mercoledì 28 giugno 2017

“Storoni mette a segno un’altra stoccata: da settembre la mensa sarà esternalizzata”

Abbiamo recentemente scoperto che l’Amministrazione Storoni ha deciso di esternalizzare il servizio della mensa scolastica già a partire dal prossimo anno scolastico 2017/2018.
Quella che all’apparenza sembrava un pettegolezzo cui non dar assolutamente seguito, è stata invece confermata dalla risposta dell’”Assessora” Paolinelli Lucia come una realtà che, a quanto pare l’Amministrazione, senza farne cenno con nessuno, aveva deciso di perseguire da tempo.
La cosa che lascia sbigottiti non è certo il non aver rispettato i termini prescritti dalla legge per rispondere all’interrogazione urgente (attesa per ben oltre un mese, nonostante il regolamento imponga come termine massimo per rispondere quello di 5 giorni), quanto soprattutto il constatare che, ancora una volta, la Giunta Storoni, sprezzante di ogni principio di democrazia, abbia scelto di prendere una decisione così importante per i bambini che frequentano l’asilo nido, la scuola dell’infanzia e la scuola primaria a tempo pieno, senza aprire preventivamente alcuna discussione e senza minimamente coinvolgere i genitori dei ragazzi.
La gestione della mensa da parte del personale del Comune ha permesso, in tutti questi anni, un particolare controllo degli alimenti (che venivano acquistati da aziende del posto), una peculiare attenzione alle diete ed alla preparazione degli alimenti (effettuata da persone attente non al profitto ma al solo funzionamento del servizio) e ad una filiera corta del cibo che, acquistato in loco, veniva cucinato nella mensa comunale e da lì distribuito nei plessi che potevano essere raggiunti con un brevissimo tragitto in auto.
Cosa accadrà dal prossimo anno? Da dove proverranno i cibi che verranno posti sulle tavole dei bambini? Davvero tutto questo comporterà un risparmio per le casse comunali? Cosa c’è veramente dietro questo cambiamento così radicale? E soprattutto, per quale motivo il Comune ha assunto un provvedimento così invasivo nella vita dei piccoli senza coinvolgere le famiglie, preferendo mantenere sino all’ultimo un ingiustificato silenzio su quanto aveva già deciso? Forse si pensava che pubblicando solo all’ultimo quanto già stabilito, si sarebbe riusciti ad evitare che ad Ostra si verificassero le proteste cui si è assistito nei Comuni limitrofi da parte dei genitori dei bambini coinvolti, per una scelta simile?
Queste sono solo alcune delle tante domande che in questo momento ci stiamo ponendo; siamo contrari a questa decisione ed al solito modo autoritario con cui è stata assunta, che è ben rappresentato dal tono usato dall’Assessora nella sua risposta.
Sin da ora ci dichiariamo disponibili ad analizzare quanto sta accadendo con tutti i cittadini che dovranno subire ancora una volta una decisione imposta dal Sindaco Storoni ed a collaborare con quanti vogliano evitare che venga realizzata l’esternalizzazione di questo importante servizio.

venerdì 16 giugno 2017

Ostra: viabilità, a luglio l'inversione, il comitato "Sopravvivere ad Ostra" pronto ad indire un referendum popolare


"I cartelli sono già stati acquistati, a luglio partiremo con l’inversione della viabilità nel centro". È quanto ci siamo sentiti dire dal Sindaco Storoni durante l’incontro svoltosi ieri sera, martedì 13 giugno, tra l’Amministrazione ed il comitato "Sopravvivere ad Ostra".
A nulla, dunque, sono valse le proteste, le migliaia di firme raccolte, le lettere, le preoccupazioni ed anche le proposte da noi presentate.
Ma d’altronde ce lo aspettavamo già.
Ci è stato detto in maniera lampante che il loro intento è quello di disincentivare il traffico all’interno delle mura e che la manovra di inversione dei sensi di marcia dei Corsi e della Riviera di Ponente è l’unica strategia perseguibile per raggiungere tale finalità.
Sostanzialmente, abbiamo chiesto maggiore controllo e disciplina del senso civico, con particolare riferimento alla questione dei dischi orari nei parcheggi a tempo limitato: spesso la gente si ritrova a parcheggiare anche laddove non dovrebbe, non tanto per provare il brivido di essere multata, ma più semplicemente perché trova gran parte dei parcheggi già occupati.
Considerati i "notevoli benefici" che la convenzione di Polizia Locale tra i Comuni di Ostra, Ostra Vetere e Trecastelli avrebbe dovuto comportare, in realtà ci ritroviamo a non avere vigili a sufficienza che controllino, a piedi, le principali vie del centro storico. Addirittura, quest’anno non sarà nemmeno assunto un vigile per il periodo estivo, così com’era consuetudine fare.
Pertanto, quello che è un problema di organico dell’Amministrazione, sta diventando un problema di tutti. Come risolverlo? Limitando il traffico in centro, cosicché risulti vera l’equazione per cui "meno auto = meno controlli".
Altra motivazione riportata in Delibera quale giustificazione all’operazione di inversione, è la diminuzione dell’inquinamento acustico ed atmosferico al fine di tutelare il patrimonio storico e artistico, preservando così anche la pavimentazione. Abbiamo chiesto dati certi su questo presunto smog, suggerendo che venisse condotta un’indagine in tal senso, prima di avviare la sperimentazione. Ma anche questo suggerimento è rimasto inascoltato, così come la possibilità di chiusura serale dei due corsi per tutto l’anno, con la possibilità di gestire e modificare l’orario di chiusura in base ad eventuali esigenze, manifestazioni o altro sia in Piazza dei Martiri che lungo altre vie del centro.
Bocciata anche la nostra proposta di istituire degli stalli di sosta nelle vicinanze delle attività più critiche con parcheggi a tempo o eventualmente con stalli ottenuti con concessione del suolo pubblico da riservare ai singoli esercizi commerciali. Questa soluzione avrebbe permesso agli esercenti, mediante pagamento di un canone annuo al Comune, di riservarsi dei parcheggi per i loro clienti, “vigilando” sulla corretta gestione degli stessi.
Dopo un’ora e mezza di discussione, abbiamo dovuto prendere atto che non c’era alcuna possibilità di compatibilità tra le nostre richieste e le esigenze della Giunta già espresse in Delibera.
La sensazione è stata che, nonostante l’apparente apertura a nuove idee, l’Amministrazione non stesse chiedendo un progetto alternativo all'inversione, bensì dei suggerimenti che avallassero o modificassero di poco, quanto già da loro deliberato.
Da parte nostra, persisterà l’impegno nel continuare questa battaglia, tant’è che abbiamo già presentato una richiesta di risarcimento di tutti i danni sia a titolo di lucro cessante per il minor introito che tale scelta produrrà alle attività commerciali, sia a titolo di deprezzamento che gli esercizi subiranno a titolo di avviamento da questa Delibera, per poi proseguire con ogni possibile manifestazione di protesta.
Inoltre, come abbiamo già avuto modo di dire all’Amministrazione, è nostra intenzione promuovere un referendum abrogativo, l’unico strumento di esercizio della sovranità popolare in grado di dare voce a tutti i cittadini che potranno così esprimersi liberamente a favore o meno del progetto di inversione della viabilità cittadina.


 
da Comitato

giovedì 1 giugno 2017

Ostra: Storoni sulla nuova viabilità, "Dobbiamo ridurre il flusso di auto in centro"


Il passato è un tempo imperfetto fatto di azioni incompiute e tentativi non portati a termine. Il presente e il futuro devono essere concreti e adeguati al cambiamento necessario, a parere nostro, che è fatto di migliore fruibilità del centro storico.
Per questo non ci si può ritirare di fronte al diffuso movimento creatosi a seguito della proposta di inversione dei corsi. Giovedì 25 maggio l’Amministrazione ha incontrato il Comitato Sopravvivere ad Ostra, al quale ha già anticipato la necessità di avere da parte loro una proposta, ma per non limitare la discussione e appiattirla è auspicabile aprirsi a tutte le proposte che entro le ore 13.00 del 8 giugno perverranno in Comune. Restano fermi gli assunti importanti della deliberazione legati all’inversione, alla necessità di riduzione del numero di auto di puro passaggio e alla limitazione della sosta “selvaggia” ma con le modulazioni che giungeranno e gli interventi proposti che dovranno essere sperimentati. Successivamente all’accoglimento delle proposte sarà cura dell’Amministrazione indire un incontro pubblico per discutere le proposte e sottoporle alla volontà della cittadinanza. Non sarà un referendum, non propriamente un concorso di idee, ma servirà per sperimentare una forma di partecipazione alle decisioni.

da Andrea Storoni sindaco di Ostra