giovedì 25 marzo 2010
Consiglio comunale insieme al vescovo
domenica 21 marzo 2010
Ostra, l’associazione nata per contrastare la crisi opera in sinergia con altri sodalizi. Il Salvagente per aiutare le famiglie in difficoltà
Ostra. Un aiuto concreto ai problemi economici delle famiglie ostrensi. Questo l’obiettivo dell’associazione Il Salvagente, nata per volontà di un gruppo di persone che vogliono dare una risposta concreta a situazioni di disagio in cui si trovano persone e famiglie di Ostra. Problematiche economiche che stanno aumentando sensibilmente e coinvolgendo un numero sempre più alto di persone, a causa dell'attuale crisi economica. “Alla base dell’associazione, oltre ai principi di giustizia, solidarietà e democrazia, troviamo il tema della sussidiarietà che vede come punto nodale della società le persone e le loro forme associative – spiega il presidente Luca Birarelli - siamo molto legati a questa forma di esperienza che parte dal basso ed ultimamente, abbiamo constatato che purtroppo, anche ad Ostra varie famiglie lamentano grossi problemi economici, fino a casi estremi dove si fatica a mettere insieme il pranzo con la cena, con l'incapacità di pagare le bollette, o dove una malattia (anche semplice) diventa un problema insormontabile. Siamo convinti che la maggioranza dei cittadini di Ostra non sia insensibile a queste problematiche e siamo certi che, se siamo in tanti ed uniamo i nostri sforzi, potremo avere risultati veramente importanti”. Elemento basilare del Salvagente è la collaborazione con gli enti superiori e con altre associazione di volontariato quali Caritas, San Vincenzo de’ Paoli e Banco Alimentare. Con queste associazioni Il Salvagente ha già preso contatti e lavorerà in sinergia, attivando reali forme di coordinamento. Un’iniziativa apprezzata dal sindaco Massimo Olivetti, dal parroco monsignor Umberto Gasparini e dal presidente della Banca di Credito cooperativo di Ostra e Morro d’Alba Piergiorgio Mansanta.
sabato 20 marzo 2010
Ostra: Olivetti su coordinatore d'ambito, deluso nel vedere i colleghi piegati alla volontà di uno solo
Di sicuro l’iter adottato se non illegittimo, può definirsi non corretto a livello istituzionale. E questo la dice lunga sulla forzatura politica che si è consumata in quella riunione, in cui era palpabile la tensione da parte dell’ormai quasi Ex Sindaco Angeloni di portare a casa il risultato: consegnare ad un Super Dirigente il “proprio” tutta la gestione dei finanziamenti delle politiche sociali del territorio, un Super Dirigente “uno e trino” che nessuno controllerà perché privo di contrappesi rappresentati da altre figure Dirigenziali. In secondo luogo debbo rilevare che per la prima volta, un Ambito, nella Regione Marche, nomina un proprio coordinatore non a tempo pieno, ma a part time, nonostante la normativa regionale succedutasi in materia dal 2001 ad oggi, ha sempre stabilito che il coordinatore debba svolgere il proprio ruolo a tempo pieno. La ratio della norma è chiara, vista l’importanza che tale figura riveste per tutti i Comuni. D’altronde l’importanza della figura emerge anche dal comunicato stampa dello stesso Volpini.
Se, davvero, la figura del coordinatore è così centrale come sostiene l’Assessore, perché ridurre le sue ore e prenderlo al 40% del suo tempo? Inoltre c’è da chiedersi, visto che è la prima volta che accade, se con una riduzione di orario, anche il contributo regionale, che al momento ammonta a circa € 25.000,00, diminuirà, con conseguente aumento dell’onere a carico delle casse dei singoli Comuni aderenti all’Ambito. Quello che, poi, rimane davvero censurabile è stato il modo di gestire la votazione: nella riunione del 8 febbraio scorso, quando l’Ambito individuò la terna, il Sindaco di Senigallia aveva imbonito i colleghi, dando loro una certezza: con la nomina del nuovo coordinatore, i Comuni avrebbero risparmiato del tutto o, comunque, in modo molto consistente, la spesa a loro carico per il Dirigente, chiosando che la decisione sarebbe stata, comunque, presa insieme. Sono sicuro che diversi Sindaci (quelli per intenderci che non si sono appiattiti per far carriera o per altri interessi) hanno votato a favore della proposta, proprio perché allettati da questo risparmio, che hanno dato tutti per certo. Solo dopo l’esito del voto, quasi per inciso, il Sindaco Angeloni ha comunicato, a tutti, che a carico dei Comuni dell’Ambito sarebbe andato il 40% dello stipendio lordo del Coordinatore, calcolato, tuttavia, non sulla base dello stipendio che percepiva la precedente coordinatrice d’Ambito impegnata a tempo pieno (€ 71.000,00), quanto, piuttosto, su quello che attualmente il Dirigente Mandolini percepisce dal Comune di Senigallia (che, stando a quanto riferito dall’Angeloni, supera i 100.000,00 euro annui), la cosa è parsa a tutti chiara (stipendio a cui va aggiunto anche quello da Dirigente del Comune di Senigallia e quello da Direttore del Co.Ge.S.Co.) Di fatto il risparmio è divenuto davvero risibile: gli 11 Comuni avranno complessivamente una riduzione di spesa € 15.000,00 annui, che, per avere un’idea, rappresenteranno un risparmio per i Comuni più piccoli di € 200,00 all’anno fino ad arrivare a quasi € 1.200,00 annui per il secondo Comune della vallata che ho l’orgoglio di rappresentare.
Solo a quel punto chi era presente ha potuto vedere chi erano, tra i Sindaci, i “puri” e chi, invece, era a conoscenza di tutto, ed aveva spalleggiato il Sindaco di Senigallia: i primi erano sbigottiti ed arrabbiati, i secondi minimizzavano e sorridevano sotto i baffi. In quel momento avrei potuto urlare “Ve l’avevo detto”, ma sono rimasto in silenzio, provando un senso di fastidio e di rammarico, come ho detto a caldo ai giornalisti, per lo spettacolo cui ho assistito. La stessa sensazione che ho avuto nel leggere l’intervista, lo ri-sottolineo, dell’ormai quasi ex Sindaco di Senigallia, che parlava, a proposito della decisione di una scelta bipartisan, come a voler significare una condivisione da destra a sinistra del suo operato, nonostante, durante il dibattito io sia stato ripreso a tenere un comportamento più istituzionale che politico. Sono stato sempre convinto che la politica non è una partita di bigliardino, con i pupi rossi contrapposti a quelli blu in modo definitivo, così come sono convinto che un Sindaco, una volta eletto debba necessariamente fare l’interesse di tutta la collettività e non di una fazione: è stato solo per questo che ho combattuto, nonostante gli inviti alla prudenza che mi giungevano da più parti, sperando di aprire agli occhi agli altri.
Mi rimane comunque la tranquillità per aver sostenuto una giusta causa e la gioia di aver ricevuto, in questi giorni il sostegno di tantissime persone, libere da condizionamenti, talvolta molto distanti dalla mia formazione e cultura, e soprattutto l’orgoglio. E’ proprio il loro sostegno che mi permette di sperare ancora in un ripensamento e di proporre agli altri Sindaci ed a quelli che verranno di ragionare su proposte di gestione associata dei Servizi Sociali sostenibili, condivise e formate con metodi trasparenti, come gatto ad esempio dall’Ambito Territoriale Sociale di Jesi, proposte finora neanche prese in considerazione, alternative a “Carrozzoni vuoti e costosi” come il Co.Ge.S.Co., il cui costo come risulta dal Bilancio di previsione 2009 ammonta a circa 863.000,00 euro annui. Spero che dopo questa brutta pagina ci si convinca a scegliere strumenti come ad esempio la Convenzione Intercomunale che, con un semplice Atto Amministrativo, consente di organizzare e gestire alcuni Servizi Sociali in forma Associata, eliminando sovra Strutture costose e inutili che vedono assunte al proprio interno 5 figure professionali per attività amministrative marginali che non portano alcun beneficio ai Comuni del territorio e ai cittadini amministrati, per non parlare delle spese di gestione delle sedi ed Uffici aggiuntive a quelle dei Comuni.
Ricordo, infine, all’ormai quasi ex Assessore Volpini, che tutte le scadenze snocciolate nella sua dichiarazione, come lavoro urgente, erano già state presentate dalla precedente Coordinatrice nella seduta del 2 febbraio e descritte nelle schede consegnate ai Sindaci presenti, come dire "Chi si vuol prendere in giro?" anzi voglio informare l’ormai ex Assessore Volpini e l’ormai quasi ex Sindaco Angeloni, che chiederò una riunione urgente del Comitato per definire l’utilizzo a favore dei Servizi Sociali nei Comuni, e quindi dei cittadini, delle economie di gestione lasciate dalla precedente Coordinatrice, pari a 191.000,00 euro, più l’utilizzo dei 130.000,00 dell’anno 2010, prima che queste somme "spariscano" nel Bilancio del Comune di Senigallia.
La Vittoria dichiarato inagibile Improvvisa chiusura del teatro di Ostra. Annullati due spettacoli
Ostra. Chiuso il teatro comunale La Vittoria a causa di sopraggiunta inagibilità. Così si legge in una nota delle compagnie teatrali “Il Melograno” di Senigallia e “Teatro del Canguro” di Ancona. Le due compagnie, impegnate oggi e domani in due spettacoli sul palcoscenico ostrense, hanno dovuto annullare le serate all’ultimo minuto e scusarsi con il pubblico.
“Lo spettacolo per ragazzi Le quattro stagioni, in programma domenica 21 marzo al teatro La Vittoria di Ostra è stato annullato causa sopraggiunta inagibilità del teatro”; fa sapere Benedetta Fagioli dell’ufficio stampa della compagnia anconetana. Rammaricati anche i componenti della compagnia senigalliese Il Melograno, i quali spiegano: “A rettifica di quanto precedentemente comunicato la commedia Appartamento al Plaza prevista in cartellone persabato 20 marzo al teatro La Vittoria è stata annullata. La decisione, del tutto inaspettata e comunicata dal Comune di Ostra alla presidenza del Melograno a solo 48 ore dalla rappresentazione, sembra dovuta alla dichiarazione d’inagibilità del teatro stesso. Con rammarico prendiamo atto della decisione delle autorità competenti e con un certo disappunto per quanto accaduto ci scusiamo per il disagio arrecato al pubblico che costantemente ci segue nelle varie sedi teatrali in cui portiamo i nostri spettacoli”.
Sulla questione il sindaco Massimo Olivetti afferma: “Si tratta di un discorso meramente burocratico, dobbiamo affrontare delle verifiche, che vengono effettuate ogni anno, ed attendere la certificazione. Non si tratta di un discorso di inagibilità, ma di semplici questioni di routine; per questo abbiamo deciso di chiudere al pubblico il teatro e rimandare i due spettacoli che erano in programma in questo week-end ; dopodiché la programmazione riprenderà il suo iter naturale, come stabilita dal cartellone teatrale 2009/2010”. Una spiegazione che lascia perplessi. Se quelle verifiche vanno affrontate ogni anno, perchè non sono state eseguite prima, così da non far saltare gli spettacoli in cartellone?
mercoledì 17 marzo 2010
Ostra: Olivetti sulla nomina del coordinatore d’ambito, 'Sono amareggiato'
“Sono molto amareggiato -ha spiegato Olivetti-, anche perché prima si è parlato di una nomina con un costo di 25 mila euro, apparentemente coperti dalla Provincia poi a nomina avvenuta sono aumentati. Ho avuto modo di parlare con altri sindaci prima del voto ma in molti mi hanno spiegato di non poter fare altrimenti.” Durante il voto solamente Olivetti si è espresso in maniera contraria mentre il sindaco di Ostra Vetere, Massimo Bello si è astenuto.
“Mandolini avrà un impegno part time, vedremo come si comporterà. Su questa nomina c'erano troppi interessi politici. Si è trattato dell'ennesimo prova di forza dell'Angeloni la quale ha voluto ancora una volta mostrare il pugno di ferro.” E Sul futuro del suo paese Olivetti pone dei dubbi. “Nelle prossime ore incontrerà la giunta di Ostra e decideremo che posizione prendere in merito a questa situazione e a quella del Cogesco.”
Mancini sul Coordinatore d'ambito: 'Un'altra dimostrazione di prepotenza'
Il fatto che tale decisione sia stata assunta dal PD in aperto contrasto coi suoi stessi alleati (è sufficiente rileggere la recente presa di posizione di Francesca Paci), dimostra che questo partito è incapace di alleanze che rispettino la dignità delle altre forze politiche, costrette ad accettare passivamente il rango di comprimari, di aggregati di serie B all’unica forza che gestisce il potere.
La storia di questi anni si ripropone oggi e prefigura il futuro dei rapporti di subalternità tra quelle forze politiche ed è assordante il silenzio del candidato sindaco Mangialardi, che tace mentre vede sottratta a sé ed a chi lo sostiene una attribuzione che avrebbe potuto essere loro (il condizionale è più che mai d’obbligo).
Invito tutti a riflettere su questa vicenda, che trasuda del dispotismo di un gruppo di potere che umilia le tradizioni ed i valori del centro sinistra, per salvaguardare i quali sarebbe bene che i cittadini scegliessero di mandarlo a casa.
PS: Apprendo ora che la nomina effettuata dai sindaci dell’Ambito sociale sarebbe stata presa in assenza della preventiva e indispensabile designazione di una terna di nomi da parte della Giunta regionale. Se così fosse, l’atto fortemente voluto dal Sindaco Angeloni sarebbe illegittimo e l’efficacia del medesimo verrebbe meno. Resterebbe, accresciuta, solo la vergogna di una simile prepotenza.
candidato a sindaco per il Centrosinistra
domenica 14 marzo 2010
La Angeloni va avanti. Nuova riunione per nominare il coordinatore dell’Ambito sociale
In ballo c’è la nomina di Maurizio Mandolini, già dirigente dei servizi sociali del Comune di Senigallia e direttore del Co.ge.sco, il consorzio che gestirà i servizi sociali per conto dell’Ambito sociale, che riunisce gli 11 Comuni della valle. “La sorpresa è stata la grande eco – aggiunge il primo cittadino di Ostra - che l’argomento ha prodotto tra la gente e tra i vari esponenti politici che, a vario titolo, hanno condiviso le perplessità da me manifestate. Segno di coraggio e riconoscimento dell’oggettività del problema. Oramai è evidente che non si tratta di una “polemica politica”, come qualcuno ha voluto far credere. Ho trovato davvero strano, infatti, che il sindaco di Senigallia ed il sindaco di Arcevia, si siano dichiarati così attenti al problema della spesa, quando sono stati tra i maggiori fautori della nomina di Mandolini a direttore del Co.ge.sco, definito da loro stessi più volte come un contenitore vuoto”. Incarico per il quale Mandolini percepisce 2.000 euro al mese.
“Se era davvero intenzione dei due sindaci tagliare la spesa pubblica, diminuendo gli incarichi, – prosegue Olivetti -, probabilmente si sarebbe dovuto iniziare proprio dal Co.ge.sco, invece che raddoppiarne la spesa”. Il Comune di Ostra chiede ancora agli altri sindaci di rinviare, a dopo le elezioni di Senigallia, la scelta.
Ostra: Olivetti su gestione Co.ge.sco, rinviare a dopo le elezioni amministrative
E’ questa l’ulteriore conferma della fondatezza del profondo malessere che provo, come Sindaco e come cittadino, nel vedere così amministrata la cosa pubblica nel nostro territorio. Ho deciso di porre l’attenzione del problema agli organi di stampa semplicemente per portare all’attenzione di tutti gli abitanti della vallata dell’importanza della decisione che stava per essere presa in un settore così delicato della vita di ognuno di noi, credo infatti che simili decisioni debbano necessariamente trovare il massimo coinvolgimento della popolazione, prima ancora che dei vertici. La sorpresa è stata la grande eco che l’argomento ha prodotto tra la gente e tra i vari esponenti politici, che a vario titolo, hanno condiviso le perplessità da me manifestate: non mi aspettavo certo i tanti interventi che si sono succeduti in questi giorni sugli organi di stampa e pubblicamente ringrazio chi ha dichiarato di non condividere la scelta, pur trovandosi a condividere una campagna elettorale, proprio con l’attuale uscente maggioranza. E’ certo segno di coraggio e, soprattutto, di riconoscimento dell’oggettività del problema.
Oramai è evidente che non si tratta di una “polemica politica”, come qualcuno ha voluto far credere: la trasversalità degli interventi che si sono succeduti in questi giorni, condividendo le preoccupazioni sollevate, dimostra che il problema esiste e che l’accelerazione fatta dall’Angeloni, va contro le più elementari regole della correttezza politica. Non è certo questo il momento di assumere una decisione così fondante, né può essere invocata, a giustificazione di un simile comportamento, la razionalizzazione della spesa pubblica, che peraltro non si realizza. Ho trovato davvero strano, infatti che il Sindaco di Senigallia Angeloni ed il Sindaco di Arcevia Bomprezzi, si siano dichiarati così attenti al problema della spesa, quando sono stati tra i maggiori fautori della nomina del Dott. Mandolini a direttore del CO.GE.SCO, definito da loro stessi più volte come un contenitore vuoto. Nonostante, infatti, il carico amministrativo del Consorzio presieduto dal Sindaco di Arcevia, sia davvero minimo, in quanto lo stesso non gestisce attraverso proprio personale, neanche i pochi servizi sociali attribuiti (Centro Elioterapico Estivo, Residenza Protetta di Corinaldo ed alcuni contratti per le Assistenti Sociali), ma li esternalizza (così da ricadere, come giustamente è stato in questi giorni osservato, nella tipologia di Consorzio, che in base alla Legge Finanziaria rischia la decadenza nel 2011) la maggioranza ha deciso, come ho già detto, di dotarsi di ben cinque figure professionali, tra le quali ricordo il Direttore (per il quale è stato previsto un compenso di € 2.000,00 mensili) ed un Responsabile al Servizio Amministrativo (che ha un incarico di quattro giorni a settimana.
Credo che se davvero intenzione dei due Sindaci di tagliare la spesa pubblica, diminuendo gli incarichi, probabilmente si sarebbe dovuto iniziare proprio dal CO.GE.SCO., invece che raddoppiarne la spesa. Non esistono quindi motivi per prendere con urgenza questa decisione, ma anzi, considerato il dibattito accesosi in quest’ultima settimana appare quanto mai opportuna una pausa di riflessione, specie di fronte alla possibilità di affidare l’incarico di coordinatore d’ambito per ben tre anni. Per tutti questi motivi il Comune di Ostra chiede ancora una volta agli altri Sindaci del territorio di rinviare a dopo le elezioni amministrative di Senigallia la scelta della forma giuridica più adatta per la gestione associata dei servizi sociali, affidandone lo studio ad un esperto del settore in grado di studiare i bilanci dei Comuni e di fare proposte libere e non condizionate da volontà politiche, precostituite sulla base di interessi solo del Comune più grande e non di tutti i cittadini del territorio.
martedì 9 marzo 2010
Ambito sociale, i sindaci si dividono. Tensione per la scelta del nuovo coordinatore dopo la denuncia di Olivetti. Salta un incontro
Senigallia. La vallata si spacca sul super manager dei servizi sociali. Proprio ieri pomeriggio il comitato dei sindaci si sarebbe dovuto riunire ma l’incontro è saltato, forse a causa dei malumori che si registrano al suo interno. In ballo c’è la nomina di Maurizio Mandolini a coordinatore dell’Ambito territoriale 8. Mandolini è già dirigente dei servizi sociali del Comune di Senigallia e direttore generale del Co.ge.sco, il consorzio che andrà a gestire i servizi sociali per gli 11 comuni appartenenti all’Ambito territoriale, da cui riceverà le direttive. Se verrà nominato coordinatore sarà lui stesso a dare le direttive e appaltare i servizi. “Avrà un controllo assoluto sui servizi sociali nei comuni dell’ambito – denuncia Massimo Olivetti, sindaco di Ostra –, di questo alcuni sindaci, che nella precedente seduta hanno votato a favore, si sono già resi conto e mi hanno chiamato per dirmelo. La partita è ancora aperta”.
Proprio ieri i sindaci si sarebbero dovuti riunire ma l’incontro è stato rinviato. “Avevo ricevuto una comunicazione per lunedì alle 17.30 – interviene Gianni Diamantini, sindaco di Monterado – poi sono stato informato che non ci sarebbe piu’ stato, penso per le polemiche che sono scaturite negli ultimi giorni. Personalmente sono a favore della scelta che il Comune di Senigallia ci ha proposto di fare. Non credo verrà lasciato troppo potere al dirigente, perché tutto quello che farà dovrà comunque essere approvato dal comitato dei sindaci e ognuno di noi avrà un voto da esprimere”. Non ne è poi così certo Olivetti. “Ci sono decisioni che il coordinatore prende da solo – replica il primo cittadino di Ostra – senza che intervenga il comitato dei sindaci. Ha un’ampia autonomia e, oltre a decidere, potrà gestire direttamente quella macchina per appalti che il consorzio diventerà”.
Scettico anche Massimo Bello. “Non ho partecipato al precedente incontro – commenta il sindaco di Ostra Vetere – ma se ci fossi stato avrei preferito che la coordinatrice in carica, Marisa Sabatini, proseguisse in questa fase transitoria. Non mi piace accettare i diktat e non condivido questa accelerata, anche perché sono decisioni che poi ogni sindaco deve approfondire nel suo territorio prima di decidere ed è quindi necessario del tempo. La scadenza elettorale per Senigallia sta condizionando troppo. Non voglio essere malizioso ma non vorrei prevalesse un ordine di scuderia. E’ un’accelerazione troppo spinta che sta provocando una decisione frettolosa che fa nascere dubbi e perplessità”. Troppa fretta anche per Livio Scattolini. “Nella precedente riunione mi sono astenuto – ricorda il sindaco di Corinaldo – perché non condividevo la tempistica, l’accelerazione che il sindaco del Comune capofila aveva dato. Non mi sento preoccupato del potere che il Comune di Senigallia potrebbe assumere, l’attività di controllo la esercitiamo tutti insieme. Ero scettico sull’accelerazione, tutto qui. Come voterò è presto per dirlo”.
A favore invece il sindaco di Castelleone di Suasa. “Ci è stato spiegato che questa operazione ridurrà i costi per tutti i comuni – spiega Giovanni Biagetti-, risparmieremo una spesa e sarà un vantaggio per tutti. E’ solo una polemica politica”.
Ventisette operatori a lezione di vino
I 27 allievi, in gran parte camerieri, direttori di sala, proprietari di ristoranti, hanno avuto modo di apprendere nel dettaglio i diversi passaggi necessari a fare in modo che un vino possa esprimere al massimo le sue caratteristiche, nel momento in cui viene portato a tavola e quando viene abbinato ai piatti del menù prescelto dal cliente. Informazioni indispensabili per poter orientare in maniera corretta la clientela, ma anche per mettere nella giusta luce ciò che le cantine soprattutto del territorio sono capaci di fare, trasformando quanto fanno in un valore aggiunto dell’ospitalità.
Il professor Bruni ha apprezzato in maniera particolare l’attenzione degli allievi, che si sono rapidamente adeguati alla filosofia del corso, così come ha lodato l’iniziativa voluta dai titolari della cantina Conti di Buscareto, che hanno messo a disposizione gli spazi per ospitare gli allievi.
domenica 7 marzo 2010
Emilio Agostinelli, 103 candeline sulla torta
Ostra. Emilio Agostinelli ha festeggiato 103 anni e si aggiudica il titolo di nonno del Senigalliese. In buona salute, il centenario ha ricevuto i calorosi auguri del sindaco Massimo Olivetti, del presidente della Casa di riposo Antonio Maggiori, dell’assessore comunale ai servizi sociali Federica Fanesi, che a nome dell’amministrazione ha consegnato un dono a ricordo dell’evento, nonché di tutto il personale della casa residenziale, degli anziani ospiti, di parenti ed amici.
Un traguardo, quello raggiunto da Emilio Agostinelli, che non è passato inosservato, anche il suo medico Federico Fuligni ed il parroco Umberto Gasparini hanno voluto prendere parte ai festeggiamenti in suo onore. Come da tradizione non sono mancati fiori, torta con gli auguri e brindisi dedicato al festeggiato. Nato a Falconara Marittima il 4 marzo 1907, il signore Emilio Agostinelli ha frequentato le scuole elementari e le scuole tecniche ad Ancona fino a 14 anni; poi è partito per Roma, con una famiglia che conosceva, dove ha fatto il cameriere per un anno. Dopo un anno a Roma è ritornato a Falconara, per lavorare come carrettiere fino a quando non è stato chiamato a fare il militare.
“Durante il periodo militare, durato 14 mesi, ho fatto l’autista al generale d’armata Grazioli Francesco e questo mi ha permesso di girare per tutta l’Italia. Finito il militare, sono ritornato a Falconara e ho fatto lavori saltuari, fino a quando non sono diventato autista di camion – racconta il centenario Emilio Agostinelli - nel 1936-37 sono stato per un anno e mezzo in Africa per la ricostruzione di Addis Abeba; ritornato a casa, nel 1938 mi sono sposato con la signora Adelia con la quale abbiamo messo al mondo tre figli: Maria, Carla e Lamberto. Ho poi iniziato a lavorare come camionista presso la raffineria Api di Falconara e non ho più lasciato questo lavoro”.
Emilio Agostinelli a 70 anni va in pensione, poi, rimasto vedovo, ha vissuto per quasi 25 anni da solo per poi entrare prima nella Casa di riposo di Falconara e, successivamente, nella Casa di riposo di Ostra . Festeggia 103 anni accanto al figlio Lamberto e al genero Enzo Giorgini. Il signor Emilio saluta con affetto la sorella Rosina di 98 anni.
sabato 6 marzo 2010
E’ bufera sull’Ambito sociale. Il sindaco di Ostra contesta il doppio incarico al dirigente Mandolini voluto dall’Angeloni
Senigallia. Bufera sulla gestione dei servizi sociali per gli 11 comuni della vallata. Tagliata fuori la coordinatrice dell’Ambito, Marisa Sabbatini, è Maurizio Mandolini ora in lizza per assumere la direzione dell’Ambito dopo avere già quella del Co.ge.sco e dei servizi sociali del Comune di Senigallia. Il sindaco di Ostra grida allo scandalo ed invita i colleghi a non ufficializzare la sua nomina, quando Luana Angeloni riunirà li convocherà la prossima settimana.
“Come sindaco del Comune di Ostra – spiega Massimo Olivetti – ho ritenuto opportuno portare alla conoscenza di tutti i cittadini quelli che saranno gli scenari futuri nel settore dei Servizi sociali della Valle del Misa”. Seguendo le direttive di una legge regionale i sindaci hanno cercato un contenitore da affiancare all’Ambito. “Si cominciò a pensare al Co.Ge.sco – prosegue Olivetti – in questo momento un contenitore vuoto e costoso”. Mentre l’Ambito continuerà a programmare le linee di indirizzo dei servizi sociali negli 11 comuni, il Co.ge.sco diventerà il braccio operatore, gestendo finanziamenti e appalti. “Con un colpo di mano – continua – o meglio con una accelerazione inaspettata, verso la metà del maggio scorso, il Co.ge.sco, composto da 10 degli 11 Comuni della Valle del Misa, nonostante le imminenti elezioni amministrative, procedeva alla nomina a direttore del consorzio il dirigente dei servizi sociali del Comune di Senigallia. Ci si dotava di un direttore generale, e quindi una ulteriore spesa per un consorzio che non ha avuto fino ad oggi funzioni rilevanti. Il Comune capofila, attraverso il suo sindaco, ha iniziato ad imbastire una trama volta a fare accentrare nelle mani del dirigente di Senigallia tutti i poteri. All’inizio del mese scorso, con il solo voto contrario del sottoscritto e l’astensione del sindaco di Corinaldo, il comitato ha deciso di non rinnovare l’incarico alla coordinatrice Marisa Sabbatini. E’ evidente che con quel voto i sindaci, abdicando alla loro funzione di rappresentanti del territorio, hanno consegnato ogni potere al Comune di Senigallia. Ancora una volta, a 20 giorni dalle elezioni, il sindaco Angeloni ha imposto al comitato, dopo una accesa discussione e forti tensioni, la sostituzione del coordinatore di Ambito con il proprio dirigente. E tutto questo in dispregio delle piu’ elementari regole, che richiedono l’attesa delle elezioni della nuova amministrazione di Senigallia”.
Forte è la preoccupazione del sindaco di Ostra sui pieni poteri che assumerà Mandolini, potendo sia programmare che gestire. Un ruolo che secondo Olivetti rischia di essere anche di parte, perché Mandolini è già dirigente di uno degli 11 comuni che dovrebbe rappresentare equamente. “Il Super Manager – conclude – costituirà lo strumento di controllo dei finanziamenti regionali e statali da parte del Comune capofila. Con un incarico triennale e non piu’ annuale oltretutto e per il quale è stato necessario modificare lo statuto, perché la sua laurea in lettere non era idonea”.