martedì 27 maggio 2014

INTERROGAZIONE PARLAMENTARE 5 STELLE SU COSTRUZIONE CENTRALE BIOGAS SU ZONA ESONDABILE

Legislatura 17ª – Aula – Resoconto stenografico della seduta n. 246 del 14/05/2014
FUCKSIA, SERRA, PUGLIA, BLUNDO, CATALFO, BERTOROTTA, CAPPELLETTI, MONTEVECCHI, MOLINARI – Al Ministro dell’interno – Premesso che:
il 3 maggio 2014 la regione Marche è stata interessata da fortissime piogge, che hanno provocato l’esondazione del fiume Misa e una grave alluvione, che ha riguardato soprattutto la provincia di Ancona e in particolare la città di Senigallia, dove due persone hanno perso la vita e si sono registrati un lungo black-out e ingenti danni alle abitazioni, alle strade e alle attività produttive;
ulteriori danni si sono registrati nelle aree di Porto San Giorgio e Porto Sant’Elpidio (Fermo), dove da poco era terminata la bonifica delle spiagge. Ad Ascoli Piceno si è verificata una frana c he ha interessato la strada statale Salaria c on conseguente interruzione dell’unico collegamento c on altri comuni. Altre strade sono state interrotte per frana a Fermo. La medesima situazione si è osservata nel territorio circostante la città di Urbino. Anche lungo la c osta a nord di Senigallia, nei comuni di Gabicce Mare e Marotta, in provincia di Pesaro e Urbino, si sono verificati allagamenti. Nell’entroterra si sono vissuti forti disagi per la mancanza di acqua potabile a causa della rottura delle condutture idriche;
le condizioni della c osta destano forti preoccupazioni, anche per il fatto c he si è in prossimità dell’avvio della stagione estiva. Inoltre, a parere degli interroganti, grave è l’impatto dell’evento alluvionale per le attività agricole, visto che molte colture sono in un momento che può essere definito “di non ritorno”, vale a dire una fase nella quale risulta assai difficile ricorrere a soluzioni alternative o porre riparo a danni di grossa entità;
considerato  che:
quanto sopra descritto non rappresenta un evento isolato in quanto nelle Marc he negli ultimi 4 anni si sono registrati ben 5 eventi calamitosi. Come evidenziato dal rapporto dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) “Il consumo di suolo in Italia”, pubblicato il 26 marzo 2014, in Italia risultano ben 70 ettari al giorno di suolo sigillato. A livello nazionale si è registrata una perdita di suolo passata dal 2,9 per cento degli anni ’50 al 7,3 per cento del 2012 c on un incremento di 4 punti percentuali. In tale contesto la regione Marc he in particolare ha registrato uno dei dati più alti, raggiungendo il 10,2 per cento di superficie consumata, e c iò nonostante le particolari caratteristiche orografiche del territorio, c he si caratterizza per lo più per i rilievi montuosi e collinari c on strisce pianeggianti localizzate lungo le valli alluvionali e per la c osta;
la fascia costiera marchigiana ha rappresentato una porzione delle analisi condotte dall’Ispra, c he ha rilevato come nella fascia compresa entro i 10 chilometri dalla c osta il consumo di suolo assume valori nettamente superiori e continua a crescere più velocemente rispetto al resto del territorio nazionale passando dal 4 per cento degli anni ’50 al 10,5 per cento nel 2012;
il comune di Senigallia, nello specifico, risulta storicamente uno dei più colpiti a livello nazionale per le esondazioni, in particolare del fiume Misa. Tale c orso d’acqua ha infatti caratteri naturali di tipo torrentizio c on piene repentine c he più volte, anc he negli ultimi dec enni, hanno interessato il territorio comunale;
per tali ragioni, sin dagli anni ’80, c on le risorse del Fondo investimenti e occupazione (FIO) del Ministero del bilancio, furono stanziati circa 16 miliardi di lire per il progetto delle c asse di espansione e laminazione e la relativa realizzazione. Tale progetto fu predisposto dalla società “Aquater” del gruppo ENI sin dagli anni ’90, ma mai realizzato;
dopo una prima gestione regionale, la Regione stessa ha delegato alla realizzazione dell’opera già progettata c on c osti ingenti, lo stesso Comune di Senigallia. Quest’ultimo, dopo anni di stallo, nel
1980 ha restituito la delega della realizzazione dell’opera alla Regione. Successivamente la Regione Marc he, in virtù delle deleghe trasferite alle Province, ha ulteriormente trasmesso la delega alla Provincia di Ancona;
la Provincia, c on delibera di giunta n. 524 del 2009, ha finalmente approvato il progetto definitivo
(in realtà, un altro progetto c on un c osto di 130.000 euro);
il 12 gennaio 2010 è stato avviato il procedimento di valutazione di impatto ambientale (VIA) regionale dell’opera approvata da parte della Provincia di Ancona; in data 19 gennaio 2011, c on decreto regionale, l’Ufficio valutazione e autorizzazioni ambientali ha dato esito positivo c on prescrizioni al fine di realizzare l’opera. Ad oggi nulla è stato realizzato e di recente, il 3 aprile
2014, c on decreto regionale, lo stesso Ufficio ha modificato il precedente decreto eliminando di fatto le prescrizioni;
l’area terminale del fiume Misa è interessata dalla perimetrazione a rischio “R4-grado massimo”, rischio molto elevato, per possibile perdita di vite umane nel piano di assetto idrogeologico della Regione Marc he. Tale perimetrazione era molto più estesa e coincidente c on quella dell’esondazione verificatasi il 3 maggio 2014. A seguito delle osservazioni prodotte dal Consiglio dell’amministrazione locale di Senigallia, l’area è stata ristretta per favorire, a parere degli interroganti, la più bieca speculazione edilizia;
gli argini del fiume Misa a monte della città di Senigallia, letteralmente distrutti, sono classificati di sec onda categoria sec ondo il regio decreto n. 625 del 1904, ancora vigente. Nei confronti di queste opere, da mantenere come prati erbosi, devono essere presi i massimi accorgimenti mentre, al contrario, si presentano in totale stato di abbandono;
considerato inoltre c he, a parere degli interroganti, il collasso delle opere arginali e la repentina e disastrosa alluvione è conseguente non a piogge eccezionali, ma all’incuria e al lassismo degli enti competenti, tra i quali la Regione Marc he, la Provincia di Ancona e il Comune di Senigallia. Le responsabilità sono attribuibili al Comune, c he ha consentito lo sviluppo edilizio nelle aree individuate dal piano di assetto idrogeologico come pericolose;
considerato infine c he tra le aree interessate dagli eventi alluvionali vi è anche il comune di Ostra (Ancona), distante poco più di 10 chilometri da Senigallia, dove è in progetto la c ostruzione di una c entrale a biogas. Il sito dove l’impianto dovrebbe sorgere non è peraltro nuovo ad eventi alluvionali, come già fatto rilevare dal comitato “NoBiogasOstra” in apposito ricorso al TAR, in seguito bocciato. Nello specifico, l’impianto autorizzato è posto nella pianura alluvionale del torrente Nevola, in un’area esondabile non cartografata dal piano per l’assetto idrogeologico della
Regione Marc he, ma c he presenta tutti i caratteri di esondabilità e c he era già stata oggetto di evento calamitoso del 2011. Risulta evidente, a parere degli interroganti, c he se la c entrale fosse stata c ostruita e attiva, le conseguenze dell’esondazione sarebbero state ancor più gravi per l’intero territorio,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti descritti;
se non ritenga, per quanto di competenza, di dover svolgere gli opportuni atti ispettivi anche al fine di dissipare ogni possibile dubbio circa le eventuali responsabilità delle amministrazioni comunali coinvolte.

lunedì 19 maggio 2014

Ostra: Olivetti sull'alluvione, 'Danni per 9 milioni di euro tra privati ed aziende. Più 800 mila euro di danni alle strade'

L’alluvione che ha colpito la mattina del 3 ottobre la Valle del Misa e del Nevola, ha rappresentato un vero disastro per la popolazione delle frazioni di Casine e di Pianello di Ostra.
I danni che il nostro Comune ha subito dall’alluvione di sabato 3 maggio ammontano a circa 9 milioni di euro, di cui 2 milioni, sono stati quelli patiti dai privati e 7 milioni quelli patiti dalle aziende. A questi vanno aggiunti altri circa 800.000, mila euro al patrimonio comunale, consistenti soprattutto in danni alle strade. Ostra è stata colpita in modo molto serio da questo evento calamitoso, anche se ha avuto un minor risalto mediatico rispetto alla realtà senigalliese. Sono stati giorni davvero difficili per molte famiglie ed aziende del nostro territorio, che pur nella disgrazia hanno mostrato grande senso di responsabilità e di sopportazione. Anche nel nostro Comune abbiamo assistito ad una vera  e propria gara di solidarietà, molti sono stati i volontari che spontaneamente si sono resi disponibili, già dalla mattina di sabato 3 ottobre, ad aiutare le persone che sono state colpite da questo gravissimo evento. Un grazie particolare va certo ai volontari della locale struttura della Protezione Civile, utilizzati già dalle prime ore di sabato per coadiuvare il personale comunale esterno (operai e vigili urbani) a prestare i primi soccorsi e poi a regolare il traffico oltre che a vigilare i ponti ed i punti più critici del nostro territorio, sotto la supervisione del COC di Ostra. Siamo davvero grati a tutte le forze dell’ordine, (Carabinieri, Polizia) ed ai Vigili del Fuoco che sin dalla mattina del 3 maggio hanno operato in modo generoso ed instancabile nei nostri territori. Importantissimo è stato poi l’ausilio della Prefettura, nella persona della Dott.ssa Biele, e della Protezione Civile delle Marche che già dalle 6,30 circa avevano instaurato un filo diretto con il Sindaco di Ostra, Massimo Olivetti per organizzare i primi soccorsi e per monitorare la situazione. L’unità di crisi della Protezione Civile Provinciale presso la Prefettura è stata l’unica istituzione pubblica territoriale con cui il Sindaco ed in genere il Comune di Ostra hanno comunicato nelle mattina di sabato 3 maggio. Proprio questo contatto diretto è stato fondamentale in quei momenti terribili in quanto ha permesso al Sindaco stesso di poter chiedere gli aiuti tecnici dall’esterno che nell’immediato necessitavano (in particolare uomini e mezzi, come idrovore ed anfibi, che sono giunti sul posto già dopo poche ore) e per poter descrivere all’unità di crisi sin dall’immediatezza del nubifragio, lo stato in cui versava il territorio comunale e l’evolversi della criticità idrica verificatasi sin dalle primissime ore del mattino, così che la situazione fosse divulgata anche agli altri territori. Questo sistema ha permesso al Sindaco ed ai suoi collaboratori, già impegnati tra la gente, di non disperdere tempo e forze per cercare altri interlocutori. E’ ovvio che le decisioni sul territorio comunale come quella di non far aprire per niente le scuole e di  non far transitare i pulmini per strada, o quella di chiudere i ponti sul Fiume Misa, sono state prese autonomamente dal Sindaco ed i suoi più stretti collaboratori, ma il contatto diretto con l’unità di crisi sin dall’inizio della calamità, ha consentito al Comune di non preoccuparsi e di non avere altre interferenze durante le operazioni. Un particolare ringraziamento meritano inoltre le associazioni di volontariato, Caritas, Il Salvagente e la San Vincenzo de’ Paoli, che anche ad Ostra, nel silenzio e nel riserbo, hanno dato una mano importantissima a tutti coloro che hanno vissuto questa calamità: sono stati davvero vicini alla nostra popolazione e continuano ad esserlo attraverso gli aiuti materiali che stanno dando a chi è stato colpito da questo disastro. Grazie anche a tutti i volontari della Protezione Civile delle varie associazioni venute da tutta la Provincia di Ancona ed anche  da fuori, che con le loro idrovore, ma soprattutto con il loro sudore hanno aiutato i nostri concittadini a  liberare le case, i garages e le cantine, allagate. Grazie a tutti quei volti sconosciuti che per alcuni giorni  hanno aiutato gratuitamente i nostri cittadini in difficoltà. Grazie ai dipendenti comunali, che si sono spesi sin da subito per mettere in sicurezza la popolazione, le strade e per poi risolvere i tanti problemi della gente. Grazie a tutta l’organizzazione della Protezione Civile della Regione Marche, in particolare al dott. Oreficini ed al dott. Scamuffa, quest’ultimo divenuto, già da metà mattina del 3, una presenza costante nel nostro Comune, che ha saputo dispensarci importanti consigli. Grazie al dott. Principi dell’Autorità di Bacino ed all’assessore regionale Giorgi, che sono venuti nel nostro Comune per rispondere ai nostri quesiti ed esaminare le varie problematiche.
Grazie a quanti hanno permesso che Ostra dopo una settimana dall’evento fosse completamente liberata dai cumuli dei beni perduti nel fango.
Grazie alle imprese che hanno dato la loro disponibilità ad aiutare coloro che sono stati colpiti dall’alluvione e tutti coloro che non ci hanno lasciati soli.
Ora ci auguriamo che passata l’emergenza, si costituisca tra tutti i Comuni colpiti dall’alluvione nella nostra Valle, un tavolo permanente, che monitorizzi in primiis il mantenimento degli impegni che i rappresentanti del Governo nazionale e quelli Regionali si sono verbalmente assunti con noi negli incontri che si sono susseguiti a Senigallia, nei giorni successivi all’alluvione: è prioritario ed urgente che sia dichiarato lo stato di calamità e di emergenza per tutti i nostri territori, è fondamentale monitorare, tutti insieme, l’evolversi della procedura amministrativa, così che si possano avere quanto prima gli aiuti di cui i nostri concittadini necessitano, vigilando che non ci siano perdite di tempo o che qualcuno si dimentichi delle promesse fatte, è importante che il costo dello smaltimento dei rifiuti non ricada sulle nostre popolazioni  e non incida sull’ecotassa (si rischierebbe oltre il danno la beffa). Ci auguriamo che nell’istituzione di questo  tavolo vengano coinvolti, oltre i nostri Comuni, anche l’Autorità di Bacino, la Protezione Civile, la Regione Marche, il Comando dei Vigili del Fuoco, per poter far fronte alle criticità che questa tragedia, pur nella sua straordinarietà, ha evidenziato nei nostri territori ed adottare tutti gli strumenti necessari affinchè in  futuro non si ripeta più quanto vissuto il 3 maggio scorso.
da Massimo Olivetti
sindaco di Ostra

venerdì 16 maggio 2014

Ostra: Olivetti a Vivere Ostra, 'Strumentale il racconto dell'incontro di Bacino'


L’incontro, promosso dal Sindaco di Ostra avv. Massimo Olivetti, tenuto nella serata di martedì scorso presso il Palazzo Comunale, con la partecipazione dell’assessore regionale Paola Giorgi, del dirigente regionale della Protezione Civile Roberto Oreficini, del geologo Marcello Principi, segretario generale del Comitato Tecnico dell’Autorità di Bacino, e di un funzionario regionale alle Attività Produttive, era di carattere meramente tecnico.
Il Sindaco ha ritenuto opportuno che alla riunione fossero presenti, oltre alla Giunta Comunale di Ostra, anche una rappresentanza dei residenti nelle frazioni di Casine e Pianello, colpite duramente dall’alluvione. Pur non avendo nessun obbligo, ha esteso l’invito anche al candidato sindaco della lista “Vivere Ostra”, Andrea Storoni, il quale, tuttavia ha preferito delegare l’attuale capogruppo di minoranza Moris Mansanta: scelta discutibile per un candidato che rivendica la propria diversità, dichiarandosi presente nel territorio e pronto a dialogare con esso.
Durante l’incontro, il Sindaco ha sottolineato l’ottima efficienza della macchina organizzativa nell’affrontare l’emergenza dell’alluvione, ringraziando le autorità presenti per la disponibile collaborazione e, in particolare, la Protezione Civile, il Centro Operativo Comunale di Ostra, la squadra esterna degli operai, i volontari e tutti i residenti, per la dignità con cui hanno affrontato la calamità. Si è passati poi all’analisi delle criticità emerse, in particolare le problematiche relative alla nuova bretella arceviese, che ha opposto resistenza al deflusso delle acque, e alle competenze relative alla pulizia di fiumi e fossi (attualmente in carico alla Provincia); si è quindi valutata l’ipotesi di modificare il Piano di Assetto Idrogeologico, contenente l’individuazione e la perimetrazione delle aree a rischio e le relative misure di salvaguardia, che, tradotte in vincoli e limitazioni nell’uso del territorio stesso, consentono di conseguire un adeguato livello di sicurezza per le popolazioni insediate.
Durante l’incontro si è anche affrontato il problema relativo al lotto della centrale Biogas, il quale è stato completamente inondato: tale circostanza impone, come sollecitato da alcuni componenti del “Comitato Tutela Ambiente e Salute delle Valli Misa e Nevola”, una riflessione circa la possibilità di sospendere l’autorizzazione all’avvio dei lavori. Il consigliere uscente Moris Mansanta, presente all’incontro in sostituzione di Storoni, sa bene che il confronto è stato improntato alla massima cordialità, in un clima di sereno dialogo; sa bene che l’incontro, che era ed è rimasto tecnico, non è stato trasformato in nessun “meno nobile comizio”; sa bene che nessuna strumentalizzazione è stata messa in atto al fine di “sfruttare a proprio vantaggio la disgrazia dei concittadini”.
Certamente strumentale è, invece, la ricostruzione dell’incontro contenuta nel comunicato stampa della Lista “Vivere Ostra” apparsa sugli organi di stampa, con il solo intento di denigrare l’avversario politico in modo sleale e scorretto. Storoni e i suoi “compagni” sanno bene che il Sindaco Olivetti non ha rilasciato nessuna concessione e non ha omesso di esercitare i poteri che la legge gli riconosce. Tutta l’operazione non è altro che un atto di “basso sciacallaggio”, lesivo dell’immagine e dell’onore del Sindaco Olivetti, che, sempre presente sul territorio, si è prodigato nel coordinare gli interventi di soccorso, al punto che il Comune di Ostra è stato il primo a smaltire i rifiuti accumulati e a riportare le zone colpite ad uno stato, per quanto possibile, di normalità. Per questa ragione, il Sindaco Olivetti ha chiesto a Storoni di formalizzare le proprie scuse per le affermazioni false riportate nel comunicato, riservandosi ogni più opportuna tutela in sede legale.
dal Comune di Ostra
www.comune.ostra.an.it

giovedì 15 maggio 2014

Ostra: Andrea Storoni (Vivere Ostra), 'Olivetti approfitta dell'incontro con Autorità di Bacino per farsi propaganda'


Ad Andrea Storoni, candidato sindaco per la lista Vivere Ostra, l’invito del sindaco uscente Olivetti è arrivato con una telefonata alle 17,30 dell’altra sera (12 maggio). Mezz’ora prima dell’incontro in Comune con Autorità di Bacino e Protezione Civile e con l’assessore regionale Paola Giorgi, nelle cui competenze rientrano difesa del suolo e protezione civile.Ad Andrea Storoni, candidato sindaco per la lista Vivere Ostra, l’invito del sindaco uscente Olivetti è arrivato con una telefonata alle 17,30 dell’altra sera (12 maggio).
Mezz’ora prima dell’incontro in Comune con Autorità di Bacino e Protezione Civile e con l’assessore regionale Paola Giorgi, nelle cui competenze rientrano difesa del suolo e protezione civile. Storoni è impegnato altrove, ma, malgrado il minimo preavviso, in sua vece va Moris Mansanta candidato in lista e capogruppo della minoranza uscente. La riunione, a detta di Olivetti, serviva per ringraziare i due organismi regionali della gestione dell’emergenza alluvione. Non si sa se era su invito o pubblica. All’albo pretorio o sul sito del Comune non c’è traccia neppure di un avviso. In ogni caso, in sala è presente anche il comitato NoBiogas. Forse spontaneamente, forse invitato, di sicuro non per caso. Nessuno, invece, c’è per Energon, la srl concessionaria della licenza. Olivetti sente l’umore dell’uditorio e, trasformando la riunione in un meno nobile comizio, sfrutta a proprio vantaggio la disgrazia dei concittadini. Cerca la bella figura con l’assessore Giorgi e la legittimazione delle autorità, ma quello che gli preme è, evidentemente, riparare con i NoBiogas e accattivarsene la benevolenza elettorale, dimenticando anche le annunciate parole di gratitudine. E’ lui infatti che, non esercitando i poteri che la legge riconosce al sindaco come autorità sanitaria, ha avvallato un percorso. Azione che una sentenza del TAR ha già contestato per il modo troppo poco scrupoloso. E su cui Olivetti aveva già cercato di mettere una pezza, con un voltafaccia che aveva portato alle dimissioni di un assessore fra i suoi più stretti. Facendo però poi inspiegabilmente scadere i termini per fermare l’iter autorizzativo. Non è poco, soprattutto se si pensa che nel comitato NoBiogas ci sono molti suoi (ex) elettori. L’occasione del 12 maggio era quindi per il sindaco una via d’uscita a buon mercato. Tanto da chiedere all’Autorità di Bacino di togliergli la castagna dal fuoco revocando d’autorità quella concessione che lui ha rilasciato. In effetti, replicano i responsabili dell’Autorità, si potrebbe fare. Ma solo se le verifiche, dimostrando insufficienti ulteriori opere di messa in sicurezza, costringessero a vincolare al PAI, Piano di Assetto Idrogeologico, tutta l’area. Nel qual caso, trattandosi dell’area ZIPA, ciò coinvolgerebbe non solo l’impianto Biogas, ma tutti gli altri insediamenti produttivi e lotti del quadrato. Con buona pace di imprese e cittadini. “Le grandi aspettative sono il preludio della delusione, e di fiducia nel sindaco uscente - commenta lapidario Andrea Storoni a nome della lista Vivere Ostra - ne abbiamo tutti sempre meno. La sua lista vinse vantando ‘esperienza, trasparenza e partecipazione’. Erano solo parole, così per dire, nulla più di uno slogan. Ce ne eravamo già accorti, sennò ora la situazione sarebbe un'altra”.
da Lista civica Vivere Ostra

martedì 13 maggio 2014

Ostra: nuovo servizio di orientamento allo studio e al lavoro


Per tutti i ragazzi che desiderano chiarire qualche dubbio rispetto alla scelta della Scuola secondaria di secondo grado, prima di perfezionare l’iscrizione, o per chi deve affrontare il mondo del lavoro e desidera essere accompagnato nell’affrontare un colloquio di assunzione o nell’approntare un curriculum, per chi è incerto nella scelta della facoltà universitaria e ritiene utile valutare le proprie attitudini, presso i locali della Biblioteca Comunale di Ostra è disponibile, un nuovo servizio di orientamento.
La dott.ssa Federica Quercini, ogni martedì dalle ore 17.00 alle 19.00 sarà disponibile per colloqui individuali o di gruppo. La consulenza viene svolta a titolo gratuito, grazie ad un progetto, finanziato con fondi europei, di ampliamento e potenziamento del servizio offerto  dal Centro di Aggregazione Comunale di Ostra. Info: ogni pomeriggio in Biblioteca (via del Teatro,11), dalle ore 15.00 alle 19.00
dal Comune di Ostra

lunedì 12 maggio 2014

Ostra: alluvione, al lavoro per tornare alla normalità in attesa del decreto emergenza


"Stiamo lavorando senza interruzione affinchè la situazione possa tornare alla normalità. Dalle 7 di sabato 3 maggio ad oggi il Coc (Coordinamento Operativo Comunale per le emergenze ndr) è ancora attivo 24 ore su 24". L'assessore comune Luigi Barigelli fa il punto della situazione a dieci giorni dall'alluvione che ha colpito anche il Comune di Ostra. "Le zone che sono state pesantemente colpite dall'alluvione sono le frazioni di Pianello e Casine -sottolinea Barigelli- l'area industriale della Zipa, completamente allagata, è gravemente compromessa e ci sono aziende che, senza interventi immediati, non riusciranno a rialzarsi. Ingenti anche i danni subiti dai privati. In questi giorni tutti insieme, sindaco, assessori e consiglieri, siamo stati impegnati in prima linea per aiutare le imprese e i cittadini a ripulire case e locali dal fango. La Protezione Civile e il Coc non si sono mai fermati e continueremo fin quando la situazione non sasrà tornata alla "normalità", nei limiti del possibile". Anche il Comune di Ostra è in attesa del riconoscimento delle stato di emergenza che il premier Matteo Renzi, nella sua visita a Senigallia, ha promesso di portare al più presto in Consiglio dei Ministri. "Il sindaco Massimo Olivetti ha partecipato a tutti gli incontri tecnici ed istituzionali che si sono tenuti anche alla presenza dei Ministri Maurizio Martina e Gian Luca Galluzzi  -aggiunge Barigelli- Lo stato di calamità è stato chiesto per l'agricoltura e siamo in attesa, come promesso dai Ministri, dei primi fondi. Per quanto riguarda lo stato di emergenza, ci uniamo alle sollecitazioni che anche Senigallia ha fatto al Governo per accelerare i tempi".
"Un lavoro impagabile -conclude l'assessore- e' stato svolto dai  dipendenti comunali e da un esercito di volontari di tutte le età che non finiremo mai di ringraziare".
di Giulia Mancinelli

venerdì 9 maggio 2014

Ostra: Olivetti ha presentato ai cittadini la lista civica 'Progetto Ostra' ed i candidati

Dopo i rinvii dovuti all’emergenza maltempo, il sindaco Olivetti Massimo ha presentato ufficialmente candidati e programma della lista civica “Progetto Ostra” giovedì 8 maggio ad Ostra di fronte a numerosi cittadini che hanno accolto il suo invito per conoscere direttamente i progetti e le persone che si stanno impegnando per governare Ostra nei prossimi 5 anni.
Prima di iniziare Olivetti ha ovviamente ricordato l’emergenza alluvione che ha flagellato parti del nostro territorio, esprimendo solidarietà alle famiglie ed aziende colpite e ringraziando tutti i cittadini, volontari, Protezione Civile e dipendenti comunali che hanno fornito il loro prezioso aiuto; fortunatamente il Centro Operativo Comunale, recentemente costituito proprio per gestire tale tipologie di emergenze, si è prontamente messo in funzione e già nelle primissime ore della mattina ad Ostra vi era del personale nelle zone più colpite mentre successivamente c’è stato il coordinamento dei volontari. Il Sindaco, con il suo consueto modo concreto supportato da computer e proiettore, ha ricordato l’attività compiuta nei 5 anni passati, passando in rassegna le tante opere concrete fatte (rotatoria Casine, nuova illuminazione pubblica, edilizia scolastica, apertura Museo, apertura Biblioteca, nuovi impianti sportivi, ecc. ecc.), mantenendo fede a buona parte degli impegni presi 5 anni prima, e questo nonostante la drastica e fortissima riduzione di risorse degli ultimi anni (cosa resa possibile solo grazie alla ottimizzazione delle risorse, maggior coinvolgimento del personale, taglio delle spese improduttive, ricorso a risorse extracomunali, coinvolgimento dell’associazionismo locale). Per il futuro sarà necessario proseguire sulla stessa strada, con concretezza, idee chiare, una squadra competente e preparata che sia in grado di seguire e coordinare ciò che propone: avanzare slogan ad effetto, mere proposte elettorali o, ancora peggio, sogni irrealizzabili, che non facciano i conti con la realtà, è un modo di fare che non appartiene a questo gruppo. Ricordiamo i candidati: Antonelli Daniela - medico anestesista, Fanesi Federica - laureata in filosofia (assessore uscente); Giovannetti Francesco – laureato in scienze della comunicazione, impiegato (consigliere uscente); Giusti Luca – ragioniere, bancario (consigliere uscente); Lanari Marco – avvocato, dottorando in diritto canonico; Morganti Mauro – agente di commercio (consigliere uscente); Muscellini Egidio – artigiano restauratore (assessore uscente); Olivetti Silvia – ragioniera, responsabile patronato; Romagnoli Raimondo – geometra (assessore uscente); Rossetti Alessandro – geometra, agente immobiliare (assessore uscente); Sabbatini Silvia – commercialista; Telari Marco – geometra (consigliere uscente).
da Progetto Ostra
www.progetto-ostra.it