Con grande sorpresa ho letto l’ultimo provocatorio attacco
del gruppo di minoranza di Ostra Lista Civica Nostra, che, per bocca
del suo capogruppo, chiede le dimissioni del sottoscritto e quindi
dell’Amministrazione Comunale di Ostra per la vicenda della centrale a
digestione anaerobica che la Ditta En Ergon srl intende costruire in
zona ZIPA.
Siamo soliti subire critiche strumentali, contenenti, come in questo
caso affermazioni non veritiere, da chi siede ai banchi
dell’opposizione, ma questa volta, credo ci sia qualcosa di più grave:
la volontà da parte di alcuni consiglieri di minoranza di difendere
strenuamente, senza se e senza ma, un impianto su cui l’attuale
Amministrazione Comunale di Ostra (come del resto quella di Ripe) ha
manifestato perplessità, fino a cercare di paralizzare tutti gli
strumenti messi in campo da questa Giunta per poter avere maggiori
garanzie dagli organi competenti.
Il tentativo di indebolire l’azione della Giunta in questa vicenda,
definendo ad esempio un “escamotage” l’iter giudiziario intrapreso o
facendo credere che vi fosse un contatto costante con la ditta
(affermazione ovviamente diffamatoria nei confronti del sottoscritto e
degli altri componenti la Giunta Comunale di Ostra) ed il continuare a
seminari sospetti in ordine alla volontà espressa dal Consiglio
Comunale, oltre che a travisare la verità, finisce ovviamente con
l’indebolire la difesa degli interessi dei cittadini e rafforzare,
piuttosto, quelli della ditta che intende realizzare la centrale biogas,
che, se non ricordo male, i prefati consiglieri hanno definito
un’opportunità per la popolazione ed un eccellenza per il nostro
territorio.
La verità è chiaramente un’altra: il Comune di Ostra non ha avuto
dalla ditta e dalle competenti autorità presenti in sede di
autorizzazione unica quelle garanzie che chiedeva, anzi, in quella sede,
non ha potuto esprimersi in materia sanitaria, in quanto, il
responsabile regionale del procedimento ha precisato, che l’opera da
realizzare non rientrava tra quelle insalubri, e si è visto rigettare
anche la legittima richiesta di chiarimenti in materia ambientale,
doverosi alla luce dei sempre maggiori interventi scientifici che
sull’argomento si sono moltiplicati negli ultimi mesi e che hanno posto
dubbi, che ovviamente nel 2010, al momento cioè della V.I.A non c’erano o
comunque non erano così numerosi.
E’ quindi legittimo chiedersi: perché in quella sede la Regione Marche
ha dapprima chiesto la volontà dell’Amministrazione Comunale di Ostra,
ed una volta ottenuta una richiesta di chiarimenti in ordine alla
sicurezza e salubrità dell’impianto ed in ordine ai benefici che lo
stesso avrebbe prodotto per la popolazione, il responsabile del
procedimento non ha accolto la richiesta del Comune? Ci sono vizi
procedurale tali da inficiare l’iter autorizzatorio dell’impianto?
Questa è la linea intrapresa tanto dal Comitato spontaneo nato in loco
che soprattutto del Comune e non è certo, come asserisce Mansanta nel
suo comunicato, “l’ennesimo esacamotage per non spiegare e chiarire di
cosa si sta parlando, ma per deviare il discorso su questioni
procedurali”.
Invece di attaccare, quindi, strumentalmente chi ha già deciso quale
strada prendere, e cercare di sfruttare la vicenda a soli fini
propagandistici, spieghino il capogruppo Mansanta e gli altri
consiglieri di minoranza, per quale motivo sono favorevoli a questo
impianto e perché dovremmo considerarlo un’eccellenze ed un’opportunità
per il nostro territorio.
da Massimo Olivettisindaco di Ostra
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