
Ostra. Ancora niente di definitivo sul caso guardia  medica di Ostra. A sottolinearlo è il gruppo consiliare del Partito  Democratico della Regione Marche, sulla base delle parole espresse  dall’assessore Mezzolani a seguito di un’interrogazione. Alla luce della  raccolta di firme dei cittadini ostrensi è in corso la discussione con  le parti sindacali e non è stato ancora deciso alcun provvedimento.
I consiglieri regionali Gianluca Busilacchi, Enzo Giancarli e Fabio  Badiali firmatari dell’interrogazione, fanno sapere che l’assessore  Mezzolani ha asserito che “la proposta di adeguamento riguardante Ostra,  era stata presentata come ipotesi nel quadro della riorganizzazione del  sistema di emergenza sanitaria nella Zona Territoriale n. 4, alla luce  dei parametri previsti dalla legge che consentirebbero un presidio per  la continuità assistenziale ogni 20.000 abitanti (più favorevole del  parametro di un presidio ogni 25.000 abitanti previsto dal contratto  nazionale di categoria dei medici di continuità assistenziale) e che  questa proposta di adeguamento risulta congelata, essendo necessaria una  rilettura del disegno complessivo che porterà alla proposta definitiva  dell'organizzazione su area vasta”.
La risposta dell'assessore  Mezzolani ha soddisfatto Busilacchi, Giancarli e Badiali tuttavia, ha  sottolineato Giancarli “Non v'è traccia dei presunti percorsi  istituzionali anomali temuti da Bugaro. La maggioranza di  centro-sinistra è animata da correttezza, lealtà e collaborazione  istituzionale; allo stesso modo non si comprende come Zinni possa  affermare che gli ospedali di rete verrebbero indeboliti, poiché nel  piano che si sta discutendo in commissione c'è proprio il potenziamento  degli ospedali di rete. Gli atti di riorganizzazione - ha concluso  Giancarli - possono essere necessari in presenza della riduzione delle  risorse e debbono essere concertati soprattutto con i sindaci”.
In seduta è intervenuto anche Busilacchi, sottolineando come non si  possa parlare di “atti di imperio” dei dirigenti, come fa l'opposizione,  perché i direttori di zona territoriale sono tenuti ad osservare le  leggi e a muoversi rigorosamente in questo quadro. “Dobbiamo guardare  alla gestione efficiente di un'intera zona e non lasciare alcun singolo  pezzo di territorio nudo di servizi. Sono sicuro che tutta la  popolazione di Ostra e dela Zona 4, seppure in questa situazione di  difficoltà di risorse, verrà soddisfatta dalla nuova riconfigurazione  dei servizi sanitari sul territorio”.  
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