La situazione economica internazionale, negli ultimi due anni e mezzo, è cambiata drasticamente, e questo vale anche (o soprattutto) per gli enti locali. Questo ormai dovrebbe essere chiaro a tutti (o quasi, viene da aggiungere). È in quest’ottica, pertanto, che va esaminato il bilancio di previsione 2011 del Comune di Ostra, approvato il mese scorso. La prima risposta alla notevole diminuzione delle entrate correnti è stata l’ulteriore azione di contenimento delle spese correnti. Ciò nonostante, si è cercato di mantenere tutti i servizi in essere, soprattutto quelli alla persona e sociali, mantenendo invariati anche gli stanziamenti di bilancio, il che era tutt’altro che scontato. In secondo luogo, oltre al blocco delle imposte, si è cercato di contenere al massimo gli incrementi tariffari dei servizi a domanda individuale. Le variazioni che avranno effetto dal prossimo anno scolastico (da settembre), manterranno il trend degli incrementi tariffari al di sotto delle variazioni Istat degli ultimi tre anni. Per la Tarsu, l’incremento, oltre a dover tenere conto degli aumenti del costo di alcuni servizi (conferimento organico e verde, ad esempio) che il gestore (Cir33) rigira al Comune e che crescono ben oltre l’inflazione, servirà a potenziare il servizio di raccolta porta a porta dell’indifferenziato in alcune zone (a tariffa piena) in cui ciò non avveniva ancora. Con margini di manovra praticamente nulli, non si sono comunque trascurati altri settori quali cultura, turismo e sport, con iniziative e manifestazioni di alto livello (quali ad esempio la rappresentazione in “prima mondiale” dell’Oratorio di Vincenzo De’ Grandis o l’Opera Buffa, le iniziative di “Vicoli e Valli” o la partecipazione alle “Gran fondo”, o ancora la pista di pattinaggio su ghiaccio), molte di queste realizzate grazie alla stretta collaborazione con soggetti privati (associazioni e imprese). Anche sul versante delle attività economiche, l’iniziativa da realizzare in partnership con le associazioni di categoria degli artigiani per incentivare la nascita di nuove imprese segue la logica della sinergia pubblico-privato, assolutamente indispensabile per poter realizzare qualcosa in tempi di crisi come questi. Tutto ciò, ispirato in gran parte dalle riunioni per il bilancio partecipativo tenutesi tra dicembre e gennaio scorsi, durante le quali sono emersi suggerimenti e spunti di interesse debitamente tenuti in considerazione nella formazione del bilancio. Sul versante dei lavori pubblici, si è cercato di limitare il più possibile il ricorso ai mutui e di concentrare le poche risorse sugli interventi prioritari, anche se le recenti verifiche in corso sugli edifici scolastici potrebbero costringere a modificare ulteriormente i programmi. Inutile negare, a meno di non turarsi occhi e orecchie, che le attuali regole sul patto di stabilità rallentano incredibilmente (quando non bloccano addirittura) tutte le opere pubbliche, soprattutto quelle più importanti, ma anche quelle minori, e ciò più o meno in tutti i Comuni con più di 5.000 abitanti, trasformando gli amministratori in tanti, involontari, “Paperon De’ Paperoni”, costretti ad accumulare monete su monete, a scapito però dei più basilari interventi a favore della cittadinanza.
www.comune.ostra.an.it
Nessun commento:
Posta un commento