sabato 6 marzo 2010

E’ bufera sull’Ambito sociale. Il sindaco di Ostra contesta il doppio incarico al dirigente Mandolini voluto dall’Angeloni

Senigallia. Bufera sulla gestione dei servizi sociali per gli 11 comuni della vallata. Tagliata fuori la coordinatrice dell’Ambito, Marisa Sabbatini, è Maurizio Mandolini ora in lizza per assumere la direzione dell’Ambito dopo avere già quella del Co.ge.sco e dei servizi sociali del Comune di Senigallia. Il sindaco di Ostra grida allo scandalo ed invita i colleghi a non ufficializzare la sua nomina, quando Luana Angeloni riunirà li convocherà la prossima settimana.
“Come sindaco del Comune di Ostra – spiega Massimo Olivetti – ho ritenuto opportuno portare alla conoscenza di tutti i cittadini quelli che saranno gli scenari futuri nel settore dei Servizi sociali della Valle del Misa”. Seguendo le direttive di una legge regionale i sindaci hanno cercato un contenitore da affiancare all’Ambito. “Si cominciò a pensare al Co.Ge.sco – prosegue Olivetti – in questo momento un contenitore vuoto e costoso”. Mentre l’Ambito continuerà a programmare le linee di indirizzo dei servizi sociali negli 11 comuni, il Co.ge.sco diventerà il braccio operatore, gestendo finanziamenti e appalti. “Con un colpo di mano – continua – o meglio con una accelerazione inaspettata, verso la metà del maggio scorso, il Co.ge.sco, composto da 10 degli 11 Comuni della Valle del Misa, nonostante le imminenti elezioni amministrative, procedeva alla nomina a direttore del consorzio il dirigente dei servizi sociali del Comune di Senigallia. Ci si dotava di un direttore generale, e quindi una ulteriore spesa per un consorzio che non ha avuto fino ad oggi funzioni rilevanti. Il Comune capofila, attraverso il suo sindaco, ha iniziato ad imbastire una trama volta a fare accentrare nelle mani del dirigente di Senigallia tutti i poteri. All’inizio del mese scorso, con il solo voto contrario del sottoscritto e l’astensione del sindaco di Corinaldo, il comitato ha deciso di non rinnovare l’incarico alla coordinatrice Marisa Sabbatini. E’ evidente che con quel voto i sindaci, abdicando alla loro funzione di rappresentanti del territorio, hanno consegnato ogni potere al Comune di Senigallia. Ancora una volta, a 20 giorni dalle elezioni, il sindaco Angeloni ha imposto al comitato, dopo una accesa discussione e forti tensioni, la sostituzione del coordinatore di Ambito con il proprio dirigente. E tutto questo in dispregio delle piu’ elementari regole, che richiedono l’attesa delle elezioni della nuova amministrazione di Senigallia”.
Forte è la preoccupazione del sindaco di Ostra sui pieni poteri che assumerà Mandolini, potendo sia programmare che gestire. Un ruolo che secondo Olivetti rischia di essere anche di parte, perché Mandolini è già dirigente di uno degli 11 comuni che dovrebbe rappresentare equamente. “Il Super Manager – conclude – costituirà lo strumento di controllo dei finanziamenti regionali e statali da parte del Comune capofila. Con un incarico triennale e non piu’ annuale oltretutto e per il quale è stato necessario modificare lo statuto, perché la sua laurea in lettere non era idonea”.

sabrina marinelli

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