Ho accettato con
entusiasmo l’opportunità di partecipare alla prossima tornata elettorale
regionale, dove correrò, come indipendente, nella lista di Forza
Italia.
E’ una grande occasione per dare un inizio concreto a quel progetto,
che da tempo condivido assieme a tanti, di creare un movimento che
partendo dal territorio e dalle esigenze dei nostri concittadini,
attraverso l’esperienza maturata come amministratori di piccole realtà
comunali, possa permettere di perseguire il bene comune reale.
E’ davvero ora, come ripeto da qualche tempo, che enga posto al centro dell’attenzione l’individuo, sia come soggetto attivo che passivo dell’azione politica.
E’ necessario, che l’individuo, quale soggetto attivo, si riappropri della politica, che non può essere intesa come qualcosa di negativo e di torbido o come una contrapposizione perenne fra fazioni, ma piuttosto come un laboratorio, ove confrontarsi per partecipare al miglioramento della vita di ognuno di noi, dove poter far crescere chi vuole davvero avvicinarsi alla gestione del pubblico.
E’ urgente rimettere al centro dell’azione politica l’individuo anche quale soggetto passivo, avendo ben chiare le sue esigenze, le sue necessità, con una presenza costante nel quotidiano.
Questa la filosofia che da sempre muove il mio impegno politico e che è alla base di alcuni degli interventi che intendo perseguire.
Nel campo fiscale e della spesa pubblica bisogna avere la costanza di individuare con precisione i centri di spesa dell’Ente, così da conoscere effettivamente ciò che è davvero necessario per la collettività, e quindi il coraggio di operare tagli precisi a quegli sprechi che ancora gravano sul bilancio regionale. E’ ovvio, poi, che le eventuali risorse risparmiate da scelte oculate e precise, non dovranno più essere dirottate ad altri centri di spesa ma destinate alla riduzione di quell’imposizione fiscale che attualmente grava, anche sotto forma di balzelli, sulle aziende e sui cittadini della nostra Regione.
Nel campo sociale è più che mai opportuno, attuare il principio di sussidiarietà orizzontale, che permette che gli interventi verso i più deboli non siano più finanziati solo da una generalizzata imposizione fiscale (che spesso genera ulteriore povertà) e gestiti in modo burocratico come accade oggi, ma si possa sperimentare anche quel partenariato reale tra pubblico e privati che operano nel sociale, intesi anche come associazioni di volontariato,così che dalla loro collaborazione si possa perseguire una azione più corale e più puntuale.
Questa soluzione andrà perseguita anche nel settore del trasporto sanitario, ove si dovrà dare il giusto rilievo alle tante associazioni che da anni operano nel territorio e che in più occasioni sono state ingiustamente messe in discussione.
Nella sanità è necessario operare in modo più equo e porre fine ai tagli lineari, che sono stati attuati in questi anni dai vari governi centrali. Se tuttavia è necessario che la Regione si batta a livello nazionale affinchè non accada più che le Regioni virtuose vengano trattate dallo Stato come quelle meno virtuose, così che per assurdo le prime vengano punite per il solo fatto di essere state più ligie, è altrettanto doveroso che questo principio venga applicato anche all’interno della nostra Regione, così che non avvenga più quello che è accaduto nel senigalliese, che negli anni è sempre stato il primo ad adeguarsi alla normativa regionale ed ha finito con l’essere il più penalizzato rispetto agli altri, nel quasi totale silenzio dei rappresentanti delle istituzioni locali .
Queste sono solo alcuni dei punti che intendo perseguire, qualora venissi eletto, e per i quali mo batterò con la stessa tenacia e passione che mi ha sempre contraddistinto negli anni del mio impegno politico amministrativo nella mia città di origine ed in particolare nel periodo in cui ho avuto l’onore di rivestire la carica di Sindaco di Ostra.
In quel quinquennio ho combattuto non solo per la città che rappresentavo ma anche per gli interessi di tutta la valle: sono stato il primo ad invitare i miei colleghi a battersi strenuamente contro i tagli che avrebbero colpito la sanità nel nostro territorio (che oggi si sono avverati grazie alla passività di chi allora sosteneva che le mie denunce erano solo propagandistiche); sono stato l’unico a portare il mio paese compatto in Regione, davanti all’assessore alla sanità ed all’intero Consiglio, per riuscire (come poi riuscimmo) a non subire alcuno dei paventati tagli ad Ostra; mi sono battuto per un modo di amministrare più rispondente alla logica ed agli interessi dei cittadini, piuttosto che quelli di parte.
Chi mi conosce bene sa che ho sempre affrontato a viso aperto, senza paura e pregiudizi i problemi che affliggono la collettività, mettendomi sempre contro chi fa politica per interesse e per mestiere, per questo ho accettato di correre come indipendente in questa tornata elettorale per portare in Regione la mia voce fuori dal coro, attento alle indicazioni dei miei elettori ed alle necessità di tutti i cittadini del nostro territorio.
da Massimo Olivetti E’ davvero ora, come ripeto da qualche tempo, che enga posto al centro dell’attenzione l’individuo, sia come soggetto attivo che passivo dell’azione politica.
E’ necessario, che l’individuo, quale soggetto attivo, si riappropri della politica, che non può essere intesa come qualcosa di negativo e di torbido o come una contrapposizione perenne fra fazioni, ma piuttosto come un laboratorio, ove confrontarsi per partecipare al miglioramento della vita di ognuno di noi, dove poter far crescere chi vuole davvero avvicinarsi alla gestione del pubblico.
E’ urgente rimettere al centro dell’azione politica l’individuo anche quale soggetto passivo, avendo ben chiare le sue esigenze, le sue necessità, con una presenza costante nel quotidiano.
Questa la filosofia che da sempre muove il mio impegno politico e che è alla base di alcuni degli interventi che intendo perseguire.
Nel campo fiscale e della spesa pubblica bisogna avere la costanza di individuare con precisione i centri di spesa dell’Ente, così da conoscere effettivamente ciò che è davvero necessario per la collettività, e quindi il coraggio di operare tagli precisi a quegli sprechi che ancora gravano sul bilancio regionale. E’ ovvio, poi, che le eventuali risorse risparmiate da scelte oculate e precise, non dovranno più essere dirottate ad altri centri di spesa ma destinate alla riduzione di quell’imposizione fiscale che attualmente grava, anche sotto forma di balzelli, sulle aziende e sui cittadini della nostra Regione.
Nel campo sociale è più che mai opportuno, attuare il principio di sussidiarietà orizzontale, che permette che gli interventi verso i più deboli non siano più finanziati solo da una generalizzata imposizione fiscale (che spesso genera ulteriore povertà) e gestiti in modo burocratico come accade oggi, ma si possa sperimentare anche quel partenariato reale tra pubblico e privati che operano nel sociale, intesi anche come associazioni di volontariato,così che dalla loro collaborazione si possa perseguire una azione più corale e più puntuale.
Questa soluzione andrà perseguita anche nel settore del trasporto sanitario, ove si dovrà dare il giusto rilievo alle tante associazioni che da anni operano nel territorio e che in più occasioni sono state ingiustamente messe in discussione.
Nella sanità è necessario operare in modo più equo e porre fine ai tagli lineari, che sono stati attuati in questi anni dai vari governi centrali. Se tuttavia è necessario che la Regione si batta a livello nazionale affinchè non accada più che le Regioni virtuose vengano trattate dallo Stato come quelle meno virtuose, così che per assurdo le prime vengano punite per il solo fatto di essere state più ligie, è altrettanto doveroso che questo principio venga applicato anche all’interno della nostra Regione, così che non avvenga più quello che è accaduto nel senigalliese, che negli anni è sempre stato il primo ad adeguarsi alla normativa regionale ed ha finito con l’essere il più penalizzato rispetto agli altri, nel quasi totale silenzio dei rappresentanti delle istituzioni locali .
Queste sono solo alcuni dei punti che intendo perseguire, qualora venissi eletto, e per i quali mo batterò con la stessa tenacia e passione che mi ha sempre contraddistinto negli anni del mio impegno politico amministrativo nella mia città di origine ed in particolare nel periodo in cui ho avuto l’onore di rivestire la carica di Sindaco di Ostra.
In quel quinquennio ho combattuto non solo per la città che rappresentavo ma anche per gli interessi di tutta la valle: sono stato il primo ad invitare i miei colleghi a battersi strenuamente contro i tagli che avrebbero colpito la sanità nel nostro territorio (che oggi si sono avverati grazie alla passività di chi allora sosteneva che le mie denunce erano solo propagandistiche); sono stato l’unico a portare il mio paese compatto in Regione, davanti all’assessore alla sanità ed all’intero Consiglio, per riuscire (come poi riuscimmo) a non subire alcuno dei paventati tagli ad Ostra; mi sono battuto per un modo di amministrare più rispondente alla logica ed agli interessi dei cittadini, piuttosto che quelli di parte.
Chi mi conosce bene sa che ho sempre affrontato a viso aperto, senza paura e pregiudizi i problemi che affliggono la collettività, mettendomi sempre contro chi fa politica per interesse e per mestiere, per questo ho accettato di correre come indipendente in questa tornata elettorale per portare in Regione la mia voce fuori dal coro, attento alle indicazioni dei miei elettori ed alle necessità di tutti i cittadini del nostro territorio.
candidato alle elezioni regionali
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