mercoledì 26 luglio 2017

AD OSTRA E' SCOPPIATA LA TERZA GUERRA MONDIALE MA FORSE SI SONO CREATI I PRESUPPOSTI PER IL RITORNO DELLA PACE

articolo tratto dal blog di Alberto Pirani  (http://albertopirani.blogspot.it)
La "querelle" ostrense, che ha assunto in questi ultimi giorni caratteri tragicomici, conferma alcuni tratti dello spirito nazionale: contrapposizione(Orazi contro Curiazi, Guelfi contro Ghibellini, Montecchi contro Capuleti, Coppi contro Bartali), difficoltà ad individuare importanza e priorità dei problemi, tendenza al melodramma.
La "telenovela" - ormai non possiamo che definirla così - si è arricchita in questi giorni di un ulteriore passaggio. E' stata trovata appesa con un cappio al collo, "impiccata" ad un muro di un palazzo vicinissimo a quello municipale, una bambola; dietro una scritta sul muro tracciata con vernice rossa  "state attenti".
Anche a prima vista faceva pensare ad una goliardata di un paio di ragazzotti, anche se piuttosto pesante e di indubbio cattivo gusto. E così dopo pochi giorni si è rivelata.
A caldo ne è venuto invece fuori un "pieno" manco se l'ISIS avesse bombardato il Vaticano. Il sindaco ha denunciato che era stata minata la serenità di una comunità, c'è stata una corsa a chi esprimeva più solidarietà al sindaco con accenti di profonda preoccupazione, nemmeno gli fosse stato fatto saltare con il tritolo il municipio o la sua auto posteggiata all'aperto. La sensazione è che la maggior parte di coloro (persone o enti) che hanno manifestato la loro solidarietà, in molti casi con enfasi, lo abbiano fatto perchè non si pensasse  o si dicesse che mancavano all'appello mettendo in moto una serie di congetture: hanno manifestato solidarietà  l'ANCI di Ancona, art 1 MDP, i Giovanni Democratici di Ancona, gli onorevoli Ricciatti e Busilacchi di artt.1 MDP e molti altri. Reazione spropositata rispetto all'evento, a mio avviso Tendenza al melodramma. Aumentava così il tono dello scontro anche perchè alla provocazione della bambola "impiccata" faceva  riscontro il danneggiamento  della bacheca nella quale la minoranza espone documenti sulla sua attività politica. Molte voci si levavano sollecitando una moderazione dei toni. Tra di esse la mia,
In sintesi credo si possa affermare che:
a) il problema della viabilità ad Ostra è di rilievo per la comunità ostrense ma non è certo ai vertici dei problemi nè locali, nè regionali, nè nazionali nè delle amministrazioni nè dei singoli partiti
b) il principale responsabile della situazione che si è creata è il sindaco il quale ha preso il provvedimento in un isolamento solipsistico che la dice lunga sulle reali idee di molti esponenti che si dicono "di sinistra"circa il funzionamento  delle istituzioni democratiche. Il sindaco ha poi perseverato nell'errore negando il confronto ed impedendo lo svolgimento del referendum attraverso il quale i cittadini avrebbero potuto esprimere il proprio pensiero
c) la bambola "impiccata",  il vetro della bacheca rotto sono emblematici di un atteggiamento infantile che riduce la politica a piccole cose e a orizzonti limitati e questo avrebbe dovuto fin dall'inizio far ridimenzionare l'episodio
Altrettanto infantile appare l'atteggiamento di chi, forte di un mandato popolare, crede che questo lo autorizzi a considerare "res privata" la "res publica" e si muove con arroganza e sostanziale chiusura
d) la gestione amministrativa di realtà locali, specie se piccole, deve essere improntata ad un confronto e ad un dialogo "costruttivi"tra le forze politiche in campo che spesso si presentano agli elettorii sotto forma di liste civiche. Maggioranza e opposizione nei loro rispettivi ruoli, con le loro rispettive proposte ma avendo come comune obbiettivo il benessere della comunità
Ho pertanto letto con favore la lettera aperta inviata al sindaco dal comitato "sopravvivere ad Ostra" con la quale il Comitato si dichiara disponibile ad accogliere l'invito del sindaco a confrontarsi pubblicamente "sull'episodio di vandalismo che nelle ultime 48 ore ha destato molte reazioni e avuto una eco vastissima al punto tale di essere diventato l'unico argomento di discussione dentro e fuori il nostro comune"
Perfetto  ma mi chiedo. Se  vi confrontate pubblicamente perchè non lo fate su tutto? Così come sembra, esaurito il confronto sulla bambola.................tutti a casa?

martedì 25 luglio 2017

Ostra: minacce sul muro, niente attacchi all'Amministrazione solo una bravata di ragazzini

La scritta minacciosa e la bambola con il cappio al collo comparsi la scorsa settimana su un muro del centro storico, a pochi passi dalla sede municipale, nulla avrebbero a che fare con l'Amministrazione Comunale. E anzi sarebbe frutto di una "contesa" tra ragazzini.
A sostenerlo, in via informale, è il Comitato Sopravvivere a Ostra, che fin da subito si era detto estraneo alla vicenda e anzi aveva lamentato di essere ingiustamente finito nell'occhio del ciclone. La scritta "State attenti" è comparsa in un momento particolarmente "caldo" della vita amministrativa cittadina, con l'entrata in vigore della nuova viabilità e le conseguenti proteste dell'opposizione e del Comitato. Sull'episiodio stanno indagando i Carabinieri ma alcuni membri del Comitato, attraverso i social, mettono in guardia e "svelano" quelli che sarebbero i reali autori del pessimo gesto. "Il fatto è che quella scritta era stata notata già da diversi giorni da quelli che parcheggiano dietro il cortille di palazzo Censi e non era rivolta nè all'amministrazione nè alla Proloco nè al Comitato ma era solo per coloro che in passato avevano danneggiato i motorini e gli apetti di alcuni ragazzi che parcheggiano li -afferma un esponente del Comitato- .Il bambolotto è apparso mercoledi pomeriggio e qualcuno lo ha fotografato Il fatto è che è stato fatto un polverone per una bravati di ragazzini che non si rendevano neanche conto di quello che poteva scaturire. Qui non si incolpa nessuno, solo da una cavolata di pessimo gusto è successo un putiferio".

domenica 23 luglio 2017

Una scritta con bambola impiccata Minacce sul muro di Palazzo Censi

OSTRA - Una scritta sul muro del cortile di Palazzo Censi, State attenti, e accanto una bambola impiccata. Un gesto inquietante che ha indotto il sindaco Andrea Storoni a sporgere denunciata contro ignoti. Il primo cittadino, dopo aver notato il messaggio intimidatorio ha prima commentato l’accaduto su Facebook ironicamente, poi ieri è andato dai carabinieri. «Forse potevate essere più originali, comunque al bambino/a che ci giocava vorrei dirgli che il bambolotto può venire a prenderlo. Adesso è al sicuro. Ma soprattutto perdonateli perché non sanno quello che fanno!». È stata questa la prima reazione.
«Mi sono accorto giovedì pomeriggio ma mi hanno detto che la scritta è comparsa prima del consiglio comunale in cui si discuteva la viabilità – spiega Andrea Storoni -. Non so chi sia stato ma la coincidenza con il consiglio e il fatto che molti di noi parcheggiano in quell’area ha fatto sorgere qualche dubbio sul legame con il dibattito attuale. È diventato sempre più violento sia verbalmente che sui social». In aula i commercianti erano presenti con dei cartelli di protesta. «Quella scritta sul muro è una minaccia generica – replica il comitato “Sopravvivere ad Ostra” -, non è specificato il soggetto che deve stare in guardia. A nessuno sfiora l’idea che magari quella minaccia possa essere rivolta ai membri del comitato? Magari qualche buontempone di quelli che sono a favore dell’inversione voleva redarguirci, visto l’enorme sollevazione popolare che abbiamo scaturito, tant’è vero che alcuni di noi sono stati più volte minacciati a livello personale eppure non abbiamo mai fatto alcuna strumentalizzazione della cosa. Il sindaco è stato veramente abile nel cogliere la palla al balzo e rigirare la frittata. Perché mai il bambolotto dovrebbe essere per forza rivolto a lui?».
Nei giorni scorsi era stata danneggiata la bacheca del gruppo di minoranza Progetto Ostra. «Se la bacheca non è stata opera dei sostenitori dell’Amministrazione – proseguono dal comitato - perché mai questo atto, che riconosciamo essere veramente infimo, dovrebbe essere opera di soggetti già ideologicamente definiti? Potrebbe essere un atto vandalico compiuto da ragazzini. Di una cosa però siamo ultrasicuri: quella scritta non è opera attribuibile al comitato e prendiamo le distanze da quanto accaduto». Molte le dimostrazioni di solidarietà ricevute dal sindaco, a partire dalla sua stessa città. «Il Partito democratico di Ostra esprime piena e totale solidarietà al sindaco – dichiara Arcangelo Valeri, coordinatore del circolo Pd – e al consiglio comunale per il vile e disgustoso gesto intimidatorio, compiuto nel nostro paese e che offende tutta la comunità. Il Pd condivide e sostiene inoltre le motivazioni che hanno portato alla sperimentazione in atto della viabilità in centro storico»
(fonte: Corriere Adriatico 22/07/2017)

venerdì 21 luglio 2017

Il sindaco di Ostra dopo l’intimidazione: “Questi gesti minano la serenità di un’intera comunità”

OSTRA – Questi gesti mirano a tirar giù il livello di civiltà di un’intera comunità. Per un Sindaco, amministrare, seppur nelle difficoltà, seppur nella precarietà delle risorse, seppur nel limite di molte norme è una soddisfazione infinita. Ci sono piccoli e grandi fatti che ti entrano sotto pelle e sono il motivo per cui decidi, ogni giorno che ti svegli, che vale la pena alzarsi, percorrere la strada che separa casa tua dal Comune, anche quando ci sono cittadini contrari alle tue scelte.
Così è anche per tutti i miei colleghi con cui mi sono imbarcato. Ci sono poi degli atti come quello del bambolotto impiccato e dell’avvertimento: “State attenti”, che si fa difficoltà a decifrare compiutamente ma che minano e demoliscono o tentano, quanto meno di farlo, la volontà e l’aspirazione all’impegno. Non credo sia determinante considerare l’impiccagione di un bambolotto legato alla viabilità oppure no per valutarlo come volgare e violento.
Non credo proprio sia il gesto di un commerciante o di un consigliere, con molti di loro sono cresciuto fin da piccolo, ma è una ferita per una città. Siamo caduti o scaduti nella violenza e ci siamo feriti di brutto. Questo è la volgarità che tutto offusca e tutto infanga.
di ANDREA STORONI*
Sindaco di Ostra

La scritta sul muro di Ostra: “Un gesto deprecabile senza appello”. Dura presa di posizione della Lista civica Progetto Ostra

 Non sono soltanto le temperature estive a rendere arroventato il clima di questo luglio ostrense
“Ci sono scelte amministrative sbagliate, che si rivelano tali  non in base ad elucubrazioni filosofiche o a improbabili progetti di città ideali: ma in base alla lettura concreta  delle circostanze reali in cui ci troviamo, qui ed ora. Ci sono scelte che possono essere facilmente emendate e che invece vengono caparbiamente mantenute, invocando la pazienza e la comprensione dei cittadini. Ci sono lavoratori che vedono compromesse le proprie attività  e che gridano il loro diritto di sopravvivere. Ci sono cittadini che percepiscono come violati i propri diritti, in una democrazia che dovrebbe vivere di rappresentanza e che, invece, procede su ostinate imposizioni. Ci sono i fatti e sono questi. Poi ci sono gli sciacalli, i teorici improvvisati, gli esperti formati sul campo, i coach… e gli idioti.
“E l’ultimo gesto a caratteri rossi è il gesto di un idiota, chiunque esso sia. Un gesto deprecabile senza appello, che non merita gli onori della cronaca o le luci della ribalta; che ha già avuto troppo visibilità. Ma ci permettiamo di rilevare che la stupidità del gesto è almeno pari alla stupidità di chi celebra processi sommari e lascia intendere di saperla più lunga degli altri tanto da attribuire con certezza la paternità del gesto e da individuare senza dubbio alcuno le vittime e i carnefici, i mittenti e i destinatari (non sappiamo in base a che cosa, non conosciamo le prove di cui dispongono ne’ gli indizi che hanno raccolto).
“La scritta è comparsa nel pomeriggio di mercoledì, prima che iniziasse la seduta del Consiglio comunale: fino a quel momento nessuno poteva prevedere l’esito negativo della votazione unanime della maggioranza, dal momento che l’unico scambio avuto in merito è stato in sede di Commissione Regolamenti, durante la quale il Sindaco non ha fatto parola della posizione ostativa della Giunta in merito ai punti all’ordine del giorno e, anzi, con il suo comportamento aveva fatto supporre tutt’altro.
“Chi avesse interesse a lanciare preventivamente messaggi intimidatori è, perciò, piuttosto difficile da definire. Abbiamo sentito toni messianici, citazioni evangeliche, sproloqui su una consumata guerriglia urbana di stampo mafioso. Ci dispiace per chi cerca il sensazionale, magari per distogliere l’attenzione dal quotidiano, che è difficile da gestire: ma per tranquillizzare chi avesse intenzione di fare due passi a Ostra, magari approfittando della ztl e contribuendo a ripopolare le strade semideserte del centro, ci permettiamo di dire, pur condannando il gesto a chiare lettere e senza nessuna esitazione,  che a Ostra  non c’è nessuna guerriglia, non ci sono mafiosi:  c’è solo un idiota che è uscito allo scoperto, che ha sottratto un giocattolo a qualche bambina e ha imbrattato un palazzo storico, che ha già i suoi guai e non meritava questo ulteriore sfregio. Ogni altra parola adesso è una parola di troppo.

martedì 18 luglio 2017

I commercianti pagano alla novantenne la multa presa per la nuova viabilità




Avevano fatto una promessa e l’hanno mantenuta. Lunedì mattina, alcuni commercianti di Ostra si sono recati presso l’ufficio postale per onorare la parola data, ovvero pagare di tasca propria la multa che venerdì pomeriggio (14 luglio) era stata elevata ad una novantenne, “colpevole” di essere entrata con la macchina in Via Gramsci dopo l’orario di chiusura, sostando con la propria auto di fronte al negozio dove si era recata per fare la spesa.

Quasi fosse stata una sorta di "disobbedienza civile" scientemente voluta - e non dovuta all’età ed alla scarsa diffusione d’informazione - la signora è stata prontamente sanzionata senza troppi convenevoli. Considerata la provvisorietà della norma combinata alla sua recente entrata in vigore, forse una possibile soluzione poteva essere “perdonare” la signora, spiegandole bene che la prossima volta avrebbe dovuto attenersi alle nuove disposizioni, che hanno stravolto ciò che è stato da sempre conosciuto in termini di viabilità da quando Ostra esiste come cittadina; a volte la razionalità è anche figlia del buonsenso e non sempre è vincolata alla ferrea applicazione della legge. Proprio oggi abbiamo letto, infatti, in una nota pubblicata sul profilo Facebook del Comune, che i Vigili “Non sono scrittori di verbali ma vostri servitori”.
A maggior ragione, dunque, sosteniamo con forza che l’applicazione della legge non è scollegata dal far rispettare anche lo spirito della stessa che, nel caso di specie, equivaleva all’andare incontro a questa signora, aiutandola e non sanzionandola! Ma, poiché ora ad Ostra il significato vero della Giustizia si è completamente perso, allora si preferisce usare il pugno di ferro per nascondere certe incapacità. Certamente la signora novantenne ora, sanzionata a dovere, non dimenticherà più che la viabilità all'interno del centro storico è cambiata e che dopo le ore 18 non può transitare per via Gramsci, ma forse lo stesso risultato poteva essere raggiunto con altri modi meno drastici. Perché vede, caro Sindaco, il gesto compiuto oggi da questi commercianti è il buonsenso civico a cui ci riferivamo, ma stia tranquillo, non ci illudiamo certo che lei possa capirlo…


   

da Comitato “Sopravvivere ad Ostra”

sabato 15 luglio 2017

Ostra: "Che fine ha fatto il buonsenso?, numerosi i disagi per il cambio di viabilità"


Si sta avviando verso la conclusione questa prima settimana di “sperimentazione” della nuova viabilità. Fin dal primo giorno, i disagi non sono di certo mancati: ricordiamo che al mattino un’ambulanza ha imboccato C.so Mazzini contromano e in serata un furgone è stato costretto alla stessa manovra perché impossibilitato a transitare lungo V.Gramsci, chiusa al traffico.
A tutto ciò, si unisce un crescente sconforto dei commercianti i quali, oltre a vedere il centro storico sempre più deserto nelle varie fasce orarie della giornata, stanno già registrando un considerevole calo delle vendite. Questo grazie soprattutto al provvedimento “a sorpresa” stabilito dall’Amministrazione che impone la chiusura di Via Gramsci già a partire dalle 18 nei giorni feriali, con un anticipo di ben due ore rispetto alla ZTL sancita per il C.so Mazzini.
Questo, però, non ha intimidito una intrepida novantenne che, nel pomeriggio di venerdì 14 luglio, a causa dell’età avanzata e delle difficoltà nel camminare, ha “osato” contravvenire a questa decisione, entrando con la macchina in Via Gramsci dopo l’orario di chiusura e sostando la propria auto di fronte al negozio dove si era recata per fare la spesa. All’uscita, però, la signora si è accorta di aver smarrito le chiavi della macchina; il titolare del negozio si è così rivolto ai Vigili poco distanti.
La ricerca delle chiavi ha mobilitato tutta la via, nonché il Sindaco, l’assessora Paolinelli e la consigliera Digena che stavano assistendo al mercatino dei bambini allestito in Via Gramsci. Fortunatamente le chiavi sono state rinvenute ma l’episodio si è concluso senza un lieto fine poiché la novantenne è stata comunque multata e a nulla sono valse le proteste ed i tentativi per far desistere i Vigili. Di slancio, i commercianti della zona si sono attivati per pagare loro, di tasca propria, la multa destinata alla signora.
Un episodio simile era già accaduto, lunedì mattina, al titolare della storica edicola di V.Gramsci il quale, per pochi istanti, aveva sostato (seppur non consentito) davanti all’ingresso del proprio negozio, per permettere al padre novantenne e disabile di scendere; ci auguriamo che almeno stavolta la multa non venga comminata!
A fronte di tutto ciò ci chiediamo: non è bastato aver imposto forzatamente l’inversione della viabilità nel centro storico nonostante la forte contrarietà della maggioranza dei cittadini? Non è bastato aver messo in seria difficoltà i commercianti disponendo la chiusura serale di via Gramsci già dalle 18? Non è bastato aver desertificato il centro storico così come riportato dalle foto scattate a più riprese?
Evidentemente no e l’episodio accaduto ieri pomeriggio ne è l’ennesima dimostrazione.
I Vigili avranno anche fatto il loro dovere, ma la sensazione è che ora i regolamenti, i formalismi e le rigide applicazioni stiano prendendo il sopravvento sul senso pratico e sul buonsenso civico. Ostra non è una grande capitale europea o una città metropolitana! Ostra è una cittadina medioevale dove la gente ama godere delle piccole comodità negate ai grandi centri abitati; Ostra ha un’età media decisamente alta e per questo dovrebbe essere il più possibile a misura d’uomo con la massima fruibilità ai servizi; Ostra è un centro commerciale "a cielo aperto", ricco di tante piccole attività commerciali ed artigianali, difficile da ritrovare in altre realtà e per questo andrebbe sostenuto ed incentivato.
Per tutte queste peculiarità che la contraddistinguono, Ostra dovrebbe essere preservata per la sua ricchezza e la sua unicità e non conformata a moderni standard che non tengono conto del tessuto sociale, urbano ed economico che è proprio di ogni città.
Invece, tutte le criticità ed i timori che avevamo avanzato all’Amministrazione comunale si stanno confermando puntualmente, forse anche in misura maggiore di quanto potessimo prospettare.
Continuiamo davvero a non capire a chi/cosa possa giovare questo radicale ed insensato cambiamento, richiesto da nessuno, dannoso per tanti e costato a tutta la collettività. Perciò, la domanda che ci poniamo è: ad Ostra, che fine ha fatto il buonsenso?
 
da Comitato “Sopravvivere ad Ostra

mercoledì 5 luglio 2017

Ostra: Progetto Ostra chiede la convocazione del Consiglio Comunale


Giovedì 29 giugno il Gruppo Consiliare “Progetto Ostra” ha depositato in Comune la richiesta di convocazione del Consiglio Comunale per discutere tre ordini del Giorno.
Il primo riguarda la modifica dell’art. 33 dello Statuto Comunale che disciplina il referendum comunale, il secondo volto a far approvare il regolamento per la disciplina del referendum, il terzo avente ad oggetto un atto di impegno rivolto all’Amministrazione affinché interrompa l’introduzione dell’inversione del senso di marcia nel centro storico fino a quando non verrà sottoposto al giudizio dell’intera cittadinanza questa scelta che il Sindaco Storoni e l’Assessora Paolinelli stanno portando avanti. La decisione di invertire il senso di marcia all’interno del Centro Storico ha prodotto una tale reazione da parte dei cittadini che non può certo rimanere inascoltata. La presentazione di oltre 1.200 firme contrarie a detto provvedimento, la nascita di un Comitato, le proteste dei cittadini esternate in Consiglio, l’affissione di cartelli fuori degli esercizi commerciali, la massiccia opera di protesta pubblicata sui social fino al corteo spontaneo di auto che ieri sera ha attraversato il paese, sono il segno della necessità di lasciare la parola al popolo. Ci saremmo aspettati un Sindaco dialogante e non certo chiuso all’interno del Palazzo Comunale, con ben tre Vigili (mai ad Ostra se ne sono visti così tanti in una sola occasione!) che nella zona prospiciente l’ingresso, sotto le logge del Comune, filmavano le macchine che percorrevano le vie del Centro, proprio come la sera del Consiglio Comunale quando, dopo decenni, erano presenti il Comandante dei Vigili Urbani ed un Vigile, forse per funzioni di ordine pubblico. Dov’è dunque la democrazia partecipativa evocata dal Sindaco Storoni? E’ forse nella riunione del 19 Aprile, quando il Sindaco e gli assessori dal Palco del Teatro annunciavano ai cittadini che si trovavano in platea la loro decisione? E’ forse in una anonima cassettina destinata ai consigli da parte dei cittadini, che è rimasta laconicamente vuota? E’ giunto il momento che l’Amministrazione dia la parola ai cittadini permettendo lo svolgimento di un referendum comunale cui rimettere la decisione oggi contestata: è questo l’unico modo per far capire ai cittadini che il Comune è davvero di tutti.

Un serpentone di auto per una “protesta senza precedenti” ad Ostra contro il Comune



Una protesta senza precedenti. Uno spirito comune che ha accorpato i tantissimi cittadini di Ostra che ieri pomeriggio, martedì 4 luglio, hanno avvolto la città nelle spire di un lunghissimo “serpentone” di auto e ciclomotori con lo scopo di manifestare ancora una volta – se mai ce ne fosse stato bisogno – tutta la loro contrarietà alla decisione assunta dall’Amministrazione Storoni di invertire il senso di marcia nel centro storico.
Una manifestazione pienamente riuscita che, oltre a suscitare tanta curiosità ed ilarità dei cittadini che hanno salutato il passaggio dei mezzi, ha visto anche un dispiego, come mai prima d’ora, di Forze dell’ordine e di Polizia Locale che pattugliavano l’ingresso del Palazzo Comunale, riprendendo i manifestanti con gli smartphone. Probabilmente la notizia, trapelata nei giorni scorsi di una possibile “contestazione” nel tardo pomeriggio, aveva allarmato l’Amministrazione.
Ovviamente nessun problema, ma solo numerosi consensi per un simpatico e partecipato evento che va ad aggiungersi all’elenco di quanto già inutilmente tentato contro la contestata e dannosa scelta di modifica del senso circolazione in centro.
Già, perché abbiamo saputo che da lunedì 10 luglio il Sindaco attuerà l’inversione della viabilità con la seguente motivazione: “Tanto ormai abbiamo già acquistato i cartelli…”.
Eppure, caro Sindaco, PRIMA di acquistare i cartelli, il 19 aprile si è svolto un incontro pubblico in Teatro, sede di primi malcontenti e contestazioni contro questa assurda Sua decisione, che sono poi dilagati sui social ed in ogni angolo della città.
PRIMA di acquistare i cartelli, era partita una petizione che ha raccolto un plebiscito di firme.
PRIMA di acquistare i cartelli, il 12 maggio è stato convocato un apposito Consiglio Comunale che ha visto la partecipazione di tantissimi cittadini arrabbiati.
PRIMA di acquistare i cartelli, si è arrivati anche a costituire questo Comitato che ha dato voce al malcontento di tutta Ostra, tentando con ogni mezzo, di indurLa a revocare questa Sua incomprensibile ed ingiustificabile scelta.
Tutti questi “segnali” non erano forse sufficienti a farLe capire che la cittadinanza non approvava quanto da Lei e dalla Sua Giunta deliberato in gran segreto?
Momenti di confronto, non solo con il nostro Comitato ma anche con altri cittadini, ce ne sono stati diversi ma tutti hanno avuto lo stesso esito: un rifiuto categorico da parte Sua e della Giunta a qualsiasi suggerimento o progetto che venisse avanzato, un’ermetica chiusura a tutto ciò che non avallasse la Sua decisione.
Questa è DEMOCRAZIA? Questo è il tanto sbandierato “vento del cambiamento” che avrebbe dovuto portare nuova vita ad Ostra? Questo è il vostro modo di dialogare con il territorio?
E adesso vorreste intimorirci paventando denunce per un video che è pura satira e multe per una manifestazione di protesta?
Fortunatamente, la speranza che il buon senso ed il rispetto della volontà dei cittadini possano ritornare non sono ancora venuti meno. A tal proposito, abbiamo appreso che il gruppo consiliare di minoranza ha richiesto un consiglio comunale per sospendere la Delibera di Giunta n.43 sull’inversione della viabilità, nonché di modificare lo statuto ed il regolamento comunale per consentire lo svolgimento di un referendum sul tema affinché  tutti i cittadini possano esprimersi liberamente sulla questione perché, come cantava Gaber, “libertà è partecipazione”.
Foto nel testo a destra di Massimo Mariselli

Da Comitato Sopravvivere ad Ostra