sabato 24 aprile 2010

Ostra: bilancio 2010, non aumenta la pressione fiscale

L'assessore al bilancio Luigi Barigelli commenta il bilancio comunale 2010.

È indubbiamente un bilancio di previsione “in frenata” quello approvato sabato scorso (17/04) dal consiglio comunale di Ostra dopo una estenuante riunione durata oltre sei ore. Entrate correnti in diminuzione, trasferimenti pubblici tagliati e proventi per oneri di urbanizzazione ridotti alla metà rispetto a quelli già previsti per il 2009 (e ad 1/4 rispetto a quelli che entravano fino a poco tempo fa). Un bilancio “pesantemente condizionato dalla crisi economica e dagli stretti vincoli di finanza pubblica” come evidenziato dall’assessore al bilancio. Nonostante questo drastico calo di risorse disponibili, l'amministrazione Olivetti ha limitato al massimo gli aumenti di tariffe e tasse (nessun aumento per la tassa sui rifiuti ed aumenti minimali solo per alcune tariffe di servizi a domanda, affiancati però a sconti per le famiglie numerose), proprio per evitare di aggravare ulteriormente la situazione dei cittadini già in difficoltà per la crisi economica.

D'altro canto, però, per cercare di ottimizzare le poche risorse, è stato necessario un attento esame di tutti i capitoli di spesa, soprattutto di quella corrente, finalizzato a ridurre tutti i possibili sprechi e a contenere i costi. Il risultato è una notevole diminuzione delle previsioni di spesa (oltre 380 mila euro di minori spese correnti rispetto alla previsione 2009). I tagli hanno interessato soprattutto i settori meno nevralgici, quali cultura e turismo, mentre il settore sociale e quello dell’istruzione sono stati interessati dai tagli in misura minimale. Nonostante ciò, sono stati mantenuti tutti i principali servizi già in essere negli anni precedenti, e sono state realizzate nuove iniziative di rilievo, anche nei settori interessati dai tagli (la pista di pattinaggio su ghiaccio, la stagione teatrale e la rotatoria provvisoria alle Casine ne sono un esempio). Tutto ciò è stato possibile anche grazie all’ausilio delle associazioni, delle imprese e delle banche del territorio che, a vario titolo e misura, si sono affiancate al Comune per la realizzazione di queste iniziative. Il crollo dei proventi per oneri di urbanizzazione e delle altre entrate in conto capitale, ha limitato fortemente anche la possibilità di effettuare sostanziosi stanziamenti per gli interventi di manutenzione straordinaria sul patrimonio comunale (immobili, strade, scuole).

Tuttavia, come emerso durante il dibattito, anche per questi capitoli l'attento esame condotto ha permesso di individuare quelle somme in conto residui che potranno sopperire ai principali interventi da effettuarsi nel 2010 (come per la segnaletica, le strade, la scuola materna di Casine, le progettazioni e la redazione di strumenti urbanistici). D'altra parte, come precisato dall'assessore, per le spese in conto capitale potrà essere utilizzato, sin dal prossimo mese di maggio, anche l’avanzo di amministrazione proveniente dal 2009 e derivante da importi già stanziati in passato ma sui quali sono state realizzate delle economie di spesa. Poche ma essenziali, infine, le grandi opere previste nel bilancio 2010 e nel pluriennale; oltre agi interventi sulle scuole (materna ed elementare) e alla realizzazione di un nuovo colombario nel civico cimitero, è prevista la realizzazione di alcuni progetti già programmati dalla passata amministrazione, anche se solo in fase embrionale, e di altri importanti interventi sulle frazioni.

Il gruppo di minoranza ha bocciato senza appello il bilancio presentato dalla giunta Olivetti per l'approvazione (e questo era prevedibile), giudicandolo “piatto, di ordinarissima amministrazione e privo di progettualità”, senza però minimamente tenere conto della evidente scarsità di risorse finanziarie e delle conseguenti difficoltà incontrate (evidenziando, anzi, che la metà di aprile è una data troppo avanzata per l'approvazione, dimenticandosi, forse, che negli ultimi due anni il bilancio di previsione è stato approvato sempre l'ultimo giorno di maggio), con una dichiarazione di voto preconfezionata che non ha tenuto conto assolutamente delle numerose e dettagliate risposte che l'assessore al bilancio Barigelli e gli altri componenti della giunta hanno fornito alla minoranza durante il lunghissimo dibattito.

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