OSTRA – In questo periodo ad Ostra, dato che l’Amministrazione
comunale intende invertire il senso di marcia lungo i due corsi
principali della città, il problema della viabilità interna al paese è
molto sentito e, tra i cittadini, suscita dibattito e prese di posizioni
anche molto radicali.
Da una parte l’Amministrazione comunale, dall’altra 1.200 cittadini
che con le loro firme e le loro proteste, anche in Consiglio comunale,
hanno sonoramente bocciato la scelta della Giunta tanto da costituire un
Comitato per la difesa della situazione esistente. Esistono poi dei
soggetti che, approfittando di questa situazione di “crisi”, propongono
alla cittadinanza soluzioni innovative che tentano di superare le
posizioni intransigenti dell’una e dell’altra parte.
Una delle soluzioni che ha suscitato maggiore interesse è quella
proposta dal signor Alessandro Landi, titolare dell’attività commerciale
“Punto Ufficio” ubicata lungo via Gramsci (uno dei due corsi
interessati alla inversione del senso di marcia).
La proposta è tanto interessante quanto semplice: rendere via Gramsci
zona pedonale e sostenere questa decisione con una serie di iniziative
di carattere turistico, culturale, commerciale.
Leggiamo quanto proposto dal signor Landi su Facebook:
“Cosa si potrebbe fare per rendere più vivo e vivibile il nostro centro storico?
Si potrebbe creare una zona pedonale in Via Gramsci
Delimitarla con paletti con catene facilmente apribili per ogni evenienza
Posizionare delle pensiline con carrelli per la spesa alle entrate
Permettere l’occupazione gratuita del suolo pubblico antistante ogni attività per banchi vendita, cartelli pubblicitari e ornamenti vari (piante e fiori)
Acquistare in gruppo da parte delle attività interessate ombrelloni e tende per abbattere i costi e uniformare lo stile nel rispetto delle norme sui centri storici
Individuare e allestire spazi inutilizzati per un mercato giornaliero ambulante, magari di prodotti alimentari ed artigiani delle nostre zone, utilizzabili a condizioni favorevoli
Coordinare l’utilizzo di locali in affitto e in vendita con la formula dell’affitto temporaneo, per attività commerciali ed eventi vari in modo da offrire in breve tempo locali pronti all’uso
Ricercare aziende e privati interessati a pubblicizzare le proprie attività o semplicemente per abbellire la propria città, con l’acquisto di panchine e altri arredi urbani”
Delimitarla con paletti con catene facilmente apribili per ogni evenienza
Posizionare delle pensiline con carrelli per la spesa alle entrate
Permettere l’occupazione gratuita del suolo pubblico antistante ogni attività per banchi vendita, cartelli pubblicitari e ornamenti vari (piante e fiori)
Acquistare in gruppo da parte delle attività interessate ombrelloni e tende per abbattere i costi e uniformare lo stile nel rispetto delle norme sui centri storici
Individuare e allestire spazi inutilizzati per un mercato giornaliero ambulante, magari di prodotti alimentari ed artigiani delle nostre zone, utilizzabili a condizioni favorevoli
Coordinare l’utilizzo di locali in affitto e in vendita con la formula dell’affitto temporaneo, per attività commerciali ed eventi vari in modo da offrire in breve tempo locali pronti all’uso
Ricercare aziende e privati interessati a pubblicizzare le proprie attività o semplicemente per abbellire la propria città, con l’acquisto di panchine e altri arredi urbani”
La proposta è stata integrata con diverse immagini, modificate con
Photoshop, di come potrebbe presentarsi, in futuro, una ipotetica Via
Gramsci pedonalizzata (se ne riportano alcune).
L’interesse sul social è stato subito molto alto: numerosi le
condivisioni e i commenti (tra i quali anche quelli del Sindaco
Storoni). In molti hanno scritto di progetto irrealizzabile, altri hanno
parlato di “sogno”…
A questi ultimi Alessandro ha dedicato un ulteriore post:
“Molti di voi nei commenti al post su una Via Gramsci hanno usato la parola sogno.
Sogno nel senso di qualcosa di bello che vorresti si realizzasse, sogno che non si può avverare, sogno da lasciare nel cassetto tanto “non cambia mai niente”.
Ecco il sogno, la speranza, parole che ai nostri tempi sembrano così lontani dalla realtà di tutti i giorni, sono quelle cose che danno senso e sapore alla vita.
Ma di cosa si parla di mobilità o filosofia dirà qualcuno,entrambe è la risposta, perché la questione di come utilizzare uno spazio comune , rappresentativo del paese dei suoi cittadini, dei suoi amministratori e delle attività che ci operano, non può essere ridotto ad un traffico si o traffico no, con decisioni calate dall’alto quanto meno discutibili o da proteste mai propositive.
Ecco quindi che Via Gramsci non è più solo una strada, ma la Strada che ognuno di noi può scegliere di percorrere per rendere Ostra qualcosa di speciale, senza pregiudizi, con la partecipazione, con le idee per realizzare quelli che chiamiamo sogni e che ogni tanto, se ti impegni si avverano.”
Sogno nel senso di qualcosa di bello che vorresti si realizzasse, sogno che non si può avverare, sogno da lasciare nel cassetto tanto “non cambia mai niente”.
Ecco il sogno, la speranza, parole che ai nostri tempi sembrano così lontani dalla realtà di tutti i giorni, sono quelle cose che danno senso e sapore alla vita.
Ma di cosa si parla di mobilità o filosofia dirà qualcuno,entrambe è la risposta, perché la questione di come utilizzare uno spazio comune , rappresentativo del paese dei suoi cittadini, dei suoi amministratori e delle attività che ci operano, non può essere ridotto ad un traffico si o traffico no, con decisioni calate dall’alto quanto meno discutibili o da proteste mai propositive.
Ecco quindi che Via Gramsci non è più solo una strada, ma la Strada che ognuno di noi può scegliere di percorrere per rendere Ostra qualcosa di speciale, senza pregiudizi, con la partecipazione, con le idee per realizzare quelli che chiamiamo sogni e che ogni tanto, se ti impegni si avverano.”
La palla ora ritorna in mano alla Giunta Comunale. Cederà alle
richieste dei tanti cittadini di lasciare tutto come la tradizione e il
“buon senso” voluto in tutti questi anni? Rimarrà arroccata sulle sue
decisioni e malgrado tutte le proteste attuerà il suo piano di
inversione del senso di marcia? Ascolterà le richieste dei “sognatori” e
si avventurerà in proposte innovative e lungimiranti che presuppongono
però un forte sostegno e impegno?
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