Il 6 Marzo, il Tribunale
Amministrativo Regionale delle Marche ha emesso la sentenza n.291/2014
sul ricorso promosso dal Comune di Ostra e da un Comitato di cittadini
contro la Regione Marche e contro l’Autorizzazione ottenuta dalla
società En Ergon srl per realizzare nella zona industriale di casine di
Ostra un impianto di trattamento anaerobico del rifiuto domestico
organico.
Tale sentenza del Tar conferma la piena validità dell’Autorizzazione
rilasciata dalla Regione Marche alla società per la costruzione
dell’impianto, respingendo tutti i ricorsi presentati. Per quanto mi
riguarda, anche se il prezzo politico che ho personalmente pagato per la
mia coerenza, con le dimissioni da Assessore, è stato alto, ho
mantenuto fede al programma sottoscritto con gli elettori cinque anni
fa, con il quale io e l’intera amministrazione ci siamo impegnati a
supportare le nuove attività industriali e artigianali, ed ora con la
Sentenza ho l’ulteriore conferma di avere agito correttamente.
Evidenzio che la validità dell’iniziativa imprenditoriale sta nel fatto
che questa ha superato positivamente la Valutazione di impatto
ambientale effettuata dalla Provincia tra il 2010 ed il 2012, che
l’intervento comporterà minori costi per i cittadini di Ostra per il
conferimento del rifiuto organico e che si avranno diversi nuovi posti
di lavoro, che non è poco in un momento come questo.
Ero certo che la sentenza avesse fatto anche chiarezza sul mio operato,
cancellando l’ombra che taluni avevano gettato sul sottoscritto, in
merito ad una paventata incompatibilità tra il mio operato di Assessore e
la mia professione di Ingegnere, così è stato, infatti i giudici del
Tar affermano testualmente nella sentenza “omissis…. non sussiste alcuna
causa di incompatibilità fra l’incarico di progettista svolto dall’ing.
Romagnoli e la carica di assessore comunale all’urbanistica e
all’ambiente dallo stesso ricoperta nel periodo in cui si sono svolti i
procedimenti di VIA e A.U. ….omissis ”. Seppure c’è stato un contrasto
con il Sindaco e la giunta, sono convinto che la sentenza possa
contribuire a ricucire i rapporti politici, personali ed umani.
Oggi ritengo che non ci siano né vinti né vincitori, che però, occorra
subito intraprendere con convinzione quel necessario confronto tra tutti
i soggetti della comunità, confronto orientato ad uno sviluppo
compatibile con il territorio.
Da Alberto RomagnoliConsigliere comunale
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