giovedì 27 novembre 2014

Ostra: presentato il progetto della pista ciclabile


Si è tenuta venerdì 21 novembre alle ore 21:30 presso i locali del' ACLI di Filetto un incontro con le Amministrazioni e le Associazioni della Valle del Misa per portarli a conoscenza di un progetto, iniziato dal Gsd Pianello e appoggiato dal' Amministrazione di Ostra.
Una pista ciclabile, questa l'idea, che con l'appoggio e l'unione di forze delle Amministrazioni e le Associazioni del territorio può vedere la luce e portare vanto. Durante l'incontro Maurizio Minucci, ideatore del progetto e che da anni lotta per una futura realizzazione, ha presentato a grandi linee la pista ciclabile, la zona individuata (terreno a lato di Via Santa Maria Apparve di Pianello), il suo utilizzo e i possibili fruitori. Questi possono essere tutti gli sportivi che in assoluta sicurezza potranno esercitare ciclismo, pattinaggio, marcia e corsa, ruzzola e perché no ospitare eventi di BMX, minimoto o macchinine radiocomandate.
Nel dettaglio del progetto è entrato Raimondo Romagnoli, geometra e progettista della pista ciclabile. Ha spiegato che il percorso, solo nel terreno comunale sarà di una lunghezza di 600mt ma che con un dialogo già avviato con la ditta Messersì si potrà ampliare a 1000mt.
A supportare il progetto del GSD PIANELLO c'era anche il Vice Sindaco di Ostra, Moris Mansanta che ha confermato l'impegno di portare avanti l'idea e di approfondire il dialogo con la Ditta, sopra riportata, per concludere la progettazione e tenersi pronti, il prima possibile, a partecipare ai bandi di concorso per raccogliere fondi.
Anche Lino Secchi e Tania Belvederesi sono intervenuti all'incontro come rappresentati del FCI, i quali hanno sposato con interesse il progetto, sottolineando che opere del genere danno vanto alla Provincia e alle Marche ed inoltre hanno portato a conoscenza di fondi che dovrebbero essere stanziati per questo tipo di opere.
Come sopra detto, sono intervenute le Amministrazioni di Ostra Vetere e Senigallia oltre alle Associazioni del territorio come A.S. Pattinaggio di Senigallia con Mauro Guenci, Velo Club Cicli Cingolani, GS Cannella, Acli Filetto e molte altre. Tutte interessate e pronte ad unire le forze per la realizzazione di questo progetto utile per il territorio.

Il GSD PIANELLO ringrazia tutti i partecipanti.
da GSD Pianello

Ostra: Storoni, 'Più percorsi, un solo obiettivo. Aumentiamo la sicurezza'

Purtroppo anche durante il fine settimana scorso si sono verificati nuovi episodi spiacevoli per i cittadini di tutta la vallata e di Ostra. In diversi hanno segnalato piccoli furti o tentati furti in differenti zone del Comune. Proprio questo è al centro del confronto che ci sarà tra Amministrazione, Polizia Municipale e Carabinieri della stazione di Ostra.
“Coordinare le forze deve essere la via da seguire, ma servono delle integrazioni” sostiene il Sindaco Storoni, che con la Giunta incontrerà i due Comandanti e ha già disposto la calendarizzazione del montaggio delle 4 telecamere richiamate anche da un’interrogazione della minoranza. La seconda buona pratica da mettere in atto riguarda invece una presenza più consistente del corpo dei vigili sul territorio che l’Amministrazione, in dialogo con Trecastelli e Ostra Vetere, sta per convertire in realtà attraverso delle convenzioni.
dal Comune di Ostra
www.comune.ostra.an.it

martedì 25 novembre 2014

Ostra: furti in abitazione, Progetto Ostra chiede l'installazione delle telecamere già acquistate


Purtroppo anche nel territorio di Ostra, un tempo zona abbastanza tranquilla, si sta registrando una serie sempre più numerosa di furti nelle abitazioni private, ormai anche in orari “inconsueti” per tali eventi criminali (ad esempio sabato scorso sono avvenute almeno 4 effrazioni nel giro di poche ore nel tardo pomeriggio).
Sappiamo che il problema è complesso e non esistono soluzione miracolose, ma ci sentiamo di avanzare una proposta concreta, con la speranza che possa essere accolta ed essere d’aiuto ai cittadini di Ostra. Chiediamo al Sindaco Storoni, proposta avanzata nel recente consiglio comunale e come richiesto poi formalmente anche dal consigliere comunale Raimondo Romagnoli, di installare le 4 telecamere per la videosorveglianza già acquistate nel maggio scorso dalla Amministrazione Olivetti. Tali videocamere si collegano grazie al nuovo sistema di pubblica illuminazione “smart town” recentemente attivato ad Ostra e per questo l’operazione risulta semplice e fattibile in tempi brevi, la stessa Polizia Municipale aveva già chiesto ed ottenuto l’autorizzazione dalla Prefettura il permesso per la loro installazione. Ricordiamo che la precedente amministrazione, di concerto con le forze dell’ordine, aveva anche stabilito il loro posizionamento in punti ritenuti strategici: frazione Pianello (davanti all’ufficio postale), frazione Casine (in prossimità della rotatoria), Ostra (all’entrata del paese provenendo da Casine), Ostra (viale Matteotti). Infine, vista la modularità e la relativa semplicità di ampliamento del sistema (le videocamere ci collegano utilizzando i pali della pubblica illuminazione che fungono da punti di accesso, potendo essi dialogare con una centrale dati) era intenzione della Amministrazione Olivetti di espandere ulteriormente il sistema di videosorveglianza e nell’ufficio tecnico comunale è depositata una planimetria con i luoghi “sensibili” nel comune di Ostra, anch’essi autorizzati dalla Prefettura. Chiediamo pertanto al Sindaco di Ostra Storoni, non solo di installare le 4 telecamere già acquistate, ma di procedere e completare l’intero progetto già autorizzato dalla Prefettura, certi che potrà essere utile alle autorità competenti per fronteggiare il problema dei furti nelle abitazioni.
 
da Progetto Ostra
www.progetto-ostra.it

domenica 23 novembre 2014

Ostra: Progetto Ostra, 'Abbattuti gli alberi dell'area verde vicino la scuola primaria di Pianello'

Numerosi genitori di alunni che frequentano la scuola primaria di Pianello di Ostra, ma anche semplici cittadini, si stanno ancora chiedendo per quale motivo l’Amministrazione ostrense abbia ordinato di abbattere i pini nell’area della scuola e nell’area verde adiacente, utilizzata sovente dagli alunni per i momenti ricreativi nelle belle giornate (gli alberi quindi fornivano anche una utile ombra per i bimbi).
Abbiamo ricevuto anche tramite email segnalazioni e foto (che abbiamo pubblicato sul nostro sito www.progetto-ostra.it), ma alle domande e richieste di spiegazioni non abbiamo saputo rispondere direttamente, né siamo a conoscenza di motivazioni specifiche. Proprio per questo chiediamo alla Amministrazione per quale motivo abbia ordinato di abbattere tutti gli alberi (alcuni presenti da decenni e con tronchi di diametro superiore a 40 cm) e se sussistevano richieste o motivi di varia natura che abbiano portato a tale drastica decisione. Per ironia della sorte il disboscamento dell’area, che per noi al momento non ha nessuna spiegazione, è avvenuto in concomitanza della festa nazionale dell'albero, giornata nata per ricordare l'importanza della natura e dell'ambiente.
da Progetto Ostra
www.progetto-ostra.it

martedì 18 novembre 2014

IL SINDACO STORONI NELLA REPLICA MODIFICA I TONI DELLA SUA INIZIALE DENUNCIA



Prendiamo atto, leggendo il comunicato finale del Sindaco Storoni, che la verità è tornata a galla: ad Ostra nessun "conto da saldare", dunque, nessun debito o "passivo", nessun paventato conto in rosso.  Il primo articolo ad effetto del Sindaco Storoni, si è dunque rivelato, per stessa ammissione del primo cittadino, come un evidente attacco strumentale, privo di qualsivoglia fondamento reale, in altre parole un colossale autogol. La verità è un’altra.
L’unica difficoltà economica che sta attraversando il nostro Comune  è atavica e ben nota:  Ostra, come molti altri Comuni d'Italia, di soldi per gli investimenti ne ha abbastanza, ma ha un freno che si chiama “patto di stabilità interno”, un problema con cui anche la precedente amministrazione ha dovuto combattere.
Tante volte, nei Consigli Comunali, nelle assemblee pubbliche, nei comunicati stampa, l’allora assessore Barigelli, ha lamentato che questo assurdo strumento è un forte vincolo e freno alla autonomia degli Enti Pubblici, manifestando il grande sforzo necessario per assicurare nel contempo: alcuni investimenti, riduzione del debito comunale (dimezzato nei 5 anni di amministrazione Olivetti, fino a renderlo il più basso fra quelli di tutti i Comuni della Valle del Misa) e freno alla pressione fiscale locale sui cittadini.
L’accorata denuncia dell’ex assessore Barigelli era così frequente da spingere, nell’ultima campagna elettorale, l’attuale Sindaco Storoni a paragonarlo ad un mp3 inceppato che andava  ripetendo le difficoltà che il Comune incontrava per poter spendere le risorse di cui disponeva.
Effettivamente il comunicato stampa di Bargelli ha avuto l’indubbio merito di riportare la questione nell’alveo della verità, depurandolo dalle tante diffamazioni ideologiche, che infarcivano il precedente comunicato di Storoni, dissipando  ogni infondata e fantasiosa accusa,  citando cifre e contesti precisi e nella successiva risposta.
Un tale chiarimento non ha lasciato scampo ad alcuna strumentalizzazione, tant’è che il Sindaco, nell’ultima replica ha dovuto fare un palese, quanto inglorioso, dietrofront: ha abbandonato la strategia delle false e strumentali accuse, per riconoscere che quanto andava ripetendo Barigelli fino a qualche mese fa non era un vecchio refrain ripetuto all’infinito da un mp3 inceppato, ma la dura realtà con cui ogni amministratore deve confrontarsi.
Con il nostro comunicato originario, noi volevamo proprio provocare questo: la presa di coscienza dell’attuale amministrazione che quanto il Sindaco ed i suoi fedelissimi, andavano raccontando casa per casa nel maggio scorso era totalmente falso e che certe operazioni, già preventivate dalla precedente amministrazione erano necessarie per la stessa sopravvivenza del nostro paese.
L’attuale Amministrazione, che in campagna elettorale ripeteva “non c’è problema senza soluzione” è ora di fronte alla dura realtà:  gestire un Bilancio comunale, di questi tempi,  è una operazione estremamente delicata e complessa, che richiede una grande dote di perizia e conoscenza, anche a causa delle politiche imposte dagli Enti superiori (Stato, Regioni)
Presto Storoni si accorgerà che è fin troppo facile, nel dubbio, alzare le tassazione fin dove è permesso per essere sicuri di avere risorse sufficienti e che i cittadini non gli permetteranno più di continuare su questo assurdo corso che ha intrapreso.
Le difficoltà che sta trovando questa Amministrazione in termini di bilancio sono duplici: da un lato l’incapacità del Sindaco di destreggiarsi con il bilancio comunale, dall’altro la concreta condotta del Governo centrale, che, al di là degli spot, costringe gli Enti territoriali a sempre maggiori sacrifici.
Recentemente il premier Renzi più volte aveva promesso (con dichiarazioni formali, in sedi ufficiali) uno sblocco, non parziale, ma addirittura totale, dei debiti della pubblica amministrazione.
Vi era quindi l’aspettativa,  non solo prudenziale ma più che sufficientemente fondata (menzionata anche nel DEF 2014 approvato dal Consiglio dei Ministri), che anche nel 2014 Stato e Regione avrebbero rimesso in campo misure, per lo meno simili quantitativamente allo scorso anno (ma molto probabilmente ben più importanti).
Purtroppo il nostro premier non ha fatto seguire i fatti alle parole, così che nel 2014 si è assistito ad un forte irrigidimento del patto: la cifra che viene sbloccata dal patto regionale verticale passa da € 127.000 a € 87.000; a livello statale si passa da € 322.000 a  € 0 (ZERO!).
Storoni, se vuole davvero essere un Sindaco serio ed attento alle esigenze dei suoi cittadini, invece che accampare scuse, accusando falsamente chi oggi è in minoranza, deve trovare coraggio e denunciare in tutti i tavoli questo disagio, richiamando chi sta governando l’Italia a rispettare gli impegni assunti e invitandolo a non strozzare gli Enti territoriali e quindi i cittadini.
Purtroppo, il nostro Sindaco, in campagna elettorale ha ammaliato con false promesse gli elettori, e poi una volta eletto si è completamente appiattito agli ordini di partito ed ai propri interessi personali che non gli hanno impedito di aumentarsi il proprio compenso nel momento in cui spremeva ulteriormente i cittadini di Ostra.


giovedì 13 novembre 2014

Ostra: Storoni a Barigelli, 'Quanto detto non assolve la vecchia amministrazione dalle sue responsabilità'


Ringraziamo l'ex assessore Barigelli per la disamina, ma é ovvio che le cose non sono andate come da lui previsto e che le sue meticolose proiezioni erano sbagliate! L'affermazione "Quindi gli oltre 500 mila euro di investimenti pagati erano, in prospettiva e ragionevolmente, abbastanza coperti (in teoria dovevano addirittura avanzare risorse)" non è vera, non assolve la vecchia amministrazione dalle sue responsabilità e non basta ai cittadini ostrensi.
In particolare il Sindaco, che ha trattenuto per se la delega al bilancio, non viene da un percorso professionale immediatamente adiacente al settore contabile e finanziario, ma le somme le sa fare. Allo stato attuale e meno ancora all'inizio dell'anno c'era la certezza di entrate pari agli investimenti. Tra l'altro l'incertezza sui trasferimenti e le risorse su cui può fare affidamento il Comune è un problema serio che anche l'ex assessore ha sempre sottolineato negli altri anni passati e alla stesura degli altri bilanci. Le entrate in conto capitale incassate nella seconda parte dell’anno (oltre ai già citati 50 mila già incassati al 26/05 che derivano da permessi di costruire, sanzioni e monetizzazioni) sono circa 18 mila euro, non è stato emanato alcun decreto sblocca debiti per 322 mila euro come era accaduto lo scorso anno per la precedente amministrazione (gli annunci sui giornali purtroppo non fanno cassa), il patto regionale verticale, altra deroga che nel 2013 aveva permesso di spendere altri 127 mila euro circa (59+68) oggi non ammonta che a 87 mila (65+22), e non permette di raggiungere il “saldo obiettivo” del patto (anche se non più circa 370 mila euro ma ridotto a 283 mila a cui togliere un bonus di 66 mila). Quindi niente risorse libere per la seconda parte dell'anno e problemi reali a cui far fronte senza le giuste risorse.
da Andrea Storoni
sindaco di Ostra

lunedì 10 novembre 2014

Ostra: Barigelli, 'Le difficoltà vanno spiegate ma con chiarezza e completezza'


Non ho mai amato le interminabili e sterili polemiche a cui spesso assistiamo in politica, soprattutto se basate su dati ed elementi incompleti o inesatti. Ritengo molto più fruttuoso analizzare i problemi avendo dati ed elementi il più completi (e verificabili) possibile, e poi su questi discutere.
È con questo spirito che proverò a rispondere all’articolo inviato dal Comune di Ostra e pubblicato lo scorso fine settimana, che mi ha lasciato piuttosto interdetto. Scrivere infatti che l’ex-sindaco Olivetti si è comportato come un padre di famiglia scellerato che spende fuori dalle proprie disponibilità, sperando poi di “saldare il conto” con la vendita di una “vecchia motocicletta” (cito testualmente) non rende affatto la realtà delle cose, e siccome a fianco di quel “padre dissennato”, c’era il sottoscritto (con la delega alle finanze), mi sento in dovere (e in diritto) di precisare un po’ meglio i fatti. Partiamo da quella cifra buttata lì, senza un adeguato contesto: “interventi per oltre 500 mila euro”, un passivo che oggi metterebbe in difficoltà il Comune. Potrei rispondere, per esempio, facendo semplicemente notare che il 26/05 scorso, sul conto corrente, presso la tesoreria comunale, c’erano 812.889,94 euro (ho sotto mano i documenti che mi sono fatto stampare dalla ragioneria prima di andarmene), oppure che i 500 e rotti mila euro di interventi erano già stati pagati alla stessa data e quindi non sono, tecnicamente, un “passivo”. Ma sarebbero altre cifre “buttate lì” senza un adeguato contesto e servirebbero solo ad alimentare ulteriori ed inutili polemiche. Vorrei, quindi, procedere con ordine (scusandomi se, tra il rischio di non essere chiaro o completo e quello di risultare prolisso o noioso, ho scelto il secondo). Innanzitutto stiamo parlando del famoso “patto di stabilità interno”, cioè quel meccanismo (incomprensibile a molti) per cui gli enti locali, ogni anno, possono pagare spese per investimenti soltanto per somme non superiori alla differenza tra il “saldo di parte corrente” (entrate correnti - spese correnti) più le “entrate in conto capitale” (contributi a fondo perduto, proventi da permessi di costruire ecc.), più le eventuali “deroghe” (“patto regionale verticale”, decreto “sblocca debiti” ecc.) alle quali si sottrae un “saldo obiettivo” (dato per legge). Nei primi mesi dell’anno 2014, in effetti, l’amministrazione Olivetti ha pagato oltre 500 mila euro di spese per investimenti già stanziati, iniziati e finanziati nei precedenti bilanci (in gergo “residui passivi”), e relativi per lo più alla ristrutturazione delle scuole primarie (240.883 euro) e alle strade e alla viabilità (199.341 euro), oltre ad altri interventi minori, tra cui le scuole materne (9.972 euro). Investimenti di “prima necessità” e per opere già iniziate, quindi, e non velleità. Alla stessa data, tuttavia, il Comune aveva anche incassato entrate in conto capitale (per lo più proventi da permessi di costruire e sanzioni, monetizzazione aree) per 50 mila euro; c’erano, inoltre, alcuni contributi pubblici da incassare, due strettamente legati ai lavori di risanamento delle scuole, uno dalla Provincia e l’altro da una fondazione privata, oltre ad altri due contributi dalla Regione Marche (per turismo e c.a.g.), per complessivi 155 mila euro circa, dei quali era ragionevole considerare l’incasso a breve, posto che erano relativi ad opere realizzate. Questi importi, nella logica del patto si stabilità sopra illustrata, andavano a “coprire”, ovviamente solo in parte, gli investimenti pagati. C’era poi un’importante “deroga” annunciata con gran vigore nei primi mesi dell’anno: un altro decreto “sblocca debiti della p.a.” paventato dal neo-premier Renzi in occasione della fiducia alle Camere. Si tenga presente che nel 2013 il decreto “sblocca debiti” dell’allora governo Letta (D.L.35/2013), liberò circa 40 miliardi di euro a livello nazionale. Per il nostro comune ha significato poter spendere tutti i “residui passivi” presenti al 31/12/2012, derivanti da crediti certi, liquidi ed esigibili dovuti ad opere pubbliche, per 322 mila euro (un’intera “bombola” di ossigeno, più che una “boccata”). Il nuovo “sblocca debiti” aveva come obiettivo lo sblocco di 68 miliardi di euro (cito, per tutti, l’intervento del Premier a “Ballarò” dello scorso febbraio). Per il Comune di Ostra i “residui passivi” presenti al 31/12/2013 e derivanti da crediti certi, liquidi ed esigibili dovuti ad opere pubbliche, ammontavano a circa 380 mila euro (non ho il documento sotto mano, ma c’è una comunicazione ufficiale inviata dal nostro Comune). Quindi gli “oltre 500 mila euro” di investimenti pagati erano, in prospettiva e ragionevolmente, abbastanza “coperti” (in teoria dovevano addirittura “avanzare” risorse). C’erano poi le entrate in conto capitale da incassare nella restante parte dell’anno (oltre ai 50 mila già incassati al 26/05), il saldo di parte corrente (che nel 2013 eravamo riusciti a portare a 330 mila euro, ma che per il 2014 si poteva prevedere in flessione a causa di nuovi tagli ai trasferimenti), nonché il “patto regionale verticale”, altra “deroga” che nel 2013 aveva permesso di spendere altri 127 mila euro circa (59+68), i quali avrebbero permesso di raggiungere il “saldo obiettivo” del patto (circa 370 mila euro per il 2014) e di lasciare un po’ risorse libere per la seconda parte dell’anno, considerando comunque che le opere pubbliche che si fanno nell’ultimo trimestre vanno naturalmente ad influire nel patto di stabilità dell’anno successivo (rilevano i pagamenti che, di regola, vanno fatti entro 60 giorni dalla fattura). Oltre a questo, c’era la possibilità di cedere due lotti edificabili, per un corrispettivo totale di 136.500 euro, qualora, per qualche motivo, una delle variabili sopra indicate dovesse risultare di molto inferiore alle aspettative (e senza tenere conto del contributo regionale ex-p.i.t. di circa 100 mila euro, lungamente perseguito, ma del quale, all’epoca, non si aveva ancora alcuna certezza). La cessione dell’ex ospedale, invece, non c’entra assolutamente nulla con gli investimenti del 2014, anzi, la cessione di quel cespite (1,6 milioni di euro di valore base) doveva essere accompagnata dal meccanismo del cosiddetto “patto nazionale orizzontale”, in base al quale nell’anno della vendita si “cedono spazi finanziari” agli altri enti, per poi recuperarli nei due anni successivi. Solo così, infatti, si potevano sfruttare al massimo le potenzialità finanziarie di quella operazione. Il volenteroso lettore che fosse arrivato a leggere fin qui, avrà notato che la situazione era un pochino più complessa di quella descritta nell’articolo inviato dal Comune di Ostra, e il padre di famiglia “scellerato” (o chi per lui), lungi dall’aver agito con avventatezza, di calcoli ne ha dovuti fare parecchi, prima di decidere di non bloccare i lavori di ultimazione delle scuole primarie e di bloccarne, invece altri. Ad ogni modo, non mi è difficile credere che l’amministrazione comunale possa, oggi, trovarsi in difficoltà nel rispetto del patto di stabilità, ma dovrebbe specificare quale delle variabili sopra indicate non è risultata in linea con le previsioni e perché. Tra i documenti reperibili sul sito istituzionale, non ho potuto rinvenire il dettaglio del calcolo del saldo obiettivo per il patto di stabilità, ma facendo alcune ricerche ed alcuni calcoli, ho motivo di temere che, mentre la Regione Marche dovrebbe aver concesso spazi per circa 60/70 mila euro, la “deroga” del decreto “sblocca-debiti” 2014 possa essere il vero problema. Quanti dei (380 mila euro circa di) residui passivi al 31/12/2013 sono stati sbloccati? Se fosse questo il problema, io mi aspetterei che questo venisse detto, e molto chiaramente. Così come, quando ho rivestito l’incarico di assessore al bilancio, non ho avuto alcuna difficoltà nel dire chiaramente ai cittadini che “il provvedimento X” varato dal “governo Y”, per quanto necessario e inevitabile, stava creando grossi problemi al Comune, a prescindere dal fatto che il “governo Y” fosse più o meno simpatico al gruppo di maggioranza, così oggi mi aspetterei che venisse fatto dall’attuale maggioranza. Vorrei chiudere con un ultima (amara) riflessione. Nei 5 anni del mio mandato, mi è capitato spesso di cercare, in tutti i modi, di spiegare quanto e come il “patto di stabilità interno” nella versione vigente dal 2009, così come i “tagli lineari ai trasferimenti” susseguitisi dal 2010, creino enormi problemi non solo alla programmazione di medio periodo, ma anche alla ordinaria gestione di un Comune, ed è stato molto spiacevole, per me, vedere come alcuni non tenessero in alcuna considerazione questi miei interventi, o li irridessero addirittura (l’ultimo “sberleffo” che rammento, in ordine cronologico, è il paragone con un mp3 inceppato che ripete tristemente: “non ci sono più soldi”). La realtà però, almeno attualmente, è questa. Io ci ho “combattuto” per 5 anni, usando tutta la pazienza e la competenza che possedevo, e perseguendo, il più possibile, chiarezza, trasparenza e completezza nelle informative. Auguro (e chiedo) altrettanto all’attuale amministrazione.
da Luigi Barigelli
ex assessore al bilancio

domenica 9 novembre 2014

Ostra: bilancio, Progetto Ostra replica al sindaco Storoni


Sembra che il più grande lavoro che impegni il nostro Sindaco sia quello di rispondere ai nostri comunicati stampa, e constatiamo, vista la virulenza delle sue risposte (spesso infarcite con paragoni fecali) che ciò gli costi particolare sforzo.
Poiché è evidente il profondo travaglio che vive il nostro primo cittadino, nella consapevolezza della sua incapacità a governare, abbiamo sempre evitato di prolungare le inutili querelle che potevamo scatenare nel rispondere ai suoi comunicati tanto fantasiosi quanto infondati, ma stavolta non possiamo certo farne a meno. Innanzitutto, è ora che Storoni, visto che è anche titolare dell’assessorato al bilancio ed ai tributi del nostro Comune, cominci ad essere preciso con i numeri: nel 2014 noi abbiamo avuto l’onore di governare Ostra per 4 mesi e 25 giorni e non 6 mesi come scrive il nostro Sindaco, a cui ricordiamo, che è lui che da quasi sei mesi e mezzo governa la nostra città.
Entrando nel merito del comunicato vorremmo chiedere al Sindaco: ma se proprio la situazione economica che avevamo lasciato era così disastrosa, come Lei afferma, per quale motivo Lei ha deciso di aumentarsi il compenso del 27% rispetto al quello precedente? Per essere più semplici e tornando alla metafora della famiglia, a Lei tanto cara, Le vorremmo chiedere: Come definirebbe quel padre di famiglia che, nonostante fosse davvero consapevole delle enormi difficoltà che sta attraversando la Sua famiglia, decidesse di sottrarre i soldi necessari per far mangiare i propri figli per acquistarsi le sigarette? Noi riteniamo che lo stesso giudizio che potrebbe essere dato a quel padre, andrebbe certamente a Lei affibbiato, se davvero avesse deciso di aumentare il proprio compenso, pur nella consapevolezza del disastro economico che Lei stesso paventa.
Le cose, in realtà, sono ben diverse: appena insediato Lei non ha avuto nessun problema con il bilancio comunale di Ostra (gestito in modo impeccabile dall’assessore Barigelli), tant’è che non ha avuto alcuna remora ad aumentare il suo compenso. Siamo convinti che per Lei il bilancio Comunale presenta un unico problema: quello della Sua comprensione oggettiva (visto la Sua endemica idiosincrasia con i numeri). L’unico innegabile pericolo, che davvero corre il nostro bilancio, infatti, è l’incompetenza della persona cui la nuova Amministrazione ne ha affidato la gestione: Lei stesso.
Non perda tempo quindi ad accampar scuse o a cercare di prendere meriti altrui (quel finanziamento cui fa riferimento è frutto di una grossa opera di mediazione portata avanti dalla Amministrazione che l’ha preceduta e Lei ha avuto solo la fortuna di raccoglierne i frutti), cominci a studiare bene la contabilità del nostro Comune, Le consentirà di evitare di tartassare inutilmente i cittadini di Ostra (come ha già fatto con la TASI), di trovare le risorse necessarie per garantire i servizi di cui il nostro paese ha bisogno (senza doverli tagliare, come Lei ha già fatto) e, soprattutto, di far figuracce, come nel Consiglio del 30 settembre scorso, quando nonostante avesse la delega al bilancio, non sapeva neanche quanto sarebbe stato il costo che sarebbe ricaduto sul nostro Comune dalla convenzione stipulata con Ostra Vetere che stavamo approvando.
Quanto all’alienazione dell’ex ospedale vorremmo farle presente che, qualora non se ne fosse accorto, nel bilancio predisposto da Lei, si prevede la vendita dell’intero complesso (il valore in entrata da Lei previsto coincide pienamente con il prezzo stimato dell’intero immobile) e non di una parte, come oggi va falsamente scrivendo! Anche per quanto riguarda la convenzione relativa alla funzione del segretario comunale ed alla delibera sul ricorso avverso la sentenza del biogas, una domanda ci sorge spontanea: se davvero per Lei il Segretario Comunale ha un ruolo fondamentale solo per la supervisione e perizia burocratica nella redazione di atti e delibere, per quale motivo nella delibera 123 del 17.10.2014, quella con cui Lei e la sua Giunta avete deciso di ricorre al Consiglio di Stato contro la sentenza del TAR Marche, cambiando il legale precedentemente nominato da noi, non avete ascoltato per nulla il parere contrario che sul punto ha espresso il segretario comunale assieme al responsabile di settore?
Come vede caro Sindaco, noi parliamo citando documenti, non canzoni….., ma considerata la sua smodata passione per gli aforismi vorremmo dedicargliene uno tra i più famosi: “A volte è meglio tacere e sembrare stupidi che aprir bocca e togliere ogni dubbio” (Oscar Wilde).
da Progetto Ostra
www.progetto-ostra.it

sabato 8 novembre 2014

Ostra: 'In difficoltà a causa di interventi per oltre 500 mila euro fatti dall'amministrazione Olivetti'

Oggi ci troviamo a saldare il conto di un pasto consumato da altri, con poche strade da percorrere e una scadenza temporale imminente, il 31 dicembre. Vista la sfruttata metafora del buon padre di famiglia, la usiamo anche noi per spiegare la situazione.
Chi esporrebbe mai a dei rischi la propria famiglia con spese al di fuori delle ragionevoli disponibilità, pensando di saldare i conti qualche mese dopo con la vendita di una vecchia motocicletta di cui fino a quel momento non era mai riuscito a disfarsi?
Così l'ex Sindaco Olivetti giudizioso e competente padrone di famiglia invece ha fatto. L’avventatezza con cui aveva impostato le sue previsioni: prima spendo e poi vendo l'ex ospedale, rende l’idea della situazione a cui si è dovuti far fronte in questi mesi.
Nei primi 6 mesi del 2014, in cui hanno avuto in mano le redini del Comune, l'ex maggioranza ha proceduto con lavori ed interventi per oltre 500 mila euro, passivi che ad oggi mettono in seria difficoltà il rispetto del vincolo del patto di stabilità per quanto concerne gli obblighi finanziari legati alla spesa per investimenti. Al contrario noi abbiamo cercato di contenere la spesa. C'è una serie di iniziative poste in essere per il personale (sospensione di una collaborazione interinale, convenzioni per segreteria e capo-settore vigili), ma anche su altri fronti, cercando agevolazioni presso gli enti sovracomunali e reperendo risorse (già oltre 100mila euro i finanziamenti a fondo perduto).
Senza le lacrime da coccodrillo e le pantomime con cui l’ex-Sindaco Olivetti aveva avviato il suo (fallimentare) mandato amministrativo 5 anni fa, ma con la responsabilità e la consapevolezza che le sanzioni per un’uscita dal patto sarebbero deleterie per il Comune, ne paralizzerebbero l’azione amministrativa e metterebbero a rischio l’erogazione di servizi fondamentali per i cittadini.
Il perseguimento del rispetto del patto è un obiettivo prioritario e per cui potrebbe essere necessaria anche l’alienazione di alcuni immobili o proprietà comunali, tra cui una porzione limitata, dell’ex-ospedale, un edificio di cui rivendichiamo il valore e le finalità di valorizzazione.
Inutile inoltre la polemica che riguarda l'apertura degli uffici al sabato, discorso già avviato da alcune settimane con la delegazione  dei dipendenti e che vogliamo portare come risultato all’inizio del nuovo anno.
Fuori luogo anche la puntualizzazione sulla figura del segretario comunale che tra le sue mansioni primarie non ha certamente quella del front-office con i cittadini e per cui la scelta operata da questa Amministrazione ricade nel solco di una volontà sempre manifestata in merito alla condivisione dei servizi e in risposta ad alcune carenze rilevate una volta insediati.
Una scelta che non trova problemi nella distribuzione di presenza su tre giornate lavorative ma che punta a riportare qualità e ordine nelle funzioni apicali di competenza della segreteria generale: coordinamento delle risorse umane, gestione delle procedure operative della macchina comunale, supervisione e perizia burocratica nella redazione di atti e delibere.
Dunque nessuna giravolta politica, nessuna retromarcia neanche sulla vicenda biogas. Chi ha avuto il progetto sotto mano per due anni abbondanti forse lo aveva fatto. Noi, dopo aver battuto altre strade certamente più efficaci e risolutive per la vicenda rispetto all’epilogo giudiziario, abbiamo scelto di agire con gli unici provvedimenti a cui, arrivati a questo punto, potevamo coscienziosamente dare seguito.
Parafrasando De Andrè vorremmo chiudere così:
Si sa che la minoranza da buoni consigli se non può più dare cattivo esempio.

mercoledì 5 novembre 2014

Ostra: le promesse elettorali di Storoni hanno le gambe corte


Forse non tutti ricordano uno degli slogan del nostro Sindaco in Campagna Elettorale “quando soffia il vento del cambiamento, alcuni costruiscono muri, altri mulini” Una frase ad effetto, che aveva, forse, fatto sognare i più giovani, lasciando però perplessi i più scafati, che intravedevano dietro al “mulinare” delle pale giravolte politiche o battaglie alla don Chisciotte.
E’ bastata una sola estate per vedere il Sindaco Storoni ed i suoi assessori fare piroette politiche e, senza alcun ritegno, assumere scelte completamente diverse rispetto a quelle sbandierate in campagna elettorale. Vi ricordate, ad esempio, cosa dicevano a maggio sul palazzo dell’ex ospedale? “Recupero ex ospedale. Noi ci mettiamo gli spazi, tu concorri con le tue idee e li fai rivivere” La lista Vivere Ostra aveva le idee chiare: l’ex Ospedale non si sarebbe più venduto, ma sarebbe stato messo a disposizione delle associazioni o di cittadini illuminati che, con un concorso di idee, avrebbero potuto sfruttare al meglio l’edificio. A quattro mesi dall’elezione, al momento dell’approvazione del bilancio, una sorpresa: la Giunta Storoni ha previsto l’alienazione dell’ex ospedale, alla faccia di chi aveva in cantiere le idee per farlo rivivere (ah, naturalmente il previsto introito andrebbe a finanziare la costruzione di una nuova palestra, che, come è palese per ogni cittadino, in questo periodo di crisi è l’esigenza prioritaria per la nostra Città !!!!?!). Ma non è finita. Vi ricordate quello che dicevano a proposito degli uffici comunali? “Saranno sempre aperti anche al sabato” Alcuni cittadini ci hanno creduto davvero e di fatto la Giunta è già intervenuta sul personale. Nel Consiglio Comunale del 30 settembre ha deliberato che il Segretario Comunale, prima presente ad Ostra tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, anziché tornare anche di sabato, ridurrà la sua presenza a tre giorni (martedì, mercoledì e venerdì), dal momento che il servizio è stato convenzionato con il Comune di Ostra Vetere. Un ulteriore disagio per i nostri cittadini e, probabilmente, anche per l’organizzazione interna del Comune. Chiediamo al Sindaco il costo di questa operazione, per poter valutare il risparmio ottenuto. Purtroppo ne’ il Sindaco (che ha la competenza sul Bilancio) ne’ gli Assessori hanno saputo rispondere: abbiamo dovuto aspettare l’arrivo del dirigente del Settore Ragioneria per sapere che questa operazione di riduzione porterà al Comune l’inaudito risparmio di circa 300 euro al mese (di gran lunga inferiore a quello che si sarebbe potuto ottenere se i nostri funambolici amministratori non si fossero aumentati lo stipendio). Per fortuna un cambio radicale si è avuto anche sulla vicenda Biogas, rispetto alla quale alcuni componenti della Giunta, come il vice sindaco Mansanta o l’assessore Rossetti, hanno dovuto “ingoiare il rospo” e votare a favore del ricorso al Consiglio di Sato, rinnegando quanto avevano detto in campagna elettorale……senza parlare del Sindaco che, solo fino a qualche settimana fa, diceva che non avrebbe appellato la sentenza del TAR. E così ad Ostra quando soffia il vento, non aspettatevi di vedere ne’ muri, ne’ mulini: abbiamo solo banderuole.