mercoledì 28 aprile 2010

Preso il ladro di gasolio

Ostra. Per lui il problema dell’aumento del prezzo dei carburanti non esisteva, almeno da sei mesi a questa parte. Da tanto infatti i titolari della Cosmetica, un’azienda con sede nell’area industriale della Zipa di Casine, si erano accorti di un consumo anomalo di gasolio per i propri mezzi e macchinari, che rapidamente faceva scendere il livello del carburante depositato in un serbato della ditta. Era spuntato qualche sospetto, che aveva richiesto l’installazione di un’apposita apparecchiatura di verifica, ma anche questo si era rivelato inutile, perchè lui, M.B. 26 anni di Ostra, grazie al suo incarico di tecnico manutentore riusciva ad aggirare l’ostacolo e a “succhiare” gasolio senza alcun problema.
Questo fino a quando l’altra sera non è stato bloccato dai carabinieri, mentre tentava di allontanarsi dall’azienda con un furgoncino sul quale i militari hanno trovato quattordici taniche di varia capacità, per un totale di 195 litri di carburante. Una quantità che sarebbe andata ad aggiungersi a tutto quanto rubato nei mesi passati e che la ditta di Casine ha stimato in 6-8.000 litri di gasolio. Ieri il ladro è stato giudicato per direttissima dal Tribunale di Ancona e condannato a otto mesi di reclusione e 300 euro di ammenda. Verosimilmente però accanto alla sentenza del giudici, M.B. si ritroverà anche il provvedimento dell’azienda di Casine di Ostra, che difficilmente accetterà di continuare ad averlo tra i propri dipendenti.
Il tecnico, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, aveva messo in piedi questa sua personale attività parallela, approfittando proprio dell’incarico di addetto alla manutenzione. In questa maniera aveva libero accesso alle strutture e agli impianti. Cosa che gli ha suggerito di “vampirizzare” la cisterna del gasolio, impiegato per il rifornimento dei mezzi e dei macchinari della Cosmetica, contando sul fatto che nessuno avrebbe mai fatto delle verifiche. Sulla base di queste considerazioni, M.B. ha iniziato a svuotare la cisterna aziendale un tanto alla volta, riuscendo anche a beffare gli ulteriori accorgimenti tecnici che erano stati installati nel momento in cui i suoi colleghi si erano insospettiti, probabilmente pensando che mai potesse essere un loro collega a impossessarsi del gasolio.
Due mesi fa l’azienda si è rivolta ai carabinieri, per far luce su quanto stava accadendo. I militari hanno avviato un’attività di osservazione e controllo, con particolare attenzione su M.B., che l’altra sera è stato sorpreso con il carico di taniche piene di gasolio trafugato dall’azienda. Il carburante, secondo le indagini, veniva venduto di contrabbando, a circa metà del prezzo ufficiale e c’è da giurare che a M.B. i clienti non mancavano.

v.ol.

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