quale era stato conferito a Maurizio Mandolini il mandato allo studio preliminare, un’unione strutturata su un territorio di 80.000 abitanti (da Senigallia ad Arcevia), con oltre 500 dipendenti comunali inseriti in una ‘architettura’ operativa comprensoriale, avrà maggiori possibilità di accedere alle provvidenze comunitarie, maggiori capacità di gestire con efficacia – a tutto vantaggio delle popolazioni amministrate – il rapporto con gli enti sovraordinati, e potrà infine costituire un modello concreto e credibile per il superamento della frammentazione attuale, perché si arrivi ad erogare servizi in modo più efficiente ed uniforme su tutto il territorio.

martedì 12 aprile 2016

Ostra, revocata la delega all’assessore Rossetti

Nell’ultimo Consiglio comunale il Sindaco Storoni ha dato formale comunicazione del suo decreto nr. 4 del 15 marzo scorso con cui ha tolto all’assessore Marusca Rossetti la delega allo sport.
Solitamente quando un Sindaco revoca una delega ad un assessore lo ringrazia per il lavoro svolto e per gli obbiettivi raggiunti, ma stavolta non è stato così.
Nessun ringraziamento alla Rossetti da parte del Sindaco per quanto fatto (come di solito accade in queste circostanze), nessun accenno all’operato dell’assessore o ai risultati conseguiti in quasi due anni di mandato, ma un gelido silenzio, anche da parte della stessa Rossetti, che non è intervenuta nella discussione neanche quando il Consigliere di minoranza Raimondo Romagnoli ha chiesto delucidazioni sui motivi di questa revoca.
Formalmente, a quanto si può leggere dal decreto stesso e stando anche a quanto detto dal Sindaco durante il Consiglio Comunale, non è stata l’assessore Rossetti a trasferire al Sindaco la delega allo sport, ma piuttosto è stato lo stesso Storoni a decidere questa modifica ed a revocarLe la delega.
Certo che, in un momento così difficile per lo sport ostrense, non avere più un interlocutore deputato che possa fare da riferimento per il mondo dell’associazionismo e che possa assumere le decisioni necessarie è cosa davvero grave.
Perché allora questa scelta?
Potrebbe aver inciso sulla decisione del Sindaco il fatto che l’assessore Rossetti è stata la più assenteista tra gli assessori alle riunioni di Giunta?
Leggendo gli atti  di Giunta del 2015 salta all’occhio come quest’ultima è risultata assente a ben 28 riunioni di giunta su 63, e non ha partecipato a quasi la metà delle delibere di Giunta dello scorso anno (su 170 delibere del 2015 ne ha saltate ben 83, quasi una su due): davvero un gran brutto risultato.
Potrebbe invece aver inciso su tale decisione l’evidente incapacità dell’Assessore a rapportarsi con le varie associazioni sportive?
In questi anni in molti si sono lamentati delle sue assenze alle riunioni più importanti delle varie associazioni, notate e sottolineate anche della sua abitudine a non rispondere ad alcuna delle tante richieste avanzate dal mondo dell’associazionismo in questi anni.
Oppure – si legge sempre nella nota della lista civica Progetto Ostra -, come qualche ben informato ed amico degli amministratori ostrensi narra sulla pubblica piazza, la decisione cela quella crisi di rapporti tra i componenti della Giunta, neanche più tanto nascosta.

venerdì 8 aprile 2016

Ostra: apatia totale del sindaco sulla possibile chiusura della Guardia Medica


L'eccessiva flemma con la quale il Sindaco Storoni risponde in merito alla seconda interrogazione urgente, presentata ormai un mese fa, circa la possibilità di chiusura della nostra guardia medica, palesa la sua totale apatia verso la problematica, che sfocia in un attendismo irreale.
Infatti, il Sindaco continua a non prendere posizione alcuna, limitandosi a ribadire che, fintanto che non ci saranno tutti i dati relativi al carico di lavoro della nostra Guardia Medica, non si procederà nella riorganizzazione del servizio. Eppure, nonostante queste “rassicurazioni”, ci sono ancora molti aspetti non chiari sulla vicenda: se è vero che, al momento, nulla farebbe pensare ad una chiusura del nostro presidio, come mai in prima battuta si era pensato ad una possibile condivisione del servizio a settimane alterne con il comune di Ostra Vetere? Come mai ci è voluto quasi un mese per affermare che, alla fine, quell’ipotesi era il frutto di un mero errore giornalistico? Come mai Ostra Vetere, il comune con il quale abbiamo peraltro stipulato diverse convenzioni, starebbe ora portando avanti la battaglia per la difesa del proprio servizio di continuità assistenziale coinvolgendo i comuni di Barbara e Serra de’ Conti? Come mai in una recente determina, la n. 307 dell'Area Vasta 2 del 09.03.2016, si parla di attività del servizio di Guardia Medica solo nel comune di Ostra Vetere? E da ultimo, come mai nella risposta del Sindaco, datata 25 marzo 2016, non c’è traccia alcuna della notizia circolata solo 5 giorni dopo sui social e sulla stampa, di una proroga di continuità del servizio, tanto ad Ostra quanto ad Ostra Vetere, fino al 9 settembre 2016? Che i dati relativi all’operosità della nostra Guardia Medica rivelassero una scarsa incidenza di richieste nel nostro comune lo si sapeva già dal 2011, quando ci fu l’opposizione ferma e strenua di Ostra ed Ostra Vetere, che di fatto finì con il paralizzare l’assurda decisione che i vertici sanitari regionali stavano prendendo. Vorremmo ricordare al Sindaco Storoni che se allora chi governava la sanità regionale desistette dall’assurdo progetto di chiudere il servizio della guardia medica nel nostro territorio, ciò accadde proprio a causa della protesta coram populo sollevata dalla allora Amministrazione Comunale e dal clamore che la stessa ebbe su tutti gli organi di stampa, con un evidente movimento di opinione. Per questo riteniamo assai pericoloso l’atteggiamento passivo assunto sull’argomento da Storoni: infatti mentre in altri Comuni limitrofi, i sindaci stanno fortemente prendendo una posizione ovviamente contraria alla decisione dei vertici ASUR ad Ostra tutto è fermo, le “trattative” si svolgono in sordina e si auto-smentiscono, come se il servizio di assistenza sanitaria di base (notturna e festiva) fosse una cosa che l’Amministrazione può gestire da sola senza che i cittadini ne sappiano nulla. Vogliamo ricordare ancora una volta come in passato Ostra abbia già dovuto subire pesanti tagli in campo sanitario: privarci anche del servizio di Guardia Medica sarebbe un gravissimo atto di sconsideratezza nei confronti della comunità, che non verrebbe così tutelata nemmeno negli elementari diritti costituzionalmente riconosciuti, rischiando magari di condurre al collasso un pronto soccorso già deficitario. Da non sottovalutare, come punto a favore, la presenza della sede della “Croce Verde Ostra” che si colloca in una posizione strategica e baricentrica per il servizio svolto nel suo territorio di competenza che comprende i Comuni di Ostra, Serra de’ Conti e Arcevia, le frazioni di Pongelli, Bettolelle, Filetto, Brugnetto, Passo Ripe; non dimenticando che, nel servizio 118, la Croce Verde Ostra arriva a coprire tutto il territorio di riferimento della Zona Territoriale 4 che comprende tutti i Comuni delle valli del Misa e Nevola spingendosi sino ai comuni di Belvedere Ostrense, San Marcello e Morro d’Alba. Questa dovrebbe essere, insieme alla presenza di una Casa di riposo e di tanti anziani e bambini, una ragione in più per continuare a mantenere in loco il servizio di continuità assistenziale. Nonostante la proroga estesa fino al 9 settembre, il rischio chiusura resta comunque dietro l’angolo: auspichiamo che nei prossimi mesi si possa mettere in moto una mobilitazione collettiva per impedire che ciò avvenga, con la speranza che il Sindaco con la sua Giunta, almeno per una volta, si schieri dalla parte dei cittadini.
   
da Progetto Ostra
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Ostra: sconti per chi recupera edifici nel centro storico


Il Comune di Ostra ha approvato in Consiglio Comunale la riduzione degli oneri di costruzione per chi recupera edifici nel centro storico.
Come risulta ormai dalle diverse azioni amministrative intraprese come quelle del progetto di rigenerazione urbana, della modifica all’art.80 sulle altezze minime residenziali in zona “A” (centro storico), delle manutenzioni che strada facendo si mettono in opera, del bando per la manifestazione d'interesse per il declassamento delle aree edificabili, oltre quella della sistemazione del Centro Storico, polo importante di interesse per la collettività, “Ci sono porti che restano per sempre soltanto degli approdi o ancoraggi, mentre altri diventano palcoscenici e infine mondi.” come sostiene uno scrittore croato, in un suo breviario. Quanto asserito viene condiviso dal Comune di Ostra che si sta impegnando nel far fronte con dei progetti per migliorare non soltanto l’aspetto ma la vivibilità della città. Il centro storico deve diventare il palcoscenico prediletto per i servizi, il commercio, la residenzialità e deve costituire il nuovo mondo di opportunità per i cittadini e per i turisti. Nella seduta del Consiglio Comunale, tenutasi il 6 aprile scorso tra l’altro si è concretizzata una nuova proposta, quella della riduzione degli oneri di costruzione del 60% per chi decidesse di voler recuperare un’immobile nel centro storico

dal Comune di Ostra
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giovedì 7 aprile 2016

Biogas, approvata all’unanimità la mozione sull’impianto di Casine di Ostra


Maggioranza e opposizione si esprimono all’unanimità sull’impianto biogas di Casine di Ostra.
Un risultato particolarmente rilevante per la città e l’intero territorio, e forse anche un po’ inaspettato, considerato che alla discussione in consiglio comunale si era arrivati con tre distinte mozioni presentate rispettivamente dal sindaco Maurizio Mangialardi, dal gruppo Movimento 5 Stelle e dal gruppo Senigallia Bene Comune. Dopo un dibattito ampio e articolato, si è arrivati a un accordo che, recependo interamente i contenuti espressi dal sindaco Managialardi nella lettera inviata lo scorso 4 aprile dal sindaco Mangialardi alla Regione, prevede l’avvio di azioni da parte della giunta, affinché nella Zipa di Casine di Ostra, sia per i siti produttivi già esistenti che per le nuove strutture previste, venga garantita l’assoluta messa in sicurezza di tutto il territorio fino alla costa, alla luce della constatata vulnerabilità idrogeologica dello stesso, anche in vista della realizzazione delle vasche di espansione in località Brugneto. “Sono particolarmente soddisfatto – afferma il sindaco Mangialardi – perché su una questione così delicata e complessa, il consiglio comunale ha saputo dare un segnale chiaro e inequivocabile, recependo i contenuti della lettera che avevo inviato alla Regione, con cui ho chiesto che, prima di ogni ulteriore passo in avanti sulla realizzazione dell’impianto biogas, tutte le amministrazioni competenti in materia di riduzione del rischio idraulico si esprimano congiuntamente e in modo unanime sulla totale adeguatezza degli interventi per la messa sicurezza dai noti rischi idraulici dell’intera area Zipa di Ostra”. “Di certo – aggiunge il presidente del consiglio Dario Romano - è un bel segnale arrivare a una mozione unitaria su un tema così sentito come quello del biogas. Ringrazio tutta la conferenza dei capigruppo e, in particolare, gli estensori della mozione, per aver trovato una giusta sintesi. Sedersi attorno a un tavolo e trovare convergenza su un argomento delicato che riguarda tutta la vallata è un successo per tutto il consiglio comunale. Ringrazio anche il sindaco per averci messo a disposizione un fondamentale elemento come quello del nuovo sollecito ai responsabili del procedimento. Ora trasmetteremo la mozione agli enti preposti in modo da far conoscere la posizione di tutta l’amministrazione di Senigallia e dell’intero consiglio comunale”.

dal Comune di Senigallia
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martedì 5 aprile 2016

Mercoledì torna a riunirsi il Consiglio comunale: la questione della centrale biogas a Casine di Ostra al centro dei lavori

Il Consiglio comunale di Senigallia tornerà a riunirsi mercoledì 6 aprile. La sessione, convocata alle ore 15,30 dal presidente Dario Romano, inizierà con il consueto spazio riservato a interrogazioni e interpellanze.
Dopo l’approvazione dei verbali delle sedute precedenti, si passerà alla modifica della composizione delle commissioni consiliari permanenti, dopo la surroga del consigliere straniero aggiunto. A seguire spazio alle mozioni. Dopo la discussione di quelle presentate dal consigliere Mauro Bedini, sulla realizzazione-continuazione della pista ciclabile Senigallia-Marzocca-Marzocca-Senigallia, e dal sindaco Maurizio Mangialardi, ne saranno affrontate tre distinte sulla questione della centrale biogas a Casine di Ostra: una presentata dal gruppo consiliare Senigallia Bene Comune, una dal gruppo consiliare Movimento 5 Stelle, e un’altra ancora dai consiglieri Brucchini, Fileri, Gregorini e Profili. La sessione sarà chiusa da un’altra mozione, presentata dal gruppo consiliare Senigallia Bene Comune, sulla raccolta di firme per presentare la proposta di legge dell’Italia dei Valori tendente a rafforzare l’inviolabilità del domicilio.
   
dal Comune di Senigallia
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