giovedì 26 novembre 2009

La posta elettronica arriva dopo 17 giorni

Ostra. Impresario edile impantanato nella burocrazia dell’azienda Enel. “Siamo alle solite, alla richiesta di allaccio di una nuova fornitura, l’Enel scivola su una buccia di banana. Questa volta ho commesso io una piccola dimenticanza, non ho messo il mio nome, cioè chi compila l’istanza – spiega Severino Ubertini - dopo il pagamento effettuato, il 21 ottobre, l’azienda mi scrive una lettera in cui mi sottolinea l’errore, ma arriva al mio indirizzo ben 17 giorni dopo, alla faccia della posta elettronica considerato il mezzo più veloce per ottenere un miglior servizio. Il giorno seguente, l’8 novembre 2009, invio il tutto, e qui comincia l’avventura: nessuno sa che fine abbia fatto la mia pratica. A questo punto spero vivamente che l’azienda Enel intervenga, in quanto la mia richiesta è vincolata alla vendita di alcuni appartamenti realizzati a Senigallia, che non posso trasferire per questo intoppo.

“La mia impresa, Edil Consulting S.r.l. - prosegue Ubertini - come tante aziende, una volta versato il denaro richiesto, vorrebbe un servizio celere. Recatomi ad Ancona presso l’ufficio ENEL in zona Baraccola, la signorina di turno mi ha congedato gentilmente dicendomi che bisogna aspettare. Di certo si tratta di un’azienda che merita elogi, ma che spesso si intoppa. Nel mio caso, appurato il pagamento, sarebbe subito dovuto partire l’allaccio alla rete; tuttavia rimango ancora in attesa di un riscontro e della risposta da parte dei dirigenti Enel, veri e propri Desaparasidos”.

s.a.

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