mercoledì 5 luglio 2017

Ostra: Progetto Ostra chiede la convocazione del Consiglio Comunale


Giovedì 29 giugno il Gruppo Consiliare “Progetto Ostra” ha depositato in Comune la richiesta di convocazione del Consiglio Comunale per discutere tre ordini del Giorno.
Il primo riguarda la modifica dell’art. 33 dello Statuto Comunale che disciplina il referendum comunale, il secondo volto a far approvare il regolamento per la disciplina del referendum, il terzo avente ad oggetto un atto di impegno rivolto all’Amministrazione affinché interrompa l’introduzione dell’inversione del senso di marcia nel centro storico fino a quando non verrà sottoposto al giudizio dell’intera cittadinanza questa scelta che il Sindaco Storoni e l’Assessora Paolinelli stanno portando avanti. La decisione di invertire il senso di marcia all’interno del Centro Storico ha prodotto una tale reazione da parte dei cittadini che non può certo rimanere inascoltata. La presentazione di oltre 1.200 firme contrarie a detto provvedimento, la nascita di un Comitato, le proteste dei cittadini esternate in Consiglio, l’affissione di cartelli fuori degli esercizi commerciali, la massiccia opera di protesta pubblicata sui social fino al corteo spontaneo di auto che ieri sera ha attraversato il paese, sono il segno della necessità di lasciare la parola al popolo. Ci saremmo aspettati un Sindaco dialogante e non certo chiuso all’interno del Palazzo Comunale, con ben tre Vigili (mai ad Ostra se ne sono visti così tanti in una sola occasione!) che nella zona prospiciente l’ingresso, sotto le logge del Comune, filmavano le macchine che percorrevano le vie del Centro, proprio come la sera del Consiglio Comunale quando, dopo decenni, erano presenti il Comandante dei Vigili Urbani ed un Vigile, forse per funzioni di ordine pubblico. Dov’è dunque la democrazia partecipativa evocata dal Sindaco Storoni? E’ forse nella riunione del 19 Aprile, quando il Sindaco e gli assessori dal Palco del Teatro annunciavano ai cittadini che si trovavano in platea la loro decisione? E’ forse in una anonima cassettina destinata ai consigli da parte dei cittadini, che è rimasta laconicamente vuota? E’ giunto il momento che l’Amministrazione dia la parola ai cittadini permettendo lo svolgimento di un referendum comunale cui rimettere la decisione oggi contestata: è questo l’unico modo per far capire ai cittadini che il Comune è davvero di tutti.

Nessun commento:

Posta un commento