domenica 4 marzo 2012

Colpi proibiti tra ragazzi, pace fatta

Ostra. Per adesso l’incontro è stato solo tra genitori ma domani - a scuola - si rivedranno anche i piccoli Marco e Giovanni (entrambi i nomi sono di fantasia). La vicenda della scuola “Menchetti” ha fatto parlare e sta facendo continuare a parlare ma grazie al buonsenso delle due famiglie sta rientrando nella normalità. E anzi l’abbraccio sarà ancora più forte, più vero e sicuramente più sincero.
Della ginocchiata che ha subito l’undicenne ad opera di un compagno di classe dopo una partita persa a calcetto se ne è parlato tanto, qualcuno ha anche aggiunto elementi inutili che sono stati cancellati ieri mattina con il caffè che il papà e la mamma di Francesco hanno preso insieme alla mamma di Giovanni al bar del teatro ad Ostra.
Un’ora trascorsa insieme per parlare dell’episodio ma anche delle difficoltà che vivono i ragazzi quando si parla di sfide, di stare insieme e quando ci si confronti, aspetti che in certe occasioni vengono dimenticati ma che l’episodio di giovedì scorso ha fatto tornare d’attualità.
“E’ stato un confronto vero e sincero - ha raccontato la mamma di Francesco - e che abbiamo apprezzato molto. Ci eravamo sentiti con la famiglia dell’altro ragazzo anche per telefono ma guardarci negli occhi e parlare insieme ci ha fatto capire tante cose”.
Non ci saranno situazioni supplementari: i genitori di Francesco - dopo i 20 giorni di prognosi ricevuti per la ginocchiata allo sterno - seguiranno solo l’iter relativo all’assicurazione scolastica proprio perchè l’abbraccio di ieri è stato vero e cordiale.
Quella partita persa a calcetto, i giudizi sulla prova non brillante dell’undicenne, la successiva replica e quindi il colpo allo sterno alla fermata del bus sono episodi che i due ragazzi non dimenticheranno facilmente anche perchè dell’accaduto entrambi ne hanno parlato con i fratelli maggiori. Ed è stato anche questo un contatto utile. Molto chiaro il concetto espresso dal fratello di Francesco, dieci anni più grande di lui: “Se è successo quel che è successo è perchè c’era di mezzo il calcio. Si fosse parlato di un qualsiasi altro sport non ci sarebbero state reazioni di questo genere, sappiamo tutti quanto pesa il fattore football da noi. Ma adesso dobbiamo guardare avanti facendo tesoro di quel che è successo”.
E guardare avanti significa aspettare domani quando riprenderanno le lezioni con Francesco che tornerà a scuola dopo essere stato assente (controlli medici) sia venerdì che sabato. Anche di questo le mamme hanno parlato ieri mattina ed entrambe con molta chiarezza hanno percepito nei loro figli la volontà di rivedersi, spiegare quel che è successo e chiudere l’intera vicenda con un abbraccio. E chissà che nella prossima iniziativa della “Menchetti” la classe di Marco e Giovanni non possa vincere proprio grazie ad un gol del primo grazie ad un passaggio vincente del secondo. Ma prima ancora del gol e della vittoria adessa conta la pace e l’abbraccio.

domenica, 4 marzo 2012
STEFANO TORREGGIANI

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