domenica 3 ottobre 2010

Olivetti al contrattacco: “La salute è un diritto”

Ostra. Il sindaco Massimo Olivetti risponde alle critiche avanzate dai consiglieri della lista civica NOstra in merito al poco impegno del primo cittadino nei confronti della città di Ostra.
“È evidente che il mio impegno sul fronte sanitario ha irritato i vertici del Pd locale, e sono rimasto interdetto nel leggere che secondo la lista civica NOstra, dietro il cui nome si nasconde quel che resta del Pd locale, la sanità sarebbe una delle operazioni estranee alla vita amministrativa ostrense e verrebbe da me utilizzata per attaccare cinicamente settori essenziali alla comunità – sottolinea Olivetti - al di là del fatto che il mio concetto di democrazia mi impedisce di concepire quali siano i settori essenziali della comunità, che dovrebbero restare immuni, come sancta sanctorum, dalle critiche, mi domando se l’opposizione si renda conto della gravità delle sue parole. Credo sia doveroso ricordare che la salute è uno dei diritti fondamentali di ogni cittadino che maggiormente incidono nella vita quotidiana di ogni paese. E’ per questo che ribadisco la mia convinzione che se fossi rimasto in silenzio ad assistere alla vicenda sarei venuto meno al mio dovere istituzionale”.
Il sindaco Olivetti, a conferma del suo impegno ricorda alla lista di minoranza le analoghe iniziative prese in molti altri Comuni della Regione, nonché le forti prese di posizioni dei sindaci del territorio avanzate contro ogni tentativo di intervento penalizzante per la sanità.
“Forse gli ex amministratori ostrensi sono troppo concentrati sul capire perché hanno perso il governo della città e non pongono orecchio alle preoccupazioni della gente. Se così non fosse – continua Olivetti - sono certo che avrebbero percepito la preoccupazione di quelle cittadine ostrensi che lavorano all’ospedale di Senigallia, con un contratto precario e temono per il loro futuro. Così come avrebbero accolto le doglianze di quelle altre cittadine ostrensi che nonostante abbiano vinto regolarmente un concorso all’ospedale di Senigallia ed abbiano ricevuto il 1° luglio una raccomandata con cui si preannunciava la loro assunzione per il 31 luglio, tuttavia vivono ancora nella precarietà, perché il nuovo direttore ha pensato bene far loro recapitare, proprio il 30 luglio, un telegramma con cui si comunicava che l’assunzione non sarebbe più avvenuta”.
E ancora: “La minoranza avrebbe saputo che alcuni ricoveri programmati sono stati disdetti ed avrebbe posto attenzione a quegli altri cittadini che in questi giorni si lamentano perché non riescono, nonostante il tanto decantato CUP regionale, a prenotare una visita all’ospedale”.

s.a.

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