La notizia dell’aumento delle tariffe per i servizi a domanda individuale deciso dall’Amministrazione Olivetti lo scorso dicembre ed in vigore dal 1° gennaio, ha suscitato un vivace e prevedibile dibattito, posto che si va ad incidere sul portafoglio delle famiglie e che si tratta di servizi di particolare rilevanza sociale (Asilo Nido, Mensa scolastica e trasporto scolastico).
Tuttavia va detto che l’aumento recentemente deliberato è stato frutto di un’attenta analisi all’interno della quale un peso preponderate è stato dato proprio all’aspetto sociale più che a quello economico. Questa decisione si è resa doverosa per l’aumento, negli ultimi anni, dei costi relativi a tali servizi (derrate alimentari, adeguamento ed automatismi a livello di costo del personale, ecc.), riallineando la copertura delle spese rispetto alle entrate (i dati del consuntivo 2008 evidenziavano una copertura del 45% per le mense e del 53% per l’asilo nido), senza dimenticare che esiste comunque un limite minimo di al di sotto del quale un Comune non dovrebbe scendere.L’Assessore al Bilancio Barigelli tiene a precisare che con la stessa delibera è stata prevista anche una riduzione percentuale a favore delle famiglie che hanno più figli che usufruiscono di uno stesso servizio (per la mensa e il trasporto scolastico). Tali riduzioni, da applicare sulle tariffe dal secondo figlio in poi, sono state stabilite (ancorché non ancora ufficializzate) nel 25% per la mensa scolastica e nel 20% per il trasporto e faranno si che le famiglie, già con due figli che si avvalgono della mensa o del trasporto, a fine 2010 otterranno un contributo tale da trovarsi ad aver speso meno dell’anno precedente. Tra l’altro, l’assessore aggiunge che la misura delle riduzioni è stata determinata avendo come obiettivo un incremento minimo delle entrate, al netto delle riduzioni, e tenendo conto sia della natura dei servizi, sia dell’effettivo numero di fratelli che usufruiscono dei servizi (ecco perché, ad esempio, per l’asilo nido non sono state previste riduzioni, visto che la casistica dei fratelli è pressoché nulla). In concreto, in base ad un modello di simulazione elaborato, l’incremento netto per il Comune sarà intorno al 3% (poco più del 2% per il trasporto scolastico, dove la frequenza dei fratelli che usufruiscono del servizio è più elevata), e servirà unicamente a mantenere un livello di copertura dei costi accettabile. Si tenga conto infine che se l’aumento avesse seguito soltanto logiche economiche, avrebbe dovuto essere di gran lunga più elevato. Risulta quindi evidente a tutti che non ha alcun senso né economico né tantomeno logico collegare, come è stato recentemente fatto dal gruppo di minoranza, l’aumento delle tariffe a qualche evento organizzato dal Comune, che sia esso la pista di pattinaggio piuttosto che le manifestazioni estive o altro.
Tuttavia va detto che l’aumento recentemente deliberato è stato frutto di un’attenta analisi all’interno della quale un peso preponderate è stato dato proprio all’aspetto sociale più che a quello economico. Questa decisione si è resa doverosa per l’aumento, negli ultimi anni, dei costi relativi a tali servizi (derrate alimentari, adeguamento ed automatismi a livello di costo del personale, ecc.), riallineando la copertura delle spese rispetto alle entrate (i dati del consuntivo 2008 evidenziavano una copertura del 45% per le mense e del 53% per l’asilo nido), senza dimenticare che esiste comunque un limite minimo di al di sotto del quale un Comune non dovrebbe scendere.L’Assessore al Bilancio Barigelli tiene a precisare che con la stessa delibera è stata prevista anche una riduzione percentuale a favore delle famiglie che hanno più figli che usufruiscono di uno stesso servizio (per la mensa e il trasporto scolastico). Tali riduzioni, da applicare sulle tariffe dal secondo figlio in poi, sono state stabilite (ancorché non ancora ufficializzate) nel 25% per la mensa scolastica e nel 20% per il trasporto e faranno si che le famiglie, già con due figli che si avvalgono della mensa o del trasporto, a fine 2010 otterranno un contributo tale da trovarsi ad aver speso meno dell’anno precedente. Tra l’altro, l’assessore aggiunge che la misura delle riduzioni è stata determinata avendo come obiettivo un incremento minimo delle entrate, al netto delle riduzioni, e tenendo conto sia della natura dei servizi, sia dell’effettivo numero di fratelli che usufruiscono dei servizi (ecco perché, ad esempio, per l’asilo nido non sono state previste riduzioni, visto che la casistica dei fratelli è pressoché nulla). In concreto, in base ad un modello di simulazione elaborato, l’incremento netto per il Comune sarà intorno al 3% (poco più del 2% per il trasporto scolastico, dove la frequenza dei fratelli che usufruiscono del servizio è più elevata), e servirà unicamente a mantenere un livello di copertura dei costi accettabile. Si tenga conto infine che se l’aumento avesse seguito soltanto logiche economiche, avrebbe dovuto essere di gran lunga più elevato. Risulta quindi evidente a tutti che non ha alcun senso né economico né tantomeno logico collegare, come è stato recentemente fatto dal gruppo di minoranza, l’aumento delle tariffe a qualche evento organizzato dal Comune, che sia esso la pista di pattinaggio piuttosto che le manifestazioni estive o altro.