Non sono soltanto le temperature estive a rendere arroventato il clima di questo luglio ostrense
“Ci sono scelte amministrative sbagliate, che si rivelano tali non
in base ad elucubrazioni filosofiche o a improbabili progetti di città
ideali: ma in base alla lettura concreta delle circostanze reali in cui
ci troviamo, qui ed ora. Ci sono scelte che possono essere facilmente
emendate e che invece vengono caparbiamente mantenute, invocando la
pazienza e la comprensione dei cittadini. Ci sono lavoratori che vedono
compromesse le proprie attività e che gridano il loro diritto di
sopravvivere. Ci sono cittadini che percepiscono come violati i propri
diritti, in una democrazia che dovrebbe vivere di rappresentanza e che,
invece, procede su ostinate imposizioni. Ci sono i fatti e sono questi.
Poi ci sono gli sciacalli, i teorici improvvisati, gli esperti formati
sul campo, i coach… e gli idioti.
“E l’ultimo gesto a caratteri rossi è il gesto di un idiota, chiunque
esso sia. Un gesto deprecabile senza appello, che non merita gli onori
della cronaca o le luci della ribalta; che ha già avuto troppo
visibilità. Ma ci permettiamo di rilevare che la stupidità del gesto è
almeno pari alla stupidità di chi celebra processi sommari e lascia
intendere di saperla più lunga degli altri tanto da attribuire con
certezza la paternità del gesto e da individuare senza dubbio alcuno le
vittime e i carnefici, i mittenti e i destinatari (non sappiamo in base a
che cosa, non conosciamo le prove di cui dispongono ne’ gli indizi che
hanno raccolto).
“La scritta è comparsa nel pomeriggio di mercoledì, prima che
iniziasse la seduta del Consiglio comunale: fino a quel momento nessuno
poteva prevedere l’esito negativo della votazione unanime della
maggioranza, dal momento che l’unico scambio avuto in merito è stato in
sede di Commissione Regolamenti, durante la quale il Sindaco non ha
fatto parola della posizione ostativa della Giunta in merito ai punti
all’ordine del giorno e, anzi, con il suo comportamento aveva fatto
supporre tutt’altro.
“Chi avesse interesse a lanciare preventivamente messaggi
intimidatori è, perciò, piuttosto difficile da definire. Abbiamo sentito
toni messianici, citazioni evangeliche, sproloqui su una consumata
guerriglia urbana di stampo mafioso. Ci dispiace per chi cerca il
sensazionale, magari per distogliere l’attenzione dal quotidiano, che è
difficile da gestire: ma per tranquillizzare chi avesse intenzione di
fare due passi a Ostra, magari approfittando della ztl e contribuendo a
ripopolare le strade semideserte del centro, ci permettiamo di dire, pur
condannando il gesto a chiare lettere e senza nessuna esitazione, che a
Ostra non c’è nessuna guerriglia, non ci sono mafiosi: c’è solo un
idiota che è uscito allo scoperto, che ha sottratto un giocattolo a
qualche bambina e ha imbrattato un palazzo storico, che ha già i suoi
guai e non meritava questo ulteriore sfregio. Ogni altra parola adesso è
una parola di troppo.
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