L’elezione del nuovo coordinatore dell’Ambito Territoriale Sociale, che scippa una prerogativa che sarebbe spettata ai nuovi consigli, regionale e comunale, che si eleggeranno tra dieci giorni, dimostra ancora una volta la prepotenza con cui si è governato e si intende governare in futuro da parte del Partito Democratico.
Il fatto che tale decisione sia stata assunta dal PD in aperto contrasto coi suoi stessi alleati (è sufficiente rileggere la recente presa di posizione di Francesca Paci), dimostra che questo partito è incapace di alleanze che rispettino la dignità delle altre forze politiche, costrette ad accettare passivamente il rango di comprimari, di aggregati di serie B all’unica forza che gestisce il potere.
La storia di questi anni si ripropone oggi e prefigura il futuro dei rapporti di subalternità tra quelle forze politiche ed è assordante il silenzio del candidato sindaco Mangialardi, che tace mentre vede sottratta a sé ed a chi lo sostiene una attribuzione che avrebbe potuto essere loro (il condizionale è più che mai d’obbligo).
Invito tutti a riflettere su questa vicenda, che trasuda del dispotismo di un gruppo di potere che umilia le tradizioni ed i valori del centro sinistra, per salvaguardare i quali sarebbe bene che i cittadini scegliessero di mandarlo a casa.
PS: Apprendo ora che la nomina effettuata dai sindaci dell’Ambito sociale sarebbe stata presa in assenza della preventiva e indispensabile designazione di una terna di nomi da parte della Giunta regionale. Se così fosse, l’atto fortemente voluto dal Sindaco Angeloni sarebbe illegittimo e l’efficacia del medesimo verrebbe meno. Resterebbe, accresciuta, solo la vergogna di una simile prepotenza.
Roberto ManciniIl fatto che tale decisione sia stata assunta dal PD in aperto contrasto coi suoi stessi alleati (è sufficiente rileggere la recente presa di posizione di Francesca Paci), dimostra che questo partito è incapace di alleanze che rispettino la dignità delle altre forze politiche, costrette ad accettare passivamente il rango di comprimari, di aggregati di serie B all’unica forza che gestisce il potere.
La storia di questi anni si ripropone oggi e prefigura il futuro dei rapporti di subalternità tra quelle forze politiche ed è assordante il silenzio del candidato sindaco Mangialardi, che tace mentre vede sottratta a sé ed a chi lo sostiene una attribuzione che avrebbe potuto essere loro (il condizionale è più che mai d’obbligo).
Invito tutti a riflettere su questa vicenda, che trasuda del dispotismo di un gruppo di potere che umilia le tradizioni ed i valori del centro sinistra, per salvaguardare i quali sarebbe bene che i cittadini scegliessero di mandarlo a casa.
PS: Apprendo ora che la nomina effettuata dai sindaci dell’Ambito sociale sarebbe stata presa in assenza della preventiva e indispensabile designazione di una terna di nomi da parte della Giunta regionale. Se così fosse, l’atto fortemente voluto dal Sindaco Angeloni sarebbe illegittimo e l’efficacia del medesimo verrebbe meno. Resterebbe, accresciuta, solo la vergogna di una simile prepotenza.
candidato a sindaco per il Centrosinistra
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