mercoledì 28 agosto 2013
Approvato il bilancio di previsione del Comune di Ostra
Il Consiglio Comunale di Ostra ha approvato il bilancio di previsione nella seduta dello scorso 20/08. Dopo essere stati costretti ad un esercizio provvisorio interminabile dal ritardo dei vari decreti ministeriali che dovrebbero disciplinare con esattezza l’ulteriore riduzione dei trasferimenti da “spending review” e l’importo del fondo di solidarietà a carico dei comuni (si veda l’intervento del presidente nazionale ANCI: link http://www.anci.it/index.cfm?layout=dettaglio&IdSez=810122&IdDett=43302), anche l’amministrazione comunale di Ostra, come molti altri Comuni d’Italia ha scelto di approvare ugualmente il bilancio di previsione non appena è stata in grado di reperire in qualche modo (soprattutto grazie ai tecnici del’I.F.E.L.) stime ragionevoli degli importi sopra detti. Inutile soffermarsi anche quest’anno, sulla impietosa falcidia di trasferimenti erariali a favore dei comuni e sulle esorbitanti cifre richieste dal patto di stabilità interno, entrambe in continua e inarrestabile crescita. Molto meglio soffermarsi su come l’amministrazione ha reagito e su cosa si è fatto. Non si è toccata l’aliquota dell’Imu sulla prima casa, anche perché con la sospensione e con l’enorme incertezza sulle modalità e sui tempi della sua effettiva soppressione, sarebbe stato estremamente rischioso. Ritoccata lievemente solo l’Imu sugli immobili diversi dalle abitazioni, che rimane comunque inferiore rispetto ad altri comuni della zona. Sono rimaste invariate anche tutte le tariffe dei servizi a domanda individuale, nonostante gli aumenti di parte dei costi dei vari servizi. Anche la nuova TaReS, grazie al contenimento dei costi del servizio raccolta e smaltimento rifiuti attuato negli ultimi anni, avrà tariffe in linea o inferiori a quelle di altri comuni limitrofi, e la differenza con la Tarsu sarà dovuta per lo più all’effetto redistributivo a favore dei nuclei meno numerosi e a scapito di quelli più numerosi insito nella nuova norma e ai 30 centesimi al mq che saranno introitati esclusivamente dello Stato e che graveranno in più su tutte le utenze, senza che al Comune entri neanche un centesimo. Si sono mantenuti in essere tutti i numerosi servizi già attivati in precedenza, compresa la classe a tempo pieno della scuola primaria per il secondo anno consecutivo, e si è avviato anche un nuovo servizio estivo per i bambini in età pre-scolare (grazie ad un progetto finanziato dalla C.E.E.), e ciò nonostante la spesa nel settore sociale sia salita notevolmente a causa di alcuni nuovi casi avuti in corso d’anno a cui il Comune ha dovuto obbligatoriamente far fronte. Con pochissimi soldi, inoltre, sono state programmate (e in gran parte già realizzate) numerosissime manifestazioni ed eventi (tra stagione teatrale e stagione estiva), grazie soprattutto alla collaborazione con le associazioni culturali, musicali e sportive (tra le tante, vale la pena ricordare le molteplici iniziative realizzate per il 150° anniversario della posa della prima pietra del teatro comunale) e grazie anche al supporto economico di associazioni di categoria e società private. Nonostante la riduzione dei trasferimenti e l’aumento delle spese nel settore sociale, si è raggiunto l’equilibrio di parte corrente utilizzando al minimo i proventi da permessi di costruire, che possono quindi finanziare le spese in conto capitale. Per quanto riguarda la gestione degli investimenti, sono in programma alcune alienazioni da cui dovrebbero ricavarsi le risorse necessarie per la realizzazione delle opere più importanti (tra cui principalmente la nuova scuola materna) lasciando le somme dei proventi da permessi di costruire per gli interventi minori (nuovo punto I.A.T., apertura biblioteca e alcuni interventi sulla viabilità) ed evitando di contrarre nuovi mutui (il cui residuo debito a fine anno sarà pari al 58% delle entrate correnti, un livello decisamente basso). Si sono, inoltre, presentati ben due progetti per la realizzazione di due impianti sportivi, per cercare di attingere ai contributi a fondo perduto messi a disposizione dal Ministero dello Sport lo scorso maggio. Certo, anche a questa amministrazione piacerebbe poter fare una più efficace programmazione di lungo periodo; se a livello centrale si smettesse di stravolgere le regole di finanza pubblica ogni 4/6 mesi, magari ci si potrebbe anche riuscire.
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