Giovedì 29 giugno il Gruppo Consiliare “Progetto Ostra” ha depositato in
Comune la richiesta di convocazione del Consiglio Comunale per
discutere tre ordini del Giorno.
Il primo riguarda la modifica dell’art. 33 dello Statuto Comunale
che disciplina il referendum comunale, il secondo volto a far approvare
il regolamento per la disciplina del referendum, il terzo avente ad
oggetto un atto di impegno rivolto all’Amministrazione affinché
interrompa l’introduzione dell’inversione del senso di marcia nel centro
storico fino a quando non verrà sottoposto al giudizio dell’intera
cittadinanza questa scelta che il Sindaco Storoni e l’Assessora
Paolinelli stanno portando avanti. La decisione di invertire il senso di
marcia all’interno del Centro Storico ha prodotto una tale reazione da
parte dei cittadini che non può certo rimanere inascoltata.
La presentazione di oltre 1.200 firme contrarie a detto provvedimento,
la nascita di un Comitato, le proteste dei cittadini esternate in
Consiglio, l’affissione di cartelli fuori degli esercizi commerciali, la
massiccia opera di protesta pubblicata sui social fino al corteo
spontaneo di auto che ieri sera ha attraversato il paese, sono il segno
della necessità di lasciare la parola al popolo. Ci saremmo aspettati un
Sindaco dialogante e non certo chiuso all’interno del Palazzo Comunale,
con ben tre Vigili (mai ad Ostra se ne sono visti così tanti in una
sola occasione!) che nella zona prospiciente l’ingresso, sotto le logge
del Comune, filmavano le macchine che percorrevano le vie del Centro,
proprio come la sera del Consiglio Comunale quando, dopo decenni, erano
presenti il Comandante dei Vigili Urbani ed un Vigile, forse per
funzioni di ordine pubblico.
Dov’è dunque la democrazia partecipativa evocata dal Sindaco Storoni? E’
forse nella riunione del 19 Aprile, quando il Sindaco e gli assessori
dal Palco del Teatro annunciavano ai cittadini che si trovavano in
platea la loro decisione? E’ forse in una anonima cassettina destinata
ai consigli da parte dei cittadini, che è rimasta laconicamente vuota?
E’ giunto il momento che l’Amministrazione dia la parola ai cittadini
permettendo lo svolgimento di un referendum comunale cui rimettere la
decisione oggi contestata: è questo l’unico modo per far capire ai
cittadini che il Comune è davvero di tutti.
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