martedì 20 novembre 2012

Ostra: la scultrice senigalliese Monica Mezzanaotte realizza una statua per l'Avis


E' stata scoperta ufficialmente la statua realizzata dalla scultrice senigalliese Monica Mezzanotte per il 50° anniversario dell'Avis di Ostra. La statua, raffigurante due braccia elevate in alto con una goccia di sangue (simbolo dell'Avis) stretta tra le mani, pesa 500 chili ed è stata realizzata in un anno di tempo tra i vari impegni della scultrice. Monica Mezzanotte, membro della scuola di ceramica, ha scelto il bianco per l'intera opera perchè rappresenta umiltà.
Il bianco è un colore umile, non egoistico a livello espressivo- conferma la scultrice Monica Mezzanotte- E' un colore che riceve qualunque forma di espressione, basti pensare che la tela di un pittore è bianca, il foglio su cui scriviamo è bianco e persino il foglio per la composizione di una canzone è bianco”.
Un colore unico a testimoniare l'azione umana e disinteressata di chi dona il proprio sangue agli altri. “Chi dona il proprio sangue, senza sapere a chi è destinato, compie un'azione umana elevata e disinteressata perchè offre senza ricevere nulla in cambio- spiega- E il sangue è un elemento essenziale per ciascuno. Da qui la volontà di rappresentare le braccia verso l'alto con una goccia di sangue stretta tra le mani. Le braccia rappresentano tutti i medici, gli infermieri e i donatori stessi che sostengono le azioni dell'Avis e compiono questo gesto di solidarietà mentre le mani che stringono il sangue, che sembra scendere dall'alto, testimoniano il gesto della donazione, un regalo che viene dall'alto”.
Una statua bianca con delle sedute alla base, posizionata nel giardino dell'Avis di Ostra e visibile anche dalla strada, che ha una doppia valenza. “La statua è stata posizionata nel giardino in modo tale che si possa vedere anche dalla strada- conclude Monica Mezzanotte- La scelta mira a testimoniare e festeggiare i 50 anni di attività dell'Avis ma allo stesso tempo a sensibilizzare e avvicinare i cittadini alla donazione. Ecco lo scopo delle sedute. Invitare ad avvicinarsi alla donazione e non restare a guardare, a distanza, il gesto fatto da altri”.

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