martedì 30 agosto 2016

Argento a Rio: Ostra ringrazia Emanuele Birarelli con una grande festa!

Così il capitano della squadra di pallavolo maschile che quest’anno ha vinto la medaglia d’argento alle olimpiadi viene ringraziato dai suoi concittadini: con una grande festa a Casine dove, oltre alla musica e al cibo, non sono mancati l’affetto e la stima che Ostra e la frazione da sempre nutrono per il campione.
La festa è stata organizzata dal Comune, dove alle 17 si è tenuto un incontro più formale con il sindaco Andrea Storoni e con il gruppo sportivo di Ostra e del Circolo ACLI Falco. Nella familiare location della Sagra delle Pappardelle non poteva mancare la musica: per l’occasione è stata invitata a suonare la band Disco Stu (i cui componenti sono vecchi amici di Emanuele); e naturalmente il cibo: la cucina si è rimessa ai lavori ed è stata offerta a tutti la cena. Verso la tarda serata è stato proiettato un video che ripercorreva la vita dell’atleta sin da piccolo, partendo dalle foto che lo ritraevano a giocare le prime partite con gli amici, fino ad arrivare alle foto delle olimpiadi. Infine Emanuele si è unito alla band insieme a suo fratello ed ha suonato al basso un pezzo con loro.
“All’inizio delle olimpiadi sapevamo di essere un buon gruppo ma anche di non essere i super favoriti - ha detto Emanuele – poi, dopo che abbiamo giocato molto bene nella prima partita, quella contro la Francia e poi in quella contro gli Stati Uniti, si è accesa una miccia ed è stato sempre un crescendo di emozioni. É stata la terza olimpiade per me, l’olimpiade della maturità, perché mi sono fatto meno trasportare dalle emozioni individuali e più da quelle della squadra. Ho portato a casa un percorso bellissimo, tanto orgoglio e sono contento di aver visto quanto gli italiani si siano riavvicinati alla pallavolo.” Riguardo al futuro della squadra, questo è molto incerto “il prossimo anno la federazione vorrebbe farci incominciare il progetto che poi ci porterà alle prossime olimpiadi, ci sono anche i mondiali in casa nel 2018, ma è tutto da vedere ancora” ha detto l’atleta.
   
Gloria Bassotti
redazione@viveresenigallia.it

lunedì 22 agosto 2016

Fiume Esino inquinato dalla centrale biogas

 
Oggi, domenica 21 agosto, i forestali delle Stazioni di Jesi - San Marcello ed Ancona sono intervenuti, a seguito di numerose segnalazioni di cittadini, per contrastare un vasto inquinamento in corso lungo il Fiume Esino. Fin dal primo intervento la situazione è sembrata critica, in quanto le acque si presentavano di colore bruno scuro e si estendevano per un lungo tratto fluviale.
Considerata la vastità del fenomeno, gli agenti hanno chiesto il supporto dell’elicottero di stanza a Falconara, che grazie ad un volo di ricognizione ha consentito di risalire al punto preciso in cui le acque inquinate confluivano nell’asta fluviale principale. Dall’elicottero si accertava inoltre la portata del fenomeno che dal Comune di Maiolati Spontini si estendeva per un lungo tratto, fino a pochi chilometri dalla costa, con acque scurissime.
Grazie al capillare contatto con l’equipaggio dell’elicottero AB412 il personale forestale è riuscito ad individuare a terra l’origine del grave inquinamento, accertando che la causa risaliva a digestato proveniente da impianto biogas in Comune di Maiolati Spontini.
Una volta individuata la provenienza delle acque contaminate, gli agenti chiedevano un tempestivo intervento del personale del Dipartimento ARPAM di Ancona per le analisi del caso, anche al fine di verificare l’entità dell’inquinamento e la pericolosità delle sostanze presenti per il sistema fluviale e per l’uomo.
Lo scorso mese di maggio, gli agenti di Jesi San Marcello e Genga avevano già denunciato il gestore della medesima centrale Biogas, il quale aveva effettuato lo spandimento del materiale organico in grande quantità concentrandolo in poche aree coltivate di ridotte dimensioni, site a monte del Fosso del Lupo e non in modo uniforme come invece prescritto dalle norme vigenti.
Questa pratica illegale aveva determinato, anche a seguito delle piogge, il dilavamento del liquame che seguendo alcuni canali di scolo inquinava da diversi giorni le acque del fosso del Lupo, determinando un grave danno all’ecosistema fluviale.
Il responsabile legale dell’azienda di Maiolati Spontini, verrà deferito nuovamente alla Procura della Repubblica di Ancona per i reati di inquinamento ambientale, danneggiamento aggravato di acque pubbliche, illecita utilizzazione agronomica degli effluenti agricoli, deturpamento del paesaggio, rischia pene fino a sei anni di reclusione.

Jesi, inquinato un tratto dell'Esino Denunciato gestore di una centrale

JESI - Un tratto del fiume Esino è interessato da un fenomeno di inquinamento che secondo il Corpo forestale dello Stato, intervenuto sul posto con agenti delle Stazioni di San Marcello e Ancona e con un elicottero, deriva dallo sversamento di digestato proveniente da un impianto biogas di Maiolati Spontini, il cui titolare era già stato denunciato nel maggio scorso per un episodio simile. Da Maiolati a ridosso della costa, i forestali hanno accertato la presenza di acque scure, su cui sono in corso campionamenti dell'Arpam. Tre mesi fa, si legge in un comunicato, il Cfs «aveva denunciato il gestore della medesima centrale biogas, il quale aveva effettuato uno spandimento del materiale organico in grande quantità concentrandolo in poche aree coltivate di ridotte dimensioni, situate a monte del Fosso del Lupo e non in modo uniforme come invece prescritto dalle norme vigenti». Il responsabile legale dell'azienda verrà deferito nuovamente alla procura della Repubblica di Ancona «per i reati di inquinamento ambientale, danneggiamento aggravato di acque pubbliche, illecita utilizzazione agronomica degli effluenti agricoli, deturpamento del paesaggio» 
© RIPRODUZIONE RISERVATA

venerdì 29 luglio 2016

Ostra: dietrofront incredibile del Gruppo Progetto Ostra

Nella serata del  25 luglio, si è svolto il Consiglio Comunale con all’ordine del giorno diversi punti sostanziosi. I primi tre hanno generato una discussione prolungata e hanno evidenziato per l’ennesima volta la matrice pretestuosa degli interventi di alcuni componenti del gruppo di minoranza.

Con il primo punto, incentrato sull’assestamento generale e sugli equilibri, il Sindaco ha dovuto spiegare ben tre volte, capitolo per capitolo, la sostanza della variazione per superare la lente di ingrandimento o la disattenzione dei consiglieri di minoranza.
Una variazione importante che consentirà al Comune di avere un vigile per i mesi che ci dividono dalla festività degli sprevengoli, che destina più risorse alla cultura, che investe sulla sistemazione delle strade e del cimitero. Forse la minoranza non vuole questo scarto di qualità per la propria cittadinanza. Il secondo punto ha riguardato l’istituzione della commissione di inchiesta sull’attività della Fondazione Moroni Antonini Morganti.
In questo caso il gruppo Progetto Ostra, forse per non far chiarezza sulla vicenda, si è alzato dalla seduta non consentendo al Consiglio di approvare la delibera. Fatto grave, o forse gravissimo, visto che è stato lo stesso gruppo a proporre l’istituzione di questa commissione.
Contestata la richiesta della maggioranza di effettuare rilievi sugli atti che vanno dalla nascita della fondazione (2010) ad oggi utili per capire gli avvenimenti anche recenti e il mancato inserimento dei dipendenti tra le persone da ascoltare perché inopportuno, se si considera che la materia d’indagine è legata agli atti e ai verbali.
Far chiarezza ci sembra doveroso, come doveroso ci era sembrato accogliere la proposta della minoranza di portare in consiglio questa proposta di delibera. Quale sarà il motivo di tanta chiusura? L’ultimo punto particolarmente dibattuto è quello sul regolamento di polizia urbana.
Una serie di articoli che servono per alzare la qualità della vita nei nostri centri abitati e del centro storico, dove capita di vedere situazioni di piccolo degrado che non possiamo lasciare come stanno. Saranno a tale proposito organizzati degli incontri con la cittadinanza per presentarne il contenuto. Proprio questo regolamento, condiviso con Ostra Vetere e Trecastelli, è stato oggetto di considerazioni banali e anacronistiche.
   
da Comune di Ostra

mercoledì 20 luglio 2016

Ostra: un'estate con criticità per vari servizi comunali

Fine della scuola, arrivo dell'estate e voglia di mare: sì, ma non per tutti. Inspiegabilmente, infatti, l'Amministrazione Comunale di Ostra ha deciso che quest'anno la Colonia Marina Diurna si articolasse in un unico turno, dal 4 al 16 luglio, a differenza invece degli anni scorsi quando i turni erano due e le famiglie potevano scegliere se iscrivere i propri figli ad uno solo o ad entrambi i turni.
In questo modo la disponibilità del servizio si è ridotta così come il numero massimo di posti disponibili fissato a 70 bambini, decisamente inferiori rispetto a quelli disponibili in passato. Era prevedibile che riducendo il numero dei turni e dei posti, le domande avrebbero di gran lunga superato l’offerta ed in effetti così è stato. Sapendo che il numero massimo era già stato raggiunto, varie famiglie hanno rinunciato all’iscrizione, ma nonostante ciò ad un numero rilevante di genitori è stato comunicato all’ultimo momento la non accettazione dei loro figli al servizio, benché avessero aderito e già pagato regolarmente la quota di iscrizione (cifra che ci risulta il Comune non abbia loro ancora restituito). Anche il Centro Estivo per i ragazzi dai 6 ai 14 anni ha risentito della riduzione dei turni, passati da tre a due, provocando così un sensibile calo delle iscrizioni dei bambini partecipanti, unito ad una carenza di informazioni verso le famiglie che non erano a conoscenza del soggetto o cooperativa che avrebbe gestito il servizio. Un crollo di partecipazioni ancor più considerevole e preoccupante ha riguardato, infine, il soggiorno climatico estivo per gli anziani in montagna: rispetto agli anni scorsi, quando solo dal nostro Comune partivano circa 90 unità, quest’anno non sono partite nemmeno 30 persone tra Ostra e una parte di Trecastelli (probabilmente sia per il costo più elevato del soggiorno, sia per le informazioni comunicate in ritardo). Risultati certamente non entusiasmanti per una Amministrazione che in campagna elettorale si vantava di avere una soluzione per ogni problema, ma che nella realtà dei fatti si è dimostrata incapace di gestire anche quei servizi che, in passato, sono sempre stati efficienti ed apprezzati

da Progetto Ostra
www.progetto-ostra.it

martedì 31 maggio 2016

Ostra: dal 1 giugno sarà operativa la nuova Casa di Riposo

Raimondo Paradisi, presidente della fondazione Moroni-Antonini-Morganti, comunica che dal prossimo 1 giugno sarà operativa la nuova ala della Casa di Riposo/Residenza Protetta di Ostra.
L’agibilità della struttura, ultimo atto prima del suo utilizzo, è stata infatti ottenuta in data 26 maggio. L’idea dell’ampliamento della residenza per anziani ostrense venne elaborata nell’anno 2010 dall’allora Consiglio di Amministrazione presieduto da Antonio Maggiori che affidò la redazione del progetto e la successiva direzione dei lavori all’ing. Ugo Cesaretti di Chiaravalle che, sino ad oggi, ha seguito l’iter realizzativo della struttura. I lavori si sono protratti per circa 6 anni in quanto la società Edilcoast srl di Ancona, che vinse la prima gara di appalto, fallì nell’anno 2013 e soltanto a maggio 2015 le società Montedil srl di Loreto (parte edile), GS Termica snc di Ancona (parte meccanica) e Artigiana Elettrika srl di Cingoli (parte elettrica), vincitrici della successiva gara di appalto, ripresero i lavori che oggi, finalmente, sono giunti al termine. L’investimento economico complessivo per la realizzazione del progetto ammonta a circa 2.400.000 Euro, di cui 800.000 provenienti dalle disponibilità finanziarie della Fondazione e 1.600.000 mutuati da Banca Etica con rata a completo carico della Fondazione. Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Moroni-Antonini-Morganti, in questa occasione, sente il dovere di ringraziare sentitamente:
• La Fondazione Cariverona per l’elargizione di un contributo a fondo perduto di € 190.000, concesso per interventi di lavori di ampliamento, riqualificazione e messa a norma di edifici di questa tipologia, secondo i requisiti previsti dalla L.R. 20/2002.
• Il sig. Alessandro Rupoli, Amministratore Unico della società Schnell Home di Montemaggiore al Metauro, che ha donato tutta la tamponatura isolante perimetrale esterna della nuova struttura. Il nuovo edificio si compone di 2 piani fuori terra ed uno semi-interrato.
Ogni piano è composto da 11 camere (9 doppie e 2 singole il primo, 9 doppie e 1 singola il piano terra) e potrà ospitare un totale di 39 utenti. Tutte le camere (climatizzate, con ricircolo di aria, ecc), sono state realizzate rispettando le normative di legge per le strutture di questa tipologia e sono dotate di bagni costruiti secondo gli standard che ne permettono l’utilizzo anche da persone diversamente abili. Nel piano semi-interrato sono ubicati i servizi della struttura (lavanderia, spogliatoi, centrale termica, magazzini, ecc) mentre sul tetto a terrazzo sono stati posizionati gli impianti (fotovoltaico, termico, ecc). Tutta la struttura è stata realizzata secondo le più innovative tecnologie antisismiche, termiche, fonoassorbenti e ignifughe. Oltre che accogliere nuovi ospiti, gradualmente, verranno spostati nei nuovi locali i degenti ora alloggiati al secondo piano – ala D - del vecchio edificio. I locali ubicati in quel settore, infatti, dovranno, a breve, essere adeguati alle norme previste dalla sopracitata legge regionale 20/2002 inerente l’abbattimento delle barriere architettoniche. Il Consiglio di Amministrazione è impegnato nella ricerca di nuove risorse finanziarie in modo da gravare il meno possibile, con i costi del nuovo intervento, sull’importo delle rette di degenza. Prosegue, quindi, incessante e, in questi ultimi mesi, con rinnovato slancio, l’obiettivo che il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Moroni-Antonini-Morganti si è prefissato fin dal suo insediamento: riconsegnare alla Comunità una struttura moderna ed efficiente, capace di dare risposte alle esigenza di cura ed assistenza delle persone anziane che le famiglie devono quotidianamente affrontare, nell’interesse non solo degli ospiti, ma anche di tutti gli operatori che, a vario titolo, mettono al servizio della Casa di Riposo / Residenza Protetta le proprie competenze e le proprie energie. A breve verrà effettuata l’inaugurazione ufficiale della nuova struttura alla quale verranno invitate autorità e cittadini.
   
da Fondazione “Moroni-Antonini-Morganti”

venerdì 13 maggio 2016

Ostra: approvato il bilancio 2016. Storoni, "Abbiamo introdotto novità importanti"


Nella seduta del Consiglio Comunale del 10 maggio 2016 sono stati presentati ed approvati i bilanci consuntivo 2015, previsionale 2016 e il D.u.p., il nuovo strumento di programmazione.


L’Amministrazione di Ostra, attraverso gli interventi del Sindaco e degli assessori, ognuno per la propria competenza, hanno illustrato gli atti. "Se è vero che i numeri di bilancio penetrano la realtà e cercano di misurarla - dice il Sindaco Storoni - è pur vero che da soli, senza una nuova consapevolezza, ci possono illustrare solo un costante declino. Continui arretramenti. Minori entrate..., ma è evidente che non può essere tutto qua. Noi crediamo che passo dopo passo, sommando piccoli sforzi possiamo cambiare. Per fare questo però serve l'aiuto di tutti per riscrivere insieme un mondo, come dice Mujica - cominciando dalla nostra casa, dal nostro quartiere, dalla nostra cultura e dalla nostra testa."
Tra le novità più importanti, forse, la consequenzialità logica delle scelte, selettive e improntate sia nel 2015 che ora nel 2016 alla riduzione della spesa corrente, come da obblighi normativi e a piccoli costanti passi sul fronte della riqualificazione del centro storico, a piccole opere migliorative della viabilità, del patrimonio immobile scolastico e sportivo, ma soprattutto sarà fondamentale il dialogo. A tal proposito a partire dal 18 maggio prossimo inizieranno gli incontri sul territorio per dare conto delle scelte e avere riscontro dai partecipanti. Saranno illustrate le scelte politico amministrative passate e dato spazio di discussione ai percorsi futuri prevedendo tappe nelle tre frazioni, e nel capoluogo in modo capillare attraverso tre appuntamenti serali a partire dalle 21.00. Nei prossimi giorni i particolari.
dal Comune di Ostra
www.comune.ostra.an.it

lunedì 9 maggio 2016

Ostra: la residenza protetta aderisce al progetto di telecardiologia

Nell’ultimo Consiglio di Amministrazione la “Fondazione Moroni-Antonini-Morganti”, che gestisce la Casa di Riposo/Residenza Protetta di Ostra, ha deliberato l’adesione al “Progetto di Telecardiologia per la continuità clinico-assistenziale del paziente con Scompenso Cardiaco” proposto dalla U.O.C. di Cardiologia – UTIC di Senigallia - ASUR MARCHE.
E’ questo un ulteriore ampliamento dei servizi socio-sanitari offerto agli ospiti della struttura ostrense. Il progetto si propone di monitorare, attraverso un sistema di telemedicina via wireless, i pazienti ultra 70enni con diagnosi di Scompenso Cardiaco che risiedono presso alcune strutture dell’ex Zona Territoriale n° 4 ASUR.
Il progetto intende ampliare l’offerta di continuità assistenziale, già erogata da parte della struttura cardiologica ospedaliera, permettendo di:
1) Evitare ricoveri ospedalieri non necessari;
2) Ridurre costi inerenti il trasporto dei pazienti da e per la struttura di provenienza;
3) Ridurre disagi per l’utente che invece beneficia di un percorso clinico dedicato;
4) Migliorare la percezione della qualità della vita dei pazienti
La cadenza del follow-up avrà un aspetto ciclico (con trasmissione dei dati mensile) ed un aspetto estemporaneo legato a variazioni significative delle condizioni di stabilità emodinamica.
Il follow-up si basa su due step:
- Il collegamento per l’invio dei dati rilevati dal monitoraggio
- Il feedback dello specialista che ha analizzato i parametri del paziente
Il monitoraggio con sistemi tecnologici specifici riguarda essenzialmente:
- Elettrocardiogramma a 12 derivazioni
- Impedenziometria
- Pressione Arteriosa
- Saturazione Ossigeno
- Peso corporeo
Altri parametri che potranno essere comunicati: diuresi, scala Morisky, SMW test, emoglobina, funzionalità renale, BNP, questionario della qualità percepita, alimentazione ecc. Il kit per il telecontrollo, del valore di circa 15.000,00 Euro, comprendente 1 tablet con software Healt Point, 1 bilancia con impedenziometro, 1 sfigmomanometro, 1 E.C.G. a 12 Derivazione Cardioline, 1 saturimetro, verrà fornito in comodato d’uso gratuito dalla Fondazione “Città di Senigallia”, Ente che già partecipa al progetto summenzionato.
Un ringraziamento particolare al dott. Walter Pellegrino per l’interessamento profuso affinché fosse esteso anche alla Casa di Riposo/Residenza Protetta di Ostra questo importante servizio.
   

da Fondazione “Moroni-Antonini-Morganti”

mercoledì 4 maggio 2016

Il GSA sul silenzio dalla Regione Marche sulla centrale Biogas

 
E’ passato oltre un mese e mezzo dalla Conferenza dei Servizi, che si tenne in Regione per analizzare il Progetto della Centrale Biogas di Casine di Ostra, e che si concluse con una richiesta di chiarimenti ai progettisti della Centrale ed ai responsabili della Provincia.
Da quel 15 marzo ad oggi, la Conferenza non è stata più convocata e nulla trapela dai vari Enti coinvolti nel procedimento autorizzativo. Eppure il clamore sollevato per il paventato rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale sugli organi di informazione, nelle varie riunioni tenutesi nel territorio ed anche in alcuni Consigli comunali avrebbe dovuto indurre i vari soggetti partecipanti alla Conferenza dei Servizi di sollecitare una più ampia ed approfondita disamina del progetto, con la massima trasparenza richiesta dal caso. Come dobbiamo interpretare questa inerzia? Come un ripensamento da parte dei componenti la Conferenza dei Servizi, sulla bontà del progetto? Come un definitivo diniego del rilascio dell’Autorizzazione? Come una prolungata pausa di riflessione? Oppure, come in tanti sembrano temere, nelle stanze del Palazzo si è deciso, proprio in considerazione del clamore destato nei mesi scorsi, di rilasciare l’Autorizzazione nel più profondo silenzio e nel chiuso delle stanze, senza convocare più la Conferenza stessa e, quel che è peggio, senza minimamente ascoltare la voce dei tantissimi cittadini che hanno sottoscritto la petizione e che si sono dichiarati contrari alla realizzazione della centrale specie dopo la tragica esondazione del maggio 2014? Un fatto nuovo, in realtà, c’è stato: il 25 marzo la Regione ha approvato l’assetto di progetto degli elaborati di bacino idrografico della media e bassa Valle del Fiume Misa e Nevola, così come individuato dal Gruppo di lavoro costituito dai Sindaci dei Comuni di Senigallia, Trecastelli, Ostra, Corinaldo ed Ostra Vetere. In tale progetto, sul quale avevano espresso piena condivisione tutti i succitati Comuni, si prevede la creazione di una vasca di laminazione a ridosso della ZIPA di Ostra (e quindi del lotto in cui dovrebbe sorgere la Centrale) di circa 21 ettari, dove dovrebbero confluire, in caso di esondazione, circa 516.000 litri d’acqua. Forse questa apparente stasi è dovuta ad un approfondimento del progetto del digestore alla luce di questo ulteriore dato (peraltro conosciuto al momento della Conferenza del 15 marzo scorso da diversi partecipanti, ma sembra da nessuno rilevato in quella cirocstanza)? Oppure tra qualche giorno ci sentiremo dire che verrà concessa l’AIA alla centrale biogas proprio perché la Conferenza è stata riunita (15 marzo) prima dell’approvazione da parte della Regione del Piano di Bacino (25 marzo), che già i Comuni, la Provincia e la stessa Autorità di Bacino avevano avallato ed ipotizzato già prima della Conferenza medesima? Per il rispetto delle regole e della democrazia speriamo che questa seconda ipotesi non si avveri, altrimenti ci attiveremo in tutte le sedi deputate.
   

dal Gruppo Società e Ambiente
www.gsa-senigallia.it

domenica 24 aprile 2016

Ostra: proseguono gli interventi nel centro storico

“Tra le azioni, che stanno caratterizzando questa fase amministrativa, ci sono sicuramente gli interventi di ripristino della pavimentazione di alcune zone del centro storico.
Nelle scorse settimane sono state interessate delle vie, dei vicoli e Corso Mazzini, mercoledi l'area adiacente il Comune, giovedì la piazza dei Martiri. Se il centro storico è il luogo d'origine della personalità di Ostra, il Monte (zona adiacente al Comune) è all'origine dei capricci, degli scherzi notturni e dello spirito commosso dei turisti che senza pericolo si possono godere, da qui, un ampio panorama e l'abbraccio tra il Conero, l'intimo Adriatico e via via le colline sempre più alte dell'interno. Era davvero doveroso eliminare le sconnessioni del pavimento e gli avvallamenti per permettere a chi viaggia, naso all'insù, di naufragar in tanta bellezza. Poi c'è il mondo piccolo ma anche chiaro e regolare di piazza dei Martiri, la cui pavimentazione ha la necessità di ritrovare la nitidezza delle sue linee e del suo ordine. A partire da giovedì 21 inizieranno, con questo scopo, i lavori di ripristino delle parti più compromesse della pavimentazione, necessarie da anni per tornare a pieno titolo nella geografia delle porzioni di territorio che favoriscono contatti, relazioni e che già sogni e ispirazioni costruirono secoli fa.
    

dal Comune di Ostra
www.comune.ostra.an.it

sabato 16 aprile 2016

Convenzioni Ostra-Ostra Vetere, Progetto Ostra: 'Un esperimento fallito?'

Dopo poco meno di un anno potrebbe chiudersi la parentesi della tanto sbandierata convenzione stretta dal Sindaco Storoni, con il Sindaco di Ostra Vetere.
Non è una infondata illazione: potrebbe essere l’ennesimo fallimento, cui assistiamo, dall’insediamento della Giunta Storoni ad Ostra.
La notizia è stata tenuta in gran segreto dall’Amministrazione Comunale, proprio come quando decise di stipulare l’accordo con il Comune di Ostra Vetere, senza coinvolgere i cittadini e men che meno le forze di Minoranza. Alcuni giorni fa, infatti, ci è capitato di imbatterci sul web sull’ interrogazione proposta in data 22 marzo dal Consigliere di Minoranza di Ostra Vetere, Luca Marini, che chiedeva al Sindaco di Ostra Vetere Memè se fosse davvero intenzione del Comune di recedere dalla Convenzione siglata con il Comune di Ostra per la funzione Gestione Finanziaria e Contabile, per sottoscriverne un’altra con il Comune di Corinaldo. Immaginabile il nostro stupore nel leggere una simile ipotesi, considerato che sulle convenzioni con il Comune di Ostra Vetere il Comune di Ostra ha investito sin troppo tanto da sacrificare gli stessi cittadini. Tutti stiamo vivendo le conseguenze di quella scelta: l’aumento del numero e dei compensi dei dirigenti (che poi si sono ineluttabilmente riversati sulle spalle dei cittadini) a fronte di una riduzione della loro presenza in Comune, la perdita di alcune figure professionali importanti, come la ragioniera Pigliapoco, che per anni ha redatto con grande rigore e competenza il bilancio comunale, la trasformazione della macchina comunale non più attenta solo alle vicende del nostro Comune, ma coinvolta in una realtà più ampia, e soprattutto l’apertura a singhiozzo degli uffici comunali.
Ancora è vivo il ricordo dell’entusiasmo, con cui il Sindaco Storoni e la sua Giunta salutarono le nuove convenzioni con Ostra Vetere, di cui andavano talmente fieri da trascurare senza esitazione alcuna le perplessità che sulle convenzioni medesime avevamo sollevato. Siamo abituati ai fallimenti storoniani, ma francamente ci sembrava davvero strano che in un settore così strategico, dopo appena un anno, la scommessa di Storoni fosse già fallita. Così abbiamo a nostra volta chiesto al Sindaco dei chiarimenti: la risposta che abbiamo ottenuto è davvero sconvolgente. Storoni, interrogato sul punto, ha ammesso che “il Comune di Ostra Vetere sta valutando se aderire all’Unione con Corinaldo” ed in tal caso tutte le convenzioni strette con il Comune di Ostra verrebbero sciolte.
Lo stesso Storoni sostiene che sarebbe stato lo stesso Sindaco di Corinaldo a proporre “informalmente al Sindaco di Ostra Vetere questa possibilità, che gli permetterebbe di usufruire del futuro palazzetto delle sport” Per ironia della sorte, quindi, è ancora una volta un palazzetto a compromettere l’attività amministrativa: quello che Mansanta vorrebbe costruire sopra la “Scuola “Crocioni” di Ostra (di cui nessuno sente la necessità) ha in pratica impedito che si potessero investire risorse per rendere sicura la Scuola “Menchetti”, mentre quello che vorrebbe costruire Corinaldo potrebbe di fatto far fallire le convenzioni con Ostra Vetere. Le conseguenze del probabile recesso di Ostra Vetere, per il nostro Comune, secondo Storoni, sarebbero prevalentemente due: Paoloni, dirigente dei Tributi e del Bilancio, tornerebbe a pieno regime ad Ostra, mentre dall’altro canto non avremmo più il dirigente del settore Lavori Pubblici.
A questo quadro già desolante, vorremmo aggiungere altre conseguenze che il nostro Sindaco ha avuto il pudore (o forse il timore) di dire: se le varie convenzioni dovessero venire meno, dovremo nuovamente mettere mano ai portafogli per riorganizzare la macchina comunale, per modificare tutte le procedure che sono state già improntate in base alla convenzione ed iniziare una nuova trattativa con i dirigenti per ridurre le loro indennità (visto che già oggi, sono per il nostro Comune difficili da sostenere in convenzione, ma domani, da soli diverrebbero insostenibili), in pratica una consistente perdita di denaro e di tempo.
Al momento l’Amministrazione di Ostra, che non certo brilla per carattere, sta IN ATTESA: ad Ostra Vetere è rimessa ogni decisione, da assumere in base a molteplici valutazioni, in dipendenza dalle evoluzioni normative…. Tradotto: l’Amministrazione Storoni prima ha costruito un castello di carta, piegando Ostra alle esigenze di Ostra Vetere, ora aspetta che il castello venga soffiato via, subendo di nuovo una indebita ingerenza…. Ma tranquilli, a tempo opportuno, ci verrà detto che siamo noi a non capire lo stile della collaborazione e del dialogo, unico antidoto all’isolamento…
    

da Progetto Ostra
www.progetto-ostra.it

venerdì 15 aprile 2016

Tutti i comuni delle valli del Misa e Nevola in un unico ente entro il 2017


L’assemblea del Co.Ge.S.Co., il consorzio per la gestione di servizi comunali, riunitasi a Serra de’ Conti martedì 12 aprile ha concordemente stabilito di dare concretezza al progetto di costituzione di una unione di comuni della quale facciano parte tutte le municipalità delle valli Misa e Nevola (Arcevia, Barbara, Castelleone di Suasa, Corinaldo, Ostra, Ostra Vetere, Senigallia, Serra de’ Conti, Trecastelli).
Prospettiva che non deve poi escludere l’eventuale estensione dell’esperienza a comunità di aree limitrofe che presentino elementi di continuità o affinità col comprensorio.
I sindaci Maurizio Mangialardi, Carlo Manfredi, Matteo Principi, Luca Memè, Raniero Serrani, Fausto Conigli, Andrea Storoni e Arduino Tassi, che hanno preso parte ai lavori unitamente al sindaco di Arcevia Andrea Bomprezzi che, in qualità di presidente del consorzio, li ha coordinati e presieduti, hanno preso atto del circostanziato lavoro effettuato, al riguardo, dal direttore del Co.Ge.S.Co. Maurizio Mandolini e raccolto in un articolato studio (“Prospettive: verso un’Unione di Comuni“). Nella relazione si analizza la situazione di partenza dei singoli comuni, inclusi gli aspetti della gestione economico-finanziaria (rilevazione dei gettiti comunali al servizio della finanza pubblica, situazione dei trasferimenti statali per singolo ente, analisi del prelievo fiscale, quadro delle risorse disponibili).
Alla luce dei risultati di questa attenta e documentata ricognizione, che dà conto anche delle esperienze aggregative in itinere e le pone utilmente a raffronto col quadro aggregativo di altri ambiti territoriali, i sindaci hanno unanimemente riconosciuto l’opportunità di proseguire l’iter costitutivo di una unione di comuni che accorpi tutti i centri delle valli Misa e Nevola, affidando al direttore del Co.Ge.S.Co Mandolini l’ulteriore compito di predisporre – unitamente ad un gruppo di lavoro composto da alcuni dei segretari dei comuni consorziati – gli schemi dell’atto costitutivo, dello statuto e della convenzione che i comuni dovranno poi approvare e sottoscrivere.
Contestualmente, sarà predisposta una ipotesi di prima devoluzione di servizi da parte dei comuni all’unione, corredata dalla analisi dei costi attuali. Tale ipotesi andrà strutturata in modo che i costi da sostenersi a livello di unione siano inferiori a quelli attualmente affrontati dai comuni e consentano comunque un miglioramento qualitativo e quantitativo del servizio erogato ai cittadini.
L’obiettivo è quello di pervenire alla formale istituzione dell’unione con la decorrenza del 1° gennaio 2017, attivando una prima serie di servizi. E’ quanto, nel corso della assise, ha sostenuto anche il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi, presidente dell’Anci regionale, che ha tra l’altro rimarcato come questa soluzione offra ai nostri comuni l’opportunità di porsi su un percorso anticipatore prima che sia l’evolversi delle norme – ormai innescato dalla stessa riforma costituzionale in itinere – ad imporre percorsi obbligati.
Alcuni modelli di unione sperimentati sia nel comprensorio che in aree limitrofe, quale quello in essere tra i comuni di Corinaldo e Castelleone di Suasa (unione Misa-Nevola), potranno offrire al riguardo un primo modello organizzativo agevolando l’impegno del gruppo di lavoro.
Come già evidenziato in occasione della precedente assemblea consortile con la quale era stato conferito a Maurizio Mandolini il mandato allo studio preliminare, un’unione strutturata su un territorio di 80.000 abitanti (da Senigallia ad Arcevia), con oltre 500 dipendenti comunali inseriti in una ‘architettura’ operativa comprensoriale, avrà maggiori possibilità di accedere alle provvidenze comunitarie, maggiori capacità di gestire con efficacia – a tutto vantaggio delle popolazioni amministrate – il rapporto con gli enti sovraordinati, e potrà infine costituire un modello concreto e credibile per il superamento della frammentazione attuale, perché si arrivi ad erogare servizi in modo più efficiente ed uniforme su tutto il territorio.

martedì 12 aprile 2016

Ostra, revocata la delega all’assessore Rossetti

Nell’ultimo Consiglio comunale il Sindaco Storoni ha dato formale comunicazione del suo decreto nr. 4 del 15 marzo scorso con cui ha tolto all’assessore Marusca Rossetti la delega allo sport.
Solitamente quando un Sindaco revoca una delega ad un assessore lo ringrazia per il lavoro svolto e per gli obbiettivi raggiunti, ma stavolta non è stato così.
Nessun ringraziamento alla Rossetti da parte del Sindaco per quanto fatto (come di solito accade in queste circostanze), nessun accenno all’operato dell’assessore o ai risultati conseguiti in quasi due anni di mandato, ma un gelido silenzio, anche da parte della stessa Rossetti, che non è intervenuta nella discussione neanche quando il Consigliere di minoranza Raimondo Romagnoli ha chiesto delucidazioni sui motivi di questa revoca.
Formalmente, a quanto si può leggere dal decreto stesso e stando anche a quanto detto dal Sindaco durante il Consiglio Comunale, non è stata l’assessore Rossetti a trasferire al Sindaco la delega allo sport, ma piuttosto è stato lo stesso Storoni a decidere questa modifica ed a revocarLe la delega.
Certo che, in un momento così difficile per lo sport ostrense, non avere più un interlocutore deputato che possa fare da riferimento per il mondo dell’associazionismo e che possa assumere le decisioni necessarie è cosa davvero grave.
Perché allora questa scelta?
Potrebbe aver inciso sulla decisione del Sindaco il fatto che l’assessore Rossetti è stata la più assenteista tra gli assessori alle riunioni di Giunta?
Leggendo gli atti  di Giunta del 2015 salta all’occhio come quest’ultima è risultata assente a ben 28 riunioni di giunta su 63, e non ha partecipato a quasi la metà delle delibere di Giunta dello scorso anno (su 170 delibere del 2015 ne ha saltate ben 83, quasi una su due): davvero un gran brutto risultato.
Potrebbe invece aver inciso su tale decisione l’evidente incapacità dell’Assessore a rapportarsi con le varie associazioni sportive?
In questi anni in molti si sono lamentati delle sue assenze alle riunioni più importanti delle varie associazioni, notate e sottolineate anche della sua abitudine a non rispondere ad alcuna delle tante richieste avanzate dal mondo dell’associazionismo in questi anni.
Oppure – si legge sempre nella nota della lista civica Progetto Ostra -, come qualche ben informato ed amico degli amministratori ostrensi narra sulla pubblica piazza, la decisione cela quella crisi di rapporti tra i componenti della Giunta, neanche più tanto nascosta.

venerdì 8 aprile 2016

Ostra: apatia totale del sindaco sulla possibile chiusura della Guardia Medica


L'eccessiva flemma con la quale il Sindaco Storoni risponde in merito alla seconda interrogazione urgente, presentata ormai un mese fa, circa la possibilità di chiusura della nostra guardia medica, palesa la sua totale apatia verso la problematica, che sfocia in un attendismo irreale.
Infatti, il Sindaco continua a non prendere posizione alcuna, limitandosi a ribadire che, fintanto che non ci saranno tutti i dati relativi al carico di lavoro della nostra Guardia Medica, non si procederà nella riorganizzazione del servizio. Eppure, nonostante queste “rassicurazioni”, ci sono ancora molti aspetti non chiari sulla vicenda: se è vero che, al momento, nulla farebbe pensare ad una chiusura del nostro presidio, come mai in prima battuta si era pensato ad una possibile condivisione del servizio a settimane alterne con il comune di Ostra Vetere? Come mai ci è voluto quasi un mese per affermare che, alla fine, quell’ipotesi era il frutto di un mero errore giornalistico? Come mai Ostra Vetere, il comune con il quale abbiamo peraltro stipulato diverse convenzioni, starebbe ora portando avanti la battaglia per la difesa del proprio servizio di continuità assistenziale coinvolgendo i comuni di Barbara e Serra de’ Conti? Come mai in una recente determina, la n. 307 dell'Area Vasta 2 del 09.03.2016, si parla di attività del servizio di Guardia Medica solo nel comune di Ostra Vetere? E da ultimo, come mai nella risposta del Sindaco, datata 25 marzo 2016, non c’è traccia alcuna della notizia circolata solo 5 giorni dopo sui social e sulla stampa, di una proroga di continuità del servizio, tanto ad Ostra quanto ad Ostra Vetere, fino al 9 settembre 2016? Che i dati relativi all’operosità della nostra Guardia Medica rivelassero una scarsa incidenza di richieste nel nostro comune lo si sapeva già dal 2011, quando ci fu l’opposizione ferma e strenua di Ostra ed Ostra Vetere, che di fatto finì con il paralizzare l’assurda decisione che i vertici sanitari regionali stavano prendendo. Vorremmo ricordare al Sindaco Storoni che se allora chi governava la sanità regionale desistette dall’assurdo progetto di chiudere il servizio della guardia medica nel nostro territorio, ciò accadde proprio a causa della protesta coram populo sollevata dalla allora Amministrazione Comunale e dal clamore che la stessa ebbe su tutti gli organi di stampa, con un evidente movimento di opinione. Per questo riteniamo assai pericoloso l’atteggiamento passivo assunto sull’argomento da Storoni: infatti mentre in altri Comuni limitrofi, i sindaci stanno fortemente prendendo una posizione ovviamente contraria alla decisione dei vertici ASUR ad Ostra tutto è fermo, le “trattative” si svolgono in sordina e si auto-smentiscono, come se il servizio di assistenza sanitaria di base (notturna e festiva) fosse una cosa che l’Amministrazione può gestire da sola senza che i cittadini ne sappiano nulla. Vogliamo ricordare ancora una volta come in passato Ostra abbia già dovuto subire pesanti tagli in campo sanitario: privarci anche del servizio di Guardia Medica sarebbe un gravissimo atto di sconsideratezza nei confronti della comunità, che non verrebbe così tutelata nemmeno negli elementari diritti costituzionalmente riconosciuti, rischiando magari di condurre al collasso un pronto soccorso già deficitario. Da non sottovalutare, come punto a favore, la presenza della sede della “Croce Verde Ostra” che si colloca in una posizione strategica e baricentrica per il servizio svolto nel suo territorio di competenza che comprende i Comuni di Ostra, Serra de’ Conti e Arcevia, le frazioni di Pongelli, Bettolelle, Filetto, Brugnetto, Passo Ripe; non dimenticando che, nel servizio 118, la Croce Verde Ostra arriva a coprire tutto il territorio di riferimento della Zona Territoriale 4 che comprende tutti i Comuni delle valli del Misa e Nevola spingendosi sino ai comuni di Belvedere Ostrense, San Marcello e Morro d’Alba. Questa dovrebbe essere, insieme alla presenza di una Casa di riposo e di tanti anziani e bambini, una ragione in più per continuare a mantenere in loco il servizio di continuità assistenziale. Nonostante la proroga estesa fino al 9 settembre, il rischio chiusura resta comunque dietro l’angolo: auspichiamo che nei prossimi mesi si possa mettere in moto una mobilitazione collettiva per impedire che ciò avvenga, con la speranza che il Sindaco con la sua Giunta, almeno per una volta, si schieri dalla parte dei cittadini.
   
da Progetto Ostra
www.progetto-ostra.it

Ostra: sconti per chi recupera edifici nel centro storico


Il Comune di Ostra ha approvato in Consiglio Comunale la riduzione degli oneri di costruzione per chi recupera edifici nel centro storico.
Come risulta ormai dalle diverse azioni amministrative intraprese come quelle del progetto di rigenerazione urbana, della modifica all’art.80 sulle altezze minime residenziali in zona “A” (centro storico), delle manutenzioni che strada facendo si mettono in opera, del bando per la manifestazione d'interesse per il declassamento delle aree edificabili, oltre quella della sistemazione del Centro Storico, polo importante di interesse per la collettività, “Ci sono porti che restano per sempre soltanto degli approdi o ancoraggi, mentre altri diventano palcoscenici e infine mondi.” come sostiene uno scrittore croato, in un suo breviario. Quanto asserito viene condiviso dal Comune di Ostra che si sta impegnando nel far fronte con dei progetti per migliorare non soltanto l’aspetto ma la vivibilità della città. Il centro storico deve diventare il palcoscenico prediletto per i servizi, il commercio, la residenzialità e deve costituire il nuovo mondo di opportunità per i cittadini e per i turisti. Nella seduta del Consiglio Comunale, tenutasi il 6 aprile scorso tra l’altro si è concretizzata una nuova proposta, quella della riduzione degli oneri di costruzione del 60% per chi decidesse di voler recuperare un’immobile nel centro storico

dal Comune di Ostra
www.comune.ostra.an.it

giovedì 7 aprile 2016

Biogas, approvata all’unanimità la mozione sull’impianto di Casine di Ostra


Maggioranza e opposizione si esprimono all’unanimità sull’impianto biogas di Casine di Ostra.
Un risultato particolarmente rilevante per la città e l’intero territorio, e forse anche un po’ inaspettato, considerato che alla discussione in consiglio comunale si era arrivati con tre distinte mozioni presentate rispettivamente dal sindaco Maurizio Mangialardi, dal gruppo Movimento 5 Stelle e dal gruppo Senigallia Bene Comune. Dopo un dibattito ampio e articolato, si è arrivati a un accordo che, recependo interamente i contenuti espressi dal sindaco Managialardi nella lettera inviata lo scorso 4 aprile dal sindaco Mangialardi alla Regione, prevede l’avvio di azioni da parte della giunta, affinché nella Zipa di Casine di Ostra, sia per i siti produttivi già esistenti che per le nuove strutture previste, venga garantita l’assoluta messa in sicurezza di tutto il territorio fino alla costa, alla luce della constatata vulnerabilità idrogeologica dello stesso, anche in vista della realizzazione delle vasche di espansione in località Brugneto. “Sono particolarmente soddisfatto – afferma il sindaco Mangialardi – perché su una questione così delicata e complessa, il consiglio comunale ha saputo dare un segnale chiaro e inequivocabile, recependo i contenuti della lettera che avevo inviato alla Regione, con cui ho chiesto che, prima di ogni ulteriore passo in avanti sulla realizzazione dell’impianto biogas, tutte le amministrazioni competenti in materia di riduzione del rischio idraulico si esprimano congiuntamente e in modo unanime sulla totale adeguatezza degli interventi per la messa sicurezza dai noti rischi idraulici dell’intera area Zipa di Ostra”. “Di certo – aggiunge il presidente del consiglio Dario Romano - è un bel segnale arrivare a una mozione unitaria su un tema così sentito come quello del biogas. Ringrazio tutta la conferenza dei capigruppo e, in particolare, gli estensori della mozione, per aver trovato una giusta sintesi. Sedersi attorno a un tavolo e trovare convergenza su un argomento delicato che riguarda tutta la vallata è un successo per tutto il consiglio comunale. Ringrazio anche il sindaco per averci messo a disposizione un fondamentale elemento come quello del nuovo sollecito ai responsabili del procedimento. Ora trasmetteremo la mozione agli enti preposti in modo da far conoscere la posizione di tutta l’amministrazione di Senigallia e dell’intero consiglio comunale”.

dal Comune di Senigallia
www.comune.senigallia.an.it

martedì 5 aprile 2016

Mercoledì torna a riunirsi il Consiglio comunale: la questione della centrale biogas a Casine di Ostra al centro dei lavori

Il Consiglio comunale di Senigallia tornerà a riunirsi mercoledì 6 aprile. La sessione, convocata alle ore 15,30 dal presidente Dario Romano, inizierà con il consueto spazio riservato a interrogazioni e interpellanze.
Dopo l’approvazione dei verbali delle sedute precedenti, si passerà alla modifica della composizione delle commissioni consiliari permanenti, dopo la surroga del consigliere straniero aggiunto. A seguire spazio alle mozioni. Dopo la discussione di quelle presentate dal consigliere Mauro Bedini, sulla realizzazione-continuazione della pista ciclabile Senigallia-Marzocca-Marzocca-Senigallia, e dal sindaco Maurizio Mangialardi, ne saranno affrontate tre distinte sulla questione della centrale biogas a Casine di Ostra: una presentata dal gruppo consiliare Senigallia Bene Comune, una dal gruppo consiliare Movimento 5 Stelle, e un’altra ancora dai consiglieri Brucchini, Fileri, Gregorini e Profili. La sessione sarà chiusa da un’altra mozione, presentata dal gruppo consiliare Senigallia Bene Comune, sulla raccolta di firme per presentare la proposta di legge dell’Italia dei Valori tendente a rafforzare l’inviolabilità del domicilio.
   
dal Comune di Senigallia
www.comune.senigallia.an.it

mercoledì 30 marzo 2016

Ostra: interventi nel centro storico

Dopo il convegno svoltosi il 27 febbraio scorso, con tema centrale la rigenerazione urbana del centro storico, nelle ultime settimane molte manutenzioni hanno interessato la città dentro le mura.
A partire dal recupero delle colonne di sostegno della pubblica illuminazione, in prossimità di Largo XXVI luglio, fino alle riprese di parte della pavimentazione, con manutenzioni mirate ai punti più critici lungo il corso e in alcuni vicoli, che da tempo avevano necessità di ripristino. Lo sforzo è stato quello di concentrare piccoli ma efficaci interventi a cui seguiranno anche atti e proposte da sottoporre al Consiglio Comunale per abbattere gli oneri nel centro storico. “Passi in avanti con l’ intento di preservare il patrimonio di tutti – dice il Sindaco Storoni - Se ci crediamo non sarà una spesa ma un investimento”. Nelle prossime settimane l’avvio dei lavori sul lastricato dell’area adiacente il Comune, nota a tutti i cittadini ostrensi come il “Monte” , e la sistemazione della piazza centrale nei punti peggiori, non sarà un rifacimento complessivo ma un ripristino delle parti compromesse che da anni sono sotto gli occhi di tutti e che necessitavano di urgente manutenzione.
 
dal Comune di Ostra
www.comune.ostra.an.it

venerdì 25 marzo 2016

Ostra: Storoni a Olivetti, "Sulla Biogas occorre lavorare insieme"


Non esistono piccole parti, solo piccoli attori. Da qui voglio partire con la riflessione, che avremmo potuto fare anche a quattrocchi.
Faccio riferimento non solo a me e Lei, ma alla comunità nel suo complesso, perché in questo grande spettacolo, che è la vita, tutti hanno una parte e tutti sono chiamati a fare del proprio meglio. Vedere una persona che veste i panni di più di un personaggio (capogruppo, presidente comitato) crea ambiguità in chi guarda, è evidente, perché la faccia, al di là dei vestiti, è sempre la stessa, perciò credo che si debba condurre dignitosamente la propria vita politica in un posto, per farlo al meglio, altrimenti potrebbe anche sembrare di essere scontenti della parte assegnata durante l'ultima votazione amministrativa. Si tratta di una mia piccola riflessione che non vuole neanche tenere conto delle imprecisioni della sua lettera aperta, la Sua convocazione per l'incontro con l'autorità di bacino, mi è stata comunicata solo mezz'ora prima e quindi mi è risultato impossibile partecipare e per il Consiglio in cui si parlò di Biogas le avevo chiesto di spostarlo, perché già Le avevo segnalato la mia assenza. Credo che si debbano fare delle scelte di campo serie non di prestigio personale, e mi dispiace che Lei abbia proiettato dei documenti, parere Asur, (come ottenuti?), durante la discussione di mercoledì 9 marzo all'assemblea Nobiogas, ancora prima che io li ricevessi. Sia io che Lei siamo di passaggio. La comunità, che amministriamo, si aspetta di essere coinvolta in uno spettacolo il più straordinario possibile, impegniamoci in questo senso, nella stessa direzione, insieme!".
  

da Andrea Storoni
sindaco di Ostra

martedì 22 marzo 2016

Ostra: il sindaco Storoni, "La primavera Fai e la giornata mondiale del teatro grandi successi"


C'è un patrimonio immobile e mobile e una vitalità, una passione, l'incontro tra generazioni, tra la storia e il presente che sono stati protagonisti di questo fine settimana.
La primavera Fai e la giornata mondiale del teatro sono stati dei successi. Grandi numeri, grande partecipazione, ma soprattutto il coinvolgimento di tanti per un obiettivo comune. Già di per sé quest'ultimo è un dato meraviglioso. Dai volontari, alla presidente del gruppo di Senigallia, dalla famiglia Gherardi, al rettore del Santuario della Madonna della Rosa, passando per gli uffici Comunali e agli operai, nessuno ha mancato di partecipare per permettere ai ragazzi della scuola Menchetti di essere per qualche ora custodi di un patrimonio tutto da svelare. Da qui si deve ripartire per permettere ai ciceroni di appropriarsi delle città, soprattutto degli spazi pubblici di cui già sono proprietari anche se non lo sanno. È evidente che poche righe non esauriranno la necessità di arrivare a colmare il debito nei confronti di chi ha permesso a questo fine settimana di essere così speciale. Il tema di fondo rimarrà comunque quello della rete. Inserirsi in circuiti riconosciuti a livello nazionale per godere di una pubblicità e di una risonanza altrimenti difficili da raggiungere. È questo stesso fatto che ha attivato la partecipazione di tante associazioni e singoli per curare dettagli e migliorare l’offerta a partire dal contributo della Pro loco e dello I.A.T., dell’Associazione Sapori di Ostra, della Scuola “A.Menchetti”, delle attività commerciali che hanno contribuito ad infiorare i palazzi e gli spazi e a costruire proposte ad hoc, del gruppo Fotografico che ha cantierato, a partire dal 19, due mesi di mostre, del movimento Introvisione, di Andrea Crostelli, di Bossoletto. Davvero tanti contributi volontari indispensabili.

da Andrea Storoni
sindaco di Ostra

sabato 19 marzo 2016

Mangialardi sulla Biogas di Ostra: “No alla sua realizzazione. Auspico che la pianificazione venga rivista”

Per me sarebbe sicuramente molto più facile e populistico esprimere contrarietà alle centrali biogas.
Invece, poiché non ho mai ceduto alle pulsioni semplicistiche e demagogiche del no a tutto, quelle che, spesso senza avanzare proposte alternative, si limitano a contestare qualsiasi progetto, a scanso di equivoci dico in maniera molto chiara che sono personalmente favorevole al biogas. Lo sono perché credo che mentre altri urlano e contestano, chi governa ha il dovere di dare risposte ai bisogni delle comunità che amministra. E ritengo che, oggi, produrre energia da fonti rinnovabili, nel caso specifico utilizzando materiale organico proveniente dal riciclo dei rifiuti, sia indispensabile per i nostri territori. È evidente, però, che la questione necessita di essere inquadrata nell'ambito della pianificazione energetica regionale, per favorire un modello di sviluppo davvero sostenibile e per evitare gli errori e i pasticci del recente passato, che non hanno fatto altro che creare problemi, confusione e contenziosi. In questo senso, proprio perché sono abituato a guardare in maniera non ideologica alla complessità delle situazioni, dico che sono assolutamente contrario alla costruzione del digestore anaerobico alla Zipa di Ostra. Anzi, penso che chi ha competenza in materia dovrebbe rivedere al più presto tale decisione, in virtù dei rischi legati alla vulnerabilità idrogeologica dell’area, come dimostrato drammaticamente dagli eventi alluvionali del maggio 2014. Tutto ciò, l'ho già manifestato lo scorso anno alla Regione Marche, in tempi non sospetti. Questa è la mia posizione coerente e cristallina, a differenza di chi, invece, oggi manifesta contrarietà, ma in passato, anche attraverso ruoli istituzionali, ha contribuito a sostenere quel progetto.

da Maurizio Mangialardi
sindaco di Senigallia

Digestore anaerobico a Casine di Ostra: la Conferenza dei servizi rinvia la decisione

Con grande soddisfazione abbiamo appreso dagli organi di stampa dell’apertura della biblioteca con orario continuato. La consideriamo una nostra piccola vittoria che, speriamo, migliori un po’ la vita degli studenti e, in modo particolare, di quelli che risiedono fuori città.
Finalmente tutti avremo un luogo accogliente, dove poter studiare, informarci, leggere, senza l’interruzione della pausa pranzo. Una biblioteca fruibile durante tutta la giornata che risponde alla nostra visione di “servizio pubblico”.
Le buone notizie non finiscono qui: abbiamo appreso, con grande sollievo, del rinvio in merito alla decisione sul digestore anaerobico di Casine. E’ una grande battaglia che ci vede impegnati al fine di scongiurare la costruzione di un impianto così invasivo in una zona soggetta ad inondazione. La Conferenza dei servizi, che doveva deliberare il 15 di marzo, ha posticipato la sua decisione di altri venti giorni. Speriamo che il nostro appello alla prudenza e al buon senso venga recepito per evitare in futuro gravi danni alla collettività.
Abbiamo raccolto migliaia di firme per impedire la costruzione di questo impianto. Abbiamo informato centinaia di cittadini che erano ignari di che cosa fosse stato progettato a ridosso della città. Abbiamo parlato con tantissime persone e molte, ancora scosse dall’alluvione del 2014: non riuscivano a credere che si stesse approvando il progetto di un impianto così invasivo in una zona tanto fragile.
Una proroga, comunque, non è una vittoria e noi sappiamo bene quanto sia difficile questa battaglia. Vogliamo continuare a raccogliere firme per la petizione (anche online), speriamo di raggiungere oltre 4000 firme per portare in Regione la voce di chi teme e non approva questo progetto. Per questo invitiamo tutti i cittadini a firmare contattando la nostra associazione.
Gruppo Società e Ambiente

martedì 15 marzo 2016

Ostra: Olivetti sulla Biogas. Lettera aperta al sindaco Storoni


Egregio Sig. Sindaco Storoni, non vi è dubbio che tutti noi, quando tanti anni fa ci fu prospettato il progetto di creazione di un digestore anaerobico, possiamo aver commesso errori, non avendo ben compreso di cosa si trattasse e fidandoci delle rassicurazioni che ci venivano date, compreso Lei che all’epoca era consigliere comunale di minoranza e mai sollevò alcun dubbio o alcuna perplessità sul progetto.
Anzi ricordo perfettamente che quando il sottoscritto e la maggioranza di allora, poco prima della celebrazione della Conferenza dei Servizi, che avrebbe autorizzato il privato a realizzare l’impianto, decisero di convocare il Consiglio Comunale, che espresse la propria contrarietà al progetto, Lei fu l’unico consigliere comunale che preferì disertare la riunione rimanendo in Piazza. Ricordo anche che all’indomani di quella decisione comparvero articoli sul giornalino riconducibili al suo gruppo in cui si censurava questa nostra posizione contraria alla realizzazione dell’impianto, che descrivevate come il più sicuro e pulito. Ricordo che nei tragici giorni successivi all’alluvione del maggio 2014, quando per la prima volta il lotto su cui avrebbe dovuto sorgere l’impianto fu letteralmente sommerso da oltre un metro di acqua, divenendo terreno esondato, Lei non fu presente neanche alla riunione che promuovemmo con Autorità di Bacino, Regione, e Protezione Civile in Comune, in cui si discusse la modalità per riperimetrare la zona e poter delocalizzare l’impianto ed anzi fu solo capace di pubblicare alcuni giorni dopo un comunicato, forse concepito al solo scopo di screditare l’avversario, ma che di fatto, come quest’ultimo suo intervento, comprometteva le ragioni di chi si opponeva a quest’opera. Anche in campagna elettorale, mentre io ed il mio gruppo continuavamo a professarci senza se e senza ma contrari all’intervento, Lei tenne il suo solito comportamento ambiguo, sostenendo con alcuni suoi consiglieri da una parte le ragioni di chi era contrario e dall’altra quelle di chi era favorevole. Ero tuttavia convinto che trascorsi diversi anni, Lei avrebbe potuto trarre insegnamento da quanto accaduto e che comunque avrebbe dato la massima pubblicità ad ogni atto, che avesse riguardato l’impianto. E’ per questo che quando in autunno scoprì, quasi per caso, nel leggere la posta che Le avevo richiesto come minoranza, che in Comune era arrivata la convocazione di un tavolo tecnico per il 3 agosto e della Conferenza dei Servizi per il giorno 24 settembre trasalii e, con gli altri consiglieri di Minoranza, credetti opportuno chiederle delucidazioni sul perché non avesse partecipato al tavolo tecnico di agosto, su che cosa fosse successo in Conferenza dei Servizi e se del fatto ne aveva dato comunicazione al Comitato. Solo dopo aver letto la sua laconica risposta, in cui peraltro sosteneva di non aver ritenuto opportuno pubblicizzare la cosa, abbiamo noi segnalato al Comitato quanto stava accadendo. Fu allora che mi venne chiesto di poter coordinare il Comitato. Le debbo confessare che prima di accettare la proposta di diventare Presidente del Comitato Tutela Ambiente e Salute delle Valli Misa e Nevola, che con molta insistenza alcuni componenti mi avevano avanzato, ho riflettuto davvero a lungo. Ero consapevole che la mia presenza avrebbe potuto rappresentare il rischio di politicizzare lo scontro nel nostro territorio e, cosa ancor più grave, avrebbe potuto offrire un facile modo di attaccare il Comitato, che non ha nessun altro fine se non quello di evitare la costruzione dell’impianto su un terreno esondato e tuttora a rischio di esondazione. Tuttavia lo spirito di servizio, la voglia di combattere le battaglie giuste e la necessità da parte dei componenti del Comitato di poter avere chi, conoscendo come loro il problema per averlo vissuto sulla propria pelle, li motivasse ed organizzasse, ha determinato la mia scelta. Proprio per non correre il rischio di personalizzare la vicenda, pur accettando l’incarico offertomi ho chiesto di non sovraespormi: così non ha visto fino ad oggi citato il mio nome nei vari Comunicati, né mi ha mai visto intervistato da alcuna trasmissione televisiva, che si è occupata dell’impianto. In questi pochi giorni abbiamo lavorato tantissimo, abbiamo incontrato tantissime persone, con storie, idee, esperienza diverse, ma tutte accomunate da un unico scopo, quello di salvaguardare la sicurezza del nostro territorio. Certo non le nego che da tutto il Comitato e dai suoi sostenitori la sua assenza e quella dell’Amministrazione di Ostra all’incontro di mercoledì scorso è stata notata e censurata. Avremmo potuto confrontarci, come abbiamo fatto con tutti quelli che sono venuti ed hanno espresso la loro posizione, ma Lei ha preferito rimanere, come al solito arroccato nel chiuso delle stanze comunali, rinunciando al dibattito aperto e leale che Le avevamo offerto. Forse sono un sognatore, ma mi sarei aspettato che Lei si ponesse dalla parte del Comitato, vale a dire dalla parte dei cittadini. Con il Suo articolo Lei ha oltrepassato quella equidistanza, che ha sempre ricercato, ed è andato contro gli interessi delle persone che combattono contro la realizzazione del digestore: ha dimostrato che ciò che le interessa non è la tutela dei cittadini, ma il solito attacco personale al sottoscritto, al fine di non assumersi le Sue responsabilità. Posso capire dal tono del Suo comunicato la grande difficoltà in cui Lei si sta trovando per le Sue scelte ed il Suo distacco dalla gente, ma per una volta si tranquillizzi, qui non è in atto alcuna campagna elettorale né scalata alla gestione di Ostra (che per inciso merita di certo una migliore guida), qui stiamo solo combattendo per evitare che si compia l’errore definitivo, quello che darebbe il via libera all’impianto e che in questo momento il suo assurdo comportamento sta agevolando. Mi auguro che stamane, in Conferenza dei Servizi, per la prima volta Lei combatta per la nostra gente e cambi strategia. Per le altre questioni da Lei tirate in ballo artatamente, solo per creare confusione le risponderemo come Gruppo in altro momento, anche se posso già dirle che la nostra risposta non le farà piacere. Ora vorremmo concentrarci su questa autorizzazione, augurandoci un suo pronto ravvedimento.
   
da Massimo Olivetti
ex sindaco