L'eccessiva flemma con la quale
il Sindaco Storoni risponde in merito alla seconda interrogazione
urgente, presentata ormai un mese fa, circa la possibilità di chiusura
della nostra guardia medica, palesa la sua totale apatia verso la
problematica, che sfocia in un attendismo irreale.
Infatti, il Sindaco continua a non prendere posizione alcuna,
limitandosi a ribadire che, fintanto che non ci saranno tutti i dati
relativi al carico di lavoro della nostra Guardia Medica, non si
procederà nella riorganizzazione del servizio. Eppure, nonostante queste
rassicurazioni, ci sono ancora molti aspetti non chiari sulla
vicenda: se è vero che, al momento, nulla farebbe pensare ad una
chiusura del nostro presidio, come mai in prima battuta si era pensato
ad una possibile condivisione del servizio a settimane alterne con il
comune di Ostra Vetere? Come mai ci è voluto quasi un mese per affermare
che, alla fine, quellipotesi era il frutto di un mero errore
giornalistico? Come mai Ostra Vetere, il comune con il quale abbiamo
peraltro stipulato diverse convenzioni, starebbe ora portando avanti la
battaglia per la difesa del proprio servizio di continuità assistenziale
coinvolgendo i comuni di Barbara e Serra de Conti?
Come mai in una recente determina, la n. 307 dell'Area Vasta 2 del
09.03.2016, si parla di attività del servizio di Guardia Medica solo nel
comune di Ostra Vetere? E da ultimo, come mai nella risposta del
Sindaco, datata 25 marzo 2016, non cè traccia alcuna della notizia
circolata solo 5 giorni dopo sui social e sulla stampa, di una proroga
di continuità del servizio, tanto ad Ostra quanto ad Ostra Vetere, fino
al 9 settembre 2016? Che i dati relativi alloperosità della nostra
Guardia Medica rivelassero una scarsa incidenza di richieste nel nostro
comune lo si sapeva già dal 2011, quando ci fu lopposizione ferma e
strenua di Ostra ed Ostra Vetere, che di fatto finì con il paralizzare
lassurda decisione che i vertici sanitari regionali stavano prendendo.
Vorremmo ricordare al Sindaco Storoni che se allora chi governava la
sanità regionale desistette dallassurdo progetto di chiudere il
servizio della guardia medica nel nostro territorio, ciò accadde proprio
a causa della protesta coram populo sollevata dalla allora
Amministrazione Comunale e dal clamore che la stessa ebbe su tutti gli
organi di stampa, con un evidente movimento di opinione.
Per questo riteniamo assai pericoloso latteggiamento passivo assunto
sullargomento da Storoni: infatti mentre in altri Comuni limitrofi, i
sindaci stanno fortemente prendendo una posizione ovviamente contraria
alla decisione dei vertici ASUR ad Ostra tutto è fermo, le trattative
si svolgono in sordina e si auto-smentiscono, come se il servizio di
assistenza sanitaria di base (notturna e festiva) fosse una cosa che
lAmministrazione può gestire da sola senza che i cittadini ne sappiano
nulla. Vogliamo ricordare ancora una volta come in passato Ostra abbia
già dovuto subire pesanti tagli in campo sanitario: privarci anche del
servizio di Guardia Medica sarebbe un gravissimo atto di sconsideratezza
nei confronti della comunità, che non verrebbe così tutelata nemmeno
negli elementari diritti costituzionalmente riconosciuti, rischiando
magari di condurre al collasso un pronto soccorso già deficitario.
Da non sottovalutare, come punto a favore, la presenza della sede della
Croce Verde Ostra che si colloca in una posizione strategica e
baricentrica per il servizio svolto nel suo territorio di competenza che
comprende i Comuni di Ostra, Serra de Conti e Arcevia, le frazioni di
Pongelli, Bettolelle, Filetto, Brugnetto, Passo Ripe; non dimenticando
che, nel servizio 118, la Croce Verde Ostra arriva a coprire tutto il
territorio di riferimento della Zona Territoriale 4 che comprende tutti i
Comuni delle valli del Misa e Nevola spingendosi sino ai comuni di
Belvedere Ostrense, San Marcello e Morro dAlba. Questa dovrebbe essere,
insieme alla presenza di una Casa di riposo e di tanti anziani e
bambini, una ragione in più per continuare a mantenere in loco il
servizio di continuità assistenziale. Nonostante la proroga estesa fino
al 9 settembre, il rischio chiusura resta comunque dietro langolo:
auspichiamo che nei prossimi mesi si possa mettere in moto una
mobilitazione collettiva per impedire che ciò avvenga, con la speranza
che il Sindaco con la sua Giunta, almeno per una volta, si schieri dalla
parte dei cittadini.
www.progetto-ostra.it
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