Amare il proprio paese e
mettere al primo posto l’interesse dei suoi cittadini, mantenendo fede
alla parola data: queste dovrebbero essere le prerogative per essere un
buon Sindaco. Esattamente l’opposto di quanto Andrea Storoni sta facendo
ad Ostra con la sperimentazione della viabilità.
Al di là delle sue vuote parole e dei goffi tentativi di
arrampicarsi sugli specchi, l’inversione del senso di marcia all’interno
del Centro Storico ha avuto una conseguenza innegabile: quella di aver
svuotato il paese come mai prima era accaduto, rendendolo sempre più
desolato ed abbandonato a sé stesso. Inoltre, ha contribuito anche a
provocare una divisione interna, generando astio perfino tra gli stessi
abitanti. I primi ad aver fatto le spese di questa assurda
sperimentazione sono stati i commercianti del Centro, che nei mesi
scorsi hanno tentato in tutti i modi di scongiurare questa scellerata
decisione, perché sapevano che sarebbe stata deleteria non solo per il
loro lavoro, ma per l’intera comunità.
Le manifestazioni che, a dire del primo cittadino, avrebbero attirato
turisti e gente in centro e quindi negli esercizi commerciali, sono
state prevalentemente un flop e non hanno certo portato alcun beneficio
alle attività produttive che, viceversa, hanno patito per un minor
accesso degli stessi cittadini di Ostra i quali, dopo la prova
dell’inversione, hanno ovviamente preferito evitare di venire in centro,
così come documentato anche dalla tabella da cui il Sindaco trae vanto.
In tutti questi mesi Storoni ha dimostrato il suo “praticamente nullo
senso democratico”: ha, infatti, iniziato la sperimentazione senza tener
conto delle critiche sostenute dalla maggioranza dei cittadini, l’ha
deliberata ancor prima del Consiglio Comunale che avevamo appositamente
convocato, ha negato la possibilità di ricorrere ad un referendum ove i
cittadini si sarebbero espressi, ha continuato ad irridere il Comitato
spontaneamente costituitosi contro questo suo provvedimento, non ha
mantenuto le sue promesse.
Nei comunicati stampa e quel che è peggio negli atti pubblici, il
Sindaco aveva promesso, infatti, che la sperimentazione sarebbe durata
sino al 31.12.2017; ora, invece, veniamo a sapere che la sperimentazione
è stata prorogata sino al 31 marzo 2018. L’alibi per non rispettare la
parola data è “organizzare una specifica consultazione attraverso la
quale, partendo dai risultati già ottenuti, individuare interventi
migliorativi della circolazione stradale, nel rispetto degli obiettivi
prefissati”. Traducendo il politichese di Storoni, il Sindaco sta ancora
cercando di capire come può tentare di dare una parvenza democratica ad
una decisione già presa: vuole, cioè, creare una pseudo consultazione
popolare che, preso atto dei risultati già ottenuti (leggasi la
tabellina pubblicata nel suo post), possa permettere di individuare
delle piccole correzioni (leggasi praticamente inutili) all’attuale
circolazione stradale, nel rispetto degli obiettivi prefissati, vale a
dire continuando a mantenere l’inversione della viabilità.
In altre parole, una fregatura. Senza contare come i risultati
sbandierati siano tutt’altro che oggettivi poiché, ad oggi, non sono mai
stati resi noti dalla Giunta i valori di inquinamento acustico ed
atmosferico prima dell’entrata in vigore di questa sperimentazione, né
il numero dei pedoni che hanno oggi accesso al centro storico per capire
se sono aumentati o meno, e così via… Come si fa, dunque, ad affermare
che il bilancio di questa sperimentazione è stato positivo se non esiste
un metro di riferimento? In realtà, l’unico obiettivo che il nostro
Sindaco si prefigge è quello di tirare dritto a prescindere dal
benessere del paese, convinto com’è che, manipolando le parole, riuscirà
ancora a far credere alla gente, quel che vuole. Noi diciamo basta a
questa presa in giro, basta a questo modo di venire meno agli impegni
presi, basta a questo sfacelo cui stiamo assistendo. Ostra rischia di
diventare sempre più spettrale, più povera, meno attraente (a proposito:
se si vuole parlare di turismo si deve cercare di mantenere la città
pulita, decorosa e soprattutto aperta, cosa che oggi Ostra non è), ma
una speranza ancora c’è: sono i tanti cittadini che in questi mesi
abbiamo incontrato e che vorremmo davvero si riappropriassero della
città, facendola rivivere, con amore e soprattutto con la fierezza di
chi si sente cittadino ostrense. Siamo certi che il loro impegno, la
loro tenacia, la loro generosità ed il loro coraggio prevarranno sulle
vuote parole e sui dati parziali, così che Ostra possa tornare a vivere!
da Progetto Ostra
www.progetto-ostra.it
Nessun commento:
Posta un commento