È di venerdì 25 agosto la notizia che un’anziana signora, nei pressi del
forno Fòri de Porta, è inciampata nella buca lasciata da un sampietrino
mancante e sia caduta rovinosamente a terra, battendo il volto in modo
piuttosto violento tanto che si è reso necessario il trasporto al pronto
soccorso dell'ospedale civile.
Risultato? La signora, sotto shock per il trauma subìto, dovrà essere sottoposta ad ulteriori controlli specialistici, mentre la buca è stata “prontamente” rattoppata dagli operai comunali con del materiale bituminoso. La cosa, però, che suscita sdegno è come l’Amministrazione sia poco oculata alla tutela dell’incolumità dei propri cittadini. Da mesi si predica quanto sia salutare camminare a piedi e di come l’idea dell’inversione della viabilità sia nata anche al fine di “aumentare le condizioni di sicurezza stradale, tutelando in particolare la sicurezza dei pedoni” nonché “tutelare il patrimonio storico e artistico” (Delibera di Giunta n.43 del 03.05.2017). È evidente, però, che queste sono soltanto delle false motivazioni altrimenti non si spiega come, invece di curare la pavimentazione nel centro storico con un serio e totale intervento di recupero, si preferisca aggirare il problema, facendovi transitare meno auto. Senza parlare poi della bruttezza di queste “toppe”, di cui anche la Piazza ne è piena, realizzate alla meno peggio che poco tengono conto del contesto storico, un po’ come già accaduto per i dossi lungo la Riviera di Ponente. Pertanto, non possiamo che concordare con il nostro Sindaco quando afferma che "le vie del centro non sono vie di percorrenza (e lo si è ahinoi notato) ma spazi relazionali": sì, sono decisamente il modo migliore per relazionarsi con il personale sanitario, attraverso l'incuria di questa Amministrazione menefreghista che, ignorando il concetto di ordinaria manutenzione, spaccia per riqualificazione del centro storico il rifacimento ordinario della segnaletica orizzontale - così come recentemente accaduto per il ripristino della famosa riga di Via Gramsci - piuttosto che focalizzarsi sulla cura rigorosa e decorosa di tutto il tessuto urbano. Ci auguriamo che la signora possa riprendersi al più presto e che provveda quanto prima a denunciare il vergognoso accaduto. Infine ci chiediamo: dato che la buca è stata rattoppata solamente DOPO che una signora ne ha dovuto subire le spiacevolissime conseguenze, l’inversione sarà ripristinata al vecchio senso di marcia soltanto DOPO che magari si sarà verificato un pericoloso incidente?
da Comitato “Sopravvivere ad Ostra”
Risultato? La signora, sotto shock per il trauma subìto, dovrà essere sottoposta ad ulteriori controlli specialistici, mentre la buca è stata “prontamente” rattoppata dagli operai comunali con del materiale bituminoso. La cosa, però, che suscita sdegno è come l’Amministrazione sia poco oculata alla tutela dell’incolumità dei propri cittadini. Da mesi si predica quanto sia salutare camminare a piedi e di come l’idea dell’inversione della viabilità sia nata anche al fine di “aumentare le condizioni di sicurezza stradale, tutelando in particolare la sicurezza dei pedoni” nonché “tutelare il patrimonio storico e artistico” (Delibera di Giunta n.43 del 03.05.2017). È evidente, però, che queste sono soltanto delle false motivazioni altrimenti non si spiega come, invece di curare la pavimentazione nel centro storico con un serio e totale intervento di recupero, si preferisca aggirare il problema, facendovi transitare meno auto. Senza parlare poi della bruttezza di queste “toppe”, di cui anche la Piazza ne è piena, realizzate alla meno peggio che poco tengono conto del contesto storico, un po’ come già accaduto per i dossi lungo la Riviera di Ponente. Pertanto, non possiamo che concordare con il nostro Sindaco quando afferma che "le vie del centro non sono vie di percorrenza (e lo si è ahinoi notato) ma spazi relazionali": sì, sono decisamente il modo migliore per relazionarsi con il personale sanitario, attraverso l'incuria di questa Amministrazione menefreghista che, ignorando il concetto di ordinaria manutenzione, spaccia per riqualificazione del centro storico il rifacimento ordinario della segnaletica orizzontale - così come recentemente accaduto per il ripristino della famosa riga di Via Gramsci - piuttosto che focalizzarsi sulla cura rigorosa e decorosa di tutto il tessuto urbano. Ci auguriamo che la signora possa riprendersi al più presto e che provveda quanto prima a denunciare il vergognoso accaduto. Infine ci chiediamo: dato che la buca è stata rattoppata solamente DOPO che una signora ne ha dovuto subire le spiacevolissime conseguenze, l’inversione sarà ripristinata al vecchio senso di marcia soltanto DOPO che magari si sarà verificato un pericoloso incidente?
da Comitato “Sopravvivere ad Ostra”