Il Comune di Ostra a favore del riavvio dell’attività edilizia al fine di fronteggiare la crisi economica. Il Consiglio comunale di Ostra, con delibera n. 70 del 30 novembre 2009, ha approvato la disciplina d’attuazione delle norme regionali fissate dalla legge regionale n. 22 dello scorso 8 ottobre in materia edilizia, con l’obiettivo di contrastare la crisi economica in atto non soltanto mediante il sostegno dell’attività edilizia diretta all’ampliamento delle volumetrie, ma anche attraverso il miglioramento della qualità degli edifici sotto il profilo della sicurezza sismica e dell’efficienza energetica. Per non venirsi a trovare di fronte ad un possibile contenzioso (vedasi la recente minaccia della Regione Veneto di ricorso al TAR contro i Comuni che intendono limitare l’applicazione del “Piano casa”), si è deciso di non dover salvaguardare altri immobili o zone che non siano quelli previsti dalla citata legge, ma di consentire, anzi, interventi in deroga ai parametri urbanistico-edilizi stabiliti dal Regolamento edilizio e dalle Norme tecniche d’attuazione del PRG, per quanto concerne l’indice di piantumazione, le aree di parcheggio ed autorimesse, l’indice di utilizzazione fondiaria, l’indice di copertura, la superficie minima dei lotti e la lunghezza massima dei prospetti, nonché la distanza dai confini previo assenso scritto del confinante se inferiore a 5 metri. Per quanto attiene quest’ultimo aspetto, d’altronde, ci si è adoperati sempre nell’ottica di prevenire possibili contenziosi, così come si è altrettanto deciso che le richieste d’ampliamento di unità immobiliari facenti parte di edifici non integralmente riconducibili alla stessa proprietà debbano essere sempre accompagnate dall’assenso scritto di tutti gli altri proprietari dell’edificio. Il rilascio dei titoli abilitanti l’attività edilizia dovrà essere sempre preceduto dalla monetizzazione delle aree a standard occorrenti. Infine in caso di presentazione di denunce di inizio attività o richieste di permessi di costruire, con il benestare dello stesso Responsabile del Settore Servizi Tecnici, è stato stabilito di non dover apportare alcun incremento ai diritti di segreteria, pur consentito dalla legge regionale perché le risorse così determinate dovessero essere poi utilizzate per l'attivazione di progetti di produttività finalizzati alla gestione dei procedimenti medesimi, nonché allo svolgimento dei successivi controlli.