Vorremmo idealmente
unire anche noi le nostre mani a quelle fotografate in calce alla
lettera pubblicata alcuni giorni fa su Facebook a firma di una delle
educatrici dell’associazione “Arca Volante”: per esprimere gratitudine,
per quanto è stato fatto negli ultimi vent’anni a Ostra, ma anche per
manifestare il nostro radicale disappunto per quanto sta accadendo da
qualche settimana.
Non intendiamo discutere sulla legittimità dell’operazione promossa
dall’Amministrazione Storoni, ma ancora una volta ci interroghiamo
sull’opportunità di quanto è accaduto. All’”Arca Volante” è stato
impedito di volare.
Il servizio di animazione del Centro di Aggregazione di Ostra è stato
assegnato tramite un bando e quindi, apparentemente nel modo più
democratico e meritocratico possibile. Purtroppo, però, la richiesta di
alcuni requisiti non di tipo professionale, ma burocratici e formali,
era tale da impedire all’”Arca Volante” di partecipare.
Ricordiamo che il servizio ha da qualche anno la titolarità in capo al
Comune, ma è nato ad Ostra grazie allo spirito di iniziativa di un
gruppo di persone, appoggiate prima alla cooperativa P.A.R.S. di
Civitanova, nell’ambito dei progetti di prevenzione del disagio
giovanile, che poi hanno costituito autonomamente l’associazione “Arca
Volante”, che si muove all’interno dei progetti di promozione dell’agio.
Il servizio, nato come privato, è stato poi convenzionato dal Comune,
che ne ha sempre riconosciuto la validità e il valore, tanto da
rinnovarne di anno in anno l’incarico di gestore all’Arca Volante,
proprio nel rispetto di una storia, che non poteva essere ignorata.
Soltanto oggi l’Amministrazione, forte di questa titolarità, decide di
cancellare d’un colpo quella storia lunga non solo di anni, ma di
incontri, di esperienze, di percorsi educativi condivisi, della stima e
della credibilità acquisite presso le famiglie.
Venti anni segnati da volti riconoscibili e credibili, da percorsi di
formazione, aggiornamenti professionali, attività di sostegno alla
genitorialità; da giovani studenti coinvolti nelle attività, dalla
presenza attiva nel territorio. In una collaborazione così lunga,
problemi e difficoltà possono essere sorti, anche suscitati dai continui
cambiamenti normativi, ma in un paese civile ci si confronta, si fanno
proposte, si pensano modalità nuove. Invece l’Arca Volante viene
consapevolmente esclusa, dopo lunghi periodi di promesse balbettate, di
rinvii, appuntamenti mancati, motivazioni… immotivate, fino alla
conclusiva beffa del bando.
Ma la macchina innovatrice dell’ Amministrazione non si è arrestata
qui: il Centro di Aggregazione, finalmente, dopo anni di improbabili
adattamenti, godeva di una sistemazione adeguata in un luogo centrale,
facilmente raggiungibile e che, tramite un passaggio interno, consentiva
anche di utilizzare spazi all’aperto (la piazzetta Gherardi e il
“Giardino delle Sore”), senza esporre i ragazzi al pericolo del
traffico.
Oggi quei locali, completamente allestiti, dotati di mobilio ed
attrezzature, sono chiusi e inutilizzati. Il Centro di Aggregazione è
stato trasferito in toto nei locali della Biblioteca Comunale e,
sottolineiamo, in toto: non limitatamente ad alcune attività compatibili
con il luogo istituzionale, che l’accoglie. Gli orari di servizio per
lo più coincidono ed è evidente che si tratta di due servizi
inconciliabili. Chi sceglie la Biblioteca come luogo di studio (ed i
ragazzi erano tanti), chiede silenzio e tranquillità.
Oggi gli utenti sono rimasti pochissimi, perché relegati nelle stanze
più piccole, impediti di usare il servizio internet, prima a loro
totale, seppure controllata, disposizione, e perché infastiditi
dall’inevitabile rumore dei più piccoli. Ma anche gli utenti del Centro
di Aggregazione sono pochi, probabilmente perché s’è spezzata quella
storia di fiducia consolidata nel tempo.
E’ stata davvero una mossa da grandi strateghi: non era facile con una
sola decisione compromettere un servizio attivo da vent’anni e un altro
che da vent’anni era atteso da molti; non era facile e non possiamo che
riconoscere al nostro Sindaco e ai suoi colleghi questa singolare
abilità….
da Progetto Ostrawww.progetto-ostra.it
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