lunedì 26 luglio 2010

Lotteria alla sagra per sostenere due case d’accoglienza in Romania


Senigallia. Un ponte di solidarietà tra Senigallia e la Romania. L’associazione Curcubeu Onlus, costituita a Senigallia per sostenere due case d’accoglienza situate nel sud del paese balcanico e destinate ad ospitare ragazze maggiorenni uscite dagli orfanotrofi statali (chiusi dopo l’ingresso della Romania nell’Unione Eropea), promuove una raccolta di fondi attraverso una lotteria pubblica, dotata di ricchi premi. I proventi della lotteria saranno appunto destinati alle due strutture, “Casa Florilor” e “Casa Papadilor”, nelle quali sono tuttora ospitate e assistite numerose ragazze.
Mentre i minori provenienti dagli orfanotrofi rumeni sono stati infatti in maggioranza ricollocati presso case-appartamento gestite dai servizi sociali locali, chi aveva già superato i 18 anni non ha potuto usufruire di questa opportunità, ed avrebbe difficilmente potuto trovare una casa e una occupazione. Di qui la nascita di “Casa Florilor” e “Casa Papadilor”, dove le giovani ospiti possono soggiornare per un periodo sufficiente a far loro raggiungere un sufficiente grado di autonomia e una adeguata indipendenza economica (attualmente le due strutture ospitano 14 ragazze, che sono seguite da tre educatrici, un’italiana e due romene). Alla attività di queste due istituzioni operanti nella lontana nazione balcanica l’associazione senigalliese “Curcubeu Onlus” offre un supporto prezioso, attraverso campagne di sensibilizzazione e di raccolta di mezzi economici. Di qui anche l’idea della lotteria, per la quale “Curcubeu Onlus” emetterà 4.999 biglietti del costo di due euro ciascuno: i possessori dei biglietti si contenderanno un monte premi nel quale fanno spicco, tra l’altro, un televisore Sony, una macchina da cucire, una collana antica di perle di fiume, due orologi (di cui uno subacqueo), batterie da cucina e altri premi (l’estrazione avrà luogo il prossimo 8 agosto a Casine di Ostra, nell’area della festa della “Sagra della pappardella”). Un modo, per tanti senigalliesi, di essere solidali con le scelte che la associazione sta portando avanti in terra rumena.

r.man.,

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