mercoledì 4 maggio 2016

Il GSA sul silenzio dalla Regione Marche sulla centrale Biogas

 
E’ passato oltre un mese e mezzo dalla Conferenza dei Servizi, che si tenne in Regione per analizzare il Progetto della Centrale Biogas di Casine di Ostra, e che si concluse con una richiesta di chiarimenti ai progettisti della Centrale ed ai responsabili della Provincia.
Da quel 15 marzo ad oggi, la Conferenza non è stata più convocata e nulla trapela dai vari Enti coinvolti nel procedimento autorizzativo. Eppure il clamore sollevato per il paventato rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale sugli organi di informazione, nelle varie riunioni tenutesi nel territorio ed anche in alcuni Consigli comunali avrebbe dovuto indurre i vari soggetti partecipanti alla Conferenza dei Servizi di sollecitare una più ampia ed approfondita disamina del progetto, con la massima trasparenza richiesta dal caso. Come dobbiamo interpretare questa inerzia? Come un ripensamento da parte dei componenti la Conferenza dei Servizi, sulla bontà del progetto? Come un definitivo diniego del rilascio dell’Autorizzazione? Come una prolungata pausa di riflessione? Oppure, come in tanti sembrano temere, nelle stanze del Palazzo si è deciso, proprio in considerazione del clamore destato nei mesi scorsi, di rilasciare l’Autorizzazione nel più profondo silenzio e nel chiuso delle stanze, senza convocare più la Conferenza stessa e, quel che è peggio, senza minimamente ascoltare la voce dei tantissimi cittadini che hanno sottoscritto la petizione e che si sono dichiarati contrari alla realizzazione della centrale specie dopo la tragica esondazione del maggio 2014? Un fatto nuovo, in realtà, c’è stato: il 25 marzo la Regione ha approvato l’assetto di progetto degli elaborati di bacino idrografico della media e bassa Valle del Fiume Misa e Nevola, così come individuato dal Gruppo di lavoro costituito dai Sindaci dei Comuni di Senigallia, Trecastelli, Ostra, Corinaldo ed Ostra Vetere. In tale progetto, sul quale avevano espresso piena condivisione tutti i succitati Comuni, si prevede la creazione di una vasca di laminazione a ridosso della ZIPA di Ostra (e quindi del lotto in cui dovrebbe sorgere la Centrale) di circa 21 ettari, dove dovrebbero confluire, in caso di esondazione, circa 516.000 litri d’acqua. Forse questa apparente stasi è dovuta ad un approfondimento del progetto del digestore alla luce di questo ulteriore dato (peraltro conosciuto al momento della Conferenza del 15 marzo scorso da diversi partecipanti, ma sembra da nessuno rilevato in quella cirocstanza)? Oppure tra qualche giorno ci sentiremo dire che verrà concessa l’AIA alla centrale biogas proprio perché la Conferenza è stata riunita (15 marzo) prima dell’approvazione da parte della Regione del Piano di Bacino (25 marzo), che già i Comuni, la Provincia e la stessa Autorità di Bacino avevano avallato ed ipotizzato già prima della Conferenza medesima? Per il rispetto delle regole e della democrazia speriamo che questa seconda ipotesi non si avveri, altrimenti ci attiveremo in tutte le sedi deputate.
   

dal Gruppo Società e Ambiente
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domenica 24 aprile 2016

Ostra: proseguono gli interventi nel centro storico

“Tra le azioni, che stanno caratterizzando questa fase amministrativa, ci sono sicuramente gli interventi di ripristino della pavimentazione di alcune zone del centro storico.
Nelle scorse settimane sono state interessate delle vie, dei vicoli e Corso Mazzini, mercoledi l'area adiacente il Comune, giovedì la piazza dei Martiri. Se il centro storico è il luogo d'origine della personalità di Ostra, il Monte (zona adiacente al Comune) è all'origine dei capricci, degli scherzi notturni e dello spirito commosso dei turisti che senza pericolo si possono godere, da qui, un ampio panorama e l'abbraccio tra il Conero, l'intimo Adriatico e via via le colline sempre più alte dell'interno. Era davvero doveroso eliminare le sconnessioni del pavimento e gli avvallamenti per permettere a chi viaggia, naso all'insù, di naufragar in tanta bellezza. Poi c'è il mondo piccolo ma anche chiaro e regolare di piazza dei Martiri, la cui pavimentazione ha la necessità di ritrovare la nitidezza delle sue linee e del suo ordine. A partire da giovedì 21 inizieranno, con questo scopo, i lavori di ripristino delle parti più compromesse della pavimentazione, necessarie da anni per tornare a pieno titolo nella geografia delle porzioni di territorio che favoriscono contatti, relazioni e che già sogni e ispirazioni costruirono secoli fa.
    

dal Comune di Ostra
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sabato 16 aprile 2016

Convenzioni Ostra-Ostra Vetere, Progetto Ostra: 'Un esperimento fallito?'

Dopo poco meno di un anno potrebbe chiudersi la parentesi della tanto sbandierata convenzione stretta dal Sindaco Storoni, con il Sindaco di Ostra Vetere.
Non è una infondata illazione: potrebbe essere l’ennesimo fallimento, cui assistiamo, dall’insediamento della Giunta Storoni ad Ostra.
La notizia è stata tenuta in gran segreto dall’Amministrazione Comunale, proprio come quando decise di stipulare l’accordo con il Comune di Ostra Vetere, senza coinvolgere i cittadini e men che meno le forze di Minoranza. Alcuni giorni fa, infatti, ci è capitato di imbatterci sul web sull’ interrogazione proposta in data 22 marzo dal Consigliere di Minoranza di Ostra Vetere, Luca Marini, che chiedeva al Sindaco di Ostra Vetere Memè se fosse davvero intenzione del Comune di recedere dalla Convenzione siglata con il Comune di Ostra per la funzione Gestione Finanziaria e Contabile, per sottoscriverne un’altra con il Comune di Corinaldo. Immaginabile il nostro stupore nel leggere una simile ipotesi, considerato che sulle convenzioni con il Comune di Ostra Vetere il Comune di Ostra ha investito sin troppo tanto da sacrificare gli stessi cittadini. Tutti stiamo vivendo le conseguenze di quella scelta: l’aumento del numero e dei compensi dei dirigenti (che poi si sono ineluttabilmente riversati sulle spalle dei cittadini) a fronte di una riduzione della loro presenza in Comune, la perdita di alcune figure professionali importanti, come la ragioniera Pigliapoco, che per anni ha redatto con grande rigore e competenza il bilancio comunale, la trasformazione della macchina comunale non più attenta solo alle vicende del nostro Comune, ma coinvolta in una realtà più ampia, e soprattutto l’apertura a singhiozzo degli uffici comunali.
Ancora è vivo il ricordo dell’entusiasmo, con cui il Sindaco Storoni e la sua Giunta salutarono le nuove convenzioni con Ostra Vetere, di cui andavano talmente fieri da trascurare senza esitazione alcuna le perplessità che sulle convenzioni medesime avevamo sollevato. Siamo abituati ai fallimenti storoniani, ma francamente ci sembrava davvero strano che in un settore così strategico, dopo appena un anno, la scommessa di Storoni fosse già fallita. Così abbiamo a nostra volta chiesto al Sindaco dei chiarimenti: la risposta che abbiamo ottenuto è davvero sconvolgente. Storoni, interrogato sul punto, ha ammesso che “il Comune di Ostra Vetere sta valutando se aderire all’Unione con Corinaldo” ed in tal caso tutte le convenzioni strette con il Comune di Ostra verrebbero sciolte.
Lo stesso Storoni sostiene che sarebbe stato lo stesso Sindaco di Corinaldo a proporre “informalmente al Sindaco di Ostra Vetere questa possibilità, che gli permetterebbe di usufruire del futuro palazzetto delle sport” Per ironia della sorte, quindi, è ancora una volta un palazzetto a compromettere l’attività amministrativa: quello che Mansanta vorrebbe costruire sopra la “Scuola “Crocioni” di Ostra (di cui nessuno sente la necessità) ha in pratica impedito che si potessero investire risorse per rendere sicura la Scuola “Menchetti”, mentre quello che vorrebbe costruire Corinaldo potrebbe di fatto far fallire le convenzioni con Ostra Vetere. Le conseguenze del probabile recesso di Ostra Vetere, per il nostro Comune, secondo Storoni, sarebbero prevalentemente due: Paoloni, dirigente dei Tributi e del Bilancio, tornerebbe a pieno regime ad Ostra, mentre dall’altro canto non avremmo più il dirigente del settore Lavori Pubblici.
A questo quadro già desolante, vorremmo aggiungere altre conseguenze che il nostro Sindaco ha avuto il pudore (o forse il timore) di dire: se le varie convenzioni dovessero venire meno, dovremo nuovamente mettere mano ai portafogli per riorganizzare la macchina comunale, per modificare tutte le procedure che sono state già improntate in base alla convenzione ed iniziare una nuova trattativa con i dirigenti per ridurre le loro indennità (visto che già oggi, sono per il nostro Comune difficili da sostenere in convenzione, ma domani, da soli diverrebbero insostenibili), in pratica una consistente perdita di denaro e di tempo.
Al momento l’Amministrazione di Ostra, che non certo brilla per carattere, sta IN ATTESA: ad Ostra Vetere è rimessa ogni decisione, da assumere in base a molteplici valutazioni, in dipendenza dalle evoluzioni normative…. Tradotto: l’Amministrazione Storoni prima ha costruito un castello di carta, piegando Ostra alle esigenze di Ostra Vetere, ora aspetta che il castello venga soffiato via, subendo di nuovo una indebita ingerenza…. Ma tranquilli, a tempo opportuno, ci verrà detto che siamo noi a non capire lo stile della collaborazione e del dialogo, unico antidoto all’isolamento…
    

da Progetto Ostra
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venerdì 15 aprile 2016

Tutti i comuni delle valli del Misa e Nevola in un unico ente entro il 2017


L’assemblea del Co.Ge.S.Co., il consorzio per la gestione di servizi comunali, riunitasi a Serra de’ Conti martedì 12 aprile ha concordemente stabilito di dare concretezza al progetto di costituzione di una unione di comuni della quale facciano parte tutte le municipalità delle valli Misa e Nevola (Arcevia, Barbara, Castelleone di Suasa, Corinaldo, Ostra, Ostra Vetere, Senigallia, Serra de’ Conti, Trecastelli).
Prospettiva che non deve poi escludere l’eventuale estensione dell’esperienza a comunità di aree limitrofe che presentino elementi di continuità o affinità col comprensorio.
I sindaci Maurizio Mangialardi, Carlo Manfredi, Matteo Principi, Luca Memè, Raniero Serrani, Fausto Conigli, Andrea Storoni e Arduino Tassi, che hanno preso parte ai lavori unitamente al sindaco di Arcevia Andrea Bomprezzi che, in qualità di presidente del consorzio, li ha coordinati e presieduti, hanno preso atto del circostanziato lavoro effettuato, al riguardo, dal direttore del Co.Ge.S.Co. Maurizio Mandolini e raccolto in un articolato studio (“Prospettive: verso un’Unione di Comuni“). Nella relazione si analizza la situazione di partenza dei singoli comuni, inclusi gli aspetti della gestione economico-finanziaria (rilevazione dei gettiti comunali al servizio della finanza pubblica, situazione dei trasferimenti statali per singolo ente, analisi del prelievo fiscale, quadro delle risorse disponibili).
Alla luce dei risultati di questa attenta e documentata ricognizione, che dà conto anche delle esperienze aggregative in itinere e le pone utilmente a raffronto col quadro aggregativo di altri ambiti territoriali, i sindaci hanno unanimemente riconosciuto l’opportunità di proseguire l’iter costitutivo di una unione di comuni che accorpi tutti i centri delle valli Misa e Nevola, affidando al direttore del Co.Ge.S.Co Mandolini l’ulteriore compito di predisporre – unitamente ad un gruppo di lavoro composto da alcuni dei segretari dei comuni consorziati – gli schemi dell’atto costitutivo, dello statuto e della convenzione che i comuni dovranno poi approvare e sottoscrivere.
Contestualmente, sarà predisposta una ipotesi di prima devoluzione di servizi da parte dei comuni all’unione, corredata dalla analisi dei costi attuali. Tale ipotesi andrà strutturata in modo che i costi da sostenersi a livello di unione siano inferiori a quelli attualmente affrontati dai comuni e consentano comunque un miglioramento qualitativo e quantitativo del servizio erogato ai cittadini.
L’obiettivo è quello di pervenire alla formale istituzione dell’unione con la decorrenza del 1° gennaio 2017, attivando una prima serie di servizi. E’ quanto, nel corso della assise, ha sostenuto anche il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi, presidente dell’Anci regionale, che ha tra l’altro rimarcato come questa soluzione offra ai nostri comuni l’opportunità di porsi su un percorso anticipatore prima che sia l’evolversi delle norme – ormai innescato dalla stessa riforma costituzionale in itinere – ad imporre percorsi obbligati.
Alcuni modelli di unione sperimentati sia nel comprensorio che in aree limitrofe, quale quello in essere tra i comuni di Corinaldo e Castelleone di Suasa (unione Misa-Nevola), potranno offrire al riguardo un primo modello organizzativo agevolando l’impegno del gruppo di lavoro.
Come già evidenziato in occasione della precedente assemblea consortile con la quale era stato conferito a Maurizio Mandolini il mandato allo studio preliminare, un’unione strutturata su un territorio di 80.000 abitanti (da Senigallia ad Arcevia), con oltre 500 dipendenti comunali inseriti in una ‘architettura’ operativa comprensoriale, avrà maggiori possibilità di accedere alle provvidenze comunitarie, maggiori capacità di gestire con efficacia – a tutto vantaggio delle popolazioni amministrate – il rapporto con gli enti sovraordinati, e potrà infine costituire un modello concreto e credibile per il superamento della frammentazione attuale, perché si arrivi ad erogare servizi in modo più efficiente ed uniforme su tutto il territorio.

martedì 12 aprile 2016

Ostra, revocata la delega all’assessore Rossetti

Nell’ultimo Consiglio comunale il Sindaco Storoni ha dato formale comunicazione del suo decreto nr. 4 del 15 marzo scorso con cui ha tolto all’assessore Marusca Rossetti la delega allo sport.
Solitamente quando un Sindaco revoca una delega ad un assessore lo ringrazia per il lavoro svolto e per gli obbiettivi raggiunti, ma stavolta non è stato così.
Nessun ringraziamento alla Rossetti da parte del Sindaco per quanto fatto (come di solito accade in queste circostanze), nessun accenno all’operato dell’assessore o ai risultati conseguiti in quasi due anni di mandato, ma un gelido silenzio, anche da parte della stessa Rossetti, che non è intervenuta nella discussione neanche quando il Consigliere di minoranza Raimondo Romagnoli ha chiesto delucidazioni sui motivi di questa revoca.
Formalmente, a quanto si può leggere dal decreto stesso e stando anche a quanto detto dal Sindaco durante il Consiglio Comunale, non è stata l’assessore Rossetti a trasferire al Sindaco la delega allo sport, ma piuttosto è stato lo stesso Storoni a decidere questa modifica ed a revocarLe la delega.
Certo che, in un momento così difficile per lo sport ostrense, non avere più un interlocutore deputato che possa fare da riferimento per il mondo dell’associazionismo e che possa assumere le decisioni necessarie è cosa davvero grave.
Perché allora questa scelta?
Potrebbe aver inciso sulla decisione del Sindaco il fatto che l’assessore Rossetti è stata la più assenteista tra gli assessori alle riunioni di Giunta?
Leggendo gli atti  di Giunta del 2015 salta all’occhio come quest’ultima è risultata assente a ben 28 riunioni di giunta su 63, e non ha partecipato a quasi la metà delle delibere di Giunta dello scorso anno (su 170 delibere del 2015 ne ha saltate ben 83, quasi una su due): davvero un gran brutto risultato.
Potrebbe invece aver inciso su tale decisione l’evidente incapacità dell’Assessore a rapportarsi con le varie associazioni sportive?
In questi anni in molti si sono lamentati delle sue assenze alle riunioni più importanti delle varie associazioni, notate e sottolineate anche della sua abitudine a non rispondere ad alcuna delle tante richieste avanzate dal mondo dell’associazionismo in questi anni.
Oppure – si legge sempre nella nota della lista civica Progetto Ostra -, come qualche ben informato ed amico degli amministratori ostrensi narra sulla pubblica piazza, la decisione cela quella crisi di rapporti tra i componenti della Giunta, neanche più tanto nascosta.

venerdì 8 aprile 2016

Ostra: apatia totale del sindaco sulla possibile chiusura della Guardia Medica


L'eccessiva flemma con la quale il Sindaco Storoni risponde in merito alla seconda interrogazione urgente, presentata ormai un mese fa, circa la possibilità di chiusura della nostra guardia medica, palesa la sua totale apatia verso la problematica, che sfocia in un attendismo irreale.
Infatti, il Sindaco continua a non prendere posizione alcuna, limitandosi a ribadire che, fintanto che non ci saranno tutti i dati relativi al carico di lavoro della nostra Guardia Medica, non si procederà nella riorganizzazione del servizio. Eppure, nonostante queste “rassicurazioni”, ci sono ancora molti aspetti non chiari sulla vicenda: se è vero che, al momento, nulla farebbe pensare ad una chiusura del nostro presidio, come mai in prima battuta si era pensato ad una possibile condivisione del servizio a settimane alterne con il comune di Ostra Vetere? Come mai ci è voluto quasi un mese per affermare che, alla fine, quell’ipotesi era il frutto di un mero errore giornalistico? Come mai Ostra Vetere, il comune con il quale abbiamo peraltro stipulato diverse convenzioni, starebbe ora portando avanti la battaglia per la difesa del proprio servizio di continuità assistenziale coinvolgendo i comuni di Barbara e Serra de’ Conti? Come mai in una recente determina, la n. 307 dell'Area Vasta 2 del 09.03.2016, si parla di attività del servizio di Guardia Medica solo nel comune di Ostra Vetere? E da ultimo, come mai nella risposta del Sindaco, datata 25 marzo 2016, non c’è traccia alcuna della notizia circolata solo 5 giorni dopo sui social e sulla stampa, di una proroga di continuità del servizio, tanto ad Ostra quanto ad Ostra Vetere, fino al 9 settembre 2016? Che i dati relativi all’operosità della nostra Guardia Medica rivelassero una scarsa incidenza di richieste nel nostro comune lo si sapeva già dal 2011, quando ci fu l’opposizione ferma e strenua di Ostra ed Ostra Vetere, che di fatto finì con il paralizzare l’assurda decisione che i vertici sanitari regionali stavano prendendo. Vorremmo ricordare al Sindaco Storoni che se allora chi governava la sanità regionale desistette dall’assurdo progetto di chiudere il servizio della guardia medica nel nostro territorio, ciò accadde proprio a causa della protesta coram populo sollevata dalla allora Amministrazione Comunale e dal clamore che la stessa ebbe su tutti gli organi di stampa, con un evidente movimento di opinione. Per questo riteniamo assai pericoloso l’atteggiamento passivo assunto sull’argomento da Storoni: infatti mentre in altri Comuni limitrofi, i sindaci stanno fortemente prendendo una posizione ovviamente contraria alla decisione dei vertici ASUR ad Ostra tutto è fermo, le “trattative” si svolgono in sordina e si auto-smentiscono, come se il servizio di assistenza sanitaria di base (notturna e festiva) fosse una cosa che l’Amministrazione può gestire da sola senza che i cittadini ne sappiano nulla. Vogliamo ricordare ancora una volta come in passato Ostra abbia già dovuto subire pesanti tagli in campo sanitario: privarci anche del servizio di Guardia Medica sarebbe un gravissimo atto di sconsideratezza nei confronti della comunità, che non verrebbe così tutelata nemmeno negli elementari diritti costituzionalmente riconosciuti, rischiando magari di condurre al collasso un pronto soccorso già deficitario. Da non sottovalutare, come punto a favore, la presenza della sede della “Croce Verde Ostra” che si colloca in una posizione strategica e baricentrica per il servizio svolto nel suo territorio di competenza che comprende i Comuni di Ostra, Serra de’ Conti e Arcevia, le frazioni di Pongelli, Bettolelle, Filetto, Brugnetto, Passo Ripe; non dimenticando che, nel servizio 118, la Croce Verde Ostra arriva a coprire tutto il territorio di riferimento della Zona Territoriale 4 che comprende tutti i Comuni delle valli del Misa e Nevola spingendosi sino ai comuni di Belvedere Ostrense, San Marcello e Morro d’Alba. Questa dovrebbe essere, insieme alla presenza di una Casa di riposo e di tanti anziani e bambini, una ragione in più per continuare a mantenere in loco il servizio di continuità assistenziale. Nonostante la proroga estesa fino al 9 settembre, il rischio chiusura resta comunque dietro l’angolo: auspichiamo che nei prossimi mesi si possa mettere in moto una mobilitazione collettiva per impedire che ciò avvenga, con la speranza che il Sindaco con la sua Giunta, almeno per una volta, si schieri dalla parte dei cittadini.
   
da Progetto Ostra
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Ostra: sconti per chi recupera edifici nel centro storico


Il Comune di Ostra ha approvato in Consiglio Comunale la riduzione degli oneri di costruzione per chi recupera edifici nel centro storico.
Come risulta ormai dalle diverse azioni amministrative intraprese come quelle del progetto di rigenerazione urbana, della modifica all’art.80 sulle altezze minime residenziali in zona “A” (centro storico), delle manutenzioni che strada facendo si mettono in opera, del bando per la manifestazione d'interesse per il declassamento delle aree edificabili, oltre quella della sistemazione del Centro Storico, polo importante di interesse per la collettività, “Ci sono porti che restano per sempre soltanto degli approdi o ancoraggi, mentre altri diventano palcoscenici e infine mondi.” come sostiene uno scrittore croato, in un suo breviario. Quanto asserito viene condiviso dal Comune di Ostra che si sta impegnando nel far fronte con dei progetti per migliorare non soltanto l’aspetto ma la vivibilità della città. Il centro storico deve diventare il palcoscenico prediletto per i servizi, il commercio, la residenzialità e deve costituire il nuovo mondo di opportunità per i cittadini e per i turisti. Nella seduta del Consiglio Comunale, tenutasi il 6 aprile scorso tra l’altro si è concretizzata una nuova proposta, quella della riduzione degli oneri di costruzione del 60% per chi decidesse di voler recuperare un’immobile nel centro storico

dal Comune di Ostra
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giovedì 7 aprile 2016

Biogas, approvata all’unanimità la mozione sull’impianto di Casine di Ostra


Maggioranza e opposizione si esprimono all’unanimità sull’impianto biogas di Casine di Ostra.
Un risultato particolarmente rilevante per la città e l’intero territorio, e forse anche un po’ inaspettato, considerato che alla discussione in consiglio comunale si era arrivati con tre distinte mozioni presentate rispettivamente dal sindaco Maurizio Mangialardi, dal gruppo Movimento 5 Stelle e dal gruppo Senigallia Bene Comune. Dopo un dibattito ampio e articolato, si è arrivati a un accordo che, recependo interamente i contenuti espressi dal sindaco Managialardi nella lettera inviata lo scorso 4 aprile dal sindaco Mangialardi alla Regione, prevede l’avvio di azioni da parte della giunta, affinché nella Zipa di Casine di Ostra, sia per i siti produttivi già esistenti che per le nuove strutture previste, venga garantita l’assoluta messa in sicurezza di tutto il territorio fino alla costa, alla luce della constatata vulnerabilità idrogeologica dello stesso, anche in vista della realizzazione delle vasche di espansione in località Brugneto. “Sono particolarmente soddisfatto – afferma il sindaco Mangialardi – perché su una questione così delicata e complessa, il consiglio comunale ha saputo dare un segnale chiaro e inequivocabile, recependo i contenuti della lettera che avevo inviato alla Regione, con cui ho chiesto che, prima di ogni ulteriore passo in avanti sulla realizzazione dell’impianto biogas, tutte le amministrazioni competenti in materia di riduzione del rischio idraulico si esprimano congiuntamente e in modo unanime sulla totale adeguatezza degli interventi per la messa sicurezza dai noti rischi idraulici dell’intera area Zipa di Ostra”. “Di certo – aggiunge il presidente del consiglio Dario Romano - è un bel segnale arrivare a una mozione unitaria su un tema così sentito come quello del biogas. Ringrazio tutta la conferenza dei capigruppo e, in particolare, gli estensori della mozione, per aver trovato una giusta sintesi. Sedersi attorno a un tavolo e trovare convergenza su un argomento delicato che riguarda tutta la vallata è un successo per tutto il consiglio comunale. Ringrazio anche il sindaco per averci messo a disposizione un fondamentale elemento come quello del nuovo sollecito ai responsabili del procedimento. Ora trasmetteremo la mozione agli enti preposti in modo da far conoscere la posizione di tutta l’amministrazione di Senigallia e dell’intero consiglio comunale”.

dal Comune di Senigallia
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martedì 5 aprile 2016

Mercoledì torna a riunirsi il Consiglio comunale: la questione della centrale biogas a Casine di Ostra al centro dei lavori

Il Consiglio comunale di Senigallia tornerà a riunirsi mercoledì 6 aprile. La sessione, convocata alle ore 15,30 dal presidente Dario Romano, inizierà con il consueto spazio riservato a interrogazioni e interpellanze.
Dopo l’approvazione dei verbali delle sedute precedenti, si passerà alla modifica della composizione delle commissioni consiliari permanenti, dopo la surroga del consigliere straniero aggiunto. A seguire spazio alle mozioni. Dopo la discussione di quelle presentate dal consigliere Mauro Bedini, sulla realizzazione-continuazione della pista ciclabile Senigallia-Marzocca-Marzocca-Senigallia, e dal sindaco Maurizio Mangialardi, ne saranno affrontate tre distinte sulla questione della centrale biogas a Casine di Ostra: una presentata dal gruppo consiliare Senigallia Bene Comune, una dal gruppo consiliare Movimento 5 Stelle, e un’altra ancora dai consiglieri Brucchini, Fileri, Gregorini e Profili. La sessione sarà chiusa da un’altra mozione, presentata dal gruppo consiliare Senigallia Bene Comune, sulla raccolta di firme per presentare la proposta di legge dell’Italia dei Valori tendente a rafforzare l’inviolabilità del domicilio.
   
dal Comune di Senigallia
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mercoledì 30 marzo 2016

Ostra: interventi nel centro storico

Dopo il convegno svoltosi il 27 febbraio scorso, con tema centrale la rigenerazione urbana del centro storico, nelle ultime settimane molte manutenzioni hanno interessato la città dentro le mura.
A partire dal recupero delle colonne di sostegno della pubblica illuminazione, in prossimità di Largo XXVI luglio, fino alle riprese di parte della pavimentazione, con manutenzioni mirate ai punti più critici lungo il corso e in alcuni vicoli, che da tempo avevano necessità di ripristino. Lo sforzo è stato quello di concentrare piccoli ma efficaci interventi a cui seguiranno anche atti e proposte da sottoporre al Consiglio Comunale per abbattere gli oneri nel centro storico. “Passi in avanti con l’ intento di preservare il patrimonio di tutti – dice il Sindaco Storoni - Se ci crediamo non sarà una spesa ma un investimento”. Nelle prossime settimane l’avvio dei lavori sul lastricato dell’area adiacente il Comune, nota a tutti i cittadini ostrensi come il “Monte” , e la sistemazione della piazza centrale nei punti peggiori, non sarà un rifacimento complessivo ma un ripristino delle parti compromesse che da anni sono sotto gli occhi di tutti e che necessitavano di urgente manutenzione.
 
dal Comune di Ostra
www.comune.ostra.an.it

venerdì 25 marzo 2016

Ostra: Storoni a Olivetti, "Sulla Biogas occorre lavorare insieme"


Non esistono piccole parti, solo piccoli attori. Da qui voglio partire con la riflessione, che avremmo potuto fare anche a quattrocchi.
Faccio riferimento non solo a me e Lei, ma alla comunità nel suo complesso, perché in questo grande spettacolo, che è la vita, tutti hanno una parte e tutti sono chiamati a fare del proprio meglio. Vedere una persona che veste i panni di più di un personaggio (capogruppo, presidente comitato) crea ambiguità in chi guarda, è evidente, perché la faccia, al di là dei vestiti, è sempre la stessa, perciò credo che si debba condurre dignitosamente la propria vita politica in un posto, per farlo al meglio, altrimenti potrebbe anche sembrare di essere scontenti della parte assegnata durante l'ultima votazione amministrativa. Si tratta di una mia piccola riflessione che non vuole neanche tenere conto delle imprecisioni della sua lettera aperta, la Sua convocazione per l'incontro con l'autorità di bacino, mi è stata comunicata solo mezz'ora prima e quindi mi è risultato impossibile partecipare e per il Consiglio in cui si parlò di Biogas le avevo chiesto di spostarlo, perché già Le avevo segnalato la mia assenza. Credo che si debbano fare delle scelte di campo serie non di prestigio personale, e mi dispiace che Lei abbia proiettato dei documenti, parere Asur, (come ottenuti?), durante la discussione di mercoledì 9 marzo all'assemblea Nobiogas, ancora prima che io li ricevessi. Sia io che Lei siamo di passaggio. La comunità, che amministriamo, si aspetta di essere coinvolta in uno spettacolo il più straordinario possibile, impegniamoci in questo senso, nella stessa direzione, insieme!".
  

da Andrea Storoni
sindaco di Ostra

martedì 22 marzo 2016

Ostra: il sindaco Storoni, "La primavera Fai e la giornata mondiale del teatro grandi successi"


C'è un patrimonio immobile e mobile e una vitalità, una passione, l'incontro tra generazioni, tra la storia e il presente che sono stati protagonisti di questo fine settimana.
La primavera Fai e la giornata mondiale del teatro sono stati dei successi. Grandi numeri, grande partecipazione, ma soprattutto il coinvolgimento di tanti per un obiettivo comune. Già di per sé quest'ultimo è un dato meraviglioso. Dai volontari, alla presidente del gruppo di Senigallia, dalla famiglia Gherardi, al rettore del Santuario della Madonna della Rosa, passando per gli uffici Comunali e agli operai, nessuno ha mancato di partecipare per permettere ai ragazzi della scuola Menchetti di essere per qualche ora custodi di un patrimonio tutto da svelare. Da qui si deve ripartire per permettere ai ciceroni di appropriarsi delle città, soprattutto degli spazi pubblici di cui già sono proprietari anche se non lo sanno. È evidente che poche righe non esauriranno la necessità di arrivare a colmare il debito nei confronti di chi ha permesso a questo fine settimana di essere così speciale. Il tema di fondo rimarrà comunque quello della rete. Inserirsi in circuiti riconosciuti a livello nazionale per godere di una pubblicità e di una risonanza altrimenti difficili da raggiungere. È questo stesso fatto che ha attivato la partecipazione di tante associazioni e singoli per curare dettagli e migliorare l’offerta a partire dal contributo della Pro loco e dello I.A.T., dell’Associazione Sapori di Ostra, della Scuola “A.Menchetti”, delle attività commerciali che hanno contribuito ad infiorare i palazzi e gli spazi e a costruire proposte ad hoc, del gruppo Fotografico che ha cantierato, a partire dal 19, due mesi di mostre, del movimento Introvisione, di Andrea Crostelli, di Bossoletto. Davvero tanti contributi volontari indispensabili.

da Andrea Storoni
sindaco di Ostra

sabato 19 marzo 2016

Mangialardi sulla Biogas di Ostra: “No alla sua realizzazione. Auspico che la pianificazione venga rivista”

Per me sarebbe sicuramente molto più facile e populistico esprimere contrarietà alle centrali biogas.
Invece, poiché non ho mai ceduto alle pulsioni semplicistiche e demagogiche del no a tutto, quelle che, spesso senza avanzare proposte alternative, si limitano a contestare qualsiasi progetto, a scanso di equivoci dico in maniera molto chiara che sono personalmente favorevole al biogas. Lo sono perché credo che mentre altri urlano e contestano, chi governa ha il dovere di dare risposte ai bisogni delle comunità che amministra. E ritengo che, oggi, produrre energia da fonti rinnovabili, nel caso specifico utilizzando materiale organico proveniente dal riciclo dei rifiuti, sia indispensabile per i nostri territori. È evidente, però, che la questione necessita di essere inquadrata nell'ambito della pianificazione energetica regionale, per favorire un modello di sviluppo davvero sostenibile e per evitare gli errori e i pasticci del recente passato, che non hanno fatto altro che creare problemi, confusione e contenziosi. In questo senso, proprio perché sono abituato a guardare in maniera non ideologica alla complessità delle situazioni, dico che sono assolutamente contrario alla costruzione del digestore anaerobico alla Zipa di Ostra. Anzi, penso che chi ha competenza in materia dovrebbe rivedere al più presto tale decisione, in virtù dei rischi legati alla vulnerabilità idrogeologica dell’area, come dimostrato drammaticamente dagli eventi alluvionali del maggio 2014. Tutto ciò, l'ho già manifestato lo scorso anno alla Regione Marche, in tempi non sospetti. Questa è la mia posizione coerente e cristallina, a differenza di chi, invece, oggi manifesta contrarietà, ma in passato, anche attraverso ruoli istituzionali, ha contribuito a sostenere quel progetto.

da Maurizio Mangialardi
sindaco di Senigallia

Digestore anaerobico a Casine di Ostra: la Conferenza dei servizi rinvia la decisione

Con grande soddisfazione abbiamo appreso dagli organi di stampa dell’apertura della biblioteca con orario continuato. La consideriamo una nostra piccola vittoria che, speriamo, migliori un po’ la vita degli studenti e, in modo particolare, di quelli che risiedono fuori città.
Finalmente tutti avremo un luogo accogliente, dove poter studiare, informarci, leggere, senza l’interruzione della pausa pranzo. Una biblioteca fruibile durante tutta la giornata che risponde alla nostra visione di “servizio pubblico”.
Le buone notizie non finiscono qui: abbiamo appreso, con grande sollievo, del rinvio in merito alla decisione sul digestore anaerobico di Casine. E’ una grande battaglia che ci vede impegnati al fine di scongiurare la costruzione di un impianto così invasivo in una zona soggetta ad inondazione. La Conferenza dei servizi, che doveva deliberare il 15 di marzo, ha posticipato la sua decisione di altri venti giorni. Speriamo che il nostro appello alla prudenza e al buon senso venga recepito per evitare in futuro gravi danni alla collettività.
Abbiamo raccolto migliaia di firme per impedire la costruzione di questo impianto. Abbiamo informato centinaia di cittadini che erano ignari di che cosa fosse stato progettato a ridosso della città. Abbiamo parlato con tantissime persone e molte, ancora scosse dall’alluvione del 2014: non riuscivano a credere che si stesse approvando il progetto di un impianto così invasivo in una zona tanto fragile.
Una proroga, comunque, non è una vittoria e noi sappiamo bene quanto sia difficile questa battaglia. Vogliamo continuare a raccogliere firme per la petizione (anche online), speriamo di raggiungere oltre 4000 firme per portare in Regione la voce di chi teme e non approva questo progetto. Per questo invitiamo tutti i cittadini a firmare contattando la nostra associazione.
Gruppo Società e Ambiente

martedì 15 marzo 2016

Ostra: Olivetti sulla Biogas. Lettera aperta al sindaco Storoni


Egregio Sig. Sindaco Storoni, non vi è dubbio che tutti noi, quando tanti anni fa ci fu prospettato il progetto di creazione di un digestore anaerobico, possiamo aver commesso errori, non avendo ben compreso di cosa si trattasse e fidandoci delle rassicurazioni che ci venivano date, compreso Lei che all’epoca era consigliere comunale di minoranza e mai sollevò alcun dubbio o alcuna perplessità sul progetto.
Anzi ricordo perfettamente che quando il sottoscritto e la maggioranza di allora, poco prima della celebrazione della Conferenza dei Servizi, che avrebbe autorizzato il privato a realizzare l’impianto, decisero di convocare il Consiglio Comunale, che espresse la propria contrarietà al progetto, Lei fu l’unico consigliere comunale che preferì disertare la riunione rimanendo in Piazza. Ricordo anche che all’indomani di quella decisione comparvero articoli sul giornalino riconducibili al suo gruppo in cui si censurava questa nostra posizione contraria alla realizzazione dell’impianto, che descrivevate come il più sicuro e pulito. Ricordo che nei tragici giorni successivi all’alluvione del maggio 2014, quando per la prima volta il lotto su cui avrebbe dovuto sorgere l’impianto fu letteralmente sommerso da oltre un metro di acqua, divenendo terreno esondato, Lei non fu presente neanche alla riunione che promuovemmo con Autorità di Bacino, Regione, e Protezione Civile in Comune, in cui si discusse la modalità per riperimetrare la zona e poter delocalizzare l’impianto ed anzi fu solo capace di pubblicare alcuni giorni dopo un comunicato, forse concepito al solo scopo di screditare l’avversario, ma che di fatto, come quest’ultimo suo intervento, comprometteva le ragioni di chi si opponeva a quest’opera. Anche in campagna elettorale, mentre io ed il mio gruppo continuavamo a professarci senza se e senza ma contrari all’intervento, Lei tenne il suo solito comportamento ambiguo, sostenendo con alcuni suoi consiglieri da una parte le ragioni di chi era contrario e dall’altra quelle di chi era favorevole. Ero tuttavia convinto che trascorsi diversi anni, Lei avrebbe potuto trarre insegnamento da quanto accaduto e che comunque avrebbe dato la massima pubblicità ad ogni atto, che avesse riguardato l’impianto. E’ per questo che quando in autunno scoprì, quasi per caso, nel leggere la posta che Le avevo richiesto come minoranza, che in Comune era arrivata la convocazione di un tavolo tecnico per il 3 agosto e della Conferenza dei Servizi per il giorno 24 settembre trasalii e, con gli altri consiglieri di Minoranza, credetti opportuno chiederle delucidazioni sul perché non avesse partecipato al tavolo tecnico di agosto, su che cosa fosse successo in Conferenza dei Servizi e se del fatto ne aveva dato comunicazione al Comitato. Solo dopo aver letto la sua laconica risposta, in cui peraltro sosteneva di non aver ritenuto opportuno pubblicizzare la cosa, abbiamo noi segnalato al Comitato quanto stava accadendo. Fu allora che mi venne chiesto di poter coordinare il Comitato. Le debbo confessare che prima di accettare la proposta di diventare Presidente del Comitato Tutela Ambiente e Salute delle Valli Misa e Nevola, che con molta insistenza alcuni componenti mi avevano avanzato, ho riflettuto davvero a lungo. Ero consapevole che la mia presenza avrebbe potuto rappresentare il rischio di politicizzare lo scontro nel nostro territorio e, cosa ancor più grave, avrebbe potuto offrire un facile modo di attaccare il Comitato, che non ha nessun altro fine se non quello di evitare la costruzione dell’impianto su un terreno esondato e tuttora a rischio di esondazione. Tuttavia lo spirito di servizio, la voglia di combattere le battaglie giuste e la necessità da parte dei componenti del Comitato di poter avere chi, conoscendo come loro il problema per averlo vissuto sulla propria pelle, li motivasse ed organizzasse, ha determinato la mia scelta. Proprio per non correre il rischio di personalizzare la vicenda, pur accettando l’incarico offertomi ho chiesto di non sovraespormi: così non ha visto fino ad oggi citato il mio nome nei vari Comunicati, né mi ha mai visto intervistato da alcuna trasmissione televisiva, che si è occupata dell’impianto. In questi pochi giorni abbiamo lavorato tantissimo, abbiamo incontrato tantissime persone, con storie, idee, esperienza diverse, ma tutte accomunate da un unico scopo, quello di salvaguardare la sicurezza del nostro territorio. Certo non le nego che da tutto il Comitato e dai suoi sostenitori la sua assenza e quella dell’Amministrazione di Ostra all’incontro di mercoledì scorso è stata notata e censurata. Avremmo potuto confrontarci, come abbiamo fatto con tutti quelli che sono venuti ed hanno espresso la loro posizione, ma Lei ha preferito rimanere, come al solito arroccato nel chiuso delle stanze comunali, rinunciando al dibattito aperto e leale che Le avevamo offerto. Forse sono un sognatore, ma mi sarei aspettato che Lei si ponesse dalla parte del Comitato, vale a dire dalla parte dei cittadini. Con il Suo articolo Lei ha oltrepassato quella equidistanza, che ha sempre ricercato, ed è andato contro gli interessi delle persone che combattono contro la realizzazione del digestore: ha dimostrato che ciò che le interessa non è la tutela dei cittadini, ma il solito attacco personale al sottoscritto, al fine di non assumersi le Sue responsabilità. Posso capire dal tono del Suo comunicato la grande difficoltà in cui Lei si sta trovando per le Sue scelte ed il Suo distacco dalla gente, ma per una volta si tranquillizzi, qui non è in atto alcuna campagna elettorale né scalata alla gestione di Ostra (che per inciso merita di certo una migliore guida), qui stiamo solo combattendo per evitare che si compia l’errore definitivo, quello che darebbe il via libera all’impianto e che in questo momento il suo assurdo comportamento sta agevolando. Mi auguro che stamane, in Conferenza dei Servizi, per la prima volta Lei combatta per la nostra gente e cambi strategia. Per le altre questioni da Lei tirate in ballo artatamente, solo per creare confusione le risponderemo come Gruppo in altro momento, anche se posso già dirle che la nostra risposta non le farà piacere. Ora vorremmo concentrarci su questa autorizzazione, augurandoci un suo pronto ravvedimento.
   
da Massimo Olivetti
ex sindaco

Ostra: se allo specchio Olivetti vede riflesso Storoni e non se stesso


Non è particolarmente stupefacente per chi conosce l'attuale capogruppo di minoranza che nel suo ventennale fare politica ha avuto sempre uno stile chiassoso.
Passando in rassegna alcune problematiche, che con molta serietà sono state affrontate dall'attuale Amministrazione, troviamo ovviamente percorsi e problemi partiti precedentemente al nostro insediamento. La vicenda Biogas inizia nel 2010, senza ostacoli dell'allora Sindaco Olivetti che aveva il progetto depositato in Comune. Non dice niente a Zipa che lo interpella prima dell'assegnazione dell'area su orientamenti e condizioni che vuole porre l'Amministrazione, non dice niente alla Provincia nella procedura di Via, che affronta temi legati alla salute, alla sicurezza ambientale etc., non dice niente nel 2011 quando si verifica un'esondazione, ma promuove il ricorso in fretta e furia e corre nel 2014 pochi giorni prima delle elezioni e corre ora per fare il presidente del Comitato. Tra l'altro, nei rapporti con il Comune, le pec arrivate non sono neanche firmate e non sappiamo, quindi, se effettivamente vuole essere un interlocutore con noi. Stessa cosa la ritroviamo nell'apertura del museo a pochi giorni dalle elezioni, salutata da noi come una cosa buona, se non che non ci sono le autorizzazioni e quindi tutta propaganda e nessun effettivo passo in avanti per la comunità. Così per la vicenda del campo sportivo, dove ci sono segnalazioni dal 2012 sullo spostamento dei setti che costituiscono il muro di contenimento. A sei mesi dal nostro arrivo il crollo. Forse qualcosina si poteva fare. La guardia medica, o con maggior precisione, la continuità assistenziale è un problema che era stato ripreso in mano dalla Giunta Spacca, tra l'altro l'attuale capogruppo solo 9 mesi fa, all'elezioni del Consiglio Regionale, si era candidato tra le file dell'ormai ex governatore, e sapeva che nel 2011 avevamo ottenuto solo una sospensione.
Il problema non è rappresentato dagli attacchi che vengono rivolti all'attuale Amministrazione, perché sappiamo come fa politica questo gruppo, ma ogni tanto va ripristinata un'aura di verità intorno alle cose, per correttezza e perché la fiducia è una cosa seria. Tornando all'impegno dell'attuale Amministrazione rispetto ai punti toccati ricordiamo che si è svolto un Consiglio Comunale a seguito del quale abbiamo chiesto approfondimenti sotto l'aspetto igienico sanitario, abbiamo coltivato il ricorso per approfondire la correttezza della procedura e nella conferenza dei servizi si tornerà ad evidenziare i punti già presentati come critici: esondabilità dell'area, rifiuti a terra e emissioni odorigene. Nella vicenda Guardia medica abbiamo chiesto tempi e modalità, ma non abbiamo concordato come erroneamente ha riportato un giornalista per bocca del sindaco di Ostra Vetere Memè e per il campo sportivo stiamo condividendo con la società sportiva la realizzazione di un impianto per gli allenamenti.
Chi oggi amministra si farà carico di tutto come deve essere, perché, pro tempore, siamo chiamati a svolgere questo servizio, ma per le simpatiche invenzioni, imprecisioni, rimandiamo, a chi ha più competenza di noi in materia, la soluzione

da Lista civica Vivere Ostra

lunedì 14 marzo 2016

Martedì Conferenza dei Servizi per decidere la costruzione dell’impianto a biogas


Martedì prossimo in Regione si terrà la Conferenza dei Servizi, a cui parteciperanno i rappresentanti di diversi Enti pubblici territoriali tra cui ricordiamo Regione Marche, Provincia di Ancona ed i Comuni di Ostra e Trecastelli, per decidere se rilasciare o no l’Autorizzazione Integrata Ambientale per la costruzione dell’impianto a biogas mediante digestione anaerobica alimentato da biomasse provenienti da FORSU che dovrebbe sorgere nella zona ZIPA di Ostra.
Si tratta dell’ultimo e definitivo atto che potrebbe dare il via libera alla realizzazione dell’impianto in un lotto che proprio nell’alluvione del 2014 è stato sommerso dall’esondazione del Fiume Nevola, verificatasi in località Passo Ripe per poi raggiungere in modo copioso proprio l’area destinata alla realizzazione della centrale biogas. E’ dunque pacificamente acclarato che l’area su cui questo particolare impianto dovrebbe sorgere è non solo esondabile ma addirittura esondata, circostanza che dovrebbe indurre a non consentire tale costruzione in quel luogo, delocalizzando l’impianto in un’area più sicura. Tuttavia, a quanto emerge dalla lettura degli atti e dei verbali della Conferenza dei Servizi gli Enti che vi partecipano, sarebbero indirizzati a non prendere in considerazione né la delocalizzazione dell’impianto né tantomeno a subordinare la loro decisione al fatto che prima vengano compiuti sul Fiume Nevola tutti quei lavori necessari a garantire che in futuro non si possa più verificare un evento simile a quello del maggio 2014, e ciò solo perché, nonostante siano già trascorsi quasi due anni da quell’evento catastrofico l’Autorità di Bacino ed il Comune di Ostra non hanno provveduto ancora ad individuare quell’area graficamente come area esondata. Il Comitato Tutela e Salute Valli Misa e Nevola, solo per caso e senza che nessuno degli Enti coinvolti nel procedimento l’avessero avvisato (circostanza davvero grave) ha avuto notizia del procedimento autorizzativo dell’AIA solo nell’ultimo periodo e per questo, seppur in un lasso di tempo limitatissimo ha iniziato un’opera di sensibilizzazione e di informazione nei confronti della popolazione, ignara del fatto che il progetto dell’impianto stesse ancora andando avanti. Il Comitato non solo ha promosso, grazie alla collaborazione del Gruppo Società ed Ambiente di Senigallia, una raccolta di migliaia e migliaia di firme contro il rilascio dell’Autorizzazione dell’impianto ma ha anche lanciato una capillare attività informativa finalizzata a sensibilizzare anche gli amministratori degli Enti coinvolti nel procedimento affinché compiano tutto quanto nel loro potere per non permettere che l’impianto venga realizzato in una quella zona che nemmeno due anni fa fu sommersa da quasi un metro e mezzo di acqua. In questa ottica il “Comitato tutela e salute valli Misa e Nevola” ha organizzato il 9 marzo scorso presso Il circolo ACLI FALCO di Casine un incontro per trattare il problema del possibile imminente inizio lavori dell’impianto Biogas presso la Zipa di Casine. All’incontro hanno preso parte tantissimi cittadini che hanno manifestato la loro preoccupazione, il Sindaco di Trecastelli che ha sottolineato la sua contrarietà alla realizzazione dell’impianto e diversi gruppi politici ed associativi di Senigallia che si sono uniti al coro dei “NO” a questo progetto. Durante la serata relatori e tecnici hanno ripercorso le varie tappe dell’iter autorizzativo dell’AIA , mostrato documenti, foto e video evidenziando in modo inequivocabile come il luogo prescelto non sia assolutamente adatto per tale impianto. Tutti hanno concordato come sia inopportuno che venga rilasciata questa ultima autorizzazione e si sono detti esterrefatti di fronte ai verbali ed ai documenti della Conferenza che sembrerebbe al momento essere indirizzata a rilasciare il proprio parere a prescindere dalla necessità che vengano realizzati sul Fiume Nevola quegli interventi che possano definitivamente escludere una nuova esondazione simile a quella del 2014 e senza valutare una delocalizzazione dell’impianto, giustificando detta decisione sul fatto che l’area non sarebbe stata ancora perimetrata. E’ stata una bellissima occasione di approfondimento e di scambio di opinioni, macchiata solo dal fatto che il Sindaco di Ostra, Andrea Storoni e l’intera sua amministrazione hanno disertato l’appuntamento. Sarebbe stata una opportunità per il primo cittadino ostrense, per comprendere le ragioni del Comitato e per potersi confrontare sul proprio operato. Considerato l’enorme successo che gli incontri e le raccolte di firme hanno registrato nella popolazione e soprattutto considerato l’enorme pericolo che il rilascio dell’AIA potrebbe rappresentare per l’intera collettività locale, il Comitato continua la sua attività di informazione e di battaglia, sperando che gli Enti coinvolti possano esaminare con maggiore attenzione e quindi non rilasciare l’Autorizzazione Integrata Ambientale all’impianto, fermo restando che in caso contrario è già pronto ad intraprendere qualsiasi azione per evitare che l’impianto sia costruito in quella zona.
 
da Comitato Tutela Ambiente e Salute Valli Misa e Nevola

giovedì 10 marzo 2016

Ostra: taglio della Guardia Medica, l'Amministrazione ha mentito sapendo di farlo


Dobbiamo purtroppo prendere atto che le voci ed i timori che facevano presupporre un ridimensionamento del servizio di Guardia Medica per Ostra e Ostra Vetere hanno fondamento.
Su tale questione, il 14 gennaio veniva presentata un’interrogazione urgente al Sindaco Storoni il quale, nella sua risposta, scriveva che nessuna decisione definitiva era stata presa, che il Comune “ha la necessità di mantenere gli standards attuali e siamo pronti ad impegnarci con proposte concrete da promuovere con la collaborazione di tutti” e che dunque i cittadini possono stare tranquilli poiché “l’impegno di questa Amministrazione a tutela dei servizi e alla massima attenzione nei confronti di ogni processo decisionale, non è mai venuto meno e mai lo sarà”. Inoltre si impegnava a riportare tempestivamente a noi ed alla cittadinanza tutte le informazioni che avesse ricevuto. Era il 19 gennaio. Dopo ben un mese di silenzio, solo dalla stampa apprendiamo che, mentre altri Sindaci della zona stanno contestando i tagli al sistema sanitario che ricadono sul territorio, il Sindaco di Ostra Vetere, Luca Memé, ha dichiarato - in sintonia e d’accordo con il Sindaco Storoni - che Ostra e Ostra Vetere stanno dialogando con l’ASUR su una ipotesi che prevede il taglio di una postazione della Guardia Medica tra i due comuni. Inoltre dobbiamo prendere atto che il Sindaco ci ha mentito sapendo di mentire: meno di un mese prima della Sua risposta alla nostra interrogazione, infatti, il 24 dicembre 2015 i vertici ASUR sottoscrivevano la determina del Direttore Generale n. 915 in cui si conferma la drastica scelta per il distretto di Senigallia che vedrà la riduzione delle postazioni di Guardia Medica, passando da 6 a 5 unità, portando così Ostra ed Ostra Vetere a condividere lo stesso presidio. Ma tutto questo non ci dovrebbe spaventare in quanto i nostri Sindaci avrebbero già in tasca la possibile soluzione: mantenere sì la postazione di Guardia Medica ad Ostra e Ostra Vetere, ma a settimane alterne e poco importano i disagi, i disservizi, i viaggi a vuoto di coloro che andranno da un comune all’altro sbagliando le settimane di competenza! E’ indubbio che si tratta di una decisione gravissima, che finirà per ledere i diritti più elementari dei cittadini del Comune di Ostra, che hanno già pagato in passato i tanti tagli operati scelleratamente: prima è stato chiuso l’Ospedale poi la RSA, per cui l’ultimo presidio sanitario che rimane alla popolazione è, appunto, il servizio della Guardia Medica. Da sottolineare che il nostro comune vanta il maggior numero di abitanti nell'hinterland senigalliese e che la notevole presenza di anziani, bambini e di una Casa di Riposo determina la necessità di avere in loco un servizio che principalmente è rivolto a queste fasce più deboli della popolazione. Vogliamo ricordare come nel 2011, l’Amministrazione Olivetti informò subito tutti del rischio, fu promossa una raccolta di firme, mentre maggioranza, minoranza e semplici cittadini andarono in Consiglio Regionale in modo compatto per far valere le proprie ragioni. Grazie a questa coesione di forze, Ostra riuscì a mantenere la propria sede di continuità assistenziale. E oggi? Il confronto con quanto accaduto all’epoca è davvero impietoso: il Sindaco Storoni non solo ci nega quella minima trasparenza, tanto sbandierata a parole in campagna elettorale (non rendendo pubblici importanti atti e documenti se non con estremo e colpevole ritardo) ma addirittura sembra aver intrapreso un dialogo con i vertici ASUR, assecondando le decisioni politiche imposte dai vertici regionali, imponendo di fatto scelte che segneranno il futuro di Ostra senza che nessuno ne sappia nulla. Quella per la Guardia Medica è una di quelle battaglie per il territorio per la quale non dovrebbe esistere colore politico: ne è dimostrazione come alcuni cittadini si siano già mossi in modo autonomo costituendo anche su Facebook un comitato spontaneo -“Tutti in guardia per la Guardia Medica”- ponendosi come scopo quello di sensibilizzare sia i vertici ASUR che dovranno prendere coscienza di questa non passività, sia l’Amministrazione che da oltre un mese si trincera dietro ad un ingiustificato silenzio, sia la popolazione stessa invitata a sostenere la realizzazione di prossime iniziative. Considerata l’inerzia ed il silenzio dell’Amministrazione Comunale, l’Associazione Progetto Ostra auspica che quanto prima si possa dar vita ad una mobilitazione popolare condivisa da tutti, a prescindere dal credo politico, per impedire che venga soppresso un servizio così vitale per il nostro paese: confermiamo fin d’ora la nostra adesione ed il nostro sostegno concreto a tale iniziativa.

da Progetto Ostra
www.progetto-ostra.it

lunedì 7 marzo 2016

Ostra: a Casine l'assemblea del comitato NoBiogas


Il Comitato Tutela Ambiente e Salute Valli Misa e Nevola, organizza per mercoledì 9 marzo 2016, presso il Circolo ACLI FALCO di Casine di Ostra un'assemblea riservata ai propri sostenitori dal titolo: Impianto Biogas da Forsu a Casine di Ostra, Zona Zipa, PAI (Piano di Assetto Idrogeologico).
L’incontro sarà l’occasione per illustrare tutte le problematiche legate alla mancata riperimetrazione del Piano di assetto idrogeologico a seguito della grave esondazione avvenuta il 3 Maggio 2014. Nel corso della serata si parlerà della imminente Conferenza dei Servizi fissata per il 15 Marzo, nella quale potrebbe essere rilasciata da parte della Regione e di tutti gli Enti preposti, tra cui Sindaci dei Comuni di Ostra e Trecastelli, l’ATA, la Provincia di Ancona e l’Arpam, l'autorizzazione integrata ambientale, ultima e definitiva autorizzazione che inevitabilmente permetterà l'insediamento dell'impianto.
Da alcuni giorni insieme al Gruppo Società e Ambiente di Senigallia abbiamo proposto una petizione atta a far conoscere agli Enti di cui sopra, la contrarietà dei cittadini alla localizzazione dell’impianto; l’Assemblea sarà anche l’occasione per raccogliere le firme di coloro che ancora non hanno aderito e per la consegna dei Moduli già compilati. Da cittadini è nostro dovere fare quanto possibile per difendere le nostre ragioni, ma il tempo stringe ed ora c’è davvero bisogno di tutti.


da Comitato Tutela Ambiente e Salute Valli Misa e Nevola

lunedì 29 febbraio 2016

Ostra: il M5S sulla Centrale Biogas di Casine


Sulla Centrale a Biogas di Casine di Ostra stiamo assistendo all'ennesima dimostrazione di quanto i cittadini, purtroppo, siano continuamente ostaggio della politica.
Sui giornali infatti si sta ripetendo, per filo e per segno, quello che il Movimento 5 Stelle di Senigallia ha combattuto e cercato in tutti i modi di divulgare per tanto tempo (dal 2014!) senza che nessun soggetto politico o associativo si fosse dimostrato minimamente sensibile all’argomento o avesse, seppur minimamente, appoggiato quanto da noi sostenuto. Perché non c’erano soggetti politici o associativi quando noi nel 2014 incontravamo i cittadini di Senigallia (anche nelle frazioni) e facevamo volantinaggio nei nostri banchetti o raccoglievamo le firme dei cittadini “informati” e, grazie a queste, presentavamo al Consiglio Comunale di Senigallia una “Proposta di Supplemento di Istruttoria dell’Autorizzazione” della Centrale Biogas in questione a seguito degli eventi alluvionali di Maggio 2014 (ovviamente ignorata da Sindaco, maggioranza e opposizione)? Perché non c’erano soggetti politici o associativi quando noi all’inizio del 2015 continuavamo a fare incontri pubblici e comunicati stampa per denunciare questa situazione e decidevamo di presentare alla Provincia, alla Regione e (per conoscenza) alla Procura della Repubblica, un’Istanza di Autotutela per sospendere e annullare l’autorizzazione concessa per costruire tale impianto in una zona pluri-alluvionata? Basta fare qualche semplice interrogazione ricercando on-line la loro trascorsa affinità con referenti e politici locali per capire perché, solo dopo le elezioni, solo dopo che a qualcuno di essi si sono garantite posizioni di primo piano in organismi cittadini estemporanei e che apparentemente non costano nulla (ma che sicuramente permettono di conoscere ed orientare le decisioni amministrative, come lo Staff del Sindaco), solo dopo che tutto ciò è avvenuto, e solo dopo che è cambiato sostanzialmente il direttivo del GSA, ci si interroga sul perché le autorità competenti non abbiano ancora dichiarato esondabile l'area e, quindi, non abbiano impedito in essa l'edificazione di quello che viene definito un "imponente impianto di trasformazione del rifiuto organico in digestato". E si dolgono perché a loro, solo oggi (incredibilmente), risulta che la perimetrazione dell'area non è mai avvenuta. Per questo ci fa amaramente sorridere trovarci pubblicamente invitati (insieme al Sindaco e Presidente ANCI Maurizio Mangialardi, a tutte le istituzioni, a tutti gli altri movimenti politici, a tutte le associazioni locali ed a tutti i cittadini) ad aderire alla raccolta firme. Firmeremo certamente, e certamente daremo il nostro ulteriore contributo alla raccolta di tante firme, come siamo altrettanto convinti che, ora che tutte le poltrone sono occupate secondo i desiderata, anche gli organi e gli enti coinvolti nel procedimento di rilascio dell'Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A) per la realizzazione dell'impianto finalmente capiranno che il rischio non può essere mitigato ma che deve essere eliminato con il divieto di edificazione in quelle zone. Ed ora che la 'battaglia' politica è vinta, dopo aver dilazionato a dismisura l’esame della problematica derivante dal dover garantire la sicurezza ai cittadini, solo ora si può scatenare l'inferno. Strano che non si siano ancora accorti che anche in territorio di Senigallia c'è stata un'alluvione che ha manifestato ancor maggiori problemi per la sicurezza dei cittadini, ma su quelli Massimo Decimo Meridio ha deciso che l'inferno potrà essere scatenato solo dopo l'approvazione definitiva della Variante al PRG.
   
da Riccardo Mandolini e Marco Bozzi
consiglieri comunali M5S

venerdì 26 febbraio 2016

Il Gsa avverte: "Entro pasqua potrebbe arrivare l'autorizzazione per il digestore anaerobico a Casine". E parte la raccolta firme

Agire prima che sia troppo tardi. E’ questo il senso della nuova iniziativa del Gruppo Società e Ambiente (GSA) di Senigallia che lancia un’azione informativa per sensibilizzare i cittadini di Senigallia, Ostra, Corinaldo e del comprensorio sui rischi derivanti dal digestore anaerobico che dovrebbe sorgere nella zona Zipa, a Casine di Ostra.
La campagna di sensibilizzazione vuole far comprendere quali rischi si correrebbero se passasse l’ultima autorizzazione per far sorgere tra il fiume Nevola e il fiume Misa, in una zona esondabile (le foto allegate si riferiscono all’alluvione del 3 maggio 2014), un impianto per il trattamento dei rifiuti organici dell’intera provincia anconetana.
L’autorizzazione in questione è l’A.I.A., l’Autorizzazione Integrata Ambientale, e rappresenta l’ultimo passo prima che divenga realtà l’impianto da 45mila tonnellate l’anno di rifiuti digestati.
La campagna informativa partirà sabato 27 febbraio con banchetti in centro a Senigallia e Ostra e con la pubblicazione di materiali sul sito gsa-senigallia.it e sulla pagina facebook dedicata: servirà per informare e per raccogliere le firme contro un progetto che sembra non prendere in considerazione l’ipotesi di possibili inondazioni dell’impianto una volta ultimato.
La zona, nel 2014, venne allagata da quasi due metri d’acqua – afferma la presidente del GSA Laura Lavatori –. Possiamo solo imamginare cosa sarebbe successo se durante quel 3 maggio l’impianto fosse stato già operativo: una quantità enorme di rifiuti digestati che vengono considerati speciali dopo il trattamento dell’umido sarebbe stata sparsa nel fiume, in tutto il nostro territorio e nell’acqua del mare“.
La questione lascia parecchie perplessità – afferma un’altra componente del GSA, Luisa del Grande – poiché non solo l’area non è ancora stata dichiarata esondabile, ma abbiamo saputo che non è nemmeno avvenuta la perimetrazione in base al rischio ormai divenuto concreto“.
Senza contare poi – sottolineano Alan Canestrari e Marta Torbidoni, rispettivamente consigliere comunale di Forza Italia e responsabile cittadino di FI – le ripercussioni in termini di traffico, di inquinamento da polveri sottili e nella qualità della vita per gli abitanti della zona dove già insiste, poco distante, l’impianto per il trattamento della frazione inorganica di Corinaldo.
Ma la campagna d’informazione e di sensibilizzazione ha anche i tempi ristretti: a quanto sembra, la conferenza dei servizi (tavolo tecnico a cui prendono parte Regione Marche, Provincia di Ancona, Comuni, Autorità di Bacino, Sovrintendenza, ARPAM) potrebbe rilasciare l’autorizzazione già nel prossimo incontro di fine marzo, con l’attenuante di richiedere solo un piano di mitigazione del rischio idrogeologico, finalizzato a far defluire meglio l’acqua al fiume Misa.
Non capiamo perché – concludono i responsabili del GSA di Senigallia – dopo quanto accaduto con l’alluvione ci si ostini a far costruire un simile impianto in un’area che si è dimostrata così pericolosa solo pochi mesi fa. Noi non vogliamo ridurre il rischio, vogliamo che la popolazione non lo corra. E per questo chiediamo anche che le istituzioni, sindaco in testa, firmino insieme a noi“.