mercoledì 25 novembre 2015

Ostra: Festa dell'Albero, ri-pensare e ri-scoprire il nostro giardino

Noi insegnanti siamo fermamente convinti che nelle esperienze educative e didattiche delle scuole sia importante mettere al centro l'educazione ambientale e il rapporto con la natura, mettendo a disposizione degli alunni spazi all'aria aperta, esperienze in natura tra scoperta ed esplorazione del ricco patrimonio ambientale della nostra zona.
E’ per questo motivo che in tutte le classi al curricolo verticale di scienze si integrano contenuti e attività di geo-botanica, in cui si contestualizzano obiettivi educativi e di apprendimento diretti a sviluppare apprendimenti in natura attraverso la natura. Le esperienze e le scoperte si possono fare anche a partire dal più vicino giardino scolastico, dalle campagne circostanti fino al fiume Misa, tutti ambienti del territorio che si prestano ad essere giocati, esplorati e conosciuti, quindi migliorati e salvaguardati. Dopo aver progettato con la scuola d’infanzia “Peter Pan” e la scuola secondaria “A. Menchetti” in collaborazione con Univpm facoltà di Agraria il giardino didattico “Fior fiore di fiume” presso il fiume Misa, zona Pianello, ora abbiamo deciso insieme ai nostri alunni di ri-pensare e ri-progettare il nostro giardino.
Il nostro plesso scolastico, infatti, ha una grande risorsa, il suo cortile, che per la sua ampiezza può divenire un’aula didattica a cielo aperto consentendo di allargare l'esperienza didattico-educativa. Per iniziare il nostro lavoro il 20 novembre scorso abbiamo festeggiato la GIORNATA NAZIONALE DELL'ALBERO, ricordando che questa è anche la GIORNATA INTERNAZIONALE DEI DIRITTI DEI BAMBINI, in cui ogni anno l’Onu rinnova la promessa ai bambini di proteggere e promuovere i loro diritti, per consentire a ciascuno di crescere e di esprimere il suo pieno potenziale. Gli alunni della classe quinta hanno condotto la festa, presentando con una bellissima metafora canti, poesie, filastrocche dei loro compagni più piccoli.
Proprio come gli alberi anche noi bambini dobbiamo crescere forti, sani e robusti, ma per fare ciò abbiamo bisogno che i nostri bisogni primari e secondari vengano garantiti! Le radici sono i luoghi in cui cresciamo e da esse prendiamo nutrimento, risorse, possibilità, opportunità, modelli culturali, stili di vita. Il tronco dei giovani alberi, che crescono e si consolideranno lungo tutto l’arco della vita, può essere considerato, nella nostra metafora, la rappresentazione del percorso che noi bambini viviamo per arrivare all’adolescenza. Il fusto, inoltre, con i suoi tessuti conduttori che trasportano acqua, sali minerali e linfa, è l’immagine dei percorsi costruiti attraverso le esperienze, le relazioni vissute nell’ambiente familiare, nella città, delle attività formative compiute nella scuola e in ambienti extrascolastici.
La chioma dell’albero, che si scompone in rami e ramoscelli, rappresenta, nella nostra metafora, il risultato dello sviluppo e della crescita di ognuno di noi. A ciascun ramo e ramoscello corrisponde un aspetto, una dimensione della personalità di noi bambini e futuri adolescenti, di ciò che siamo e di ciò che saremo all’interno della rete delle relazioni in cui viviamo. La chioma racconta ciò che noi bambini e adolescenti sappiamo fare, ciò che ci é permesso di essere, nella prospettiva delle pari opportunità nel godimento dei diritti, al di là di ogni differenza. Ma proprio come una pianta, anche noi non possiamo crescere isolati, infatti dobbiamo essere alberi che fanno parte di un bosco, inseriti in una comunità: la famiglia, il quartiere, la città. Con il bosco completiamo così la metafora dell’albero, infatti anche il bosco ha bisogno di cura, così come ogni singola pianta. Per questo anche le comunità in cui vivono bambini, bambine e adolescenti hanno bisogno di cura, proprio come ogni singola persona. Non si comprende un bambino se non si comprende la comunità di cui fa parte; non si migliora la sua situazione se non attraverso la trasformazione del contesto in cui vive!
E’ stato davvero un bel momento di condivione tra alunni, insegnanti, genitori, intervenuti numerosi. Per questo vogliamo ringraziare tutti coloro che ci hanno permesso di avviare il nostro progetto, con la piantumazione del gelso, in particolare l’Ass. Abramo Franceschini, a nome dell’Amministrazione comunale, la sig.ra Denise Mazzanti dell’Ufficio tecnico e gli operai del Comune. Un GRAZIE sincero lo rivolgiamo alla Sig.ra Delia Olivetti, che a titolo personale, prendendo a cuore il lavoro dei nostri alunni, ha contribuito offrendoci gli arbusti per realizzare una siepe ornamentale, che sarà utilizzata anche per scopi didattici. Guardare insieme, esplorare insieme ai nostri bambini, è motivo anche per gli adulti di rileggere con occhi nuovi l'importanza dell'ambiente in cui viviamo, attivando consapevolezze tali da modificare gli stili di vita e di adottare buone pratiche per la salvaguardia e il rispetto della natura, ma anche degli ambienti urbani.

Le insegnanti della SCUOLA PRIMARIA “Don A. Morganti” di Ostra

martedì 10 novembre 2015

Ostra: il Pd a Olivetti sulle vicende della casa di riposo, 'Condividiamo la soluzione adottata dal sindaco'

Intitoliamo la risposta al comunicato dell’ex sindaco Olivetti, riguardo la nostra presa di posizione sulle vicende Casa di riposo : il risentimento, per le sconfitte elettorali subite, fa perdere anche la capacità di collegare gli avvenimenti e prospetta così uno scenario surreale, fantastico, desiderato, quale quello di un nostro atto di sfiducia al Sindaco Storoni e alla sua Amministrazione.
Noi abbiamo scritto “che tutti i componenti di maggioranza e di minoranza del Consiglio comunale, anche se con modalità diverse, avevano convenuto  sulla richiesta di dimissioni dei consiglieri della casa di riposo”, infatti la minoranza consigliare aveva presentato una mozione di sfiducia in Consiglio comunale, mentre il Sindaco e la sua maggioranza hanno scelto di chiedere le dimissioni dei consiglieri della Casa di riposo con una lettera ufficiale, alla cui stesura la minoranza non ha voluto partecipare, che è stata inviata agli interessati in data 30.10.2015. Forse Olivetti di questa  comunicazione, nella foga delle sue conclusioni, ne ha perso la memoria. Seguendo la cronologia dei fatti,  il nostro comunicato, in cui anche noi “ in sintonia con quanto deciso dall’Amministrazione comunale, ritenevamo opportune le dimissioni dei restanti consiglieri della Casa di riposo” è uscito in data 06.11.2015, successivamente alla richiesta delle dimissioni dei consiglieri, fatta dal sindaco. E’ evidente dunque che, con il nostro comunicato, abbiamo voluto far sapere alla cittadinanza la nostra condivisione sulla soluzione adottata dal Sindaco e la nostra fiducia a Lui e alla sua Amministrazione.
Partito Democratico Ostra

lunedì 9 novembre 2015

Ostra: Storoni sulla casa di riposo, ''dalla minoranza una narrazione faziosa''

La storia è maestra di vita ma non per tutti. In questi giorni, in cui attraverso diverse iniziative, l'Amministrazione e la cittadinanza ricordano i tragici avvenimenti della Prima Guerra Mondiale, non abbiamo mai visto la partecipazione dei consiglieri di minoranza.
Male, molto male. La storia ci insegna che i conflitti creano solo macerie, infatti sulla vicenda: dimissioni dei consiglieri ancora in carica alla Casa di riposo stanno ricamando una narrazione faziosa volta solo a distruggere. In sede di conferenza dei capigruppo il giorno 26 ottobre ci eravamo lasciati con la promessa di scrivere a quattro mani una lettera da inoltrare alla Fondazione dove condividere la richiesta di dimissioni.
All'indomani del Consiglio Comunale, dove più volte è stata ribadita questa disponibilità dal Sindaco, c'è stato un volta faccia e un arretramento da parte del gruppo di minoranza. Quella lettera è comunque stata scritta il 29 come promesso e non c'è stato nessun tentativo di screditare la minoranza riguardo al mancato rispetto della parola data perché non sarebbe neanche la prima volta che capita. Non comprendendo a pieno l'intento del comunicato del gruppo Progetto Ostra se dovesse essere quello di andare a nuove elezioni, proponiamo, se il capogruppo reputa di essere come l'araba fenice che risorge dalle proprie ceneri, di ricandidarsi nuovamente alla prossima tornata elettorale tra 3 anni e mezzo.
Se dobbiamo delle scuse sono rivolte ai cittadini che immeritatamente devono assistere a questi siparietti e perché spesso invece di incensarci con gli articoli sui giornali per quel che facciamo ci tiriamo su le maniche e lavoriamo anche per recuperare a precedenti mancanze. Continuiamo tuttavia ad essere disponibili a costruire insieme l'uscita da questa vicenda e dalle prossime come sempre, perché non crediamo si possa fare diversamente.
da Andrea Storoni
sindaco di Ostra

sabato 7 novembre 2015

Ostra: caos casa di riposo, Progetto Ostra presenta una mozione di sfiducia

Prendiamo atto che anche il PD, partito di riferimento dell’amministrazione di Ostra riconosce la necessità che il CdA della Casa di Riposo, attualmente composto di soli 3 consiglieri (tutti nominati dall’attuale maggioranza consiliare), di cui ben due indagati, si dimetta, ed auspica la nomina di un nuovo Consiglio di Amministrazione che consideri la Fondazione patrimonio di tutti e non solo di alcuni.
E’ indubbiamente una soddisfazione per chi come me è stato tra i firmatari della mozione di sfiducia ai vertici della Casa di Riposo ostrense proposta dal nostro gruppo e discussa nel consiglio del 21 ottobre 2015, vedere come il partito di riferimento del Sindaco Storoni e la sua Giunta non abbia potuto non condividere questo sentimento diffuso in tutti i cittadini di Ostra. Vorrei tuttavia far presente al segretario del circolo cittadino del Pd, che l’Amministrazione Comunale di Ostra non ha affatto convenuto sulla “necessità che  i rimanenti consiglieri della casa di risposo diano le proprie dimissioni”, come egli scrive,  anzi ha respinto sia la nostra mozione di dimissioni del Presidente e dei membri del CdA sia la nostra richiesta di costituire una commissione consiliare di indagine su come è stata gestita negli ultimi mesi la casa di riposo. Vorrei ricordare che in quel dibattito surreale del Consiglio Comunale, cui hanno assistito parecchi cittadini, i consiglieri comunali di maggioranza e gli assessori non hanno mai preso parola e sono rimasti muti sino al momento del voto, quando nascosti nel segreto dell’urna hanno respinto la proposta di dimissioni e quindi hanno confermato la loro fiducia nei vertici della casa di riposo
Al di là dell’inutile tentativo di travisare una realtà consiliare ben documentata, quello che emerge dal comunicato è che anche il partito di riferimento dell’Amministrazione Comunale di Ostra,  di fatto, scarica in modo plateale l’operato non solo di quel che resta dei vertici della Casa di Riposo ma anche e soprattutto del Sindaco Storoni.
E’ infatti pacifico che anche in questa occasione il Sindaco ha mostrato tutta la sua inadeguatezza e indecisione nel gestire una situazione così delicata, facendosi sfuggire di mano la soluzione.
Se ora i vertici della Casa di Riposo si dovessero dimettere, dopo l’odierno comunicato del PD locale,sarebbe chiaro che avrebbero risposto ad un dictat del partito piuttosto che ad una decisione del Sindaco e della maggioranza del Consiglio Comunale, che avevano respinto la richiesta di dimissioni.
Il comunicato del PD locale di fatto, si trasforma in un palese ed ulteriore atto di sfiducia verso Storoni, che in questi pochi mesi del suo mandato ha nascosto troppe cose alla popolazione e su vicende importanti, come quella della della casa di riposo ha sempre tenuto condotte politicamente equivoche . Per questo il nostro gruppo sta già lavorando nel proporre una mozione di sfiducia con contestuale richiesta di dimissioni al primo cittadino, una richiesta che come sentiamo in giro per il paese è condivisa dalla stragrande maggioranza della popolazione.
da Progetto Ostra
www.progetto-ostra.it

Il Circolo Pd Ostra interviene sulla situazione della Casa di riposo. "Opportuno che tutti i restanti Consiglieri della Casa di riposo ancora in carica, diano le proprie dimissioni"

Nell’ultimo Consiglio comunalec’è stato un dibattito serrato tra consiglieri di maggioranza e di minoranza riguardo le vicende che coinvolgono il Consiglio di amministrazione della Casa di Riposo.
Nel prendere atto delle dimissioni del revisore dei conti, del consigliere di minoranza e di un consigliere di maggioranza e della situazione di incomunicabilità che si è instaurata tra l’attuale presidenza e l’Ente Comune, tutti i componenti di maggioranza e di minoranza, anche se con modalità diverse, hanno convenuto sulla necessità che i rimanenti consiglieri della Casa di riposo diano le proprie dimissioni.
Anche noi, del Circolo PD di Ostra, prendiamo atto dei contrasti fra i consiglieri della Casa di riposo e del clima di sfiducia fra quelli ancora in carica e l’Amministrazione comunale.
Per questo motivo, ci sembra opportuno che tutti i restanti Consiglieri, ancora in carica, diano le proprie dimissioni, in sintonia con quanto deciso dall’Amministrazione comunale.
Un Consiglio d’amministrazione, quasi dimezzato, che vuole restare ostinatamente in carica, nonostante che il Consiglio comunale, che lo ha nominato, ne chieda le dimissioni, non può sentirsi legittimato nella propria azione amministrativa.
Ci auguriamo che i nuovi Consiglieri, rinominati dal Consiglio comunale, recuperino quel clima di serenità e di collaborazione, fra loro e con il Comune, indispensabile per risolvere al meglio le questioni che riguardano il presente e il futuro della Casa di riposo. La quale non è un patrimonio di alcuni, ma di tutta la comunità ostrense.

martedì 27 ottobre 2015

Ostra: Casa di Riposo, l'indagine finisce in Consiglio Comunale


In questi giorni Ostra è balzata, suo malgrado, agli “onori” della cronaca per lo scandalo della Casa di Riposo.
La notizia che ha campeggiato sulle prime pagine dei quotidiani riguardava l’indagine sui presunti abusi di ufficio commessi nella Fondazione e quindi sugli avvisi di garanzia ricevuti dal Presidente della Fondazione e da un Consigliere del CdA. Si trattava solo della punta dell’iceberg, dal momento che nonostante il CdA della Fondazione fosse in carica da poco meno di un anno (peraltro con una nomina contestata da parte nostra, in quanto ci è subito sembrata irregolare) di fatto molti malumori ci erano già stati segnalati non solo dall’interno dello stesso Consiglio di Amministrazione, ma anche dal personale dipendente e da alcuni dei familiari degli ospiti della locale Casa di Riposo. La situazione era divenuta così difficile che già prima dello scoppio dello scandalo si erano registrate le dimissioni dapprima del revisore dei Conti della Fondazione, Dott. Mauro Tarantino e poi quelle del consigliere di nostra nomina Egidio Muscellini. Il 6 ottobre scorso, nel pieno del turbinio della polemica, abbiamo richiesto al Sindaco di convocare il Consiglio Comunale per nominare una commissione consigliare che approfondisse la questione e per invitare i rimanenti componenti del CdA a rassegnare le dimissioni, così da poter nominare un nuovo CdA, che raccogliesse la fiducia di tutto il Consiglio Comunale. Nei giorni scorsi avevamo registrato la presa di posizione del Sindaco Storoni che attestava di aver già richiesto le dimissioni al Presidente della Fondazione e che accoglieva positivamente la nostra richiesta di far discutere al Consiglio Comunale il punto in questione. Non solo, proprio ieri avevamo saputo che anche il vicepresidente della Fondazione, Andrea Leoni (consigliere nominato dalla maggioranza consiliare facente capo al Sindaco), aveva rassegnato le proprie dimissioni, con una missiva in cui marcava la propria distanza e riprovazione dall’operato del Presidente. Questi segnali ci avevano indotto a ritenere che Storoni e la sua maggioranza avrebbero approvato la mozione, ma ci siamo sbagliati, tant’è che ieri abbiamo assistito ad un dibattito a dir poco surreale. Dapprima per le modalità di voto della mozione, che il Sindaco ha stabilito a scrutinio segreto, invocando presunti quanto infondati motivi di privacy: è la prima volta che la costituzione di una commissione consiliare ed un invito alle dimissioni vengono considerati materie inerenti la privacy delle persone. Poi per il fatto che il Sindaco ha negato che il Comune fosse venuto a conoscenza di una indagine riguardante la Casa di Riposo prima dello scoppio dello scandalo sui giornali, mentre in realtà in Comune era arrivata una comunicazione alla fine di luglio scorso, almeno due mesi prima della pubblicazione degli articoli Ed infine per l’epilogo con cui l’assise si è conclusa: il Sindaco, la Giunta e tutti i consiglieri di maggioranza, nel segreto (che possiamo definire di Pulcinella) delle urne ed a differenza di quanto Storoni aveva scritto sui giornali i giorni prima, hanno respinto la proposta di invitare i vertici della Casa di Riposo a dimettersi e non hanno permesso di costituire una commissione consiliare che approfondisse il problema. Il risultato è che il Sindaco Andrea Storoni, il Vicesindaco Moris Mansanta, gli assessori Abramo Franceschini, Lucia Paolinelli e Marusca Rossetti, il capogruppo di maggioranza Emanuela Avaltroni ed i consiglieri di maggioranza Giulia Domenica Digena e Giuseppe Tisba (scriviamo i nomi perché in politica la privacy non conta, ma è necessario assumersi le proprie responsabilità ), con il loro voto “segreto”, hanno permesso ed anzi hanno legittimato che la Fondazione Moroni Antonini Morganti continui ad essere gestita da un CdA di soli tre membri, di cui due (e quindi la maggioranza) indagati per reati contro l’ente medesimo ed hanno rinunciato ad un controllo politico sulla Fondazione, in un momento così delicato. Al di là delle chiacchiere Storoni ha quindi preferito mantenere il suo compagno di lista abbarbicato sulla poltrona di Presidente della Fondazione Moroni Antonini Morganti, piuttosto che porre fine ad una gestione così controversa della Casa di Riposo, rinunciando così a chiarire i motivi di un ambiente divenuto nell’ultimo anno così difficile. Una scelta che non ci sorprende più di tanto, considerando la priorità che questa Amministrazione ha sempre dato alle poltrone rispetto ai problemi dei cittadini. Nonostante un potere così arrogante ed asserragliato all’interno del palazzo, noi continueremo la nostra opera di approfondimento dei fatti ed informazione dei cittadini, con la speranza di cambiare questo assurdo modo di gestire il nostro bellissimo paese.
da Progetto Ostra
www.progetto-ostra.it

sabato 10 ottobre 2015

Ostra: la "Fondazione Moroni – Antonini – Morganti” gode di autonomia di gestione


Per sgomberare il campo dai dubbi e dalle inesattezze, l’Amministrazione Comunale di fronte al caso “Fondazione Moroni – Antonini – Morganti” ha l’obbligo di tracciare le tappe condivise con lo stesso Cda della casa di riposo e quelle che hanno avuto un andamento autonomo.
A seguito della nomina dei Consiglieri c’è stato subito un gran bel da fare, dovuto alla visita dei Nas avvenuta il 19 Agosto 2014. Inutile e superfluo dire che l’attuale Cda non aveva responsabilità rispetto alle non conformità rilevate e l’Amministrazione Storoni, senza dover obbligatoriamente rendere mediaticamente appetibile la vicenda, ha imposto alla Fondazione lavori e scadenze per recuperare il tempo perduto dal precedente consiglio. Nessuna notizia è apparsa a riguardo, perché la casa di riposo ha bisogno di chi si rimbocca le maniche e lavora e non di persone che gridano allo scandalo, soprattutto per non arrecare danno ad una struttura che funziona e che eroga un servizio importantissimo. Nuovo verbale dei Nas ad Agosto di quest’anno, ma di tutt’altro spessore, in cui si evidenziano aspetti positivi e rappresenta, quindi, una medaglia per la condotta. È evidente che senza l’impegno del Cda e del personale non si sarebbe potuto ottenere tale risultato. Oggi alla luce dei fatti sono necessarie diverse riflessioni da parte nostra: la prima riguarda la correttezza delle procedure seguite per l'affidamento di alcuni lavori, in ordine alla quale sono state svolte delle indagini, peraltro non ancora concluse ufficialmente, e che attiene alla sfera di competenza dell'autorità giudiziaria e la seconda le strade separate che hanno preso alcuni membri del Cda e l’Amministrazione Comunale. Sul primo punto ci saranno dei risvolti prossimamente e attendiamo di averne risposta, sapendo che il Presidente non è un gangster che trucca appalti e che l’accusa non è concussione o corruzione. Ma sarà la giustizia ad illuminare eventuali responsabilità. Sul secondo punto ci sono altri aspetti che vanno tenuti debitamente in considerazione e cioè l’autonomia di cui gode la Fondazione, in riferimento alla quale il Comune non ha oneri di controllo, e alcune divergenze in ordine alla gestione di quest'ultima da parte del Sindaco e di alcuni consiglieri del Cda, che si è anche palesata in una richiesta informale di dimissioni inoltrata dal primo cittadino al Presidente della casa di riposo il 29 settembre, quindi in data precedente alla lettera di dimissioni del Consigliere di minoranza che è stata consegnata il 30. Quest’ultimo consigliere, tra l’altro, rivela alle testate giornalistiche di essere stato interrogato nei mesi scorsi, ma, evidentemente, ha dimenticato di rendere edotto il capogrugruppo circa questo "dettaglio" visto che Olivetti, sempre alla stampa, dice che non era a conoscenza delle indagini. La maggioranza Consiliare, ovviamente, accoglie positivamente la richiesta tempestivissima della minoranza (alle ore 12 del 06 ottobre, ovvero a distanza di poche ore dall'uscita della notizia sui giornali, era già arrivata firmata in Comune) che quasi sembrava sapere ed essere pronta all’evenienza, di convocazione di un Consiglio Comunale.
dal Comune di Ostra
www.comune.ostra.an.it

giovedì 8 ottobre 2015

Ostra: presunti appalti irregolari alla Casa di Riposo, gli indagati si difendono


Con riferimento alle notizie relative a presunte irregolarità nella gestione di incarichi presso la Casa di Riposo della Fondazione Moroni Antonini Morganti di Ostra, apparse sulla stampa locale e sui giornali on line nei giorni scorsi, si precisa anzitutto che le persone sottoposte alle indagini di cui ivi si è letto, oltre a possedere doti di indiscussa professionalità, hanno sempre tenuto nel tempo condotte irreprensibili sotto ogni profilo, con ciò meritando la stima e l'apprezzamento incondizionati della intera comunità in cui vivono.
E nemmeno nel caso di specie tale loro caratteristica è venuta meno, poiché i fatti narrati, inveritieri, e tantomeno le interpretazioni e conclusioni arbitrariamente su di essi tratte meritano considerazione. La diffusione di notizie estrapolate non si sa dove, dal momento che gli atti di indagine sono coperti dal c.d. segreto istruttorio, il cimentarsi in interpretazioni fuorvianti e tendenti a distorcere la realtà al fine di elaborare una tesi d'effetto e pronunciare, di fatto, com'è avvenuto, una sentenza, la sentenza, sono cose che non fanno bene alla giustizia e offendono il cittadino e i suoi diritti, quali quello di difesa, e violano il principio di non colpevolezza, posti alla base di una società civile e di uno Stato di diritto. Il richiamo finale a vicende relative alla pistola, che l'interessato regolarmente detiene, costituisce assemblaggio arruffato di casi eterogenei finalizzati solo a gettare discredito sulle persone coinvolte. Come Avvocati, poi, non possiamo che plaudire al neonato Nucleo Anti corruzione e all'encomiabile lavoro che esso svolge a tutela della onestà e correttezza nella pubblica amministrazione, a patto che, però, le energie vengano profuse nella giusta direzione, e cioè al fine di colpire gli abusi là dove essi vengono effettivamente perpetrati. Nel caso di specie trattasi di alcuni volontari che si prodigano nel quotidiano gratuito impegno a favore dei più deboli quali sono gli anziani e a tal fine partecipano, ciascuno nel suo ruolo e con cristallina onestà e spirito di servizio, alla gestione della Casa di Riposo. Le censure mosse ai nostri assistiti non sono solo infondate, poiché gli stessi hanno rispettato — come sempre - le procedure normativamente previste, ma risultano talora del tutto incomprensibili tanto da ingenerare il sospetto che siano il frutto dell'attività impropriamente condotta da terzi interessati ad attaccarli, così da rendere necessario per loro, in attesa di poter chiarire tali oscuri aspetti della vicenda, avvalersi della facoltà di non rispondere allorchè sono stati sentiti dall'Autorità Delegata. Alla luce di ciò, risulta quanto mai opportuno evitare di cedere alla tentazione di fare processi sommari sui giornali, ovvero a quella della facile e abusata strumentalizzazione politica senza peraltro possedere alcuno degli elementi necessari a formulare qualunque giudizio.
da avv. Manola Micci e Maurizio Marinozzi Ramadori

martedì 6 ottobre 2015

Ostra: la minoranza sui presunti illeciti commessi nella locale Casa di Riposo, 'Subito il Consiglio comunale'


Il gruppo di minoranza” Progetto Ostra”, preso atto delle gravi notizie apparse sulla stampa in ordine a presunti illeciti commessi nella locale Casa di Riposo, ha presentato stamane una richiesta di convocazione urgente del Consiglio Comunale.
Già  al momento della nomina dei componenti del CdA della Casa di Riposo. nel settembre dello scorso anno, vi era stata una forte polemica per il modo con cui il Sindaco aveva gestito il Consiglio Comunale, convocandolo per ben due volte, a causa di  una votazione “discussa” per gli errori del Sindaco stesso, tanto che si parlò di una votazione “fantasma”.
Anche la distribuzione dei componenti del Consiglio di Amministrazione era stata a totale appannaggio del Sindaco Storoni e della sua maggioranza, che oltre al Presidente hanno nominato anche tre consiglieri su quattro:  una distribuzione di forze ovviamente impari, che si è poi manifestata nel modo di gestire l’Istituto.
Nel corso dei mesi il rappresentante nominato dal Gruppo Consigliare Progetto Ostra, Egidio Muscellini, aveva segnalato gli ostacoli che gli venivano frapposti da chi gestiva l’Istituto.
E’ stato più volte lamentato che con questo nuovo gruppo dirigente era ormai definitivamente tramontato il periodo in cui maggioranza e minoranza del CdA collaboravano insieme per il benessere degli anziani, senza distinzione di appartenenza a questo o quel gruppo, ma uniti nella volontà di collaborare per il benessere degli ospiti.
Muscellini, infatti, ha più volte segnalato che gli era stato impedito di poter svolgere il proprio ruolo, un fatto grave già di per se stesso, che era stato portato all’attenzione anche del Sindaco, senza produrre alcun effetto o presa di posizione.
Questa situazione, anche di fronte all’inerzia del primo cittadino,  è divenuta talmente insostenibile per Muscellini che lo stesso  ha rassegnato le proprie dimissioni irrevocabili dal Consiglio, con una lettera che segnalava la cocente delusione sia sotto l’aspetto umano che istituzionale per come era stato trattato dal Presidente e dagli altri amministratori.
Questo è quello che sapevamo fino ad oggi ed è quello che abbiamo portato all’attenzione del Sindaco, ma, come detto, inutilmente.
Mai avremmo potuto immaginare quanto sta ora emergendo dai giornali, quando per la prima volta nella sua lunghissima storia la Casa di Riposo di Ostra è salita alla ribalta mediatica, purtroppo, non per un particolare risultato, quanto piuttosto per un presunto scandalo che ha avuto una eco talmente grande da danneggiare l’immagine dell’istituto medesimo e di quanti vi lavorano.
A quanto apprendiamo dai giornali sarebbero indagati il Presidente, Paradisi Raimondo, già candidato nella lista del Sindaco Storoni e suo forte sostenitore, ed un altro consigliere sempre di nomina della maggioranza consiliare.
E’ una notizia che ha cominciato a scuotere molti cittadini di Ostra e sta facendo affiorare questioni finora sopite o nascoste, come il malessere, che starebbe manifestandosi anche in alcuni componenti il Consiglio della Casa di Riposo nominati dalla maggioranza, tanto che si vocifera che nei prossimi giorni potrebbero essere comunicate  le dimissioni di alcuni di loro.
Pur sperando che le accuse oggi comparse siano totalmente destituite di qualsiasi fondamento, crediamo che ora il Sindaco debba rendere conto di questa difficile quanto imbarazzante situazione e debba comunicare le sue intenzioni in merito.
Non vogliamo esprimere giudizi, ma riteniamo che il Comune debba necessariamente pretendere e fare chiarezza.
Ecco perché abbiamo chiesto che il Consiglio Comunale istituisca una Commissione di indagine, che possa stabilire cosa sia successo e se ci sia una responsabilità su quanto accaduto anche dell’Amministrazione Comunale; ecco perché abbiamo chiesto la convocazione di un apposito Consiglio Comunale in cui il Sindaco chiarisca se sapeva nulla di come veniva gestita la Casa di Riposo ed avesse già notizie di eventuali illeciti contestati al Presidente   ed illustri quali provvedimenti abbia preso e quali eventuali provvedimenti intenda prendere per il futuro, spiegando che cosa intende ora fare per evitare che, oltre l’immagine, anche la gestione della casa di riposo di Ostra venga definitivamente compromessa.
Ci auguriamo che l’intero CdA rassegni le sue dimissioni e qualora ciò non avvenisse chiediamo che il Consiglio Comunale si esprima in modo forte ed univoco per invitare i medesimi componenti a fare un passo indietro, così da poter procedere alla individuazione di  nuovi componenti nominati in modo condiviso tra maggioranza e minoranza consiliare
Il timore è che, come siamo stati fino ad ora abituati da questa Amministrazione,  nessuna decisione verrà presa, nonostante il clamore che nei prossimi giorni la notizia avrà tra le gente.
Sarebbe davvero un ulteriore grosso brutto guaio per la nostra Casa di Riposo.

da Progetto Ostra
www.progetto-ostra.it

Abuso d’ufficio a Ostra: appalti irregolari per migliaia di euro

 
Nei primi giorni di ottobre la Polizia di Stato di Ancona ha sottoposto ad interrogatorio il presidente e un consigliere della “Fondazione Moroni-Antonini-Morganti”, ente a capo dell’omonima casa di riposo per anziani situata ad Ostra.
Gli interrogatori rappresentano solo l’ultimo passo di un’indagine partita nello scorso luglio sulla base di alcuni appalti sospetti: la struttura in questione, infatti, aveva affidato i lavori di adeguamento dell’impianto anti-incendio (per un costo complessivo di circa 6000 euro) ad una ditta “amica”, la quale presentava diverse connessioni con alcuni esponenti di spicco della Fondazione.
L’azienda in questione era riuscita addirittura a presentare una doppia proposta, la seconda delle quali era stata formulata dopo aver ottenuto informazioni riguardo alle offerte delle ditte rivali, assicurandosi in tal modo l’appalto.
Questa non è stata, però, l’unica irregolarità riscontrata dagli agenti della neonata “Unità Anticorruzione”, sezione istituita nello scorso mese di giugno per volontà del Capo della Polizia: i poliziotti hanno infatti scoperto un altro episodio analogo, nel quale la Fondazione aveva affidato la ristrutturazione di una ventina di bagni della struttura ad un certa ditta – per un valore di quasi 100.000 euro – senza ricorrere ad una regolare gara di appalto.
Sia il presidente della “Moroni-Antonini-Morganti” che il consigliere sono indagati per abuso d’ufficio, poiché il consiglio d’amministrazione della casa di riposo in questione viene eletto dall’amministrazione comunale di Ostra in carica, risultando così afferente alla Pubblica Amministrazione.
In casa di uno dei due, inoltre, è stata rinvenuta una pistola Beretta mod. 83/F munita di 5 proiettili: essa, pur detenuta regolarmente, sarebbe dovuta essere custodita in un’altra abitazione situata ad Ancona. L’uomo è stato quindi denunciato anche per la violazione della legge sul possesso di armi, in quanto avrebbe dovuto denunciare il possesso dell’arma (poi sequestrata) al commissariato di Jesi.

lunedì 5 ottobre 2015

Ostra, sospetti favoritismi alla Rsa. Appalto nel mirino, vertici indagati


OSTRA - La Procura ha aperto un'inchiesta per abuso d'ufficio sull’affidamento di alcuni lavori che hanno interessato la Residenza Protetta per anziani di Ostra.
Nei giorni scorsi il Pm Marco Pucilli aveva convocato per l’interrogatorio il presidente e di un consigliere della Fondazione Moroni-Antonini-Morganti, che gestisce l’omonima Casa di Riposo, ma i due indagati, alla presenza dei loro difensori, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.
Nel mese di luglio la Squadra Mobile di Ancona aveva avviato alcuni accertamenti per verificare il regolare svolgimento della gara di appalto riguardante i lavori di adeguamento dell’impianto antincendio della predetta struttura geriatrica, per un valore di 6000 euro.
L’indagine scaturiva dal fatto che, una delle tre ditte “invitate” a presentare un preventivo di spesa per partecipare alla gara, risultava molto “vicina” a due consiglieri della Fondazione e dal fatto che, la ditta sospettata, riusciva a vincere la gara. L'ipotesi d'accusa, ancora ovviamente da dimostrare nelle opportune sedi giudiziarie, è che la società aggiudicatrice, con l’intervento dei predetti membri del consiglio di amministrazione della Fondazione, abbia avuto l’opportunità di presentare un primo preventivo di spesa ed un secondo modificandolo in base alle altre proposte, in modo da renderlo più favorevole rispetto agli altri due.
Così facendo la gara sarebbe stata aggiudicata alla ditta "favorita". Gli uomini della Squadra Mobile di Ancona, sequestrata la documentazione della gara di appalto a seguito di perquisizione delegata dalla Procura della Repubblica, contesta delle violazioni in materia di legge sugli appalti.
Le indagini degli investigatori della Polizia ipotizzano che senza adottare alcuna procedura atta a garantire la corretta concorrenza tra gli operatori economici e optare con la scelta più vantaggiosa, gli incaricati affidavano i lavori per la ristrutturazione di circa 20 bagni, per un importo complessivo di circa 100.000 euro, a due ditte scelte direttamente dagli indagati, violando così le norme vigenti in materia di appalti della Pubblica amministrazione.
La Casa di riposo di Ostra è considerata bene pubblico in quanto l’attuale Consiglio di Amministrazione in carica dalle ultime elezioni amministrative del 2014, viene eletto dall’Amministrazione comunale di Ostra.
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lunedì 28 settembre 2015

Aula ginnica alle scuole Crocioni di Ostra: “Oltre 18 mesi per avviare i lavori”

Ad un anno e mezzo dal suo insediamento, la Giunta Storoni decide finalmente di completare un intervento concreto, iniziato e previsto dalla precedente Amministrazione Olivetti, presso le scuole “Crocioni” di Ostra: terminare i lavori per realizzare un'aula ginnica al fine di impedire agli alunni di recarsi con lo scuolabus presso un'altra struttura, il palazzetto dello sport, per l'ora di educazione fisica (un evidente disagio per gli studenti oltre che un dispendio di denaro pubblico per gli spostamenti).
Circa un anno fa la minoranza aveva sollecitato il completamento dell'opera con una interrogazione, il vicesindaco Mansanta promise un celere intervento. Nulla purtroppo fu fatto.
Ci fu anche una raccolta di firme di molti cittadini per sollecitare l'inizio dei lavori. Non sappiamo se il Sindaco abbia risposto a questi genitori, certamente per molti mesi non si é fatto nulla ed un altro anno scolastico é finito.
Ora dopo oltre un anno, finalmente, e con l'anno scolastico già iniziato, apprendiamo che sono iniziati i lavori finali di sistemazione e dopo poche settimane, nel mese di ottobre, gli alunni delle “Crocioni” di Ostra potranno tenere le lezioni di educazione fisica (per il momento sospese per mancanza di spazio) nella nuova aula ginnica.
Peccato solo che ci sia voluto ben più di un anno per riuscire ad ammettere che la Giunta Olivetti aveva progettato ed iniziato qualcosa di utile e che già a settembre dell’anno scorso la famosa "palestrina" poteva essere pronta e fruibile: in questo caso non c'erano nuove ed astruse soluzioni da trovare, bastava attuare quanto già iniziato e richiesto per molto tempo da tanti genitori.

da Associazione Progetto Ostra

sabato 1 agosto 2015

Ostra: l’amministrazione Storoni stanga imprese e famiglie

Giovedì 30 luglio, si è tenuto ad Ostra il Consiglio Comunale, per approvare le tariffe comunali che verranno applicate da quest’anno sui cittadini e sulle imprese.
La Giunta Storoni ha deciso, senza aver precedentemente consultato alcuna parte sociale o produttiva del paese, né la minoranza, (chiamata solo a decisione avvenuta), di aumentare l’IMU alle imprese e la Tassa sui rifiuti ad imprese e famiglie. L’aliquota IMU per gli immobili industriali, artigianali, commerciali e professionali è stata portata dallo 0,88% dello scorso anno all’attuale 0,96%. Questo aumento di quasi il 10% rispetto all’anno scorso denota, ancora una volta, l’assoluta lontananza della Giunta Ostrense dai problemi reali che quotidianamente il mondo produttivo vive, e stona evidentemente con le solite promesse del governo centrale di voler ridurre l’imposizione fiscale sulle aziende e quindi sul lavoro.
Ancora peggio è avvenuto per l’aliquota TARI, la tassa sui rifiuti. La TARI è l’imposta che grava sui cittadini per il servizio di raccolta dei rifiuti e per l’igiene urbana. I costi del servizio sono rappresentati da due voci: il costo variabile, costituito dalle spese per la raccolta e l’igiene del territorio comunale (che ovviamente possono variare di anno in anno per motivi contingenti) e quella fissa, rappresentata dalle spese del personale comunale destinato a quel servizio (che di solito non ha variazioni, considerato che il personale deputato al servizio rimane lo stesso). La legge prevede che il 
totale dei costi variabili e fissi del servizio (previsti da un piano finanziario che va approvato contestualmente all’approvazione delle tariffe) sia ripagato interamente con i proventi della TARI, per cui è evidente che se i costi della raccolta diminuiscono le tariffe scendono, se i costi aumentano le tariffe crescono.
Ad Ostra è successo il contrario. Il Piano Finanziario allegato alla delibera di approvazione della aliquota relativa alla tassa sui rifiuti, attesta che ad Ostra quest’anno si prevede una diminuzione del costo variabile del servizio, di circa 31 mila euro rispetto al 2014. Tuttavia, come fra poco vi dirò, la Giunta Storoni ha deciso che nel 2015, nonostante la diminuzione dei costi per il Comune ad Ostra i cittadini e le imprese dovranno pagare una tassa maggiore rispetto all’anno scorso, e per far questo hanno scoperto un abile stratagemma: hanno aumentato il costo fisso del servizio. Solo per dare una idea: il costo del personale addetto alla riscossione del Tributo è stato previsto in aumento rispetto al 2014 di oltre 13.000 euro, nonostante il personale addetto sia sempre di due unità (il dirigente Paoloni ed una impiegata, e nonostante le convenzioni da poco stipulate avrebbero dovuto far diminuire il costo del personale). Così la Giunta Storoni e l’intera maggioranza hanno deciso (in un clima surreale, in cui si aveva l’impressione che Sindaco e suoi sostenitori non avessero letto per nulla il piano finanziario della tari) di aumentare la tariffa fissa dell’imposta a carico dei cittadini, con un evidente aggravio fiscale a loro carico.
Quest’anno i cittadini di Ostra si troveranno a dover pagare una tariffa aumentata di 10 centesimi al metro quadro se hanno una famiglia composta da 1 a 2 componente, di 11 centesimi a metro quadro se in famiglia sono in 3 o 4, di 12 centesimi al metro quadro se in casa sono in 5 e di 13 centesimi a metro quadro se in famiglia sono in 6 o più. Aumenti consistenti della TARI sono stati decisi anche per le aziende: ad esempio chi ha un bar avrà la tariffa fissa aumentata di ben 27 centesimi al metro quadro, chi un negozio subirà un aumento di 11 centesimi al metro quadro, chi ha un ristorante subirà un aumento di 37 centesimi al metro quadro e così via. Prima dell’avvento della Giunta Storoni, il Comune di Ostra era stato indicato da varie associazioni di categoria come modello da seguire per la più bassa imposizione fiscale rispetto agli altri Comuni della Provincia, oggi non è più così. Concludo sottolineando che il Comune di Ostra non ha ancora approvato il bilancio di previsione 2015, stante il termine per l’approvazione fosse fissato per il 30 luglio scorso.

da Massimo Olivetti
ex sindaco

domenica 19 luglio 2015

Ostra: cancellazione dell'Ostra Calcio. Perchè l'Amministrazione non ha fatto nulla?


La notizia che quest’anno la Società Sportiva Ostra non avrà più una prima squadra a rappresentarla nei campionati dilettantistici, rammarica l’intera città ed apre una serie di interrogativi cui l’attuale amministrazione deve rispondere.
Perché mai, nonostante le numerose sollecitazioni giunte dai rappresentanti della Società Sportiva Ostra al Sindaco ed alla Giunta, sfociate in tante riunioni susseguitesi negli ultimi mesi, l’Amministrazione di Ostra è rimasta completamente immobile e non ha assunto alcuna iniziativa che potesse evitare questo triste epilogo? Come mai durante gli incontri il Sindaco Storoni ha ripetuto, come un disco rotto, che non vi erano risorse da destinare agli impianti calcistici? Perché mai il Sindaco Storoni e Vicesindaco Mansanta hanno ripetuto che il Comune non poteva accendere alcun mutuo, neanche di qualche centinaio di migliaia di euro per offrire una struttura utilizzabile per giocare a calcio, tacendo che avevano già previsto per l’anno in corso di accendere un mutuo di ben € 218.811,80, come si legge sul piano triennale delle opere pubbliche approvato con delibera di Giunta nr. 121 del 15.10.2014, quale somma necessaria per l’ampliamento e la ristrutturazione della palestra di Via Europa, per il quale è previsto un costo complessivo di oltre un milione di euro? Perché il Sindaco di Ostra e l’Assessore allo sport Rossetti Marusca, troppo spesso assente alle riunioni promosse dalla Società Sportiva, non hanno chiaramente detto ai genitori dei giovani calciatori ed agli altri associati che per loro il problema del campo da calcio non ha nessuna rilevanza? Come mai non abbiamo sentito un appello, un incoraggiamento da parte dell’Amministrazione Comunale verso i tanti volontari che si sacrificano per tenere alti i colori gialloblu della nostra squadra? Come mai il Sindaco e la Giunta non si sono minimamente interessati dei tanti giovani ultra quindicenni che da quest’anno se vorranno giocare dovranno andare nei comuni limitrofi, non senza creare dei disagi per i loro genitori? E soprattutto, perché questo assordante silenzio da parte del nostro Sindaco in questo momento? Forse Storoni sperava che l’inerzia della sua Giunta e la sua condotta poco trasparente, per usare un eufemismo, passassero sotto silenzio? Siamo certi che a seguito di questo comunicato il Sindaco o chi per lui replicherà con il solito cerebrale e fumoso commento, finalizzato solo a cercare un alibi, dal momento che questa è puntualmente l’unica reazione sortita dal Sindaco, tutte le volte che abbiamo assistito e denunciato il depauperamento di tante strutture e servizi ad Ostra, operate da questa Amministrazione. Noi, come nostro solito, porteremo l’argomento in Consiglio Comunale, sperando che almeno per una volta venga affrontato in quel consesso in modo costruttivo, magari con il cambiamento del piano triennale delle opere pubbliche, ancora possibile, visto che ad oggi non ci è stato ancora consegnato il materiale per l’approvazione del bilancio, magari con la previsione che a quel mutuo di oltre duecentomila euro venga cambiata la destinazione e messo al servizio del nostro campo sportivo.
da Progetto Ostra
www.progetto-ostra.it

mercoledì 17 giugno 2015

Ostra: Progetto Ostra risponde al sindaco sull'area camper nella zona 'Ex Campo Boario'


La prima lettura del comunicato stampa del Sindaco di Ostra, a commento dell’ultima seduta del Consiglio comunale, lascia a dir poco esterefatti… Un po’ come la piccola Alice quando finisce nella tana del Bianconiglio! La citazione non è casuale, perché anche lì si passa dalla realtà al sogno. E l’impressione che si ha è proprio che il nostro Sindaco quello che scrive l’abbia sognato.
L’incipit roboante lascia facilmente intendere che le aspirazioni letterarie del nostro primo cittadino superano di gran lunga  la preoccupazione amministrativa. Ci consola il fatto che alla seduta del Consiglio Comunale abbiano partecipato numerosi cittadini (ed è davvero cosa rarissima… e anche questo dovrebbe essere un dato da leggere!) e scriviamo “partecipato”, perché non hanno solo assistito e, sebbene l’assessore Rossetti abbia sentito il dovere di precisare che non si trattava di una “seduta aperta”, i presenti non hanno potuto trattenersi dall’esprimere, nel limite del possibile, il proprio continuo disappunto rispetto alle varie dichiarazioni dei membri della Giunta… fino al conclusivo, sonoro e ironicissimo applauso. Ci fa sorridere l’affermazione dell’urgenza di condividere il progetto “Area Camper  in Consiglio”, manifestata dal Sindaco nell’articolo: era così urgente il bisogno della condivisione che il Consiglio, su quel punto, ha dovuto convocarlo la minoranza; era così urgente l’esigenza di condividere che la cittadinanza ha appreso del progetto solo andando a spulciare tra le delibere pubblicate.  Scrive che “hanno teso la mano alla minoranza, che però non ha accettato la sfida”. La minoranza ha fatto una richiesta precisa, forte non delle “proprie convinzioni precostituite”, ma del confronto con la cittadinanza: revocare la delibera e da lì procedere per individuare soluzioni alternative condivise e condivisibili. Questa richiesta è stata respinta all’unanimità dalla maggioranza: 8 voti contrari contro i 4 favorevoli del gruppo “Progetto Ostra”. Leggiamo anche che rivendicano “il coraggio di andare oltre l’orizzonte dei propri occhi”  e, questo, glielo dobbiamo riconoscere: vanno talmente oltre da non vedere più la realtà e considerare “un progetto forte di riscossa e di rinascita” un parcheggio per 7 camper realizzato al posto di un’area gioco e un ipotetico parco urbano, da realizzare non sappiamo come ne’ con quali risorse economiche, secondo un progetto che ancora non esiste, con massicci interventi di messa in sicurezza non ancora individuati, ma il Sindaco, che vede molto oltre, sa già con certezza che tutta l’opera sarà finita parallelamente al parcheggio: a dire che per riqualificare tutta  l’area campo sportivo (ci aggiriamo su uno spazio di circa 6000 mq), con annessa questione “mura di contenimento”, occorre, nella mente prolifica dei nostri amministratori,  lo stesso tempo necessario ad impiantare un pozzetto di scarico autopulente, 4 lampioni e due cannelle nell’area Campo Boario. E non basta: per i lavori al Campo Boario la Regione ha previsto un tempo di 12 mesi: ma i nostri amministratori sanno già che, pur per interventi così marginali, si manifesterà certamente  un “comprovato motivo di forza maggiore” (DGR 1158 del 31/10/07, pag. 6, punto 6.2) tale da richiedere e ottenere dalla Regione la proroga di altri 12 mesi e quindi mettere insieme un “pacchetto-tempo-a-disposizione” di due anni.  E se proprio il rumoreggiare della cittadinanza non si cheta, allora si cambia area nonostante il progetto preliminare e, anche se “il servizio regionale competente si riserva la facoltà di revoca dei contributi assegnati, ove si configurino modifiche sostanziali al progetto originario” (DGR 1158 del 31/10/07 pag. 6, punto 6.3), il Sindaco sa già (perché lui con gli Enti ci parla…. purtroppo con la cittadinanza un po’ meno!) che il finanziamento sarà confermato… Così si amministra ad Ostra. Noi ci scusiamo con la cittadinanza, ma non siamo in grado di vedere così oltre l’orizzonte: noi vediamo una delibera, un progetto, un finanziamento che vincola per dieci anni l’uso dell’area “Campo Boario” a sosta camper.  “Banalmente” abbiamo parlato con la gente, che da settimane è impegnata nella sottoscrizione della petizione, abbiamo raccolto la contrarietà diffusa e caldamente manifestata, valutato la questione, evidenziato le incongruenze, chiesto un atto di revoca in vista di un progetto più sensato, nel rispetto dei residenti, dei bambini, di chi opera già nel settore ed è stato completamente ignorato e, non ultimo, anche per rispetto verso i camperisti, che meritano un’accoglienza benevola e non risentita. Ma questi argomenti con i nostri Amministratori non valgono. Vedono oltre.
da Progetto Ostra
www.progetto-ostra.it

martedì 16 giugno 2015

Ostra: Storoni dopo il Consiglio Comunale, 'Nessun bambino rimarrà orfano di uno spazio di gioco'


Nella seduta di Consiglio Comunale di lunedì (15/06/2015) ufficialmente la città si è liberata dai tentacoli della disinformazione e dall’abisso della speculazione di quanti vedevano in ballottaggio per l’area ex Campo Boario i camper contro i bambini.
Per rilanciare, visto che il punto all’ordine del giorno era stato promosso dal gruppo di minoranza, il gruppo di maggioranza ha proposto di operare una ricostruzione radicale del rapporto con la città e il Consiglio intero con un atto condiviso che avrebbe impegnato il Sindaco e la Giunta ad affrontare in sequenza prima la realizzazione del parco urbano e a seguire l’area di sosta camper, come da sempre nelle intenzioni dell’Amministrazione. Nessun bambino rimarrà orfano di uno spazio di gioco, come invece il gruppo di minoranza sostiene. Qualcosa che prima c'era e dava risposta a bisogni reali, cioè la parte pavimentata dell’area adiacente ai giardini N. Green mercoledi sarà potenziata e messa in sicurezza presso l’area oggi campo sportivo. Il punto che ci teniamo a sottolineare è che occorre dare concretezza ad un patto con i cittadini per pianificare il futuro dei nostri bambini, impegnandoci nero su bianco a percorrere una via sicuramente impegnativa e non senza ostacoli, ma serve coraggio per percorrere delle vie che vanno oltre l’orizzonte dei nostri occhi. Era per noi un’urgenza condividere in sede di consiglio, per tendere la mano, ma la sfida non è stata raccolta dal gruppo Progetto Ostra. Scendere dalla convinzione che si erano precostituiti per condividere un progetto forte di riscossa e rinascita non se la sono sentiti, nonostante la possibilità di valutare altre aree per la sosta dei camper. Noi l’impegno con i cittadini ce lo siamo comunque preso. Nessun bambino resterà senza l’area in cui giocare.
da Lista civica Vivere Ostra

sabato 13 giugno 2015

Ostra: il Comune fa chiarezza sull'area sosta camper


Amministrare significa non sentirsi schiavi della legge della necessità, ma avere delle prospettive, nonostante le difficoltà economiche, i vincoli finanziari e le ristrettezze burocratiche e normative che oggi soffocano gli enti locali. Avere un disegno che vada oltre la scadenza elettorale, oltre la logica del riscontro immediato, è di importanza fondamentale.
E dunque è necessario fornire gli strumenti per saper leggere le azioni che si vogliono mettere in campo per perseguire gli obiettivi che ci si è dati. Noi crediamo convintamente nel ruolo dello sviluppo turistico per il futuro nostro territorio, uno sviluppo che dipenderà da tante variabili a partire da quelle infrastrutturali e dei servizi, e dunque perchè no, anche dal poter offrire o meno un’area sosta camper pubblica. Un tassello per una promozione turistica che chiaramente va costruita all’interno di un mosaico più ricco, che passa per la creazione di eventi, per la valorizzazione del centro storico, del patrimonio storico-culturale, delle sue Chiese, dei prodotti tipici del territorio e di percorsi che contemplino campagna e natura.
Tutto questo ha bisogno di risorse, di tempo e della capacità di plasmare alle necessità ogni possibile occasione di accesso ai finanziamenti per il raggiungimento di questi traguardi. Per questo alla fine del mese di aprile, con un progetto preliminare che nel breve tempo a disposizione potesse mettere su carta questa volontà, ma di fatto non costituisce nè un inizio lavori nè l’improbabile smantellamento di alcunchè, la Giunta ha approvato una delibera per l’accesso a un finanziamento regionale di 10mila euro per la realizzazione di aree sosta camper, servizi di cui in questi ultimi anni sta crescendo la domanda, sempre in prima linea tra le dotazioni richieste agli aderenti del network delle Bandiere Arancioni. Un bando regionale che ci consentirebbe di progettare e coltivare tutti gli interessi sopra riportati perché dal momento dell’erogazione del finanziamento ci sarebbero ben due anni a disposizione per realizzare l’opera. Questo tempo lo vorremmo utilizzare per mettere in sicurezza l’area dell’ex campo sportivo dove ci sono i presupposti per la realizzazione un parco urbano degno di essere chiamato tale, uno spazio che possa garantire più libertà, più sicurezza e più opportunità anche a quei bambini che oggi in mancanza di alternative usufruiscono della parte pavimentata dell’ex campo boario (l’unica che verrebbe interessata dai minimi interventi strutturali previsti).
Questo tempo lo useremo per salire sul treno dei finanziamenti europei della programmazione 2014-2020 che partirà a settembre, un canale imprescindibile per attingere alle risorse necessarie per dare sostanza a qualsiasi investimento che vada al di là dell’ordinaria amministrazione. Se qualcosa andrà storto, se nel frattempo qualche presupposto dovesse venire meno, nulla vieterà di valutare altri luoghi (un paio di alternative sono già in considerazione), perché crediamo che l’opportunità di intercettare camperisti per delle brevi soste (fino a 48 ore) possa essere un valore aggiunto per il nostro territorio e non costituisca un’offerta concorrenziale al campeggio, così come non è comparabile l’offerta di un ostello con quella di un albergo. Un’area sosta camper è solo una superficie ad accesso regolamentato e controllato fornita di servizi minimi: scarico, un allaccio per acqua e corrente; non prevede invece bagni, docce e tutti gli altri confort accessori solitamente presenti nei camping strutturati. Una cosa ci preme sottolineare: nessuno ha mai pensato di sottrarre spazio ai bambini e alle famiglie che frequentano i giardini ostrensi senza fornire alternative più valide e appetibili. E nessuno lo farà, i cittadini possono stare tranquilli, al di là delle voci e dei timori che in diversi, per convenienza o carenza di informazioni, hanno alimentato in questi giorni.
Abbiamo a cuore le ragioni dei più piccoli e in questo anno di amministrazione lo abbiamo dimostrato con i fatti anche di fronte ai costanti tagli e arretramenti nei trasferimenti da parte degli enti sovracomunali: un centro di aggregazione giovanile completamente gratuito per bambini e ragazzi dai 6 ai 18 anni attivo per 15 ore a settimana, centri estivi con tariffe dimezzate rispetto al costo del servizio (a fronte dell’assenza del contributo europeo con cui si era stato sostentato gli ultimi due anni), costante vicinanza e sinergia progettuale col mondo scolastico. Col bilancio che andremo ad approvare nei prossimi 50 giorni andremo anche ad individuare un minimo di risorse per riqualificare i giochi e sanare alcune sporadiche situazioni di trascuratezza attualmente presenti nei nostri spazi verdi urbani. Sicuramente la strada da fare è ancora tanta, per progredire però non abbiamo bisogno di sfiducia e negatività ma di proposte e alternative. La ricchezza di essere in molti a ragionare su una questione esiste solo se non si traduce in sterile contrarietà, battaglie faziose e benzina gettata sul fuoco dell’incertezza e della disinformazione. La politica è un impegno che ci siamo presi per dire sì ad ogni possibilità di crescita e sviluppo per la nostra comunità, senza lasciare indietro nessuno. Continueremo a farlo con responsabilità, spirito di servizio e passione per i prossimi i 4 anni.
dal Comune di Ostra

mercoledì 10 giugno 2015

Ostra: Progetto Ostra, un incontro sull'area camper in Campo Boario

Ha suscitato parecchio clamore ad Ostra la delibera di Giunta nr. 50 del 28 aprile 2015, con cui l’Amministrazione Comunale di Ostra ha deciso di realizzare un’area di sosta per 6 camper nella zona prospiciente le mura castellane, denominata “ex Campo Boario”.
La scelta ha subito incontrato la nostra contrarietà per il fatto che quell’area, recuperata dal suo originario degrado dalla precedente amministrazione, è oggi uno dei pochissimi spazi ad Ostra dedicati al gioco ed allo svago dei bambini. Anche tra la popolazione si è diffusa una accesa discussione che ha portato i più a censurare detta delibera: molte sono le perplessità relative alla scelta, all’ubicazione, alla sicurezza, alla legittimità della decisione assunta dal Comune, tant’è che in città alcuni si sono già attivati per raccogliere le firme per impedire il progetto. Come Consiglieri di minoranza ci siamo attivati chiedendo la convocazione di un apposito Consiglio Comunale, che probabilmente si terrà lunedì prossimo 15 giugno, finalizzato ad ottenere un provvedimento che revochi la contestata delibera di Giunta. Prima di detto passaggio formale, considerata la vasta eco che la vicenda ha assunto tra i cittadini abbiamo promosso un incontro pubblico, che si terrà giovedì 11 giugno alle ore 21,15 presso il Chiostro di San Francesco ad Ostra, ove sarà possibile confrontarsi ed esprimere la propria opinione in merito a questa decisione. Siamo certi che i cittadini parteciperanno a questo incontro per informarsi e portare il loro contributo.
da Progetto Ostra
www.progetto-ostra.it

martedì 9 giugno 2015

Ostra: Olivetti, ricorso all'Agcom per violazione del concilio elettorale


Il 20 maggio scorso, in piena campagna elettorale, ho presentato un esposto all’Autorità per la Garanzia nelle Comunicazioni (AGCOM) per segnalare un’evidente violazione della norma sulla par condicio elettorale, che si era verificata nei Comuni dell’entroterra senigalliese ed in particolare nel Comune di Ostra.
Proprio quest’ultimo, infatti, assieme ai Comuni dell’Ambito Territoriale nr. 8, di cui è capofila il Comune di Senigallia, aveva organizzato per il 21 maggio 2015 un Convegno Regionale intitolato “Oltre la disabilità…. Verso l’ampliamento delle autonomie delle persone con disabilità intellettiva: una realtà sempre più concreta”, che si è poi tenuto in quella giornata presso il Teatro Comunale di Ostra. Di questo convegno è stato dato amplissimo risalto sia con affissione di manifesti, sia con comunicazioni e pubblicazioni nel sito istituzionale e nel profilo facebook del Comune, sia con comunicati apparsi nelle testate giornalistiche online della zona. Leggendo le locandine saltava all’occhio una evidente anomalia: tra i relatori vi erano ben due candidati del PD alle regionali nella Provincia di Ancona: il dott. Gianluca Busilacchi, nella sua qualità di “Consigliere Regionale e Presidente della Commissione Sanità e Servizi Sociali della Regione Marche”, ed il dott. Fabrizio Volpini, nella sua qualità di “Assessore dei Servizi Sociali del Comune di Senigallia”, Comune capofila l’Ambito Territoriale nr. 8. In Italia per garantire competizioni elettorali più regolari ed una informazione imparziale, fu emanata una legge, la nr. 28 del 22.2.2000, che disciplina appunto la parità di accesso ai mezzi di informazione durante le campagne elettorali e la comunicazione politica. La norma non interessa solo chi è proprietario di mezzi di comunicazione di massa, ma anche chi riveste ruoli istituzionali: l’art. 9 vieta anche a chi amministra l’Ente pubblico di utilizzare mezzi o sfruttare la funzione che riveste per fare campagna elettorale per sé o per terzi. In altre parole, la norma pur non impedendo ad un Sindaco o ad un Assessore di fare campagna elettorale, tuttavia vieta loro di fare propaganda nell'esercizio delle proprie funzioni istituzionali e di utilizzare a tal fine mezzi, risorse, personale e strutture assegnati alle pubbliche amministrazioni. A mio parere quel convegno violava la norma in questione e per questo ho presentato l’esposto. Chiusa la campagna elettorale, ho ricevuto la comunicazione del Provvedimento assunto dall’Autorità per la Garanzia nelle Comunicazioni (AGCOM) che, nella seduta del 28 maggio 2015, ha ritenuto illegittima la condotta del Comune di Ostra e gli ha ordinato di pubblicare entro 24 ore dalla notifica del provvedimento e per 15 giorni consecutivi un messaggio recante l’indicazione della violazione compiuta e dell’ordine ricevuto dall’AGCOM. Nonostante l’ordinanza sia stata notificata dopo le elezioni, sono comunque soddisfatto che un organo terzo abbia sancito l’illeicità di quanto avvenuto e la censura di questa palese scorrettezza. Non ho, però, registrato alcuna presa d’atto da parte del Sindaco di Ostra o di quanti hanno concorso a commettere l’illecito rilevato. In realtà il Comune di Ostra si è limitato ad una anonima pubblicazione, di poche righe sul proprio sito, con cui si riferimento all’ordinanza. Tale attività del Comune di Ostra ha una portata notevolmente minore al rilievo che lo stesso Ente aveva dato al convengno in questine e certamente non raggiunge lo scopo che la legge si prefigge. La pubblicazione richiesta dall’Autorità per la Garanzia delle Comunicazioni, infatti, ha lo scopo di rendere pubblico il comportamento che ha violato la norma, sì che la stessa platea di coloro ai quali il messaggio era giunto potessero averne conoscenza e farsene una idea. A tal proposito allego a questo mio comunicato l’ordinanza integrale dell’AGCOM e il trafiletto pubblicato nel sito del Comune di Ostra, così che ogni lettore possa esprimere un proprio giudizio circa l’efficacia della “riparazione”, senza alcuna influenza. Per completezza aggiungo che quel convegno, organizzato dall’Associazione di promozione sociale “Seminaria”di Novate Milanese (MI) senza alcun bando, è costato € 1.900,00 (delibera di Giunta del Comune di Ostra n. 54 del 5.5.2015 e la successiva determina nr. 136 del 12 maggio 2015) Solo oggi ho potuto rendere noto quanto accaduto, poiché ho atteso il provvedimento dell’AGCOM, la reazione del Comune di Ostra, ed ovviamente gli atti deliberativi di quell’evento, che sono stati pubblicati solo il 27 e 28 maggio (molto dopo la conclusione del seminario e la richiesta di chiarimenti inviata dall’AGCOM al Sindaco di Ostra). Ora credo di aver fornito ai lettori tutti gli strumenti per poter giudicare quanto accaduto. Per quanto mi riguarda continuerò a segnalare l’accaduto anche agli altri organi preposti, affinchè possano perseguire ogni altro aspetto di illegittimità dell’accaduto.
da Massimo Olivetti
candidato alle elezioni regionali

mercoledì 27 maggio 2015

Olivetti: 'Per non passare da fessi, a proposito di rifiuti e sprechi'


E’ indubbio che la pressione fiscale abbia raggiunto livelli davvero insopportabili nella nostra vita, in particolare la tassa sui rifiuti. Parlando con alcuni di voi mi è stato più volte chiesto perché il costo che grava sulle famiglie per lo smaltimento dell’immondizia sia cosi alto e so che molti candidati che sono passati dalle nostre parti non hanno risposto a questa domanda.
In realtà la lievitazione delle tariffe è determinata anche da scelte sbagliate e dalla non volontà di perseguire i responsabili di queste scelte. Emblematica sul punto è la storia dell’impianto di compostaggio di Corinaldo. Nell’anno 2004 il Consorzio CIR 33 (composto dai 33 Comuni della Valle del Misa e del Nevola e della Valle dell’Esino, finalizzato alla gestione dei rifiuti in questi territori) decise di realizzare a Corinaldo un impianto di compostaggio aerobico dove i Comuni dovevano conferire il rifiuto umido che poi, fermentando in locali aperti, si sarebbe trasformato in compost da poter riutilizzare come fertilizzante in agricoltura. L’impianto, progettato ed approvato nel 2004, è costato alla nostra collettività ben 8.529.530,09 euro. E’ stato inaugurato nell’ottobre del 2008, con grande enfasi sui media (se vi fate una googlata, digitando le parole “inaugurazione impianto di compostaggio di Corinaldo” troverete da soli i tanti filmati ed articoli, che mostrano la soddisfazione dei “soliti” politici locali, che avevano deliberato ed inaugurato quell’impianto) ed è entrato in funzione nel maggio 2009. Appena pochi mesi dopo, però, fu subito chiaro che chi lo aveva progettato e i politici che avevano deciso di realizzarlo si erano dimenticati di un piccolo particolare: l’umido lasciato a macerare puzza (cosa nota a tutti, ma forse non ai tecnici ed ai politici che vollero quella struttura). Cominciarono le proteste delle popolazioni che abitavano nelle vicinanze e solo dopo circa tre anni dalla sua inaugurazione il Direttore dell’Impianto di Corinaldo dichiarò, senza mezzi termini, che il tanto osannato impianto di compostaggio, costato alla popolazione quasi novemilioni di euro, presentava “difficoltà gestionali dovuti ad una tecnologia obsoleta”. Ricordo che durante la riunione dei Sindaci, in cui venne affermato ciò, trasecolai sulla sedia, nel sentire quella frase. Come era possibile dichiarare obsoleto un impianto costato così tanto, dopo neanche trentasei mesi dalla sua entrata in funzione? E, soprattutto, di chi era la responsabilità di un simile scempio, e quali provvedimenti sarebbero stati presi verso chi l’aveva progettato e chi aveva deliberato di realizzarlo? Furono le domande che continuai a rivolgere con veemenza agli altri Sindaci, senza ricevere da loro alcuna risposta. Finchè ho rivestito la funzione di Sindaco ho sempre combattuto per avere questi chiarimenti e per far sì che lo spreco non fosse ripagato dai cittadini. Tuttavia, pochi mesi dopo il termine del mio mandato, l’ATA (organismo composto da tutti i Sindaci della Provincia), ottenuto un parere alquanto sibillino dalla Regione, deliberò la trasformazione dell’impianto: si decise così che solo una porzione di quest’ultimo sarebbe rimasta destinata alla fermentazione dell’umido, mentre il resto dell’impianto sarebbe stato utilizzato per la triturazione del secco, per poi stoccarlo nella stessa discarica. Il costo di questa operazione sarà di ulteriori € 5.700.000 di soldi pubblici che ovviamente pagheranno i cittadini. Ma non è finita qui: i lettori più attenti non si saranno certo dimenticati del fatto che l’impianto di Corinaldo è attualmente ancora di proprietà dei Comuni della Vallesina e delle Valli del Misa e del Nevola, che dovranno in quota parte cedere le loro quote agli altri Comuni della Provincia di Ancona. L’impianto così trasformato, in base ad una perizia commissionata dai nostri Comuni, risulta, a sua volta, avere un valore di € 5.700.000,00, stranamente pari al costo della trasformazione, ma ben inferiore ai circa 9 milioni di euro che era costato in origine. Non solo il bene si è deprezzato, ma i nostri politici hanno inoltre deciso che la quota parte di detto importo, che gli altri Comuni della Provincia dovranno pagare, ci verrà versata in comode 10 rate annue a partire dall’entrata in funzione del nuovo impianto!!! In poche parole i nostri lungimiranti amministratori hanno stabilito da un lato di trasferire subito agli altri Comuni della Provincia le quote dell’attuale impianto, così da cominciare subito i lavori (il cui costo ricadrà ovviamente sul costo del servizio), e dall’altro di incassare l’importo solo nei 10 anni successivi al termine dei lavori (previsto nel 2018). Il risultato per i residenti di queste due valli sarà ovviamente l’aumento consistente del costo della tassa sui rifiuti. Credo sia evidente come una simile condotta dei nostri politici non sia più accettabile. La mia speranza è che si possa finalmente parlare di questi problemi, sviscerandoli sia sotto l’aspetto politico che sotto quello tecnico, così da richiamare alle proprie responsabilità chi ha assunto certe delibere e nel contempo puntare ad un modo più corretto e conveniente per la collettività di gestire il bene comune.
da Massimo Olivetti

martedì 26 maggio 2015

Basta con le chiacchiere, è ora di agire: ecco i danni che sta creando il Misa lungo il suo corso

OSTRA VETERE - La strada del Coppetto, quella che costeggia il fiume Misa e che conduce ad uno dei più noti ristoranti della zona, sta crollando ed il suo processo è inesorabile ed inarrestabile. E tutto questo avviene nel totale disinteresse delle istituzioni preposte alla tutela del fiume, della strada e delle persone. Istituzioni che continuano a far finta di non vedere. Da tempo agli Enti di competenza sono stati chiesti inutilmente degli interventi per il ripristino – e la messa in sicurezza – di questa strada che, purtroppo, continua a franare portando con sé le piante secolari che la ornavano. I titolari del Ristorante Coppetto sono stremati. Ed in loro cresce la preoccupazione per il futuro. Ormai temono di dover, prima o poi, rinunciare allo svolgimento della loro attività che va avanti da 40 anni. “C’è ancora qualcuno – affermano - che è in grado di dimostrare che in
questo Paese il lavoro, fare impresa è ancora un
diritto?”.
Ma vediamo ciò che sta accadendo in quest’area, suddivisa tra i Comuni di Ostra e Ostra Vetere, a ridosso del Misa, uno dei fiumi ritenuti ormai, a ben ragione, tra i più pericolosi della nostra regione. Ed è per questo che va chiesto un intervento radicale dalla sorgente alla foce. I nostri amministratori (da quelli locali a quelli provinciali e regionali) debbono smetterla – soprattutto in periodo di campagna elettorale – di rimpallarsi l’un l’altro le responsabilità. E’ ora di intervenire. Se necessario di battere i pugni sul tavolo, di alzare la voce, questo sì, ma solo per far arrivare i fondi necessari per gli interventi. Gli scontri verbali da campagna elettorale servono a poco. Ed i cittadini (che sono poi gli elettori) anche per questo si stanno disaffezionando sempre più. Si vorrebbero meno polemiche personali e più interventi risolutori. Meno chiacchiere e più concretezza. Quella concretezza che, purtroppo, sembra mancare ai nostri amministratori.
Lungo la strada del Coppetto, a ridosso del fiume Misa, in territorio di Ostra e Ostra Vetere, al momento, la situazione è questa. Ed è, consentitecelo, da allarme rosso. Dopo le ripetute piogge degli ultimi mesi c'è stato un drastico peggioramento della condizione del fiume Misa che, da qualche anno, ha anche deviato il proprio corso. La strada che conduce al Ristorante Coppetto è attaccata al fiume ed è franata in più punti, portandosi dietro la lunga sequenza di alberi secolari che fiancheggiavano le sue sponde.
“Sono anni (dal 2012 e dopo gli eventi alluvionali più recenti) – affermano i proprietari del ristorante - che chiediamo l'intervento della Provincia, per scongiurare il peggio. Ma non c’è mai stato alcun intervento per la messa in sicurezza degli argini. Abbiamo sempre provveduto, con i nostri mezzi finanziari, alla manutenzione della strada, pur con mille difficoltà. L’avevamo anche asfaltata, per offrire un migliore servizio infrastrutturale alla nostra clientela, e ad oggi la vediamo tracimata per gran parte, sul greto del fiume. A metà febbraio, grazie al supporto del Comune di Ostra, ne abbiamo rifatto un tratto di circa 200 metri, ma il totale degrado ed abbandono del fiume rischia di compromettere anche questa nuova porzione. Siamo disperati, inascoltati ed ormai privi di mezzi”.
Noi proponiamo le foto di quanto sta accadendo lungo la strada del Coppetto. Sono immagini molto significative. Capaci di far comprendere, con pienezza, la situazione. Qualcuno, a questo punto, deve battere un colpo. Solo così si può continuare ad essere chiamati amministratori (comunali, provinciali, regionali…). Altrimenti, se non si è in grado di intervenire, meglio dimettersi. E lasciare ad altri il compito di amministrare un territorio che rischia di andare in rovina. E, soprattutto, è ora di rendersi conto che il fiume Misa rappresenta un pericolo. Per tutti. Non solo per chi vive a suoi margini a Senigallia.