Ad Andrea Storoni,
candidato sindaco per la lista Vivere Ostra, l’invito del sindaco
uscente Olivetti è arrivato con una telefonata alle 17,30 dell’altra
sera (12 maggio). Mezz’ora prima dell’incontro in Comune con Autorità di
Bacino e Protezione Civile e con l’assessore regionale Paola Giorgi,
nelle cui competenze rientrano difesa del suolo e protezione civile.Ad
Andrea Storoni, candidato sindaco per la lista Vivere Ostra, l’invito
del sindaco uscente Olivetti è arrivato con una telefonata alle 17,30
dell’altra sera (12 maggio).
Mezz’ora prima dell’incontro in Comune con Autorità di Bacino e
Protezione Civile e con l’assessore regionale Paola Giorgi, nelle cui
competenze rientrano difesa del suolo e protezione civile. Storoni è
impegnato altrove, ma, malgrado il minimo preavviso, in sua vece va
Moris Mansanta candidato in lista e capogruppo della minoranza uscente.
La riunione, a detta di Olivetti, serviva per ringraziare i due
organismi regionali della gestione dell’emergenza alluvione. Non si sa
se era su invito o pubblica. All’albo pretorio o sul sito del Comune non
c’è traccia neppure di un avviso. In ogni caso, in sala è presente
anche il comitato NoBiogas. Forse spontaneamente, forse invitato, di
sicuro non per caso. Nessuno, invece, c’è per Energon, la srl
concessionaria della licenza.
Olivetti sente l’umore dell’uditorio e, trasformando la riunione in un
meno nobile comizio, sfrutta a proprio vantaggio la disgrazia dei
concittadini. Cerca la bella figura con l’assessore Giorgi e la
legittimazione delle autorità, ma quello che gli preme è, evidentemente,
riparare con i NoBiogas e accattivarsene la benevolenza elettorale,
dimenticando anche le annunciate parole di gratitudine.
E’ lui infatti che, non esercitando i poteri che la legge riconosce al
sindaco come autorità sanitaria, ha avvallato un percorso. Azione che
una sentenza del TAR ha già contestato per il modo troppo poco
scrupoloso. E su cui Olivetti aveva già cercato di mettere una pezza,
con un voltafaccia che aveva portato alle dimissioni di un assessore fra
i suoi più stretti. Facendo però poi inspiegabilmente scadere i termini
per fermare l’iter autorizzativo. Non è poco, soprattutto se si pensa
che nel comitato NoBiogas ci sono molti suoi (ex) elettori.
L’occasione del 12 maggio era quindi per il sindaco una via d’uscita a
buon mercato. Tanto da chiedere all’Autorità di Bacino di togliergli la
castagna dal fuoco revocando d’autorità quella concessione che lui ha
rilasciato.
In effetti, replicano i responsabili dell’Autorità, si potrebbe fare.
Ma solo se le verifiche, dimostrando insufficienti ulteriori opere di
messa in sicurezza, costringessero a vincolare al PAI, Piano di Assetto
Idrogeologico, tutta l’area. Nel qual caso, trattandosi dell’area ZIPA,
ciò coinvolgerebbe non solo l’impianto Biogas, ma tutti gli altri
insediamenti produttivi e lotti del quadrato. Con buona pace di imprese e
cittadini.
“Le grandi aspettative sono il preludio della delusione, e di fiducia
nel sindaco uscente - commenta lapidario Andrea Storoni a nome della
lista Vivere Ostra - ne abbiamo tutti sempre meno. La sua lista vinse
vantando ‘esperienza, trasparenza e partecipazione’. Erano solo parole,
così per dire, nulla più di uno slogan. Ce ne eravamo già accorti, sennò
ora la situazione sarebbe un'altra”.
da Lista civica Vivere Ostra
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