OSTRA – Un tratto del muro di cinta che circonda il campo sportivo di
Ostra ha ceduto probabilmente a causa dell’abbondante pioggia di questa
notte. Il sindaco Andrea Storoni sta effettuando un sopralluogo per verificare
la situazione di cui dà conto, con le foto che pubblichiamo, anche la società sportiva nel sito Facebook.
"Ci eravamo fermati nella stanza del custode - scrive Paolo Abbruciati -
perchè stava diluviando, dopo due minuti il fine mondo. Le fogne non
hanno più ricevuto, 20 cm d'acqua puzzolente ha impregnato scarpe,
borse, calzini, e tutto quello che c'era nel pavimento (tutto da
buttare), poi il boato, pensavo fosse crollato qualche spogliatoio; e se
uno dei miei ragazzi fosse andato a prendere un pallone verso le
panchine?"
martedì 2 dicembre 2014
giovedì 27 novembre 2014
Ostra: presentato il progetto della pista ciclabile
Si è tenuta venerdì 21
novembre alle ore 21:30 presso i locali del' ACLI di Filetto un incontro
con le Amministrazioni e le Associazioni della Valle del Misa per
portarli a conoscenza di un progetto, iniziato dal Gsd Pianello e
appoggiato dal' Amministrazione di Ostra.
Una pista ciclabile, questa l'idea, che con l'appoggio e l'unione di
forze delle Amministrazioni e le Associazioni del territorio può vedere
la luce e portare vanto. Durante l'incontro Maurizio Minucci, ideatore
del progetto e che da anni lotta per una futura realizzazione, ha
presentato a grandi linee la pista ciclabile, la zona individuata
(terreno a lato di Via Santa Maria Apparve di Pianello), il suo utilizzo
e i possibili fruitori. Questi possono essere tutti gli sportivi che in
assoluta sicurezza potranno esercitare ciclismo, pattinaggio, marcia e
corsa, ruzzola e perché no ospitare eventi di BMX, minimoto o macchinine
radiocomandate.Nel dettaglio del progetto è entrato Raimondo Romagnoli, geometra e progettista della pista ciclabile. Ha spiegato che il percorso, solo nel terreno comunale sarà di una lunghezza di 600mt ma che con un dialogo già avviato con la ditta Messersì si potrà ampliare a 1000mt.
A supportare il progetto del GSD PIANELLO c'era anche il Vice Sindaco di Ostra, Moris Mansanta che ha confermato l'impegno di portare avanti l'idea e di approfondire il dialogo con la Ditta, sopra riportata, per concludere la progettazione e tenersi pronti, il prima possibile, a partecipare ai bandi di concorso per raccogliere fondi.
Anche Lino Secchi e Tania Belvederesi sono intervenuti all'incontro come rappresentati del FCI, i quali hanno sposato con interesse il progetto, sottolineando che opere del genere danno vanto alla Provincia e alle Marche ed inoltre hanno portato a conoscenza di fondi che dovrebbero essere stanziati per questo tipo di opere.
Come sopra detto, sono intervenute le Amministrazioni di Ostra Vetere e Senigallia oltre alle Associazioni del territorio come A.S. Pattinaggio di Senigallia con Mauro Guenci, Velo Club Cicli Cingolani, GS Cannella, Acli Filetto e molte altre. Tutte interessate e pronte ad unire le forze per la realizzazione di questo progetto utile per il territorio.
Il GSD PIANELLO ringrazia tutti i partecipanti.
da GSD Pianello
Ostra: Storoni, 'Più percorsi, un solo obiettivo. Aumentiamo la sicurezza'
Purtroppo anche durante
il fine settimana scorso si sono verificati nuovi episodi spiacevoli per
i cittadini di tutta la vallata e di Ostra. In diversi hanno segnalato
piccoli furti o tentati furti in differenti zone del Comune. Proprio
questo è al centro del confronto che ci sarà tra Amministrazione,
Polizia Municipale e Carabinieri della stazione di Ostra.
“Coordinare le forze deve essere la via da seguire, ma servono delle
integrazioni” sostiene il Sindaco Storoni, che con la Giunta incontrerà i
due Comandanti e ha già disposto la calendarizzazione del montaggio
delle 4 telecamere richiamate anche da un’interrogazione della
minoranza.
La seconda buona pratica da mettere in atto riguarda invece una
presenza più consistente del corpo dei vigili sul territorio che
l’Amministrazione, in dialogo con Trecastelli e Ostra Vetere, sta per
convertire in realtà attraverso delle convenzioni.
dal Comune di Ostrawww.comune.ostra.an.it
martedì 25 novembre 2014
Ostra: furti in abitazione, Progetto Ostra chiede l'installazione delle telecamere già acquistate
Purtroppo anche nel
territorio di Ostra, un tempo zona abbastanza tranquilla, si sta
registrando una serie sempre più numerosa di furti nelle abitazioni
private, ormai anche in orari “inconsueti” per tali eventi criminali (ad
esempio sabato scorso sono avvenute almeno 4 effrazioni nel giro di
poche ore nel tardo pomeriggio).
Sappiamo che il problema è complesso e non esistono soluzione
miracolose, ma ci sentiamo di avanzare una proposta concreta, con la
speranza che possa essere accolta ed essere d’aiuto ai cittadini di
Ostra.
Chiediamo al Sindaco Storoni, proposta avanzata nel recente consiglio
comunale e come richiesto poi formalmente anche dal consigliere comunale
Raimondo Romagnoli, di installare le 4 telecamere per la
videosorveglianza già acquistate nel maggio scorso dalla Amministrazione
Olivetti.
Tali videocamere si collegano grazie al nuovo sistema di pubblica
illuminazione “smart town” recentemente attivato ad Ostra e per questo
l’operazione risulta semplice e fattibile in tempi brevi, la stessa
Polizia Municipale aveva già chiesto ed ottenuto l’autorizzazione dalla
Prefettura il permesso per la loro installazione.
Ricordiamo che la precedente amministrazione, di concerto con le forze
dell’ordine, aveva anche stabilito il loro posizionamento in punti
ritenuti strategici: frazione Pianello (davanti all’ufficio postale),
frazione Casine (in prossimità della rotatoria), Ostra (all’entrata del
paese provenendo da Casine), Ostra (viale Matteotti).
Infine, vista la modularità e la relativa semplicità di ampliamento del
sistema (le videocamere ci collegano utilizzando i pali della pubblica
illuminazione che fungono da punti di accesso, potendo essi dialogare
con una centrale dati) era intenzione della Amministrazione Olivetti di
espandere ulteriormente il sistema di videosorveglianza e nell’ufficio
tecnico comunale è depositata una planimetria con i luoghi “sensibili”
nel comune di Ostra, anch’essi autorizzati dalla Prefettura.
Chiediamo pertanto al Sindaco di Ostra Storoni, non solo di installare
le 4 telecamere già acquistate, ma di procedere e completare l’intero
progetto già autorizzato dalla Prefettura, certi che potrà essere utile
alle autorità competenti per fronteggiare il problema dei furti nelle
abitazioni.
www.progetto-ostra.it
domenica 23 novembre 2014
Ostra: Progetto Ostra, 'Abbattuti gli alberi dell'area verde vicino la scuola primaria di Pianello'
Numerosi genitori di
alunni che frequentano la scuola primaria di Pianello di Ostra, ma anche
semplici cittadini, si stanno ancora chiedendo per quale motivo
l’Amministrazione ostrense abbia ordinato di abbattere i pini nell’area
della scuola e nell’area verde adiacente, utilizzata sovente dagli
alunni per i momenti ricreativi nelle belle giornate (gli alberi quindi
fornivano anche una utile ombra per i bimbi).
Abbiamo ricevuto anche tramite email segnalazioni e foto (che abbiamo pubblicato sul nostro sito www.progetto-ostra.it),
ma alle domande e richieste di spiegazioni non abbiamo saputo
rispondere direttamente, né siamo a conoscenza di motivazioni
specifiche.
Proprio per questo chiediamo alla Amministrazione per quale motivo
abbia ordinato di abbattere tutti gli alberi (alcuni presenti da decenni
e con tronchi di diametro superiore a 40 cm) e se sussistevano
richieste o motivi di varia natura che abbiano portato a tale drastica
decisione.
Per ironia della sorte il disboscamento dell’area, che per noi al
momento non ha nessuna spiegazione, è avvenuto in concomitanza della
festa nazionale dell'albero, giornata nata per ricordare l'importanza
della natura e dell'ambiente.
da Progetto Ostrawww.progetto-ostra.it
martedì 18 novembre 2014
IL SINDACO STORONI NELLA REPLICA MODIFICA I TONI DELLA SUA INIZIALE DENUNCIA
Prendiamo
atto, leggendo il comunicato finale del Sindaco Storoni, che la verità è
tornata a galla: ad Ostra nessun "conto da saldare", dunque, nessun
debito o "passivo", nessun paventato conto in rosso. Il primo articolo ad effetto del Sindaco
Storoni, si è dunque rivelato, per stessa ammissione del primo cittadino, come
un evidente attacco strumentale, privo di qualsivoglia fondamento reale, in
altre parole un colossale autogol. La verità è un’altra.
L’unica
difficoltà economica che sta attraversando il nostro Comune è atavica e ben nota: Ostra, come molti altri Comuni d'Italia, di
soldi per gli investimenti ne ha abbastanza, ma ha un freno che si chiama
“patto di stabilità interno”, un problema con cui anche la precedente amministrazione
ha dovuto combattere.
Tante
volte, nei Consigli Comunali, nelle assemblee pubbliche, nei comunicati stampa,
l’allora assessore Barigelli, ha lamentato che questo assurdo strumento è un
forte vincolo e freno alla autonomia degli Enti Pubblici, manifestando il
grande sforzo necessario per assicurare nel contempo: alcuni investimenti, riduzione
del debito comunale (dimezzato nei 5 anni di amministrazione Olivetti, fino a
renderlo il più basso fra quelli di tutti i Comuni della Valle del Misa) e freno
alla pressione fiscale locale sui cittadini.
L’accorata
denuncia dell’ex assessore Barigelli era così frequente da spingere,
nell’ultima campagna elettorale, l’attuale Sindaco Storoni a paragonarlo ad un
mp3 inceppato che andava ripetendo le
difficoltà che il Comune incontrava per poter spendere le risorse di cui
disponeva.
Effettivamente
il comunicato stampa di Bargelli ha avuto l’indubbio merito di riportare la
questione nell’alveo della verità, depurandolo dalle tante diffamazioni
ideologiche, che infarcivano il precedente comunicato di Storoni,
dissipando ogni infondata e fantasiosa
accusa, citando cifre e contesti precisi
e nella successiva risposta.
Un
tale chiarimento non ha lasciato scampo ad alcuna strumentalizzazione, tant’è
che il Sindaco, nell’ultima replica ha dovuto fare un palese, quanto
inglorioso, dietrofront: ha abbandonato la strategia delle false e strumentali
accuse, per riconoscere che quanto andava ripetendo Barigelli fino a qualche
mese fa non era un vecchio refrain ripetuto all’infinito da un mp3 inceppato,
ma la dura realtà con cui ogni amministratore deve confrontarsi.
Con
il nostro comunicato originario, noi volevamo proprio provocare questo: la
presa di coscienza dell’attuale amministrazione che quanto il Sindaco ed i suoi
fedelissimi, andavano raccontando casa per casa nel maggio scorso era
totalmente falso e che certe operazioni, già preventivate dalla precedente
amministrazione erano necessarie per la stessa sopravvivenza del nostro paese.
L’attuale
Amministrazione, che in campagna elettorale ripeteva “non c’è problema senza
soluzione” è ora di fronte alla dura realtà: gestire un Bilancio comunale, di questi tempi,
è una operazione estremamente delicata e
complessa, che richiede una grande dote di perizia e conoscenza, anche a causa
delle politiche imposte dagli Enti superiori (Stato, Regioni)
Presto
Storoni si accorgerà che è fin troppo facile, nel dubbio, alzare le tassazione
fin dove è permesso per essere sicuri di avere risorse sufficienti e che i
cittadini non gli permetteranno più di continuare su questo assurdo corso che
ha intrapreso.
Le
difficoltà che sta trovando questa Amministrazione in termini di bilancio sono
duplici: da un lato l’incapacità del Sindaco di destreggiarsi con il bilancio
comunale, dall’altro la concreta condotta del Governo centrale, che, al di là
degli spot, costringe gli Enti territoriali a sempre maggiori sacrifici.
Recentemente
il premier Renzi più volte aveva promesso (con dichiarazioni formali, in sedi
ufficiali) uno sblocco, non parziale, ma addirittura totale, dei debiti della
pubblica amministrazione.
Vi
era quindi l’aspettativa, non solo
prudenziale ma più che sufficientemente fondata (menzionata anche nel DEF 2014
approvato dal Consiglio dei Ministri), che anche nel 2014 Stato e Regione
avrebbero rimesso in campo misure, per lo meno simili quantitativamente allo
scorso anno (ma molto probabilmente ben più importanti).
Purtroppo
il nostro premier non ha fatto seguire i fatti alle parole, così che nel 2014
si è assistito ad un forte irrigidimento del patto: la cifra che viene
sbloccata dal patto regionale verticale passa da € 127.000 a € 87.000; a
livello statale si passa da € 322.000
a € 0 (ZERO!).
Storoni,
se vuole davvero essere un Sindaco serio ed attento alle esigenze dei suoi
cittadini, invece che accampare scuse, accusando falsamente chi oggi è in
minoranza, deve trovare coraggio e denunciare in tutti i tavoli questo disagio,
richiamando chi sta governando l’Italia a rispettare gli impegni assunti e
invitandolo a non strozzare gli Enti territoriali e quindi i cittadini.
Purtroppo,
il nostro Sindaco, in campagna elettorale ha ammaliato con false promesse gli
elettori, e poi una volta eletto si è completamente appiattito agli ordini di
partito ed ai propri interessi personali che non gli hanno impedito di
aumentarsi il proprio compenso nel momento in cui spremeva ulteriormente i
cittadini di Ostra.
giovedì 13 novembre 2014
Ostra: Storoni a Barigelli, 'Quanto detto non assolve la vecchia amministrazione dalle sue responsabilità'
Ringraziamo l'ex
assessore Barigelli per la disamina, ma é ovvio che le cose non sono
andate come da lui previsto e che le sue meticolose proiezioni erano
sbagliate! L'affermazione "Quindi
gli oltre 500 mila euro di investimenti pagati erano, in prospettiva e
ragionevolmente, abbastanza coperti (in teoria dovevano addirittura
avanzare risorse)" non è vera, non assolve la vecchia amministrazione
dalle sue responsabilità e non basta ai cittadini ostrensi.
In particolare il Sindaco, che ha trattenuto per se la delega al
bilancio, non viene da un percorso professionale immediatamente
adiacente al settore contabile e finanziario, ma le somme le sa fare.
Allo stato attuale e meno ancora all'inizio dell'anno c'era la certezza
di entrate pari agli investimenti. Tra l'altro l'incertezza sui
trasferimenti e le risorse su cui può fare affidamento il Comune è un
problema serio che anche l'ex assessore ha sempre sottolineato negli
altri anni passati e alla stesura degli altri bilanci.
Le entrate in conto capitale incassate nella seconda parte dell’anno
(oltre ai già citati 50 mila già incassati al 26/05 che derivano da
permessi di costruire, sanzioni e monetizzazioni) sono circa 18 mila
euro, non è stato emanato alcun decreto sblocca debiti per 322 mila euro
come era accaduto lo scorso anno per la precedente amministrazione (gli
annunci sui giornali purtroppo non fanno cassa), il patto regionale
verticale, altra deroga che nel 2013 aveva permesso di spendere altri
127 mila euro circa (59+68) oggi non ammonta che a 87 mila (65+22), e
non permette di raggiungere il “saldo obiettivo” del patto (anche se non
più circa 370 mila euro ma ridotto a 283 mila a cui togliere un bonus
di 66 mila).
Quindi niente risorse libere per la seconda parte dell'anno e problemi reali a cui far fronte senza le giuste risorse.
da Andrea Storoni sindaco di Ostra
lunedì 10 novembre 2014
Ostra: Barigelli, 'Le difficoltà vanno spiegate ma con chiarezza e completezza'
Non ho mai amato le
interminabili e sterili polemiche a cui spesso assistiamo in politica,
soprattutto se basate su dati ed elementi incompleti o inesatti. Ritengo
molto più fruttuoso analizzare i problemi avendo dati ed elementi il
più completi (e verificabili) possibile, e poi su questi discutere.
È con questo spirito che proverò a rispondere all’articolo
inviato dal Comune di Ostra e pubblicato lo scorso fine settimana, che
mi ha lasciato piuttosto interdetto. Scrivere infatti che l’ex-sindaco
Olivetti si è comportato come un padre di famiglia scellerato che spende
fuori dalle proprie disponibilità, sperando poi di “saldare il conto”
con la vendita di una “vecchia motocicletta” (cito testualmente) non
rende affatto la realtà delle cose, e siccome a fianco di quel “padre
dissennato”, c’era il sottoscritto (con la delega alle finanze), mi
sento in dovere (e in diritto) di precisare un po’ meglio i fatti.
Partiamo da quella cifra buttata lì, senza un adeguato contesto:
“interventi per oltre 500 mila euro”, un passivo che oggi metterebbe in
difficoltà il Comune. Potrei rispondere, per esempio, facendo
semplicemente notare che il 26/05 scorso, sul conto corrente, presso la
tesoreria comunale, c’erano 812.889,94 euro (ho sotto mano i documenti
che mi sono fatto stampare dalla ragioneria prima di andarmene), oppure
che i 500 e rotti mila euro di interventi erano già stati pagati alla
stessa data e quindi non sono, tecnicamente, un “passivo”.
Ma sarebbero altre cifre “buttate lì” senza un adeguato contesto e
servirebbero solo ad alimentare ulteriori ed inutili polemiche. Vorrei,
quindi, procedere con ordine (scusandomi se, tra il rischio di non
essere chiaro o completo e quello di risultare prolisso o noioso, ho
scelto il secondo). Innanzitutto stiamo parlando del famoso “patto di
stabilità interno”, cioè quel meccanismo (incomprensibile a molti) per
cui gli enti locali, ogni anno, possono pagare spese per investimenti
soltanto per somme non superiori alla differenza tra il “saldo di parte
corrente” (entrate correnti - spese correnti) più le “entrate in conto
capitale” (contributi a fondo perduto, proventi da permessi di costruire
ecc.), più le eventuali “deroghe” (“patto regionale verticale”, decreto
“sblocca debiti” ecc.) alle quali si sottrae un “saldo obiettivo” (dato
per legge). Nei primi mesi dell’anno 2014, in effetti,
l’amministrazione Olivetti ha pagato oltre 500 mila euro di spese per
investimenti già stanziati, iniziati e finanziati nei precedenti bilanci
(in gergo “residui passivi”), e relativi per lo più alla
ristrutturazione delle scuole primarie (240.883 euro) e alle strade e
alla viabilità (199.341 euro), oltre ad altri interventi minori, tra cui
le scuole materne (9.972 euro). Investimenti di “prima necessità” e per
opere già iniziate, quindi, e non velleità. Alla stessa data, tuttavia,
il Comune aveva anche incassato entrate in conto capitale (per lo più
proventi da permessi di costruire e sanzioni, monetizzazione aree) per
50 mila euro; c’erano, inoltre, alcuni contributi pubblici da incassare,
due strettamente legati ai lavori di risanamento delle scuole, uno
dalla Provincia e l’altro da una fondazione privata, oltre ad altri due
contributi dalla Regione Marche (per turismo e c.a.g.), per complessivi
155 mila euro circa, dei quali era ragionevole considerare l’incasso a
breve, posto che erano relativi ad opere realizzate.
Questi importi, nella logica del patto si stabilità sopra illustrata,
andavano a “coprire”, ovviamente solo in parte, gli investimenti pagati.
C’era poi un’importante “deroga” annunciata con gran vigore nei primi
mesi dell’anno: un altro decreto “sblocca debiti della p.a.” paventato
dal neo-premier Renzi in occasione della fiducia alle Camere. Si tenga
presente che nel 2013 il decreto “sblocca debiti” dell’allora governo
Letta (D.L.35/2013), liberò circa 40 miliardi di euro a livello
nazionale. Per il nostro comune ha significato poter spendere tutti i
“residui passivi” presenti al 31/12/2012, derivanti da crediti certi,
liquidi ed esigibili dovuti ad opere pubbliche, per 322 mila euro
(un’intera “bombola” di ossigeno, più che una “boccata”). Il nuovo
“sblocca debiti” aveva come obiettivo lo sblocco di 68 miliardi di euro
(cito, per tutti, l’intervento del Premier a “Ballarò” dello scorso
febbraio). Per il Comune di Ostra i “residui passivi” presenti al
31/12/2013 e derivanti da crediti certi, liquidi ed esigibili dovuti ad
opere pubbliche, ammontavano a circa 380 mila euro (non ho il documento
sotto mano, ma c’è una comunicazione ufficiale inviata dal nostro
Comune). Quindi gli “oltre 500 mila euro” di investimenti pagati erano,
in prospettiva e ragionevolmente, abbastanza “coperti” (in teoria
dovevano addirittura “avanzare” risorse). C’erano poi le entrate in
conto capitale da incassare nella restante parte dell’anno (oltre ai 50
mila già incassati al 26/05), il saldo di parte corrente (che nel 2013
eravamo riusciti a portare a 330 mila euro, ma che per il 2014 si poteva
prevedere in flessione a causa di nuovi tagli ai trasferimenti), nonché
il “patto regionale verticale”, altra “deroga” che nel 2013 aveva
permesso di spendere altri 127 mila euro circa (59+68), i quali
avrebbero permesso di raggiungere il “saldo obiettivo” del patto (circa
370 mila euro per il 2014) e di lasciare un po’ risorse libere per la
seconda parte dell’anno, considerando comunque che le opere pubbliche
che si fanno nell’ultimo trimestre vanno naturalmente ad influire nel
patto di stabilità dell’anno successivo (rilevano i pagamenti che, di
regola, vanno fatti entro 60 giorni dalla fattura).
Oltre a questo, c’era la possibilità di cedere due lotti edificabili,
per un corrispettivo totale di 136.500 euro, qualora, per qualche
motivo, una delle variabili sopra indicate dovesse risultare di molto
inferiore alle aspettative (e senza tenere conto del contributo
regionale ex-p.i.t. di circa 100 mila euro, lungamente perseguito, ma
del quale, all’epoca, non si aveva ancora alcuna certezza). La cessione
dell’ex ospedale, invece, non c’entra assolutamente nulla con gli
investimenti del 2014, anzi, la cessione di quel cespite (1,6 milioni di
euro di valore base) doveva essere accompagnata dal meccanismo del
cosiddetto “patto nazionale orizzontale”, in base al quale nell’anno
della vendita si “cedono spazi finanziari” agli altri enti, per poi
recuperarli nei due anni successivi. Solo così, infatti, si potevano
sfruttare al massimo le potenzialità finanziarie di quella operazione.
Il volenteroso lettore che fosse arrivato a leggere fin qui, avrà notato
che la situazione era un pochino più complessa di quella descritta
nell’articolo inviato dal Comune di Ostra, e il padre di famiglia
“scellerato” (o chi per lui), lungi dall’aver agito con avventatezza, di
calcoli ne ha dovuti fare parecchi, prima di decidere di non bloccare i
lavori di ultimazione delle scuole primarie e di bloccarne, invece
altri. Ad ogni modo, non mi è difficile credere che l’amministrazione
comunale possa, oggi, trovarsi in difficoltà nel rispetto del patto di
stabilità, ma dovrebbe specificare quale delle variabili sopra indicate
non è risultata in linea con le previsioni e perché. Tra i documenti
reperibili sul sito istituzionale, non ho potuto rinvenire il dettaglio
del calcolo del saldo obiettivo per il patto di stabilità, ma facendo
alcune ricerche ed alcuni calcoli, ho motivo di temere che, mentre la
Regione Marche dovrebbe aver concesso spazi per circa 60/70 mila euro,
la “deroga” del decreto “sblocca-debiti” 2014 possa essere il vero
problema. Quanti dei (380 mila euro circa di) residui passivi al
31/12/2013 sono stati sbloccati?
Se fosse questo il problema, io mi aspetterei che questo venisse detto,
e molto chiaramente. Così come, quando ho rivestito l’incarico di
assessore al bilancio, non ho avuto alcuna difficoltà nel dire
chiaramente ai cittadini che “il provvedimento X” varato dal “governo
Y”, per quanto necessario e inevitabile, stava creando grossi problemi
al Comune, a prescindere dal fatto che il “governo Y” fosse più o meno
simpatico al gruppo di maggioranza, così oggi mi aspetterei che venisse
fatto dall’attuale maggioranza. Vorrei chiudere con un ultima (amara)
riflessione. Nei 5 anni del mio mandato, mi è capitato spesso di
cercare, in tutti i modi, di spiegare quanto e come il “patto di
stabilità interno” nella versione vigente dal 2009, così come i “tagli
lineari ai trasferimenti” susseguitisi dal 2010, creino enormi problemi
non solo alla programmazione di medio periodo, ma anche alla ordinaria
gestione di un Comune, ed è stato molto spiacevole, per me, vedere come
alcuni non tenessero in alcuna considerazione questi miei interventi, o
li irridessero addirittura (l’ultimo “sberleffo” che rammento, in ordine
cronologico, è il paragone con un mp3 inceppato che ripete tristemente:
“non ci sono più soldi”). La realtà però, almeno attualmente, è questa.
Io ci ho “combattuto” per 5 anni, usando tutta la pazienza e la
competenza che possedevo, e perseguendo, il più possibile, chiarezza,
trasparenza e completezza nelle informative. Auguro (e chiedo)
altrettanto all’attuale amministrazione.
da Luigi Barigelliex assessore al bilancio
domenica 9 novembre 2014
Ostra: bilancio, Progetto Ostra replica al sindaco Storoni
Sembra che il più grande lavoro che impegni il nostro Sindaco sia quello di rispondere ai nostri comunicati stampa, e constatiamo, vista la virulenza delle sue risposte (spesso infarcite con paragoni fecali) che ciò gli costi particolare sforzo.
Poiché è evidente il profondo travaglio che vive il nostro primo cittadino, nella consapevolezza della sua incapacità a governare, abbiamo sempre evitato di prolungare le inutili querelle che potevamo scatenare nel rispondere ai suoi comunicati tanto fantasiosi quanto infondati, ma stavolta non possiamo certo farne a meno. Innanzitutto, è ora che Storoni, visto che è anche titolare dell’assessorato al bilancio ed ai tributi del nostro Comune, cominci ad essere preciso con i numeri: nel 2014 noi abbiamo avuto l’onore di governare Ostra per 4 mesi e 25 giorni e non 6 mesi come scrive il nostro Sindaco, a cui ricordiamo, che è lui che da quasi sei mesi e mezzo governa la nostra città.
Entrando nel merito del comunicato vorremmo chiedere al Sindaco: ma se proprio la situazione economica che avevamo lasciato era così disastrosa, come Lei afferma, per quale motivo Lei ha deciso di aumentarsi il compenso del 27% rispetto al quello precedente? Per essere più semplici e tornando alla metafora della famiglia, a Lei tanto cara, Le vorremmo chiedere: Come definirebbe quel padre di famiglia che, nonostante fosse davvero consapevole delle enormi difficoltà che sta attraversando la Sua famiglia, decidesse di sottrarre i soldi necessari per far mangiare i propri figli per acquistarsi le sigarette? Noi riteniamo che lo stesso giudizio che potrebbe essere dato a quel padre, andrebbe certamente a Lei affibbiato, se davvero avesse deciso di aumentare il proprio compenso, pur nella consapevolezza del disastro economico che Lei stesso paventa.
Le cose, in realtà, sono ben diverse: appena insediato Lei non ha avuto nessun problema con il bilancio comunale di Ostra (gestito in modo impeccabile dall’assessore Barigelli), tant’è che non ha avuto alcuna remora ad aumentare il suo compenso. Siamo convinti che per Lei il bilancio Comunale presenta un unico problema: quello della Sua comprensione oggettiva (visto la Sua endemica idiosincrasia con i numeri). L’unico innegabile pericolo, che davvero corre il nostro bilancio, infatti, è l’incompetenza della persona cui la nuova Amministrazione ne ha affidato la gestione: Lei stesso.
Non perda tempo quindi ad accampar scuse o a cercare di prendere meriti altrui (quel finanziamento cui fa riferimento è frutto di una grossa opera di mediazione portata avanti dalla Amministrazione che l’ha preceduta e Lei ha avuto solo la fortuna di raccoglierne i frutti), cominci a studiare bene la contabilità del nostro Comune, Le consentirà di evitare di tartassare inutilmente i cittadini di Ostra (come ha già fatto con la TASI), di trovare le risorse necessarie per garantire i servizi di cui il nostro paese ha bisogno (senza doverli tagliare, come Lei ha già fatto) e, soprattutto, di far figuracce, come nel Consiglio del 30 settembre scorso, quando nonostante avesse la delega al bilancio, non sapeva neanche quanto sarebbe stato il costo che sarebbe ricaduto sul nostro Comune dalla convenzione stipulata con Ostra Vetere che stavamo approvando.
Quanto all’alienazione dell’ex ospedale vorremmo farle presente che, qualora non se ne fosse accorto, nel bilancio predisposto da Lei, si prevede la vendita dell’intero complesso (il valore in entrata da Lei previsto coincide pienamente con il prezzo stimato dell’intero immobile) e non di una parte, come oggi va falsamente scrivendo! Anche per quanto riguarda la convenzione relativa alla funzione del segretario comunale ed alla delibera sul ricorso avverso la sentenza del biogas, una domanda ci sorge spontanea: se davvero per Lei il Segretario Comunale ha un ruolo fondamentale solo per la supervisione e perizia burocratica nella redazione di atti e delibere, per quale motivo nella delibera 123 del 17.10.2014, quella con cui Lei e la sua Giunta avete deciso di ricorre al Consiglio di Stato contro la sentenza del TAR Marche, cambiando il legale precedentemente nominato da noi, non avete ascoltato per nulla il parere contrario che sul punto ha espresso il segretario comunale assieme al responsabile di settore?
Come vede caro Sindaco, noi parliamo citando documenti, non canzoni….., ma considerata la sua smodata passione per gli aforismi vorremmo dedicargliene uno tra i più famosi: “A volte è meglio tacere e sembrare stupidi che aprir bocca e togliere ogni dubbio” (Oscar Wilde).
da Progetto Ostra
www.progetto-ostra.it
sabato 8 novembre 2014
Ostra: 'In difficoltà a causa di interventi per oltre 500 mila euro fatti dall'amministrazione Olivetti'
Oggi ci troviamo a saldare il conto di un pasto consumato da altri, con
poche strade da percorrere e una scadenza temporale imminente, il 31
dicembre. Vista la sfruttata metafora del buon padre di famiglia, la
usiamo anche noi per spiegare la situazione.
Chi esporrebbe mai a dei rischi la propria famiglia con spese al di
fuori delle ragionevoli disponibilità, pensando di saldare i conti
qualche mese dopo con la vendita di una vecchia motocicletta di cui fino
a quel momento non era mai riuscito a disfarsi?
Così l'ex Sindaco Olivetti giudizioso e competente padrone di famiglia invece ha fatto. L’avventatezza con cui aveva impostato le sue previsioni: prima spendo e poi vendo l'ex ospedale, rende l’idea della situazione a cui si è dovuti far fronte in questi mesi. Nei primi 6 mesi del 2014, in cui hanno avuto in mano le redini del Comune, l'ex maggioranza ha proceduto con lavori ed interventi per oltre 500 mila euro, passivi che ad oggi mettono in seria difficoltà il rispetto del vincolo del patto di stabilità per quanto concerne gli obblighi finanziari legati alla spesa per investimenti. Al contrario noi abbiamo cercato di contenere la spesa. C'è una serie di iniziative poste in essere per il personale (sospensione di una collaborazione interinale, convenzioni per segreteria e capo-settore vigili), ma anche su altri fronti, cercando agevolazioni presso gli enti sovracomunali e reperendo risorse (già oltre 100mila euro i finanziamenti a fondo perduto).
Senza le lacrime da coccodrillo e le pantomime con cui l’ex-Sindaco Olivetti aveva avviato il suo (fallimentare) mandato amministrativo 5 anni fa, ma con la responsabilità e la consapevolezza che le sanzioni per un’uscita dal patto sarebbero deleterie per il Comune, ne paralizzerebbero l’azione amministrativa e metterebbero a rischio l’erogazione di servizi fondamentali per i cittadini.
Così l'ex Sindaco Olivetti giudizioso e competente padrone di famiglia invece ha fatto. L’avventatezza con cui aveva impostato le sue previsioni: prima spendo e poi vendo l'ex ospedale, rende l’idea della situazione a cui si è dovuti far fronte in questi mesi. Nei primi 6 mesi del 2014, in cui hanno avuto in mano le redini del Comune, l'ex maggioranza ha proceduto con lavori ed interventi per oltre 500 mila euro, passivi che ad oggi mettono in seria difficoltà il rispetto del vincolo del patto di stabilità per quanto concerne gli obblighi finanziari legati alla spesa per investimenti. Al contrario noi abbiamo cercato di contenere la spesa. C'è una serie di iniziative poste in essere per il personale (sospensione di una collaborazione interinale, convenzioni per segreteria e capo-settore vigili), ma anche su altri fronti, cercando agevolazioni presso gli enti sovracomunali e reperendo risorse (già oltre 100mila euro i finanziamenti a fondo perduto).
Senza le lacrime da coccodrillo e le pantomime con cui l’ex-Sindaco Olivetti aveva avviato il suo (fallimentare) mandato amministrativo 5 anni fa, ma con la responsabilità e la consapevolezza che le sanzioni per un’uscita dal patto sarebbero deleterie per il Comune, ne paralizzerebbero l’azione amministrativa e metterebbero a rischio l’erogazione di servizi fondamentali per i cittadini.
Il perseguimento del rispetto del patto è un obiettivo prioritario e
per cui potrebbe essere necessaria anche l’alienazione di alcuni
immobili o proprietà comunali, tra cui una porzione limitata,
dell’ex-ospedale, un edificio di cui rivendichiamo il valore e le
finalità di valorizzazione.
Inutile inoltre la polemica che riguarda l'apertura degli uffici al
sabato, discorso già avviato da alcune settimane con la delegazione dei
dipendenti e che vogliamo portare come risultato all’inizio del nuovo
anno.
Fuori luogo anche la puntualizzazione sulla figura del segretario comunale che tra le sue mansioni primarie non ha certamente quella del front-office con i cittadini e per cui la scelta operata da questa Amministrazione ricade nel solco di una volontà sempre manifestata in merito alla condivisione dei servizi e in risposta ad alcune carenze rilevate una volta insediati.
Una scelta che non trova problemi nella distribuzione di presenza su tre giornate lavorative ma che punta a riportare qualità e ordine nelle funzioni apicali di competenza della segreteria generale: coordinamento delle risorse umane, gestione delle procedure operative della macchina comunale, supervisione e perizia burocratica nella redazione di atti e delibere.
Fuori luogo anche la puntualizzazione sulla figura del segretario comunale che tra le sue mansioni primarie non ha certamente quella del front-office con i cittadini e per cui la scelta operata da questa Amministrazione ricade nel solco di una volontà sempre manifestata in merito alla condivisione dei servizi e in risposta ad alcune carenze rilevate una volta insediati.
Una scelta che non trova problemi nella distribuzione di presenza su tre giornate lavorative ma che punta a riportare qualità e ordine nelle funzioni apicali di competenza della segreteria generale: coordinamento delle risorse umane, gestione delle procedure operative della macchina comunale, supervisione e perizia burocratica nella redazione di atti e delibere.
Dunque nessuna giravolta politica, nessuna retromarcia neanche sulla
vicenda biogas. Chi ha avuto il progetto sotto mano per due anni
abbondanti forse lo aveva fatto. Noi, dopo aver battuto altre strade
certamente più efficaci e risolutive per la vicenda rispetto all’epilogo
giudiziario, abbiamo scelto di agire con gli unici provvedimenti a cui,
arrivati a questo punto, potevamo coscienziosamente dare seguito.
Parafrasando De Andrè vorremmo chiudere così:
Si sa che la minoranza da buoni consigli se non può più dare cattivo esempio.
Parafrasando De Andrè vorremmo chiudere così:
Si sa che la minoranza da buoni consigli se non può più dare cattivo esempio.
mercoledì 5 novembre 2014
Ostra: le promesse elettorali di Storoni hanno le gambe corte
Forse non tutti ricordano uno degli slogan del nostro Sindaco in
Campagna Elettorale “quando soffia il vento del cambiamento, alcuni
costruiscono muri, altri mulini” Una frase ad effetto, che aveva, forse,
fatto sognare i più giovani, lasciando però perplessi i più scafati,
che intravedevano dietro al “mulinare” delle pale giravolte politiche o
battaglie alla don Chisciotte.
E’ bastata una sola estate per vedere il Sindaco Storoni ed i suoi
assessori fare piroette politiche e, senza alcun ritegno, assumere
scelte completamente diverse rispetto a quelle sbandierate in campagna
elettorale. Vi ricordate, ad esempio, cosa dicevano a maggio sul palazzo
dell’ex ospedale? “Recupero ex ospedale. Noi ci mettiamo gli spazi, tu
concorri con le tue idee e li fai rivivere” La lista Vivere Ostra aveva
le idee chiare: l’ex Ospedale non si sarebbe più venduto, ma sarebbe
stato messo a disposizione delle associazioni o di cittadini illuminati
che, con un concorso di idee, avrebbero potuto sfruttare al meglio
l’edificio.
A quattro mesi dall’elezione, al momento dell’approvazione del
bilancio, una sorpresa: la Giunta Storoni ha previsto l’alienazione
dell’ex ospedale, alla faccia di chi aveva in cantiere le idee per farlo
rivivere (ah, naturalmente il previsto introito andrebbe a finanziare
la costruzione di una nuova palestra, che, come è palese per ogni
cittadino, in questo periodo di crisi è l’esigenza prioritaria per la
nostra Città !!!!?!). Ma non è finita. Vi ricordate quello che dicevano a
proposito degli uffici comunali? “Saranno sempre aperti anche al
sabato” Alcuni cittadini ci hanno creduto davvero e di fatto la Giunta è
già intervenuta sul personale. Nel Consiglio Comunale del 30 settembre
ha deliberato che il Segretario Comunale, prima presente ad Ostra tutti i
giorni, dal lunedì al venerdì, anziché tornare anche di sabato, ridurrà
la sua presenza a tre giorni (martedì, mercoledì e venerdì), dal
momento che il servizio è stato convenzionato con il Comune di Ostra
Vetere.
Un ulteriore disagio per i nostri cittadini e, probabilmente, anche per
l’organizzazione interna del Comune. Chiediamo al Sindaco il costo di
questa operazione, per poter valutare il risparmio ottenuto. Purtroppo
ne’ il Sindaco (che ha la competenza sul Bilancio) ne’ gli Assessori
hanno saputo rispondere: abbiamo dovuto aspettare l’arrivo del dirigente
del Settore Ragioneria per sapere che questa operazione di riduzione
porterà al Comune l’inaudito risparmio di circa 300 euro al mese (di
gran lunga inferiore a quello che si sarebbe potuto ottenere se i nostri
funambolici amministratori non si fossero aumentati lo stipendio). Per
fortuna un cambio radicale si è avuto anche sulla vicenda Biogas,
rispetto alla quale alcuni componenti della Giunta, come il vice sindaco
Mansanta o l’assessore Rossetti, hanno dovuto “ingoiare il rospo” e
votare a favore del ricorso al Consiglio di Sato, rinnegando quanto
avevano detto in campagna elettorale……senza parlare del Sindaco che,
solo fino a qualche settimana fa, diceva che non avrebbe appellato la
sentenza del TAR. E così ad Ostra quando soffia il vento, non
aspettatevi di vedere ne’ muri, ne’ mulini: abbiamo solo banderuole.
venerdì 31 ottobre 2014
INTERROGAZIONE 5 STELLE ALLA CAMERA SU CENTRALE BIOGAS DI CASINE
Atto
Camera
Interrogazione a risposta orale 3-01118
presentato
da
Interrogazione a risposta orale 3-01118
TERZONI
Patrizia
testo di
Martedì
28 ottobre 2014, seduta n. 319
TERZONI, CECCONI, AGOSTINELLI, SEGONI, DE ROSA, MANNINO, DAGA, MICILLO, BUSTO e ZOLEZZI.
— Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del
mare. — Per sapere – premesso che:
le notizie delle alluvioni che ancora una volta sono arrivate da Genova, dalla Toscana e dall'Emilia in queste prime settimane della stagione autunnale hanno provocato forti preoccupazioni anche nelle altre regioni italiane che negli ultimi anni hanno subito lo stesso destino di quei territori;
la fragilità del territorio che si è mostrata per l'ennesima volta in tutta la sua gravità fa sorgere preoccupanti interrogativi ai quali la popolazione chiede di ricevere risposta nel più breve tempo possibile;
infatti, le misure messe in atto dai Governi in collaborazione con gli enti locali per monitorare e classificare le aree a rischio, quali ad esempio il PAI (Piano di assetto idrogeologico), non appaiono sufficienti a garantire la sicurezza dei cittadini che a ogni annuncio di una pioggia abbondante sono costretti ad abbandonare le proprie abitazioni o comunque ad assistere impotenti all'evolversi della situazione;
emblematico a questo proposito è il caso del progetto di realizzazione di un impianto per la produzione di energia elettrica e termica mediante digestione anaerobica nel comune di Ostra presentato in data 22 aprile 2010 dalla società En-Ergon Srl;
la localizzazione dell'impianto ricade all'interno della zona Zipa a Casine di Ostra, più precisamente nella pianura alluvionale del Torrente Nevola che dista appena 200 metri dal lotto, ed a poco più di 900 metri dal punto in cui lo stesso confluisce nel Misa;
il lotto risulta essere in un'area esondabile non cartografata dal Piano di assetto idrogeologico delle Marche, ma che presenta tutti i caratteri di esondabilità. In effetti già nel 2011 è stata oggetto di evento calamitoso come è possibile verificare dalla documentazione fotografica raccolta dalle testate giornalistiche locali e dai comitati e rintracciabile in rete;
il 3 maggio 2014 tutta la zona Zipa, insediata e quella soggetta ad ampliamento, è stata di nuovo sommersa dall'acqua, come documentato nelle diverse diffide inviate dai comitati agli enti preposti per chiedere la riperimetrizzazione del Piano di assetto idrogeologico. In particolare nel lotto dove dovrà sorgere la centrale vi era più di un metro di acqua;
la regione Marche ha classificato l'esondazione avvenuta nel 2014 individuando l'entità dei tempi di ritorno come quarantennale, il che significa che valutando il tempo di ritorno centennale come richiesto per l'elaborazione delle mappe del rischio alluvioni dalla direttiva europea 2007/60 all'articolo 6, comma 3, lettera b), la quantità di acqua che potrebbe riversarsi sulla stessa area sarebbe pari a circa il doppio;
questo scenario rappresenta un grave e reale pericolo per la salute dei cittadini che abitano nell'area circostante la zona interessata dal progetto e che potrebbero subire direttamente le conseguenze dell'inquinamento diffuso provocato dal trasporto dei reflui e delle sostanze legate all'attività dell'impianto in progetto per mezzo dell'acqua di esondazione;
il Governo ha già prodotto degli indirizzi operativi, validi in tutto l'ambito territoriale nazionale in accordo con le amministrazioni regionali, raccolti appunto nel documento conclusivo del tavolo tecnico Stato-regioni «indirizzi operativi per l'attuazione della direttiva 2007/60/CE relativa alla valutazione ed alla gestione dei rischi da alluvioni con riferimento alla predisposizione delle mappe della pericolosità e del rischio di alluvioni (decreto legislativo n. 49 del 2010)»;
nel caso specifico della regione Marche con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 9 marzo 2011 è stato nominato il dottor Antonio Senni commissario straordinario per la mitigazione del dissesto idrogeologico –:
se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti sopra esposti e se siano state stimate le ricadute sul sistema idrogeologico dell'area sulla quale insisterebbe l'impianto;
se il Ministro, per quanto di competenza, non ritenga necessario intervenire con accertamenti in grado di stabilire se in questo caso specifico sia stato rispettato fino in fondo quanto indicato nel documento conclusivo del tavolo tecnico Stato-regioni «indirizzi operativi per l'attuazione della direttiva 2007/60/CE relativa alla valutazione ed alla gestione dei rischi da alluvioni con riferimento alla predisposizione delle mappe della pericolosità e del rischio di alluvioni (decreto legislativo n. 49 del 2010)»;
di quali elementi e dati il Ministro interrogato disponga circa il rischio idrogeologico del territorio della regione Marche;
quali tipi di controllo il Ministero abbia messo in atto al fine di verificare l'operatività dei commissari straordinari per la mitigazione del dissesto idrogeologico nominati su tutto il territorio nazionale;
se il Ministro interrogato non ritenga necessario intervenire a livello normativo per fare in modo che in fase di rilascio delle autorizzazioni per la realizzazione di opere come quelle indicate in premessa sia richiesta una valutazione dei possibili rischi di inquinamento diffuso provocati da eventi calamitosi come le alluvioni.
(3-01118)
le notizie delle alluvioni che ancora una volta sono arrivate da Genova, dalla Toscana e dall'Emilia in queste prime settimane della stagione autunnale hanno provocato forti preoccupazioni anche nelle altre regioni italiane che negli ultimi anni hanno subito lo stesso destino di quei territori;
la fragilità del territorio che si è mostrata per l'ennesima volta in tutta la sua gravità fa sorgere preoccupanti interrogativi ai quali la popolazione chiede di ricevere risposta nel più breve tempo possibile;
infatti, le misure messe in atto dai Governi in collaborazione con gli enti locali per monitorare e classificare le aree a rischio, quali ad esempio il PAI (Piano di assetto idrogeologico), non appaiono sufficienti a garantire la sicurezza dei cittadini che a ogni annuncio di una pioggia abbondante sono costretti ad abbandonare le proprie abitazioni o comunque ad assistere impotenti all'evolversi della situazione;
emblematico a questo proposito è il caso del progetto di realizzazione di un impianto per la produzione di energia elettrica e termica mediante digestione anaerobica nel comune di Ostra presentato in data 22 aprile 2010 dalla società En-Ergon Srl;
la localizzazione dell'impianto ricade all'interno della zona Zipa a Casine di Ostra, più precisamente nella pianura alluvionale del Torrente Nevola che dista appena 200 metri dal lotto, ed a poco più di 900 metri dal punto in cui lo stesso confluisce nel Misa;
il lotto risulta essere in un'area esondabile non cartografata dal Piano di assetto idrogeologico delle Marche, ma che presenta tutti i caratteri di esondabilità. In effetti già nel 2011 è stata oggetto di evento calamitoso come è possibile verificare dalla documentazione fotografica raccolta dalle testate giornalistiche locali e dai comitati e rintracciabile in rete;
il 3 maggio 2014 tutta la zona Zipa, insediata e quella soggetta ad ampliamento, è stata di nuovo sommersa dall'acqua, come documentato nelle diverse diffide inviate dai comitati agli enti preposti per chiedere la riperimetrizzazione del Piano di assetto idrogeologico. In particolare nel lotto dove dovrà sorgere la centrale vi era più di un metro di acqua;
la regione Marche ha classificato l'esondazione avvenuta nel 2014 individuando l'entità dei tempi di ritorno come quarantennale, il che significa che valutando il tempo di ritorno centennale come richiesto per l'elaborazione delle mappe del rischio alluvioni dalla direttiva europea 2007/60 all'articolo 6, comma 3, lettera b), la quantità di acqua che potrebbe riversarsi sulla stessa area sarebbe pari a circa il doppio;
questo scenario rappresenta un grave e reale pericolo per la salute dei cittadini che abitano nell'area circostante la zona interessata dal progetto e che potrebbero subire direttamente le conseguenze dell'inquinamento diffuso provocato dal trasporto dei reflui e delle sostanze legate all'attività dell'impianto in progetto per mezzo dell'acqua di esondazione;
il Governo ha già prodotto degli indirizzi operativi, validi in tutto l'ambito territoriale nazionale in accordo con le amministrazioni regionali, raccolti appunto nel documento conclusivo del tavolo tecnico Stato-regioni «indirizzi operativi per l'attuazione della direttiva 2007/60/CE relativa alla valutazione ed alla gestione dei rischi da alluvioni con riferimento alla predisposizione delle mappe della pericolosità e del rischio di alluvioni (decreto legislativo n. 49 del 2010)»;
nel caso specifico della regione Marche con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 9 marzo 2011 è stato nominato il dottor Antonio Senni commissario straordinario per la mitigazione del dissesto idrogeologico –:
se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti sopra esposti e se siano state stimate le ricadute sul sistema idrogeologico dell'area sulla quale insisterebbe l'impianto;
se il Ministro, per quanto di competenza, non ritenga necessario intervenire con accertamenti in grado di stabilire se in questo caso specifico sia stato rispettato fino in fondo quanto indicato nel documento conclusivo del tavolo tecnico Stato-regioni «indirizzi operativi per l'attuazione della direttiva 2007/60/CE relativa alla valutazione ed alla gestione dei rischi da alluvioni con riferimento alla predisposizione delle mappe della pericolosità e del rischio di alluvioni (decreto legislativo n. 49 del 2010)»;
di quali elementi e dati il Ministro interrogato disponga circa il rischio idrogeologico del territorio della regione Marche;
quali tipi di controllo il Ministero abbia messo in atto al fine di verificare l'operatività dei commissari straordinari per la mitigazione del dissesto idrogeologico nominati su tutto il territorio nazionale;
se il Ministro interrogato non ritenga necessario intervenire a livello normativo per fare in modo che in fase di rilascio delle autorizzazioni per la realizzazione di opere come quelle indicate in premessa sia richiesta una valutazione dei possibili rischi di inquinamento diffuso provocati da eventi calamitosi come le alluvioni.
(3-01118)
giovedì 23 ottobre 2014
Trecastelli: opposizioni, 'Conigli non ha il coraggio di mettersi contro l’aAto2 e Multiservizi'
Non era difficile
prevedere che Conigli e la sua maggioranza “minoritaria” non avessero il
coraggio di mettersi contro le scelte di quelli che governano l’aAto2 e
Multiservizi, una serie di “pensionati delle istituzioni” (l’ex
consigliere regionale Avenali, l’ex onorevole Abbondanzieri, l’ex
sindaco Mariani) che hanno trovato confortevole alloggio nei consigli di
amministrazione delle partecipate pubbliche dove possono continuare a
dare prova delle loro capacità.
Conigli e il suo gruppo hanno respinto il nostro ordine del giorno
contro l’aumento dei depositi cauzionali che la società ha deciso di
imporre agli utenti. La sorpresa c’è comunque stata, cioè la decisione
del sindaco di “auto commissariarsi” e di farsi sostituire nel dibattito
in consiglio dal direttore dell’aAto2, il quale tra qualche
imprecisione e qualche omissione (ad esempio sui costi del doppio
consiglio di amministrazione dei due organismi) ha giustificato quegli
aumenti e quelle scelte. Aumenti che implicitamente ammettono la
trasformazione delle finalità delle società pubbliche: da società che
dovrebbero garantire la qualità del servizio e il diritto dei cittadini a
fruirne a società puramente dedite ai profitti.
Così la giunta di Trecastelli, oltre a non partecipare alle riunioni
dell’assemblea consortile dell’ aAto2, respingendo l’ordine del giorno
contro gli aumenti ha scelto di nascondersi dietro “questioni tecniche” e
ha deciso di non contrastare scelte che penalizzano i cittadini.
Continueremo, ne sia certo il sindaco, a lavorare su questa vicenda e
sui suoi connessi, sulle società nuove che si sono realizzate, sulle
alleanze con società private, sulle finalità di businnes che animano le
strategie. Ricordiamoci che i soldi sono pubblici e gli “azionisti “
sono i cittadini che meritano di essere lì rappresentati da persone più
coraggiose, più informate, più libere della giunta di Trecastelli.
da Nicola Peverelli e Giuseppina FattoriGruppo Trecastelli ai Cittadini e Solidarietà Partecipazione
martedì 21 ottobre 2014
Ostra: Storoni ribatte alle critiche della minoranza
L'Amministrazione Storoni si è sin'ora contraddistinta per collaborazione e apertura. Non è passato Consiglio Comunale che non sia stata convocata la Conferenza dei capigruppo, non c'è stata richiesta della minoranza a cui non si sia risposto, si è messo a disposizione del consigliere Olivetti il protocollo e gli uffici non si sono mai rifiutati di fornire spiegazioni.
Quale mancanza c'è stata? Forse lo scarso interesse del capogruppo di informare i suoi consiglieri e i suoi sostenitori di tutte queste pratiche che lo mettono nell'agio di poter condurre nel miglior modo possibile il suo incarico, da casa sua a Senigallia senza venire negli uffici ad Ostra.
Ad esempio, nella sola scorsa settimana, il capogruppo ci ha mandato 3 richieste fiume di documenti, se si fosse interessato alla questione aato2 avrebbe potuto chiedere, d'altronde anche le convocazioni delle assemblee sono pubbliche, ma lui lo sa, perché è stato sindaco. Forse sa anche che tutto questo spazio concessogli e che democraticamente garantiamo non è negli standard che aveva precedentemente stabilito, ma noi volevamo contraddistinguerci facendo meglio di lui.
Se poi alle volte non l'ha voluto sfruttare non è una nostra mancanza. Se negli ultimi due consigli non ha raccolto il nostro invito a confrontarci, nel caso del bilancio, ma anche del Consiglio sul biogas, non dipende che da lui. Ma questo forse il gruppo di minoranza non lo sa e deve rivolgergli qualche domanda e reindirizzare le lamentele a lui, con l’augurio che voglia cominciare lui ad ascoltare.
dal Comune di Ostra
lunedì 20 ottobre 2014
Ostra: l'opposizione al sindaco, 'Non mistifichiamo la realtà'
Rimandiamo al mittente la nota
piccata del Sindaco Storoni contenuta nel suo comunicato stampa, a
proposito dell’aumento del deposito cauzionale, deliberato dal Consiglio
dell’AATO 2: vogliamo ribadire con forza che non è nostra abitudine
mistificare la realtà, né scrivere o parlare senza cognizione di causa.
Su una cosa Storoni ha ragione: abbiamo avuto notizia dell’aumento del
deposito cauzionale per l’acqua pubblica solo dagli organi di stampa,
grazie alle tante voci di dissenso levatisi di fronte a questo nuovo
ingiusto prelievo. Ciò, tuttavia, non è certo dipeso da una nostra
negligenza, quanto piuttosto dalla condotta del nostro primo cittadino
che, a differenza di quanto aveva promesso in campagna elettorale, si è
ben guardato dal condividere con i consiglieri una decisione così
importante che ha poi avallato. Il contorsionismo dialettico usato dal
Sindaco nel suo comunicato per sfuggire alle sue responsabilità non ha
alcun effetto, perché è davvero difficile nascondere con le sole parole
la verità.
Prima di tutto vi è da chiedersi: se la delibera (che il nostro Sindaco
ha votato prima e difeso poi) non ha inciso di fatto sul costo del
servizio idrico che le famiglie dovranno sopportare nei prossimi mesi,
perché un membro del CdA della stessa AATO 2 si è dimesso, chiedendo
anche le dimissioni degli altri componenti? Perché un consigliere
regionale ha trovato giusto intervenire per criticare l’operato
dell’assemblea? Perché gruppi di minoranza di alcuni Comuni limitrofi
hanno espresso forti perplessità sulla delibera? Tutti costoro hanno
peccato di superficialità, come lui ci accusa? Tutti costoro, insieme a
noi hanno scritto solo sciocchezze?
Evidentemente no, caro Sindaco, perché la realtà dei fatti è ben
diversa dalla sua solita ricostruzione parziale. In realtà dopo i rumors
giornalistici e soprattutto prima di intervenire sull’argomento ci
siamo documentati, siamo venuti in possesso della delibera n°10 del
29/09/14 ed abbiamo analizzato il suo contenuto (altrimenti come avremmo
fatto a sapere che Lei, caro Sindaco, non solo era presente, ma ha
anche votato a favore di questo testo?). Se ha notato lo schema di
aumento che Lei ha deliberato si sarà accorto che coloro che beneficiano
della fatidica riduzione sono quelli della fascia di consumo fino a 60
mc/anno (utenze composte da un’unica persona o altre tipologie con
consumi estremamente limitati). Tutte le altre utenze hanno un evidente
aumento, specie se riferito al deposito medio pagato, vale a dire
l’importo già versato dalle famiglie, come evidenziato anche
nell’allegato della delibera (è possibile visionare il documento
integrale sul nostro sito www.progetto-ostra.it). Gli aumenti
riguarderanno i depositi cauzionali medi già versati che passeranno da €
13,35 a € 27,00 (fascia di consumo da 60 a 120 mc/anno), da € 12,19 a €
44,00 (fascia di consumo da 120 a 180 mc/anno), da € 11,24 a € 87,00
(fascia di consumo oltre 180 mc/anno).
Vorremmo farle presente che nel novero delle 49.234 utenze che
subiranno l’aumento, anche grazie al suo voto favorevole, c’è la
stragrande maggioranza delle famiglie, dal momento che il maggior
consumo non è collegato alla maggiore ricchezza, ma al maggior numero di
componenti del nucleo familiare. Saranno queste famiglie che dovranno
versare complessivamente un conguaglio alla Multiservizi per il deposito
cauzionale stimato in oltre 1,5 milioni di Euro (che potremmo anche
definire “prestito forzoso” imposto alle famiglie a costo zero per
l’azienda), soldi che avrebbero potuto avere una migliore destinazione
in questo momento di difficoltà economica. Come vede anche stavolta
abbiamo disobbedito al suo consiglio: non abbiamo tenuto acqua in bocca,
come lei magari poteva sperare, perché il nostro compito è e sarà
sempre quello di partecipare la verità a tutti i cittadini di Ostra, con
l’augurio che voglia cominciare ad ascoltarci.
venerdì 17 ottobre 2014
Ostra: Storoni, 'Informarsi prima di parlare è una buona pratica'
Dubitare va bene, è un
buon esercizio che serve a tutti per ricercare la verità, ma anche
studiare è un buon esercizio, soprattutto contro l'ignoranza. I colleghi
di minoranza dovrebbero leggere la delibera dell'aato2 prima di dire “stando a quanto riportato da autorevoli membri del Cda”.
Che considerazioni si possono fare sul sentito dire? La superficialità
non è una novità. L’ex Sindaco spesso non partecipava ai tavoli
assembleari, lo faceva anche quando si trattava di appuntamenti
importanti come accaduto il 23/04, seduta durante la quale sono stati
approvati gli aumenti delle tariffe sulle bollette dell’acqua.
Nel nostro caso, il 29/09 non si sono approvate “stangate” sul deposito
cauzionale, ma semplicemente quest’ultimo verrà ricalcolato
proporzionalmente al consumo d’acqua. I piccoli consumatori non avranno
aumenti, anzi, per circa 28.000 utenze ci saranno riduzioni di 11,00€
mentre per altre circa 22.000 i ritocchi in aumento sono nell'ordine di
poco più di 10€. (50.000 su circa 77.000 utenze domestiche).
Per l'arroganza e la superficialità non c'è esercizio, quindi conviene
al capogruppo bersi un bel bicchiere d’acqua. L’acqua è un bene vitale
che potrebbe salvarlo dal dire delle sciocchezze.
dal Comune di Ostra
mercoledì 15 ottobre 2014
Ostra: Progetto Ostra, 'Un’altra stangata sui cittadini, l’aumento del deposito cauzionale dell’acqua'
Eravamo convinti che gli
aumenti delle imposte decisi dall’Amministrazione Storoni a carico
delle famiglie ostrensi si fossero fermati all’aumento della TASI, che
in questi giorni impegna le tasche di gran parte dei cittadini di Ostra.
Ritenevamo che lo spettacolo offerto in quel Consiglio Comunale dalla
supponenza del Sindaco e degli Assessori di Ostra, favorito dal
menefreghismo dei consiglieri di maggioranza, nell’approvare le tariffe
della TASI al massimo per i nostri cittadini, mentre nel contempo
deliberavano l’aumento dei compensi di Sindaco e Assessori, fosse
l’apice del delirio di onnipotenza di una Giunta divenuta
autoreferenziale, sorda alle esigenze dei cittadini ed alle proposte
della minoranza.
Ci sbagliavamo di grosso: al peggio non c’è mai fine!
Alcuni giorni orsono, infatti, abbiamo appreso dalla stampa che
l’AATO 2, l’organismo intercomunale che governa la gestione dell’acqua
pubblica composto da tutti i Sindaci della nostra Provincia, ha deciso
di piazzare un’altra stangata a carico dei cittadini: l’aumento del
canone di deposito cauzionale.
Avete capito bene: abbiamo appreso la notizia dalla stampa.
Infatti il nostro Sindaco, pur rivestendo l’argomento dell’acqua
pubblica un ruolo primario per la nostra collettività e pur essendo
l’unico a rappresentare in quel consesso, con il proprio voto, la
volontà del Comune di Ostra, si è ben guardato dal portare il tema in
Consiglio Comunale, come la democrazia avrebbe imposto e, zitto zitto,
ha preso parte a questo scempio.
Come si può leggere dal verbale dell’Assemblea dell’AATO 2 del 29
settembre scorso, il Sindaco Storoni non solo era presente ma ha anche
votato a favore di questo cospicuo aumento del deposito cauzionale (che
stando a quanto riportato da autorevoli membri del CDA dell’AATO 2
passerà da € 27,10 ad € 86,66, un aumento del 222%!), nonostante un
simile provvedimento fosse ingiustificato, dal momento che nella nostra
Provincia non si registra un particolare grado di morosità da parte dei
cittadini, comunque inferiore a quello degli altri territori regionali e
nazionali.
E’ pleonastico ribadire che lo sproporzionato aumento ricadrà
completamente sulla famiglie, già tartassate, ad Ostra, dall’aliquota
TASI al massimo.
Ora ci è chiaro cosa volesse dire Storoni quando asseriva che con il
suo insediamento Ostra non sarebbe stata più isolata ma avrebbe
collaborato con gli altri Comuni: il nuovo corso della politica ostrense
si è completamente asservito alle direttive politiche del PD, a
prescindere dal fatto che la decisione da condividere sia o meno dannosa
per la popolazione della nostra città.
Non pretendevamo, certo, dal neo Sindaco, il coraggio di esprimere un
voto contrario a questo documento (come hanno fatto alcuni suoi
colleghi), ma certamente speravamo fino all’ultimo che Storoni avesse
avuto almeno la decenza di astenersi o di non partecipare ad una simile
decisione (come hanno fatto tanti altri Sindaci).
Ci bastava che il nostro Sindaco si ricordasse che l’acqua è un bene
comune e vitale per ognuno di noi e prima di prendere parte alla
votazione dell’AATO 2, viste le conseguenze che tale sua decisione
avrebbe avuto nelle tasche dei cittadini, sottoponesse il problema al
Consiglio Comunale, così che forte di una delibera, magari presa
all’unanimità (come è accaduto in passato nel nostro Comune, per la
vicenda guardia medica o TERNA), prendesse una posizione coraggiosa nel
consesso intercomunale, non certo asservita ad una oligarchia politica,
ma volta alla difesa del bene comune e del singolo cittadino.
Purtroppo l’epilogo triste della vicenda è che i cittadini,
inconsapevoli, dopo la botta della TASI, avranno, a breve, un’ulteriore
stangata sull’acqua potabile, e non crediamo che il Sindaco riuscirà a
blandirli né con una poesia di Neruda nè con comunicati stampa
fantasiosi.
Dal canto nostro, noi apriremo un serio confronto con i consiglieri
comunali dei Comuni limitrofi per poter favorire quella discussione
democratica che la “giovane” Amministrazione di Ostra ha negato alla sua
popolazione …….. nella speranza di cambiare dal basso questa scelta
scellerata, presa dal nostro Sindaco che crede di atteggiarsi come un
plenipotenziario, ma di fatto opera come un servo del partito.
da Progetto Ostra
www.progetto-ostra.it
domenica 5 ottobre 2014
Ostra: Progetto Ostra sulla centrale Biogas di Casine, 'La maggioranza non accoglie le posizioni del Comitato'
“Nulla di istintivo nella delibera discussa e adottata”: con questa
formula il Sindaco Storoni cerca di giustificare il netto cambio della
sua posizione rispetto al tema della centrale BIOGAS di Casine.
Nei mesi scorsi ci sono stati comunicati in cui lo hanno scritto,
registrazioni di consiglio comunale in cui lo hanno detto,
interrogazioni cui hanno formalmente risposto per iscritto, dibattiti
pubblici in cui hanno preso fischi e commenti poco simpatici perché
sostenevano la loro posizione: mai e poi mai il Comune di Ostra avrebbe
fatto il ricorso al consiglio di Stato contro la centrale Biogas di
Casine, al contrario del Comitato e del Comune di Trecastelli.
Ci avevano già spiegato anche che il ricorso al Consiglio di Stato era
tecnicamente inutile: dopo aver già perso quello rivolto al TAR, non vi
erano motivazioni valide che avrebbero ribaltato il risultato, sarebbe
stata solo una inutile perdita di tempo e spesa di denaro pubblico.
Ma ora, colpo di scena! La maggioranza ci ripensa, cambia idea, ma a
ben vedere non ha il coraggio e la forza, in una sorta di equilibrismo
politico forse frutto di accordi ed impegni già presi, di agire fino in
fondo.
Recentemente il Comitato Tutela Ambiente e Salute Valli Misa e Nevola,
in rappresentanza di molti cittadini, aveva chiesto a maggioranza ed
opposizione di Ostra di indire un consiglio comunale, indicando una
serie di punti all’ordine del giorno da discutere e votare insieme per
dare maggiore forza alla decisione.
Cosa fa l’Amministrazione? Convoca sì il consiglio comunale sul tema,
ma svilisce ed indebolisce l’ordine del giorno, eliminando elementi
concreti ed importanti che avrebbero dato maggior peso al ricorso.
Perché questo comportamento?
Alla fine la montagna partorisce il topolino: si impegna ad
interpellare enti superiori circa la salubrità dell’impianto e votare
una delibera di Giunta per incaricare un avvocato che presenti il
ricorso al Consiglio di Stato, ma tale delibera già esiste.
Avete letto bene: esiste già una delibera (n° 48 del 3/5/14) che incaricava l’avv. Lucchetti per il medesimo ricorso.
Cosa si è votato allora? Un documento identico ad uno già esistente e
mai revocato? L’assessore Rossetti giustifica questo provvedimento anche
per la volontà di cambiare l’avvocato con uno che goda della loro
fiducia e certezza d’essere superpartes (hanno elementi per pensare che
l’altro non lo fosse?). Ma per fare questo, scelta legittima e lecita,
bastava un semplice atto di giunta, nulla di più.
Alla fine il Sindaco si lamenta perché sono sempre gli altri a non
capire: ma stavolta si deve rivolgere non solo alla minoranza, ma anche
ai numerosi cittadini accorsi per seguire il dibattito, il cui senso di
sbigottimento ed incredulità, a fine consiglio, erano palpabili.
A riprova di quanto scritto, invitiamo a visitare il sito www.progetto-ostra.it
per confrontare le due diverse proposte di ordine del giorno (e capire
quale era più completa ed incisiva) o rivedere il video streaming del
consiglio comunale (non più presente sul sito del Comune di Ostra) per
avere direttamente maggiori informazioni e poter giudicare in modo più
approfondito.
Ostra: il Comune verso il ricorso. Storoni, “salute, trasparenza e corretta informazione”
Non c’è nulla di istintivo nella delibera discussa e adottata nel
Consiglio Comunale di giovedi sera, che è il frutto di una serie di
approfondimenti e di incontri con la cittadinanza, il Comitato e gli
organi sovracomunali.
Stesso percorso poteva essere tracciato almeno due anni fa, ma chi ci
ha preceduto anche ieri sera ha preferito alzarsi, abbandonare l’aula e
disertare la votazione, per dedicarsi al loro sport preferito che è
quello delle mezze verità. Triste epilogo di una storia che si è
autoalimentata sulla base di interessi di parte, cattive informazioni,
falsi paladini, silenzi e cambi improvvisi di posizione.
Oggi con estrema serietà e raziocinio, non con la pancia, vogliamo
governare gli eventi con il preciso compito di salvaguardare la salute
dei cittadini e la sicurezza del territorio, provando a anche sopperire
alle mancanze e alle negligenze che sono intercorse in questi due anni.
Due le mosse da affrontare prioritariamente: avviare un’istruttoria che
fotografi la situazione attuale con dei rilevamenti tecnici (anche a
seguito degli avvenimenti alluvionali del 3 Maggio), affidati ad ASUR,
ARPAM e Autorità di bacino, così che il Sindaco possa utilizzare i suoi
poteri in materia sanitaria (secondo l’art.216 del T.U.LL.SS.) per
l’eventuale emissione di un’ordinanza.
Allo stesso tempo, procedere in tempi brevi con la presentazione del
ricorso al Consiglio di Stato per fare luce e garantire un’ulteriore
disamina di tutto il percorso autorizzativo dell’impianto, portando a
conclusione l’iter giudiziario avviato fino a questo momento.
Dopo quasi due ore di discussione la minoranza non aveva ancora capito
la ricchezza della nostra posizione e la tutela che questa garantisce
soprattutto in termini sanitari!
sabato 27 settembre 2014
Ostra: le sfide sono sempre un piacere, le pungolature inutili un po’ meno
La macchina
amministrativa è un po’ come un organismo vivente, che ha quindi una
serie di necessità e di bisogni. Va curato e tenuto in sorveglianza nel
caso abbia problemi. L’attuale amministrazione di questo si sta
occupando da tre mesi.
Non abbiamo trovato un corpo che esplode di salute, ma rientra tra i nostri compiti e ce ne occuperemo. L’ultima polemica
è decisamente sterile, soprattutto se la propone chi conosce i le
difficoltà e i meccanismi burocratici e amministrativi connessi. È
scorretto.
Si pubblicano gli atti, è un dovere, ma ci dovrebbe essere un
segretario. Il nostro ex segretario ha avuto un periodo di malattia, il
vice segretario è stato occupato con il bilancio e la pubblicazione è
slittata, senza danni per nessuno. Continuate a stimolare il Comune,
come se avesse problemi di stipsi, ma con l’intento di debilitarlo. Se
dovesse uscire qualcosa di sgradevole in grande quantità sicuramente si
tratterebbe di una vostra eredità. Sfidateci a fare meglio,
nell’interesse della collettività e smettetela con queste sciocchezze.
Lo dico nell’interesse generale.
da Andrea Storoni sindaco di Ostra
venerdì 26 settembre 2014
Ostra: opposizione, l'Albo Pretorio non è aggiornato
Recentemente abbiamo
letto di una polemica ad Ostra Vetere per una delibera di Giunta non
pubblicata sull’albo pretorio. In termini di trasparenza ad Ostra la
situazione è di gran lunga peggiore, in quanto la presenza di “salti”
nella pubblicazione delle delibere sull’albo pretorio comunale è ben più
consistente e corposa.
Alla data del 25/09/2014 risultano non pubblicate le seguenti delibere di Giunta (come mostrano le foto che alleghiamo):
delibera di Giunta n° 75 (data presunta dal 05/08/14 al 27/08/14)
delibera di Giunta n° 76 (data presunta dal 05/08/14 al 27/08/14)
delibera di Giunta n° 77 (data presunta dal 05/08/14 al 27/08/14)
delibera di Giunta n° 78 (data presunta dal 05/08/14 al 27/08/14)
delibera di Giunta n° 79 (data presunta dal 05/08/14 al 27/08/14)
delibera di Giunta n° 80 (data presunta dal 05/08/14 al 27/08/14)
delibera di Giunta n° 81 (data presunta dal 05/08/14 al 27/08/14)
delibera di Giunta n° 82 (data presunta dal 05/08/14 al 27/08/14)
delibera di Giunta n° 84 (data presunta dal 27/08/14 al 04/09/14)
delibera di Giunta n° 85 (data presunta dal 27/08/14 al 04/09/14)
delibera di Giunta n° 98 (data presunta dal 04/09/14 al 16/09/14)
delibera di Giunta n° 99 (data presunta dal 04/09/14 al 16/09/14)
delibera di Giunta n° 101 (data presunta dal 16/09/14 al 18/09/14)
delibera di Giunta n° 102 (data presunta dal 16/09/14 al 18/09/14) Oltre alle citate delibere di Giunta (importanti documenti che dovrebbero essere a disposizione di cittadini ed opposizione) risultano non pubblicate, sempre alla data odierna, anche le delibere di Consiglio n° 21, 22, 23, 24, 26.
da Progetto Ostradelibera di Giunta n° 75 (data presunta dal 05/08/14 al 27/08/14)
delibera di Giunta n° 76 (data presunta dal 05/08/14 al 27/08/14)
delibera di Giunta n° 77 (data presunta dal 05/08/14 al 27/08/14)
delibera di Giunta n° 78 (data presunta dal 05/08/14 al 27/08/14)
delibera di Giunta n° 79 (data presunta dal 05/08/14 al 27/08/14)
delibera di Giunta n° 80 (data presunta dal 05/08/14 al 27/08/14)
delibera di Giunta n° 81 (data presunta dal 05/08/14 al 27/08/14)
delibera di Giunta n° 82 (data presunta dal 05/08/14 al 27/08/14)
delibera di Giunta n° 84 (data presunta dal 27/08/14 al 04/09/14)
delibera di Giunta n° 85 (data presunta dal 27/08/14 al 04/09/14)
delibera di Giunta n° 98 (data presunta dal 04/09/14 al 16/09/14)
delibera di Giunta n° 99 (data presunta dal 04/09/14 al 16/09/14)
delibera di Giunta n° 101 (data presunta dal 16/09/14 al 18/09/14)
delibera di Giunta n° 102 (data presunta dal 16/09/14 al 18/09/14) Oltre alle citate delibere di Giunta (importanti documenti che dovrebbero essere a disposizione di cittadini ed opposizione) risultano non pubblicate, sempre alla data odierna, anche le delibere di Consiglio n° 21, 22, 23, 24, 26.
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