sabato 3 marzo 2012

Perde a calcetto, colpito da un amico

Ostra. Non gioca bene a calcetto, la sua squadra perde il torneo scolastico e i compagni si squadra (e di scuola) lo incolpano della sconfitta. Prima con qualche parola anche un po’ colorita e poi con un’aggressione vera e propria. Forti dolori allo sterno, prognosi di venti giorni. Questa la triste storia di un ragazzo di 11 anni, Marco (nome di fantasia), che ha vissuto giorni da incubo. In una situazione che ha stravolto anche i genitori.
Doveva essere un torneo come se ne fanno a decine in ogni scuola, l’ampia attività della media “Andrea Menchetti” di Ostra ha messo di fronte in molteplici competizioni le varie classi e i tanti studenti in molteplici discipline. Belle sfide, qualche duello per essere più forte o per arrivare primo fino al fattaccio.
E’ lunedì, è la volta della partita di calcetto, la squadra in cui milita anche Marco (che frequenta la prima media) scende in campo per divertirsi ma vuol vincere. Non ci riesce. Marco ha giocato poco a calcetto, certi movimenti e alcune giocate non gli riescono bene, la partita prende una brutta piega (si fa per dire...) e arriva la sconfitta.
Come se fosse in palio chissà quale torneo e neanche significasse chissà cosa quella sfida già nello spogliatoio subito dopo la sconfitta l’undicenne sente un’aria pesante. Gli dicono che la colpa è sua, che ha giocato male, che se fosse stato più attento il risultato sarebbe stato diverso. Commenti e giudizi che arrivano da compagni di squadra - racconta la mamma - con i quali divide i banchi di scuola e con i quali non ha mai avuto problemi di sorta da quando è iniziato l’anno scolastico.
Ne parla con i genitori di quel che è successo Marco, di un risultato che qualcuno non è riuscito ad accettare e di qualche reazione un po’ troppo particolare. E non ci sta tanto che nell’occasione successiva la squadra di Marco vince e lui coglie al volo l’occasione per prendere in giro gli avversari. C’è chi fa finta di niente e ci ride sopra, chi invece - un suo coetaneo - ci rimane male. E giovedì succede quel che non dovrebbe succedere. Marco come fa tutti i giorni, una volta finite le lezioni fa a piedi il solito tratto di strada per raggiungere il pullmino che lo riporta a casa ma in questo breve percorso viene affiancato da un compagno di classe che lo colpisce prima con un pugno sullo sterno e poi nelle stessa zona del corpo con un ginocchio. Colpi che fanno male, il ragazzo avverte il dolore e una volta avvertiti i genitori si reca al Pronto soccorso di Senigallia dove gli viene diagnosticata una microfrattura allo sterno con relativo ricovero nel reparto di pediatria. Esami e accertamenti, racconta e si sfoga, ne parla con i genitori e poi ieri pomeriggio il ritorno a casa. Con una situazione da chiarire e con un ambiente che a scuola non sarà facile. E dire che era una partitella di calcetto...

sabato, 3 marzo 2012
STEFANO TORREGGIANI

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