mercoledì 26 settembre 2018

Scuole, ad Ostra “un’intensa attività in vista del nuovo anno scolastico”


Intensa l’attività svolta nelle scorse settimane sui plessi scolastici. Operai comunali, imbianchini, cartongessisti, idraulici in frenetica successione hanno condotto piccole manutenzioni e attività di riqualificazione nei plessi della scuola primaria e dei plessi dell’infanzia.
Numerosi interventi sono stati resi necessari per l’aumento della popolazione scolastica alla scuola dell’infanzia Biancaneve e per organizzare degnamente oltre alla nuova aula, due nuovi spazi per le attività individualizzate.
Innovazioni in campo per entrambe le scuole dell’infanzia per contenere i disagi acustici soprattutto nei momenti dedicati alla merenda e al pasto, infatti per eliminare il grande problema del riverbero, che rendevano difficoltose le attività, sono stati istallati pannelli e tendaggi.
Per le scuole primarie numerosi spostamenti di materiale e dotazioni per consentire agli iscritti alla Don Morganti e alla Crocioni di conquistare l’avvio dell’anno scolastico in tutta serenità.
Grande soddisfazione per l’operato svolto dal numero sempre più esiguo di operai comunali che hanno avuto un calendario intenso di compiti da svolgere nelle scorse settimane per traslocare gli arredi, completare i lavori, rinfrescare le strisce pedonali.
Procede anche la realizzazione della nuova palestra a servizio delle scuole primarie.
Andrea Storoni

martedì 11 settembre 2018

Senigallia Bene Comune: “Terre della Marca Senone una farsa inutile”. Mansanta chieda scusa e si dimetta


La seduta del Consiglio comunale dell’Unione Le Terre della Marca Senone, tenutasi il 4 settembre, per quanto accaduto, è stata esempio lampante del senso delle istituzioni che hanno i membri della maggioranza.
Quella di martedì era la prima seduta operativa, dopo quella inaugurale.
Desolante è stato vedere lo stile irrispettoso tenuto dal presidente Mansanta e le parole pronunciate in una pausa: “Oh, gli vorrei dare una scarpata! Ritiro tutto quello che ho detto. Tempi tre minuti a intervento, un intervento singolo, replica due minuti. Così imparano…!” (Questo il link a cui ascoltarlo: si trova al minuto 2h 48’ e 25’’).
Stigmatizziamo le parole pronunciate, esprimiamo solidarietà al Consigliere Bello e ci uniamo alla richiesta di dimissioni di Mansanta, ovviamente dopo che lo stesso avrà chiesto scusa per la sua condotta.
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Per il resto, il Consiglio dell’Unione ha mostrato la sua vera natura: una “creatura” voluta dal sindaco di Senigallia, il quale per inciso si è ben guardato dal partecipare alla seduta.
Era impegnato a Roma, mentre, come previsto dall’ordine del giorno del Consiglio dell’Unione per i punti 3 – 5 – 6 e 7 (Vedere l’allegato), avrebbe dovuto essere presente per esporre le linee programmatiche decise dalla Giunta dell’Unione dei Comuni (punto 6) e gli altri tre punti.
Se ne deduce quindi, stando al comportamento di Mangialardi, che illustrare e discutere le attività intraprese o da intraprendere dall’unione dei comuni può tranquillamente attendere: non è così importante come sbandierato in continuazione dalle maggioranze dei 7 comuni.
Pertanto la relazione e la successiva discussione delle linee programmatiche è stata rinviata dal vice-presidente …………………
Un consiglio dell’unione, visti i rinvii degli altri due “punti importanti”, il punto 3 e il punto 7, definibile come una brutta passerella mediatica trasformatasi in una farsa e inutile perdita di tempo!

Allegati

mercoledì 5 settembre 2018

Bello sull'Unione dei Comuni: "La seduta consiliare una farsa grottesca"


Relativamente alla seduta consiliare dell’Unione dei Comuni ‘La Terra della Marca Senone’, tenutasi martedì pomeriggio, è opportuno fare alcune considerazioni, soprattutto perché in quella seduta sono emerse contraddizioni politiche in seno all’Unione stessa, irregolarità contabili e amministrative, nonché violazioni di leggi, di Statuto e di Regolamento, che non possono e non debbono essere sottaciute.
1) Anzitutto, la grave assenza del Presidente Mangialardi, che non si è degnato di presenziare alla seduta, nella quale avrebbe dovuto illustrare le linee programmatiche dell’Unione. Linee programmatiche, tra l’altro, non dibattute non solo per l’inaccettabile assenza del Presidente-Sindaco Mangialardi, ma anche per l’incapacità politica dei Sindaci-Assessori della sua Giunta (Storoni, Serrani, Bomprezzi, Conigli, Pancotti e Tassi), che hanno deciso – più per timore referenziale al loro ‘capo’ e per l’assenza anche del deus ex machina di tutta l’Unione, cioè Maurizio Mandolini, che è di fatto l’autore e l’estensore di tutti gli atti di questo nuovo Ente - di rinviare l’argomento perché probabilmente incapaci politicamente di illustrarle al Consiglio oppure perché non ne hanno verosimilmente coscienza. La verità è che, l’unico punto iscritto all’ordine giorno degno di tale nota è stato rinviato a data da destinarsi con l’assordante silenzio della maggioranza PD dei Consiglieri, oramai proni ad ogni decisione dei vertici politici dell’Unione. Ovviamente, tutto ciò deve far riflettere. Anche perché, dopo i proclami di Mangialardi e di quelli dei sindaci dei Comuni associati sulla necessità e sulla peculiarità di questa Unione, ma soprattutto dopo aver sottolineato che quest’Unione rappresenti la capacità vera di buona amministrazione di area vasta, di maturità amministrativa e di capacità gestionali, ci saremmo aspettati un coinvolgimento diverso, più sentito, immediato, preparato da parte dei rappresentanti di governo e di maggioranza. Invece, ieri pomeriggio, abbiamo assistito ad una farsa, ad una raffigurazione teatrale, in cui gli attori protagonisti (sindaci e consiglieri di maggioranza PD) non sono riusciti a dissipare dubbi e perplessità ancora presenti su questa operazione, che nulla ha a che fare con lo sviluppo e la crescita di questo territorio. Dopotutto, non c’è da biasimarli, anche perché il contenuto delle linee programmatiche non solo è scarno di contenuti concreti, ma non ha alcuna ‘direzione’ certa. Questa Unione, in poche parole, è solo un esperimento politico, in cui non vi sono unità di intenti ed il cui contenuto manca di obiettivi e di risorse. Le linee-guida, che avrebbero dovuto essere discusse, sono semplicemente lo spettro di una enunciazione di principi generali, a cui non segue alcun elemento di indirizzo concreto, ragionevole ed accettabile. 2) La seduta di ieri pomeriggio ha rappresentato l’apoteosi di ‘qualcosa’, che non esiste se non sulla carta e nell’immaginario di coloro, che hanno voluto questa Unione dei Comuni e che l’hanno votata a scatola chiusa, senza rendersi conto del danno perpetrato non solo ai Comuni delle Valli del Misa e del Nevola (Ostra, Ostra Vetere, Trecastelli, Arcevia, Serra de’ Conti, Barbara), ma anche allo stesso Comune di Senigallia, nonostante sia l’ente che ne tragga e ne trarrà più benefici in termini politici e finanziari. In termini politici perché Mangialardi e il PD hanno di fatto depauperato i piccoli Comuni di ogni capacità decisionale ed operativa, destinandoli a meri esecutori di decisioni assunte dal ‘despota’ Mangialardi e dalla sua ‘corte’ legata al PD; in termini finanziari, invece, perchè questa Unione altro non è che lo strumento per aggiustare e risolvere in modo definitivo – sempre che l’operazione vada a buon fine – gli innumerevoli problemi di natura economico-finanziaria ed amministrativa che l’Amministrazione comunale di Senigallia ha creato negli anni con azioni, tra l’altro e non da ultimo, evidenziate in una serie di diffide e di irregolarità gravissime, che gli ispettori del Ministero dell’Economia e Finanze hanno inviato più di un anno fa al Comune in una cospicua Relazione, a cui ancora il Comune deve rispondere con le sue controdeduzioni. Insomma, la seduta di ieri pomeriggio ha dimostrato – anche se non ve fosse necessità – che questa Unione è stata il frutto di una costrizione partitica del PD senigalliese nei confronti dei Comuni vallivi, che a maggioranza (cioè solo con i voti delle maggioranze targate PD e dei sindaci targarti sempre PD dei Comuni di Trecastelli, Ostra, Ostra Vetere, Serra de’ Conti, Barbara ed Arcevia) hanno deliberato la costituzione di una ‘gabbia’, in cui solo Senigallia ha l’egemonia assoluta e il comando di tutta la struttura, dei settori più importanti e degli strumenti operativi più rilevanti. 3) Una nota dolente va espressa anche per le modalità organizzative dei lavori della seduta del Consiglio. Sia il Presidente Mansanta che il Segretario Generale dell’Ente non sono riusciti a gestire la riunione. Ciò in mancanza di un puntuale Regolamento, che disciplinasse tali aspetti. Nella Conferenza dei Capigruppo, convocata più di dieci giorni fa, questa situazione era stata posta all’attenzione di Mansanta e del Segretario, ma ovviamente durante la seduta del Consiglio non aver voluto preventivamente concordare in modo puntuale l’organizzazione dei lavori consiliari, ha prodotto confusione e limitazioni a dir poco indecenti. Probabilmente, il Presidente Mansanta vorrebbe ridurre il Consiglio dell’Unione ad un semplice ‘consiglio di amministrazione’, alla sua mercé e a quella di Mangialardi, in cui i provvedimenti vengano adottati semplicemente alzando la mano e nel più ossequioso silenzio di tutti. Ebbene, se fosse così, sappia fin da ora Mansanta, e la maggioranza PD di questa Unione, che così non è e non sarà! 4) La questione più grave, che il Consiglio ha dovuto affrontare è stata, però, la proposta di nomina del Revisore dei Conti dell’Unione. Di fronte a richieste di chiarimento sui criteri di ripartizione della spesa tra i Comuni, sulla provenienza delle risorse per la copertura di tale spesa, sulla esistenza o meno di un bilancio dell’Unione e sulla regolarità tecnico-contabile della proposta di delibera iscritta all’ordine del giorno, si è rasentato il ridicolo, ma soprattutto abbiamo compreso come questa Unione navighi a vista. In poche parole, la Giunta dell’Unione ha presentato al Consiglio un atto, a cui mancava il parere di regolarità tecnico-contabile ovvero di regolarità tecnica, che obbligatoriamente necessita allegare al provvedimento posto in discussione. Ma in questa proposta di delibera non solo mancava il parere (e ciò di fatto avrebbe comportato vizi di illegittimità gravi tali da rendere l’atto annullabile con conseguenze, sotto il profilo della responsabilità contabile e amministrativa, aventi natura di illecito qualora l’atto fosse stato approvato), ma al suo interno non era precisato nemmeno su quale capitolo di bilancio avrebbe dovuto imputarsi la spesa, considerando poi che l’Unione, ad oggi, non ha alcun Bilancio approvato o schema di bilancio in fieri. A questo punto, nessun componente della Giunta (tanto meno l’Assessore-Sindaco con delega alle risorse finanziare) è stato capace e in grado di dare risposte plausibili ai tanti dubbi sollevati dall’opposizione. A tal punto che, proprio in base alla mia proposta di rinvio del provvedimento per palese violazione di legge, la maggioranza è stata costretta a prendere atto della situazione e votare, insieme all’opposizione, il rinvio della proposta di nomina del revisore dei conti, ammettendo gli errori, le violazioni e l’inopportunità di una ‘pratica’ inaccettabile.

Capogruppo della Lega al Consiglio dell’Unione dei Comuni

lunedì 3 settembre 2018

Ostra: Progetto Ostra: "L'anno scolastico inizia con una certezza, il rincaro delle tariffe"

L’anno scolastico 2018/2019 inizierà con un’amara “sorpresa” per i genitori degli alunni delle scuole di Ostra: un aumento del 25% di tutte le tariffe dei trasporti scolastici ed un aumento altrettanto consistente del costo della refezione per le scuole dell’Infanzia.
Così, ad esempio, il trasporto scolastico per il primo figlio che va alle Medie o alla Primaria non costerà più alla famiglia 190,00 euro ma 237,50 € (con un aumento della tariffa di ben 47,50 euro!!!); il trasporto scolastico per il primo figlio che va alla scuola dell’Infanzia non costerà più alla famiglia 200,00 euro ma 250,00 € (con un aumento della tariffa di ben 50,00 euro!!!). Per le famiglie che hanno un bambino alla scuola dell’Infanzia l’aumento del trasporto si sommerà a quello della quota fissa della refezione con un aumento di ben 80 euro. Quest’aumento così rilevante dei costi, che non ha precedenti nella storia della nostra città, graverà in modo davvero pesante su tutte le famiglie, specie su quelle che hanno più figli e la cosa che sorprende è che il Sindaco, interessato più ad autoincensarsi che ad agire come il suo ruolo gli imporrebbe, si è ben guardato dall’informare i genitori di questo ingiustificato rincaro.
Ancora più sorprendente è che tale aumento avviene proprio quest’anno, in cui la Giunta ostrense ha deciso di procedere con l’accorpamento della scuola Primaria di Pianello con quella di Ostra, nel plesso di Via Europa, all’apparenza rifacendosi alla richiesta di finanziamento del 2011 (ma se davvero questa fosse la causa, l’accorpamento sarebbe dovuto avvenire nel 2014, anno in cui terminarono i lavori alla “Crocioni” e non nel 2018), ma di fatto dovuta alla circostanza che all’interno dello studio di vulnerabilità sismica della “don Morganti”, vi è un cronoprogramma che impone, entro il 2018, un intervento di miglioramento sismico del plesso, consistente in un ispessimento murario o in un consolidamento in fibre di carbonio, che questa Amministrazione non ha eseguito nei termini stabiliti, pertanto, allo stato attuale l’edificio non risulta più sicuro.
E così ricomincia un nuovo anno scolastico tra enormi rincari, notevoli disagi e soprattutto con bambini e ragazzi costretti a frequentare scuole non sicure, in particolare la scuola dell’Infanzia “Biancaneve” (indice di vulnerabilità pari a 0,230) che quest’anno vedrà istituita una sezione in più a causa dell’aumento delle iscrizioni, e la secondaria di primo grado “Menchetti” (indice di vulnerabilità pari a 0,293).
Dal 2015 ad oggi abbiamo cercato di attirare l’attenzione del primo cittadino sul problema, abbiamo suggerito proposte, presentato innumerevoli interrogazioni in Consiglio Comunale, scritto tanti articoli, promosso diverse riunioni pubbliche, senza, però, sortire alcun effetto in Storoni, se non le solite vacue ed infondate promesse basate su progetti onirici, assistendo inermi ai tanti finanziamenti in materia di edilizia scolastica, aggiudicati dai Comuni limitrofi negli ultimi due anni, cui Ostra non ha neanche partecipato.
Non possiamo più tollerare questa condizione di stallo né possiamo attendere oltre che il Sindaco capisca la gravità e l’urgenza della situazione, così abbiamo deciso di intraprendere altre vie che nei prossimi giorni vi illustreremo.
  da Progetto Ostra
www.progetto-ostra.it