Alla minoranza “Progetto Ostra” piace da morire innescare tempeste politiche.
Solo che le tempeste si scatenano in un bicchier d’acqua, con il
risultato che l’effetto non c’è. Ma insistono, convinti che i
concittadini a forza di urlare paventando chissà quali disastri da parte
della maggioranza, alla fine abbocchino. E allora, per buona pace loro e
dei sostenitori che a dire il vero già incominciano a dubitare
sull’efficacia di questa strategia politica, confermiamo la validità
dello scorso Consiglio Comunale pur senza la nomina degli scrutatori e
della delibera adottata con voto palese durante lo svolgimento dello
stesso.
La nostra replica potrebbe finire qui, perché già queste poche righe
sono più che sufficienti a smentire il contenuto del comunicato
divulgato dalla minoranza alcuni giorni fa. Però qualche argomento in
più lo forniamo a beneficio di chi ci segue e dei cittadini che meritano
un’informazione completa sulla questione. Partiamo da quando
l’opposizione, durante il Consiglio di martedì scorso, se n’è uscita
dicendo che se non erano stati nominati gli scrutatori sin dall’inizio
dello stesso nessuna delibera era valida.
Non è vero: non c’è nessun articolo né del Regolamento per il
Funzionamento del Consiglio Comunale, né dello Statuto che preveda
l’obbligo di nomina degli scrutatori come prima cosa da fare appena
dichiarata aperta l’assemblea. L’art. 26 del Regolamento si limita a
precisare, al comma 3, che “Il presidente, con l’assistenza degli
scrutatori, riconosce e proclama l’esito della votazione” riferendosi
alle deliberazioni che vanno adottate a scrutinio segreto quando siano
concernenti “persone”(comma 2). Dunque, è qualcuno altro che dovrebbe
ripassare il Regolamento…
Tuttavia il sindaco Storoni, in quella seduta consiliare non ha voluto
innescare un clima di scontro, alimentando ancora di più la polemica, ed
ha ritenuto opportuno sciogliere l’assemblea consiliare. Altra mozione
sollevata dall’opposizione riguardava il numero di membri del CdA della
Fondazione assegnati a quest’ultima. A fronte dell’intenzione di
prevedere quattro Consiglieri per la maggioranza e uno per la minoranza,
“Progetto Ostra” ha espresso la sua contrarietà avverso una decisione
definita unilaterale e contraria a tutte le norme vigenti.
Ovviamente senza specificare quali norme e quali articoli. Lo Statuto
Comunale all’art. 10, rubricato “Prerogative delle minoranze
consiliari”, prevede solo che ai gruppi di minoranza spetti “la
designazione di loro rappresentanti negli organi collegiali degli enti,
delle aziende e delle istituzioni dipendenti dall’ente”. Dunque alcun
riferimento a numeri o proporzioni. Ancora meno specifico il D.Lgs.
267/2000(Testo Unico degli Enti Locali) che all’art. 44, “Garanzia delle
minoranze e controllo consiliare”, addirittura si limita solo a
sottolineare che “Lo statuto prevede le forme di garanzia e di
partecipazione delle minoranze attribuendo alle opposizioni la
presidenza delle commissioni consiliari aventi funzioni di controllo o
di garanzia, ove costituite”. Nulla più. Dunque, anche in questo caso, o
ci si indichi quali sarebbero le norme vigenti non rispettate, o forse
si farebbe meglio a tacere.
dal Comune di Ostrawww.comune.ostra.an.it
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