Egregio Sig. Sindaco Storoni,
non vi è dubbio che tutti noi, quando tanti anni fa ci fu prospettato il
progetto di creazione di un digestore anaerobico, possiamo aver
commesso errori, non avendo ben compreso di cosa si trattasse e
fidandoci delle rassicurazioni che ci venivano date, compreso Lei che
all’epoca era consigliere comunale di minoranza e mai sollevò alcun
dubbio o alcuna perplessità sul progetto.
Anzi ricordo perfettamente che quando il sottoscritto e la maggioranza
di allora, poco prima della celebrazione della Conferenza dei Servizi,
che avrebbe autorizzato il privato a realizzare l’impianto, decisero di
convocare il Consiglio Comunale, che espresse la propria contrarietà al
progetto, Lei fu l’unico consigliere comunale che preferì disertare la
riunione rimanendo in Piazza. Ricordo anche che all’indomani di quella
decisione comparvero articoli sul giornalino riconducibili al suo gruppo
in cui si censurava questa nostra posizione contraria alla
realizzazione dell’impianto, che descrivevate come il più sicuro e
pulito. Ricordo che nei tragici giorni successivi all’alluvione del
maggio 2014, quando per la prima volta il lotto su cui avrebbe dovuto
sorgere l’impianto fu letteralmente sommerso da oltre un metro di acqua,
divenendo terreno esondato, Lei non fu presente neanche alla riunione
che promuovemmo con Autorità di Bacino, Regione, e Protezione Civile in
Comune, in cui si discusse la modalità per riperimetrare la zona e poter
delocalizzare l’impianto ed anzi fu solo capace di pubblicare alcuni
giorni dopo un comunicato, forse concepito al solo scopo di screditare
l’avversario, ma che di fatto, come quest’ultimo suo intervento,
comprometteva le ragioni di chi si opponeva a quest’opera.
Anche in campagna elettorale, mentre io ed il mio gruppo continuavamo a
professarci senza se e senza ma contrari all’intervento, Lei tenne il
suo solito comportamento ambiguo, sostenendo con alcuni suoi consiglieri
da una parte le ragioni di chi era contrario e dall’altra quelle di chi
era favorevole. Ero tuttavia convinto che trascorsi diversi anni, Lei
avrebbe potuto trarre insegnamento da quanto accaduto e che comunque
avrebbe dato la massima pubblicità ad ogni atto, che avesse riguardato
l’impianto. E’ per questo che quando in autunno scoprì, quasi per caso,
nel leggere la posta che Le avevo richiesto come minoranza, che in
Comune era arrivata la convocazione di un tavolo tecnico per il 3 agosto
e della Conferenza dei Servizi per il giorno 24 settembre trasalii e,
con gli altri consiglieri di Minoranza, credetti opportuno chiederle
delucidazioni sul perché non avesse partecipato al tavolo tecnico di
agosto, su che cosa fosse successo in Conferenza dei Servizi e se del
fatto ne aveva dato comunicazione al Comitato. Solo dopo aver letto la
sua laconica risposta, in cui peraltro sosteneva di non aver ritenuto
opportuno pubblicizzare la cosa, abbiamo noi segnalato al Comitato
quanto stava accadendo. Fu allora che mi venne chiesto di poter
coordinare il Comitato.
Le debbo confessare che prima di accettare la proposta di diventare
Presidente del Comitato Tutela Ambiente e Salute delle Valli Misa e
Nevola, che con molta insistenza alcuni componenti mi avevano avanzato,
ho riflettuto davvero a lungo. Ero consapevole che la mia presenza
avrebbe potuto rappresentare il rischio di politicizzare lo scontro nel
nostro territorio e, cosa ancor più grave, avrebbe potuto offrire un
facile modo di attaccare il Comitato, che non ha nessun altro fine se
non quello di evitare la costruzione dell’impianto su un terreno
esondato e tuttora a rischio di esondazione. Tuttavia lo spirito di
servizio, la voglia di combattere le battaglie giuste e la necessità da
parte dei componenti del Comitato di poter avere chi, conoscendo come
loro il problema per averlo vissuto sulla propria pelle, li motivasse ed
organizzasse, ha determinato la mia scelta. Proprio per non correre il
rischio di personalizzare la vicenda, pur accettando l’incarico
offertomi ho chiesto di non sovraespormi: così non ha visto fino ad oggi
citato il mio nome nei vari Comunicati, né mi ha mai visto intervistato
da alcuna trasmissione televisiva, che si è occupata dell’impianto. In
questi pochi giorni abbiamo lavorato tantissimo, abbiamo incontrato
tantissime persone, con storie, idee, esperienza diverse, ma tutte
accomunate da un unico scopo, quello di salvaguardare la sicurezza del
nostro territorio. Certo non le nego che da tutto il Comitato e dai suoi
sostenitori la sua assenza e quella dell’Amministrazione di Ostra
all’incontro di mercoledì scorso è stata notata e censurata. Avremmo
potuto confrontarci, come abbiamo fatto con tutti quelli che sono venuti
ed hanno espresso la loro posizione, ma Lei ha preferito rimanere, come
al solito arroccato nel chiuso delle stanze comunali, rinunciando al
dibattito aperto e leale che Le avevamo offerto.
Forse sono un sognatore, ma mi sarei aspettato che Lei si ponesse dalla
parte del Comitato, vale a dire dalla parte dei cittadini. Con il Suo
articolo Lei ha oltrepassato quella equidistanza, che ha sempre
ricercato, ed è andato contro gli interessi delle persone che combattono
contro la realizzazione del digestore: ha dimostrato che ciò che le
interessa non è la tutela dei cittadini, ma il solito attacco personale
al sottoscritto, al fine di non assumersi le Sue responsabilità. Posso
capire dal tono del Suo comunicato la grande difficoltà in cui Lei si
sta trovando per le Sue scelte ed il Suo distacco dalla gente, ma per
una volta si tranquillizzi, qui non è in atto alcuna campagna elettorale
né scalata alla gestione di Ostra (che per inciso merita di certo una
migliore guida), qui stiamo solo combattendo per evitare che si compia
l’errore definitivo, quello che darebbe il via libera all’impianto e che
in questo momento il suo assurdo comportamento sta agevolando. Mi
auguro che stamane, in Conferenza dei Servizi, per la prima volta Lei
combatta per la nostra gente e cambi strategia. Per le altre questioni
da Lei tirate in ballo artatamente, solo per creare confusione le
risponderemo come Gruppo in altro momento, anche se posso già dirle che
la nostra risposta non le farà piacere. Ora vorremmo concentrarci su
questa autorizzazione, augurandoci un suo pronto ravvedimento.
da
Massimo Olivetti
ex sindaco