domenica 26 novembre 2017

Progetto Ostra: gli alunni della 'Crocioni' a scuola di demolizione e di polvere

 
Sono ormai ufficialmente iniziati i lavori di demolizione della palestra di Via Europa.
L’operazione è stata articolata in due fasi: la prima, la rimozione della copertura in fibrocemento dell’edificio, avvenuta tra il 31 ottobre ed il 3 novembre che ha provocato delle variazioni agli orari di apertura/chiusura della scuola; la seconda, la demolizione del manufatto e dell’ex segreteria, iniziati il 23 novembre.
Da un post Facebook della pagina del Comune di Ostra (divenuto ormai il canale ufficiale per le comunicazioni dell’Amministrazione) abbiamo appreso che tali lavori di demolizione, in accordo tra la scuola e la ditta appaltatrice, sarebbero dovuti proseguire addirittura durante il pomeriggio di sabato 25 e per tutta la giornata di domenica 26 novembre ma, a causa delle avverse condizioni meteo odierne, il cantiere è rimasto fermo.
Che l’Amministrazione Storoni non brilli per capacità organizzative e di programmazione è ormai risaputo e anche la gestione ordinaria di questo intervento fa sorgere più di una domanda. Intanto: è normale che, a pochi metri da una scuola primaria aperta, si debba abbattere una tale struttura, con i bambini nelle classi costretti a far lezione tra il rumore assordante e le nuvole di polvere che questi lavori inevitabilmente comportano?
Ma soprattutto: perché ci si è ridotti ad eseguire i lavori proprio in questo periodo, con l’anno scolastico in corso, dopo che tale intervento era stato da tempo concesso e pure prorogato e dopo che l’Assessore ai Lavori Pubblici, Mansanta, aveva promesso che la demolizione della palestra sarebbe avvenuta durante la scorsa estate? È evidente che avviare dei lavori di tale portata durante il periodo delle lezioni comporta rischi e pericoli sia per gli alunni che per gli insegnanti che si ritrovano a frequentare l’area adiacente al cantiere.
Le soluzioni-tampone, volte ad evitare che i bambini perdano ulteriori giorni di lezione per consentire lo svolgimento dei lavori e sbandierate dall’Amministrazione come un meritorio intervento di coordinamento tra la scuola e l'impresa costruttrice, ci fanno pensare ad un proverbio latino, excusatio non petita, accusatio manifesta, ovvero "chi si scusa, si accusa": affannarsi a giustificare il proprio operato senza che sia richiesto può essere, infatti, considerato un indizio del fatto che si abbia qualcosa da nascondere e, nel caso specifico, trattandosi del Sindaco Storoni e della sua Giunta, la cosa non ci sorprenderebbe poi più di tanto.
In particolare, per quel che concerne i costi di tutta questa operazione. Vogliamo ricordare che il progetto di demolizione e ricostruzione della palestra, finanziato per 1 milione di euro da fondi sovracomunali destinati all'edilizia scolastica, grava sulle casse comunali per ben € 255.451,76 ma quello che non ci è dato sapere è se, all'interno di quest'importo, siano state conteggiate anche le spese per l’abbattimento degli uffici della ex segreteria, nonché quelle legate al rifacimento del muro di contenimento posto sul retro della palestra stessa che impedisce alla collina sovrastante di franare.
Restiamo comunque fermamente convinti che l’ostinata decisione di realizzare la nuova palestra a fronte di una situazione fortemente preoccupante riguardo agli altri plessi dell'Istituto Comprensivo comunale (soprattutto, la scuola Media “A. Menchetti" e quella dell'Infanzia “Biancaneve"), sia quanto di più deleterio un’Amministrazione potesse attuare, non solo perché sperpera denaro pubblico ma anche, e soprattutto, perché mette a repentaglio la sicurezza degli studenti, ponendo come priorità un'opera non necessaria in questo particolare momento.
E mentre qualcuno si vanta per risultati di cui c’è ben poco da vantarsi, ad Ostra i problemi legati all’edilizia scolastica restano tutti sul tappeto o forse si cerca di nasconderli sotto, un po’ come la polvere che in questi giorni i piccoli alunni della “Crocioni" stanno, loro malgrado, respirando.

Unione dei Comuni: si chiamerà "Le terre della Marca Senone". Ecco il logo


La nuova unione dei comuni della vallata ha scelto il nome e il logo. Si chiamerà “Le terre della Marca Senone” e comprenderà ufficialmente i comuni di Arcevia, Barbara, Ostra, Ostra Vetere, Senigallia, Serra de' Conti, Trecastelli.
Il percorso di avvio della nuova unione, avviato dal Co.ge.sco. ha preso forma. I sette comuni che hanno sottoscritto l'accordo stanno stringendo i tempi per rendere operativo il nuovo sodalizio. L'obiettivo è quello di dotare il territorio di uno “strumento amministrativo in grado di offrire migliori servizi, risparmio della spesa, maggiori investimenti, e semplificazione della macchina amministrativa”.
I Comuni che aderiscono all'Unione godranno delle risorse economiche trasferite dallo Stato per sostenere i percorsi di Unione comunale e le relative agevolazioni sul piano finanziario e organizzativo. Dell'unione non ne fanno parte, almeno per il momento, i comuni di Corinaldo e Castelleoni, già uniti in un precedente sodalizio che amministrativamente non è possibile sciogliere in tempi celeri.



di Giulia Mancinelli
redazione@viveresenigallia.it