giovedì 17 dicembre 2009

E’ a rischio il patto di stabilità

Ostra. L’Amministrazione Olivetti eredita una situazione gravosa e preoccupante: dati alla mano, mancavano ben 587.000 euro per rientrare nei parametri di legge, di qui gli sforzi per rientrare nel patto di stabilità. L’associazione “Progetto Ostra” sottolinea che, la situazione relativa al Bilancio del Comune, presenta ancora varie criticità e che quest’ultimo mese sarà cruciale per capire se gli impegni dell’amministrazione consentiranno al Comune di Ostra di rientrare nel Patto di stabilità. “Purtroppo i conti ereditati non sono positivi in quanto il bilancio di previsione, benché approvato con estremo ritardo il 30 maggio scorso, conteneva previsioni di entrate ottimistiche e costi sottostimati. I dati, recentemente inviati al Ministero, relativi al rispetto del patto di stabilità alla data del 30 giugno mostrano, in modo inequivocabile, che alla fine del primo semestre mancavano ben 587.000 euro per rientrare nei parametri di legge, questo perché era totalmente sbagliata la strategia con cui si intendeva rispettare il patto di stabilità per il 2009”.

“L’istruttoria della Corte dei Conti, nel mese di ottobre, ha chiesto chiarimenti sull’elevato importo di oneri di urbanizzazione che nel bilancio 2009 si prevedeva di utilizzare a copertura di spese correnti (certe), in considerazione del fatto che tali proventi potevano anche entrare in misura inferiore – spiega “Progetto Ostra” - per questo, l’amministrazione Olivetti sta effettuando variazioni di bilancio per riallineare le entrate a valori plausibili e reali: dal momento del suo insediamento ha dovuto rivedere al ribasso le entrate correnti per oltre 110.000 euro (entrate da trasferimenti ed extratributarie), abbassare il livello delle entrate per oneri di urbanizzazione per 75.000 euro (e potrebbe non essere sufficiente) e stanziare maggiori spese non previste per oltre 100.000”. “Di fronte a queste cifre l’avanzo di amministrazione del 2008 di 111.000 è insufficiente; per circa la metà, ad esempio, lo si è dovuto tenere a disposizione per coprire l’eventuale diminuzione delle entrate per oneri di urbanizzazione che dovesse concretizzarsi entro il 2009. Si sono tagliate le spese in tutti modi possibili: tra le varie voci, ad esempio, troviamo la drastica diminuzione delle consulenze esterne e delle spese di trasferta e rappresentanza, sono stati eliminati i telefoni cellulari ai dirigenti ed assessori, c’è stata una riduzione dei settori del personale e relativi dirigenti, il nuovo segretario comunale ha volontariamente rinunciato ad un premio annuale prima elargito e non è stato possibile stanziare contributi e spese per diverse attività”

silvia argentati