Senigallia. La vallata si spacca sul super manager dei servizi sociali. Proprio ieri pomeriggio il comitato dei sindaci si sarebbe dovuto riunire ma l’incontro è saltato, forse a causa dei malumori che si registrano al suo interno. In ballo c’è la nomina di Maurizio Mandolini a coordinatore dell’Ambito territoriale 8. Mandolini è già dirigente dei servizi sociali del Comune di Senigallia e direttore generale del Co.ge.sco, il consorzio che andrà a gestire i servizi sociali per gli 11 comuni appartenenti all’Ambito territoriale, da cui riceverà le direttive. Se verrà nominato coordinatore sarà lui stesso a dare le direttive e appaltare i servizi. “Avrà un controllo assoluto sui servizi sociali nei comuni dell’ambito – denuncia Massimo Olivetti, sindaco di Ostra –, di questo alcuni sindaci, che nella precedente seduta hanno votato a favore, si sono già resi conto e mi hanno chiamato per dirmelo. La partita è ancora aperta”.
Proprio ieri i sindaci si sarebbero dovuti riunire ma l’incontro è stato rinviato. “Avevo ricevuto una comunicazione per lunedì alle 17.30 – interviene Gianni Diamantini, sindaco di Monterado – poi sono stato informato che non ci sarebbe piu’ stato, penso per le polemiche che sono scaturite negli ultimi giorni. Personalmente sono a favore della scelta che il Comune di Senigallia ci ha proposto di fare. Non credo verrà lasciato troppo potere al dirigente, perché tutto quello che farà dovrà comunque essere approvato dal comitato dei sindaci e ognuno di noi avrà un voto da esprimere”. Non ne è poi così certo Olivetti. “Ci sono decisioni che il coordinatore prende da solo – replica il primo cittadino di Ostra – senza che intervenga il comitato dei sindaci. Ha un’ampia autonomia e, oltre a decidere, potrà gestire direttamente quella macchina per appalti che il consorzio diventerà”.
Scettico anche Massimo Bello. “Non ho partecipato al precedente incontro – commenta il sindaco di Ostra Vetere – ma se ci fossi stato avrei preferito che la coordinatrice in carica, Marisa Sabatini, proseguisse in questa fase transitoria. Non mi piace accettare i diktat e non condivido questa accelerata, anche perché sono decisioni che poi ogni sindaco deve approfondire nel suo territorio prima di decidere ed è quindi necessario del tempo. La scadenza elettorale per Senigallia sta condizionando troppo. Non voglio essere malizioso ma non vorrei prevalesse un ordine di scuderia. E’ un’accelerazione troppo spinta che sta provocando una decisione frettolosa che fa nascere dubbi e perplessità”. Troppa fretta anche per Livio Scattolini. “Nella precedente riunione mi sono astenuto – ricorda il sindaco di Corinaldo – perché non condividevo la tempistica, l’accelerazione che il sindaco del Comune capofila aveva dato. Non mi sento preoccupato del potere che il Comune di Senigallia potrebbe assumere, l’attività di controllo la esercitiamo tutti insieme. Ero scettico sull’accelerazione, tutto qui. Come voterò è presto per dirlo”.
A favore invece il sindaco di Castelleone di Suasa. “Ci è stato spiegato che questa operazione ridurrà i costi per tutti i comuni – spiega Giovanni Biagetti-, risparmieremo una spesa e sarà un vantaggio per tutti. E’ solo una polemica politica”.
martedì 9 marzo 2010
Ambito sociale, i sindaci si dividono. Tensione per la scelta del nuovo coordinatore dopo la denuncia di Olivetti. Salta un incontro
sabrina marinelli
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