lunedì 26 febbraio 2018

Vasche d’espansione e lavori sul Nevola contro il rischio esondazioni nell’area Zipa allagata nel 2014


OSTRA – Bilancio, tari, Iuc e mitigazione del rischio idraulico a Casine. Sono i temi del prossimo consiglio comunale di Ostra convocato per martedì 27 febbraio. Temi importanti per cui si preannunciano discussioni politiche accese.
All’ordine del giorno sono infatti inseriti l’approvazione del piano finanziario per la tassa rifiuti (TA.RI.) e per l’Imposta Unica Comunale (I.U.C.) relative all’anno 2018, l’approvazione del bilancio di previsione finanziario 2018-2020, nonché la proposta di mitigazione del rischio idraulico dell’area produttiva ZIPA ai sensi delle norme contenute nel P.A.I., il piano di assetto idrogeologico di cui il Comune si è dotato.
Stretta tra la provinciale 12 “Corinaldese”, la variante all’Arceviese sp 360/1 e la provinciale 18 Jesi-Monterado, l’area Zipa è di particolare interesse perché ospita insediamenti produttivi e altri ne potrebbero sorgere in futuro. Ma la zona venne interessata dall’esondazione del 3 maggio 2014 del fiume Nevola, affluente del Misa, finendo allagata sotto oltre un metro e mezzo di acqua e fango. Proprio dove si sarebbe dovuta realizzare la centrale a biogas.
Per arrivare a garantire maggior sicurezza e permettere altri insediamenti, alcuni tecnici incaricati dalla Zipa ostrense hanno realizzato uno studio di fattibilità che possa mitigare il rischio di allagamento attraverso la manutenzione straordinaria del Nevola e la realizzazione delle vasche di espansione. Elementi questi che hanno portato l’amministrazione comunale a intraprendere un percorso sviluppato su tre fasi comprendendo, a seguito dei lavori di messa in sicurezza, anche una deperimetrazione del PAI, limite tecnico per poter insediare altre imprese nel lotto.
L’anticipazione dei lavori di manutenzione straordinaria del fiume Nevola diventa quindi prioritaria, come ha spiegato il sindaco di Ostra Andrea Storoni – per garantire maggior sicurezza alle imprese presenti nell’area di Casine. Ma nell’idea di fondo sottoposta al comitato tecnico che ha valutato il processo, si vuole consentire, a chi si vorrà insediare sui lotti già urbanizzati, di poter costruire attraverso proposte di mitigazione del rischio accettabili. Accettabili come rischiare di vedersi arrivare nella propria azienda solo 60 anziché 160 cm di acqua e fango (FOTO in alto).
Di tutto questo e dei lavori che dovranno seguire nelle successive fasi si parlerà dunque nella seduta che avrà inizio alle ore 21 del 27 febbraio, nella sala consiliare del municipio di piazza dei Martiri.

sabato 24 febbraio 2018

Progetto Ostra, "Persi importanti finanziamenti di edilizia scolastica"


È stato pubblicato nel supplemento ordinario n. 9 della Gazzetta Ufficiale del 20 febbraio 2018 il Decreto n. 1007 del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca (MIUR) del 21.12.2017 che individua gli Enti beneficiari delle risorse relative al Fondo Infrastrutture previsto dalla Legge di bilancio per il 2017, per gli interventi di messa in sicurezza e di adeguamento sismico degli edifici scolastici.
Con questo decreto il Ministero ha messo a disposizione dei Comuni Italiani la somma di € 1.058.255.963,00 per l’attuazione di interventi di adeguamento sismico o di nuova costruzione (nel caso in cui il recupero degli edifici esistenti non sia conveniente), nonché per interventi finalizzati ad ottenere il certificato di agibilità delle strutture, per interventi di messa in sicurezza a seguito delle indagini diagnostiche sui solai e controsoffitti, e per l’adeguamento degli edifici alle norme antincendio.
Il decreto, che vi alleghiamo per opportuna conoscenza (http://italiasicura.governo.it/site/home/news/articolo2377.html), prevede, come condizione per la concessione del finanziamento, che entro il 20 agosto 2019 i Comuni ammessi al finanziamento approvino il progetto esecutivo dell’opera ed effettuino l’aggiudicazione dei lavori almeno in via provvisoria (art. 2 del Decreto ministeriale).
Quindi per partecipare al bando non era necessario neanche avere un progetto esecutivo dell’opera!
Non nascondiamo che la notizia ci ha aperto il cuore: è ormai noto come la situazione strutturale e antisismica delle scuole ad Ostra sia a dir poco preoccupante, dal momento che ben 4 plessi su 5 presentano indici di vulnerabilità sismica bassissima (la scuola “A. Menchetti” pari a 0,293, la “Biancaneve” pari a 0,230, la “Peter Pan” di Casine pari a 0,484 ed infine la scuola primaria “Don A. Morganti” di Pianello pari a 0,500). Abbiamo quindi letto con trepidazione l’elenco dei Comuni marchigiani destinatari delle risorse, convinti di trovarci Ostra e, tra i numerosi beneficiari, abbiamo visto che il Comune di Arcevia ha ottenuto un finanziamento per 1,5 milioni di euro, il Comune di Senigallia per 2 milioni, il Comune di Corinaldo per 1,3 milioni ed Ostra Vetere per € 155.000.
Purtroppo, con enorme amarezza, abbiamo dovuto prendere atto che nessuna scuola di Ostra era stata inserita nell’elenco degli interventi finanziati; pertanto, siamo andati ad esaminare anche gli interventi in attesa di finanziamento ed anche qui abbiamo ritrovato il Comune di Senigallia, con ben 4 interventi su altrettanti edifici scolastici, ma niente per Ostra.
Di fatto il Comune di Ostra non ha partecipato alla richiesta di finanziamenti previsti con la Legge di bilancio 2017 nonostante, come detto, lo stato delle nostre scuole sia davvero grave e soprattutto nonostante la promessa (non mantenuta) fatta ai numerosi genitori presenti alla partecipata riunione pubblica che avevamo convocato a Casine due anni fa, durante la quale Storoni aveva garantito loro che si sarebbe attivato per reperire finanziamenti per mettere in sicurezza gli edifici scolastici.
Inoltre, sorprende constatare come il Comune di Ostra Vetere abbia presentato domanda e sia stato anche ammesso al contributo ben sapendo che Ostra ha stipulato una convenzione (di cui è capofila) in materia di edilizia scolastica proprio con Ostra Vetere già dalla fine del 2014. Inevitabile quindi chiedersi: qual è stato il vantaggio di questa convenzione, peraltro rinnovata il 20.12.2017, se Ostra Vetere ha partecipato al Bando ed Ostra no?
Ma non è tutto. Il Sindaco, infatti, non sembra proprio avere affatto chiare le idee su quello che sarà il futuro dell’edilizia scolastica, in quanto finora su questa materia ha assunto due linee programmatiche diverse che cozzano nettamente tra loro: la prima, è quella contemplata all’interno della Delibera di Giunta n. 58 del 30.05.2017 (http://www.halleyweb.com/c042035/zf/index.php/atti-amministrativi/delibere/dettaglio/atto/G9XpreETEaz0-A) con la quale si dichiara di voler realizzare un nuovo plesso per la Scuola Primaria per tutto il territorio comunale in zona ex Fornace con conseguente spostamento della scuola “A. Menchetti” nel sito di V. Europa; la seconda, invece, è quella riportata soltanto cinque mesi dopo all’interno del Piano Triennale delle Opere Pubbliche 2018/2020 allegato alla Delibera di Giunta n. 107 del 14.11.2017 (http://www.halleyweb.com/c042035/zf/index.php/atti-amministrativi/delibere/dettaglio/atto/G9XprMkTEaz0-A) dove si afferma che per l’anno 2019 sono previsti gli adeguamenti sismici della scuola Media per un importo di ben 2 milioni di euro e della materna di Ostra per 550mila euro. Peccato solo che questi ultimi due progetti di adeguamento siano stati assunti con grave ritardo dal momento che i contributi per tali interventi sono già stati distribuiti e sappiamo bene quanto sia difficile che una tale occasione si possa ripresentare a breve.
Morale della favola: per volontà politica o per sua inettitudine (gli concediamo il beneficio del dubbio), il Sindaco si è clamorosamente lasciato sfuggire una preziosissima chance per mettere definitivamente in sicurezza i nostri malconci edifici scolastici; il prossimo anno scadrà il mandato di Storoni e della sua Giunta e nel frattempo per le scuole non sarà stato fatto ancora nulla.
Considerati, dunque, i non-risultati ottenuti in questo ed in altri settori, non sarà forse il caso che Sindaco e Giunta rassegnino seduta stante le proprie dimissioni?

da Progetto Ostra
www.progetto-ostra.it

venerdì 23 febbraio 2018

Unione dei Comuni, per ora si uniscono le opposizioni consiliari dei 7 paesi aderenti

SENIGALLIA – Le minoranze consiliari dei paesi aderenti all’unione dei comuni “Le Terre della Marca Senone” fanno voce unica. Un’unica voce con la quale evidenziano le numerose criticità emerse sia nella fattibilità e utilità, sia nell’iter che ha portato alla nascita di questo ente di secondo livello (non direttamente votato dai cittadini), così come nella rappresentatività democratica in seno al nuovo consiglio che verrà eletto.
«È questo il primo passo nel percorso che le opposizioni e minoranze consiliari dei sette comuni aderenti stanno condividendo – spiega Massimo Olivetti, ex sindaco e capogruppo della lista Progetto Ostra -. Un percorso che vuole portare alla popolazione le informazioni e i dati sull’unione “calata dall’alto”, senza partecipazione, senza progettualità né dati. Un contenitore su cui c’è molta confusione, anche tra gli stessi sindaci aderenti. Chi detta quindi le regole al suo interno? Noi vogliamo che sia un ente democratico, che possa migliorare i servizi e far risparmiare i cittadini anche dei comuni dell’interno e non solo Senigallia che sembra voglia redistribuire i suoi costi nella vallata come già fatto con il dirigente dei servizi sociali Mandolini».
«È un ente locale nato senza che fossero specificate le funzioni o la copertura finanziaria – sottolinea Nicola Peverelli, consigliere comunale di Trecastelli nella lista di minoranza Trecastelli ai Cittadini – come prevede invece il Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali (Tuel, decreto legislativo n. 267/2000 – aggiornato). Così come mancano i dati che ci possano confermare la bontà dell’operazione o il risparmio per i cittadini. Vogliamo convocare i consigli comunali per chiedere in sede di autotutela l’annullamento della delibera con cui è stato approvato recentemente lo statuto. Sarà un’opportunità per ripensare l’unione e, stavolta, per informare i cittadini».
Il “no” deciso e convinto arriva anche da Ostra Vetere: tramite la consigliera Giuseppina Codias si è sottolineato che l’unione sarebbe su due binari: da una parte Senigallia con le sue caratteristiche, ente capofila, dall’altro i comuni della vallata, simili tra loro per morfologia, territorio, caratteristiche e tradizioni. «Difficile pensare che l’unione il motore trainante dell’unione possa mettersi al servizio anche dei comuni più piccoli dell’interno, se ha da pensare al suo milione di turisti – spiega l’esponente di Patto per Ostra Vetere -. Se pensiamo alla polizia locale, c’è il rischio che risorse umane vengano spostate in base alle necessità e che vi siano periodi in cui l’interno sia più scoperto. Così come fa pensare la fretta con cui sono stati presentati e approvati gli atti, tenuti prima in gran segreto. Per non parlare poi delle dure clausole di recesso per quegli enti che vorranno uscire dall’unione dei comuni».
Trasparenza, rappresentatività democratica ed economicità dell’unione dei comuni sono anche i temi che il consigliere di minoranza di Senigallia Bene Comune, Giorgio Sartini, ha già esposto in più di un’occasione. Vi sono delle regole, quelle del Tuel – spiega – a cui i sindaci aderenti non si sono attenuti. L’art. 32 del d.lgs 267/2000 dice espressamente che “il presidente è scelto tra i sindaci dei comuni associati” quindi non deve essere per forza Mangialardi; che “la giunta è scelta tra i componenti dell’esecutivo dei comuni associati” e non tra i sindaci. Servono persone tecniche, non politiche. Infine, che “il consiglio è composto […] garantendo la rappresentanza delle minoranze e assicurando la rappresentanza di ogni comune”. Con lo statuto approvato su cui non hanno accettato emendamenti noi siamo praticamente fuori da ogni previsione del Tuel».
In ogni caso, il primo passo è appunto quello della richiesta di annullamento delle delibere di ogni singolo comune che hanno portato all’approvazione dello statuto. Se la risposta sarà quella di una revisione dell’atto, ci saranno margini per una discussione che già si immagina molto accesa; se così non fosse, allora le opposizioni dei sette comuni daranno il via a iniziative di altro tipo. Su eventuali passi indietro però, la dice lunga il fatto che già nello studio di fattibilità vi fosse la dead line del 1 marzo in modo da anticipare il valzer di elezioni comunali che partiranno in primavera e con cui verranno rinnovati i consigli della maggior parte dei comuni.

mercoledì 14 febbraio 2018

Progetto Ostra solleva il caso sulla disparità tra “strade di serie A e serie B”. Nel mirino la temporanea chiusura di via del Paradiso, effettuata senza prima avvisare i residenti

 
Riteniamo utile dare seguito alla segnalazione di un cittadino (https://www.facebook.com/progettoostra2014/posts/1698858363493973), inviata come lettera aperta all’Amministrazione Storoni, e successivamente anche a noi per conoscenza, che lamentava un grave disservizio: la chiusura della strada comunale di via del Paradiso, a ridosso del centro storico, lo scorso mercoledì 7 febbraio.
Il motivo di tale provvedimento è da ricercare nella rottura di una fognatura, pertanto i lavori di ripristino sono di competenza della Multiservizi che ha subito preso atto del problema. Il punto è che questa strada è stata chiusa al transito senza che i cittadini residenti fossero stati preventivamente avvertiti di tale disposizione e senza fornire loro la minima informazione.
La persona in questione, nella sua segnalazione, ha sollevato legittimi interrogativi, rimarcando il fatto che solo per puro caso le sue auto non erano in garage, altrimenti sarebbero rimaste bloccate dentro la sua proprietà per svariati giorni. Ma la cosa che lascia senza parole è l’assoluta mancanza di informazioni: i residenti hanno, di fatto, trovato chiusa la strada comunale (unica via d’accesso per le proprie abitazioni) senza nemmeno un avviso lasciato nella cassetta della posta. Niente.
Per tale motivo, il suddetto cittadino residente lungo la via interdetta ha parlato direttamente con l’Assessora Paolinelli ed il Sindaco Storoni, ricevendo da quest’ultimo la risposta che al momento dell’avvio dei lavori il Comune di Ostra non era stato informato di nulla e rimpallando le responsabilità della riparazione alla Multiservizi.
La risposta fornita dal Sindaco di Ostra è grave e fuori luogo per due aspetti.
Primo, la strada è pubblica e comunale, quindi l’Amministrazione non può disinteressarsi del problema scaricando semplicemente le proprie responsabilità su altri, ma deve attivarsi per una rapida soluzione interfacciandosi con i soggetti preposti al ripristino, vigilando sulle attività ed informando i residenti che, loro malgrado, si ritrovano a subire una situazione di disagio.
Secondo, ed ancor più grave, è l’aver mentito ai cittadini sapendo di mentire: i documenti, infatti, dimostrano chiaramente che non solo il Comune di Ostra era stato avvisato di questo problema proprio dalla Multiservizi, la quale in data 07.02.2018 aveva richiesto di regolamentare la circolazione e la sosta veicolare in via del Paradiso nel tratto indicato, ma che nella stessa data il Comandante Latini emanava l’ordinanza n° 11 che prevedeva la chiusura di via del Paradiso per il ripristino della sede stradale a seguito della rottura della fognatura per un periodo di circa due settimane.
Altro che il Comune non sapeva nulla!
È decisamente curioso quanto capitato ad Ostra: da un lato ci sono strade pubbliche comunali che vengono chiuse senza dire nulla e per le quali il Comune si disinteressa scaricando su altri le risoluzioni; dall’altro esistono strade private, come accaduto per una traversa di via Massa, su cui lo stesso Comune interviene con propri uomini e mezzi per problemi similari, ma in questo caso bisogna vantare le giuste conoscenze… o almeno essere parenti del Vicesindaco.

sabato 3 febbraio 2018

Ostra: Palazzetto dello Sport, come creare problemi quando prima non c'erano


In merito alla situazione problematica in cui versa il Palazzetto dello Sport di Ostra, il Sindaco Storoni sta rispolverando il suo ben noto repertorio.
Prima nega il problema con i soliti giochi di parole (“non è opportuno parlare di incuria essendo il servizio regolarmente affidato ad un soggetto esterno”) poi cerca di scaricare sugli altri le eventuali responsabilità (nel caso specifico, sembra tirare in ballo le associazioni sportive, che in passato hanno gestito il Palazzetto ed ora, invece, avrebbero negato la loro disponibilità). Le criticità di questa struttura sono state denunciate da tempo dalle associazioni e degli utenti che la utilizzano; recentemente si è addirittura verificato un episodio di dispnea provocato dalla polvere eccessiva e dalla sporcizia: se ancora si definisce “inopportuno” il termine incuria, dobbiamo pensare che il Sindaco non ha preso in considerazione nessuna segnalazione e non ha effettuato nessun tipo di verifica. E, cosa altrettanto grave, la deplorata mancata collaborazione delle associazioni sportive di Ostra, che negli ultimi anni avevano reso il Palazzetto un luogo efficiente, curato e pulito, è da attribuire unicamente alle inaccettabili condizioni presentate nel Bando redatto al momento di rinnovare il servizio di gestione delle varie strutture sportive del Comune.
Infatti, per € 9.000 annuali chi si fosse aggiudicato l’appalto avrebbe dovuto gestire 3 plessi sportivi: il PALAZZETTO DELLO SPORT, la PALESTRA della SCUOLA “MENCHETTI” e la PALESTRINA della SCUOLA “CROCIONI”. L’elenco dei compiti da svolgere, come da capitolato del Bando, è lungo ed impegnativo; in questa sede ci limitiamo a riportare i più importanti:
· SERVIZI DI CUSTODIA E SORVEGLIANZA che prevedono il controllo della regolare entrata/uscita dell’utenza (inclusi pubblico e scolaresche), verifica dei titoli autorizzativi degli utenti, verifica del rispetto dei calendari delle attività sportive, posa delle attrezzature necessarie alle attività sportive, assistenza tecnica durante le manifestazioni con pubblico.
· GESTIONE E CURA DELLE STRUTTURE comprese le manutenzioni ordinarie dei beni mobili, immobili ed attrezzature (inclusi lavori edili, impianto idraulico, cura pavimentazione e piccoli interventi di falegnameria), acquisto di mezzi e materiale necessario la tali interventi, cura delle aiuole e pertinenze, manutenzione corpi illuminanti, smaltimento rifiuti, pulizia ed igiene delle s Come era prevedibile, nessun soggetto ha partecipato alla gara alle suddette condizioni ed il Bando è andato deserto per ben due volte.
A questo punto l’Amministrazione decide quindi di assegnare il servizio mediante una procedura ristretta a 4 soggetti con base d’asta di € 8.250 (det. R.G. n. 472 del 19/07/2017), affidandolo poi direttamente ad una cooperativa per € 8.249 (det. R.G. n. 530 del 16/08/2017). La motivazione per l’assegnazione diretta è quasi surreale: l’offerta economica viene ritenuta congrua e vantaggiosa per l’ente, in quanto comunque inferiore alla base d’asta stabilita nelle precedenti gare d’appalto andate deserte.
Attenzione, però! L’Amministrazione si guarda bene dall’informare che anche il capitolato è mutato radicalmente: i plessi da custodire da 3 diventano 2 (restano il PALAZZETTO DELLO SPORT e la PALESTRA della SCUOLA “Menchetti”), mentre fra i compiti da svolgere restano solo:

· APERTURA/CHIUSURA DELLE STRUTTURE SPORTIVE
· PULIZIA ED IGIENE
Come si nota chiaramente, molti degli incarichi più gravosi ed impegnativi sono stati eliminati, quindi le due offerte non sono più confrontabili. Nonostante questo, il servizio appaltato si rivela gravemente inadeguato. Piuttosto che ricorrere al solito giro di vuote parole, il Sindaco ci dica: come mai il secondo bando è stato inviato solamente a quattro soggetti; se è mai stato controllato l’operato della cooperativa; come ha vigilato sulla pulizia del Palazzetto; quali provvedimenti ha assunto subito dopo aver saputo dell’episodio di dispnea; cosa ha fatto appena ha ricevuto la lettera dei familiari della minore; se, come suo dovere, ha segnalato l’accaduto alle autorità sanitarie competenti; infine, ci illustri cosa farà per non lasciare più il Palazzetto nello stato di abbandono in cui versa da tempo.

Ci permettiamo di dare un consiglio spassionato al nostro Sindaco ed alla sua maggioranza: “imbracciate” una delle duecento scope di saggina acquistate due anni fa e pulite il “Palazzozzetto”: sarebbe il primo vero servizio che fareste all’intera comunità.



   

da Progetto Ostra
www.progetto-ostra.it